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Storie, notizie, analisi, per raccontare ogni giorno tutto ciò che accade fuori dai confini italiani. Fatti apparentemente lontani che ci riguardano sempre di più, quotidianamente. Dopo un anno di reportage, Giampaolo Musumeci posa lo zaino, accende il microfono e accoglie reporter, fotografi, analisti, i più autorevoli a livello internazionale.


Autore: Radio 24
Ultimo episodio: 19/04/24 18:49
Aggiornamento: 20/04/24 11:10 (Aggiorna adesso)
Israele attacca l'Iran: capitolo chiuso?

Ad attacco, limitato, dell'Iran, Israele risponde con un altro attacco altrettanto contenuto. Come a voler comunicare che sia Israele che l'Iran sono pronti alla guerra ma che sarebbe meglio non combatterla. Ne parliamo con Maria Luisa Fantappiè, responsabile del programma Mediterraneo, Medio Oriente e Africa dello Iai, Aniseh Basiri tabrizi, analista esperta di Iran del Control Risks, Efraim Inbar, presidente del Jerusalem Institute for Strategy and Security, e con Sergio Nava, in diretta dal G7 di Capri.

Ucraina e Israele, le guerre alle porte dell'Europa (capitolo 2)

«Dobbiamo costruire l'Europa di oggi e del domani»: con queste parole Mario Draghi porta l'attenzione sulla necessità di riforme che rendano l'Europa capace di affrontare le nuove sfide, come le guerre in Ucraina e in Medio Oriente e la rinnovata rivalità per il potere. Sarà in grado l'Unione europea di adattarsi ai tempi? E quali cambiamenti saranno necessari? Lo chiediamo a Michele Marchi, docente di Storia contemporanea all'Università di Bologna, e a Paolo Magri, vicedirettore esecutivo di Ispi e curatore, insieme ad Alessandro Colombo, del volume "L'Europa nell'età dell'insicurezza" (Mondadori).

Ucraina e Israele, le guerre alle porte dell’Europa (capitolo I)

Da una parte i russi che guadagnano terreno in Ucraina, dall'altra Israele che prepara la contromossa rispetto all'attacco dell'Iran. L'Europa assiste a questi due conflitti senza avere un peso diplomatico importante nel dibattito internazionale. Ne parliamo con Nello Del Gatto, nostro collaboratore a Gerusalemme, Davide Maria De Luca, giornalista ora a Kostjantynivka, Yevheniya Kravchuk, parlamentare ucraina, Olena Shapoval, portavoce dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv.

Sudan, un anno dopo: la guerra che fa morti ma non fa notizia

Il 15 aprile del 2023, un anno fa, l’esercito regolare del Sudan e il gruppo paramilitare Rapid Support Forces iniziarono a scontrarsi nella capitale Khartoum. Negli ultimi dodici mesi quei combattimenti si sono trasformati in una sanguinosa guerra civile che coinvolge gran parte del territorio del Sudan, il terzo paese più grande del Continente africano e uno dei più poveri al mondo. Ne parliamo con Irene Panozzo, giornalista esperta di Sudan, e con Alberto Magnani del Sole 24Ore.

Iran, l'attacco a Israele: il Medio Oriente non sarà più lo stesso

L'attacco dell'Iran direttamente su suolo israeliano, prontamente neutralizzato grazie al sistema Iron Dome, ha lasciato il mondo intero col fiato sospeso. Ci sarà una risposta di Israele? E se sì, questo segnerà l'allargamento definitivo del conflitto in Medio Oriente? Ne parliamo con Pejman Abdolmohammadi, docente di Storia e Politica del Medio Oriente all'Università di Trento, Pietro Batacchi, direttore di Rivista Italiana Difesa, Efraim Inbar, presidente del Jerusalem Institute for Strategy and Security, e con Mohammad Dawood Irfan, docente di Scienze politiche e strategiche all’Università Ferdowsi di Mashaad, in Iran.

Israele, attacco imminente dell'Iran?

E' massima allerta in Israele per un possibile attacco dell'Iran. Dopo l'attacco da parte di Israele al consolato iraniano a Damasco, il rischio che si acuiscano le tensioni in Medio Oriente sembra più concreto. Lo chiediamo a Pejman Abdolmohammadi, docente di Storia e Politica del Medio Oriente all'Università di Trento, e a Lorenzo Trombetta, corrispondente Ansa da Beirut e analista per Limes.  

Approvato il nuovo Patto europeo su immigrazione e asilo

L'anno scorso sono arrivate all’Unione Europea 1,14 milioni di domande di protezione internazionale. 380.000 sono stati gli arrivi irregolari - il numero più alto dal 2016 - la metà dei quali attraverso la rotta del Mediterraneo centrale. Nell'ultimo trimestre del 2023, dei 105.00 cittadini extracomunitari a cui è stato ordinato di lasciare l’Unione Europea, solo 28.900 sono stati rimandati indietro. Potrà il nuovo Patto europeo su immigrazione e asilo risolvere tutti i problemi derivanti da questi numeri?

Ne discutiamo con Beda Romano, corrispondente del Sole24Ore da Bruxelles, Chiara Favilli, docente di diritto dell'Unione Europea all'Università di Firenze, Valentina Brinis, Advocacy Officer di Open Arms Italia, Bianca Benvenuti, responsabile affari umanitari di Medici Senza Frontiere e Tamas Bodoky, direttore di Atlatszo, portale e magazine di inchiesta ungherese.

Narcotica, atto terzo: captagon, "quello delle due mezze lune"

Fa sentire instancabile e invincibile: che si voglia ballare per ore o compiere una spietata azione criminale, il principio attivo è sempre quello. Si tratta del captagon, un'anfetamina chiamata anche "la droga dell'ISIS". Con noi Tarek Ali Ahmad, capo dell'Unità di ricerca e studi di Arab News, il quale ha curato l'inchiesta fatta dal giornale saudita sul captagon "The Kingdom vs Captagon: inside Saudi Arabia's war against the drug destroying lives across the Arab world", Andrew Cunningham, analista esperto di traffici di captagon e anfetamine dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction - EMCDDA) con sede a Lisbona, Antonino Occhiuto, analista e ricercatore presso Gulf State Analytics, esperto dei Paesi del Golfo, e il Colonnello Claudio Molinari, della Guardia di Finanza, comandante del nucleo di polizia economico-finanziaria di Salerno.

Giappone, Stati Uniti, Filippine: il vertice che va come un treno

Con un occhio anche agli equilibri nell'Indo-Pacifico, il presidente Joe Biden sta cercando di ravvivare l'interesse per il piano di costruzione della prima ferrovia ad alta velocità negli Stati Uniti, utilizzando i treni proiettile giapponesi. Ne parliamo con Guido Alberto Casanova,  analista Ispi, esperto di Cina, Corea del Sud e Giappone, e con Matteo Piasentini, docente alla University of the Philippines.

Narcotica, atto primo: la cocaina

Dalla produzione alla vendita, passando per la distribuzione: la cocaina rappresenta un mercato molto florido che ha aumentato la propria redditività dopo l'epidemia di Covid. Ne parliamo con Anna Sergi, professoressa di Criminologia all'Università di Essex, Angela Me, direttrice del United Nations Office for Drug and Crime di Vienna, Valentina Barile, giornalista esperta di America Latina, e con Vincenzo Musacchio, criminologo forense e investigativo.

Trump e il suo piano per la pace

Secondo diverse fonti del quotidiano “Washington Post”, Donald Trump avrebbe un piano infallibile per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina: riconoscere alla Russia la Crimea e le regioni russofone orientali dell’Ucraina già occupate dalle forze di Mosca. Ne parliamo con Roberto Menotti, vice direttore di Aspenia.

Gaza e Ucraina: due conflitti, nessuna soluzione in vista

Quelli in Ucraina e Gaza sono due conflitti che non hanno nulla in comune ma che mostrano le complesse dinamiche degli interessi, delle alleanze, delle influenze delle grandi potenze. Ne parliamo con Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni internazionali e Studi strategici all’Università Cattolica di Milano, e con Alessandro Marrone, responsabile del programma ‘Difesa’ di IAI, l’Istituto Affari Internazionali.

Stoltenberg, Nato dopo 75 anni "più forte che mai"

La Nato, che oggi compie 75 anni, «è l'alleanza più di successo della storia». Sono le parole del segretario generale Jens Stoltenberg che a Bruxelles ha ribadito la necessità di avvantaggiare gli interessi di sicurezza comuni proponendo la creazione di un fondo da 100 miliardi in cinque anni a favore dell'Ucraina. Ne parliamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24Ore a Bruxelles, e con Alessandro Minuto Rizzo, presidente della Nato Defence College Foundation.

Terremoto a Taiwan, stop ai microchip?

Mentre Taiwan affronta le conseguenze di un violento terremoto di magnitudo 7.4, durante una conversazione telefonica Xi Jinping ribadisce al presidente americano Biden che la questione di Taiwan rappresenta la prima linea rossa da non oltrepassare nelle relazioni fra i due Paesi. I due leader hanno discusso anche di guerra in Ucraina, cooperazione contro il traffico di droghe, di rischi legati all'AI e di cambiamento climatico. Ne parliamo con Lorenzo Lamperti, cofondatore di China files, e con Alessandra Colarizi, sinologa, direttrice editoriale di China Files, ha scritto il libro “Africa Rossa. Il modello cinese e il Continente del futuro  (L’Asino D’Oro edizioni).

Israele, missili su Damasco, ucciso capo pasdaran

Il clamoroso attacco del primo aprile contro una sede consolare iraniana, poi attribuito a Israele, fa temere un allargamento del conflitto in Medio Oriente. Ne parliamo con Pejman Abdolmohammadi, docente di Storia e Politica del Medio Oriente all'università di Trento, e con Efraim Inbar, ex militare, direttore del Jerusalem Institute for Strategic Studies.

Narcotica, atto secondo: la Cannabis

Perù, Bolivia e Colombia ne sono i maggiori produttori mondiali. Stiamo parlando della Cannabis che, nell'Unione europea, è la droga in assoluto più consumata con 22,6 milioni di consumatori all'anno. Ne parliamo con Tim Surmont, analista dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, e Marco Rossi, docente di Economia politica all'Università La Sapienza di Roma.

La guerra dei chip, la guerra del futuro per il futuro

Una vasta campagna di spionaggio informatico cinese avrebbe colpito diversi legislatori, accademici, giornalisti e aziende del Regno Unito, degli Stati Uniti e della Nuova Zelanda. Per la Cina e gli Stati Uniti sarebbe l'ennesimo episodio di "furto di informazioni" nell'ambito di una relazione complessa che vede le due potenze competere in maniera serrata specie nel campo dei microchip. Ne parliamo con Giulia Pompili della redazione esteri del Foglio, Alessandro Aresu, autore di “Il Dominio del XXI Secolo - Cina, Stati Uniti e la Guerra invisibile sulla tecnologia” (Feltrinelli), e con Lorenzo Termine, docente di Relazioni internazionali presso l'Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT) e l'American University of Rome.

Israele e Libano, il fronte caldo

Una salva di almeno 30 razzi è stata lanciata dal Libano verso la città di Kiryat Shmona, nel nord di Israele. L'attacco - hanno riferito i media - è stato rivendicato da Hezbollah dopo che Israele la scorsa notte aveva colpito e ucciso oltre confine un "importante operativo" di 'Jamaa Islamyia', organizzazione militare libanese legata ad Hamas. Ne parliamo con Lorenzo Trombetta, corrispondente Ansa da Beirut, Yara Abi Akl, giornalista di L’Orient Le Jour, Gil Hoffman, lavorava per il Jerusalem Post, Ariel David, giornalista di Haaretz.

Onu, cessate il fuoco e rilascio ostaggi. E ora?

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato ieri una risoluzione che chiede un «cessate il fuoco immediato per il mese del Ramadan» e «il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi». Per la prima volta gli Stati Uniti si sono astenuti dal votare rimarcando il non allineamento totale e incondizionato con la posizione di Israele. Ne parliamo con Paolo Palchetti, docente di Diritto internazionale all’Università di Macerata e alla Sorbona di Parigi, e con Mario Del Pero, docente di Storia internazionale a SciencesPo.

Mosca sotto attacco, Isis rivendica

Vladimir Putin è stato chiaro. Catturati gli esecutori, occorre trovare il mandante. Che secondo il presidente russo, nonostante le rivendicazioni dell'Isis, potrebbe essere l'Ucraina. Ne parliamo con Riccardo Ricci, giornalista freelance a Mosca, e Claudio Bertolotti, direttore di Start Insight.

Narcotica, atto primo: la cocaina

Dalla produzione alla vendita, passando per la distribuzione: la cocaina rappresenta un mercato molto florido che ha aumentato la propria redditività dopo l'epidemia di Covid. Ne parliamo con Anna Sergi, professoressa di Criminologia all'Università di Essex, Angela Me, direttrice del United Nations Office for Drug and Crime di Vienna, Valentina Barile, giornalista esperta di America Latina, e con Vincenzo Musacchio, criminologo forense e investigativo.

Al via il Consiglio Europeo, un modello di difesa made in Finland?

Al via il Consiglio europeo, summit che vedrà protagonista la questione della sicurezza dell'Europa. Nel frattempo Ursula von der Leyen chiede alla Finlandia di preparare una relazione su come formare i civili su sicurezza e gestione delle situazioni di emergenza. Ne parliamo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24Ore a Bruxelles, Alessandro Marrone di Iai, e con Tuomas-Iso Markku, Research Fellow del Finnish Institute of International Affairs.

Stati Uniti: Dio salvi il Texas

Il 19 marzo una legge del Texas che criminalizza l’ingresso illegale dei migranti dal Messico è stata nuovamente sospesa da una corte d’appello federale, dopo una precedente decisione di segno opposto della corte suprema degli Stati Uniti. La legge, nota come SB4, permette a qualsiasi agente delle forze dell’ordine del Texas di fermare e arrestare i migranti senza documenti in regola in arrivo dal Messico. Ne parliamo con Arianna Vedaschi, docente di Diritto pubblico comparato all'Università Bocconi.

Stati Uniti, continua il pressing su Israele

"Il presidente Joe Biden ha comunicato al primo ministro Netanyahu la necessità di un piano puntuale, con precise finalità, su Rafah". Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza James Sullivan che ha anche riferito della volontà da parte statunitense di offrire a Netanyahu una consulenza su come colpire Hamas senza portare avanti un'offensiva su larga scala a Rafah. Ne parliamo con Nello Del Gatto, nostro collaboratore a Gerusalemme.

Russia, Putin rieletto con oltre l'87% dei voti

Vladimir Putin ringrazia gli elettori che lo hanno sostenuto ribadendo che la Russia è "una squadra" impegnata per il proprio sviluppo in contrapposizione con l'Occidente che vorrebbe distruggerla. Ne parliamo con Marta Ottaviani, scrive per La Stampa, Avvenire e collabora con Radio24, Marta Allevato, giornalista di Agi, autrice di "La Russia moralizzatrice. La crociata del Cremlino per i valori tradizionali" (Piemme), e con Angelo Mincuzzi, caporedattore e inviato de Il Sole 24Ore.

Russia al voto: poche incognite ma tanti punti di domanda

Oggi sono iniziate le elezioni presidenziali in Russia: le votazioni andranno avanti fino a domenica. L'esito delle urne è scontato: a Vladimir Putin sarà conferito un quinto mandato al potere, considerato che affronterà tre candidati filo-Cremlino e che i reali oppositori sono morti, in prigione, in esilio o sono stati esclusi dalla competizione elettorale. Ne parliamo con Riccardo Ricci e Marta Ottaviani, giornalisti entrambi a Mosca e con Alberto Basciani, professore di Storia della Russia, dell’Europa Orientale e dello spazio ex Sovietico all’Università Roma Tre.

Andiamo poi in Francia, dove il presidente Macron ha inasprito i toni contro la Russia, affermando che pur di non far vincere Putin non esclude l'invio di truppe a Kiev. Ne parliamo con Danilo Ceccarelli, voce di Radio24 da Parigi.

Usa, la Camera approva il disegno di legge per vietare TikTok

Il Congresso americano ha approvato a grande maggioranza il disegno di legge che impone alla società cinese ByteDance di vendere la gestione della parte americana di TikTok a un’azienda americana. Ne parliamo con Marco Valsania, nostro corrispondente a New York, e con Stefano Mele, Avvocato, presidente della Commissione Sicurezza Cibernetica del Comitato Atlantico Italiano.

Open Arms è salpata verso Gaza, gli aiuti via mare

La nave della Ong spagnola ha lasciato Cipro e dovrebbe raggiungere la Striscia di Gaza entro due o tre giorni. Trasporta 200 tonnellate di aiuti umanitari destinati al popolo palestinese sull'orlo della carestia. Ne parliamo con Veronica Alfonsi (nella foto), presidente di Open Arms Italia.

Haiti, anatomia di un disastro

Il primo ministro di Haiti, Ariel Henry, ha accettato di lasciare il suo incarico. Ad Haiti, intanto, il caos è totale. Il coprifuoco notturno è stato prorogato fino a giovedì, mentre lo stato di emergenza resterà in vigore almeno fino al 3 aprile. Ne parliamo con Flavia Mauriello, responsabile Avsi ad Haiti, e con Roberto Da Rin, corrispondente in America Latina de Il Sole 24Ore.

Ucraina e Gaza, la politica, la religione e le bandiere bianche

In risposta al presidente Joe Biden, che sabato aveva definito come "Red line" la possibile invasione di Rafah, Benjamin Netanyahu ha risposto con la durezza che lo contraddistingue, dicendo di essere intenzionato a procedere. Sul fronte europeo invece, un botta e risposta poco amichevole ha visto protagonisti Zelensky e Papa Francesco, quest'ultimo convinto che l'Ucraina dovrebbe arrendersi per fermare la perdita di vite umane cominciata nel 2022. Ne parliamo con Anna Momigliano, corrispondente in Italia per Haaretz, Brian Katulis, senior fellow del think-tank Middle East Institute, e con Carlo Marroni, vaticanista de Il Sole 24Ore.

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