Salute Animale


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I podcast Amici Animali e Salute Animale
? https:/ / saluteanimale.net/ #podcast
Autore: MyLav
Ultimo episodio: 09/01/24 8:00
Aggiornamento: 28/03/24 19:08 (Aggiorna adesso)
La fibra alimentare nella dieta dei nostri amici animali
Da molti anni nutrizionisti e veterinari studiano i benefici della fibra alimentare nella dieta dei nostri animali da compagnia. Anche se non esiste la necessita? nutritiva di fibre alimentari, la presenza di una piccola o moderata percentuale e? a volte necessaria per un corretto funzionamento del tratto digestivo.? ?
Che cos'è la fibra alimentare?
Tra le principali fonti di fibra troviamo i vegetali e i cereali integrali. Ma che cos’e? la fibra??
I nostri amici animali vedono al buio?
Gli animali hanno meno difficolta? di noi nel vedere gli oggetti in situazioni di scarsa luminosita?. Ci riescono grazie alla presenza del “tappeto lucido”, ovvero una struttura cellulare riflettente che non troviamo nell’uomo e che e? costituita da un foglietto rifrangente.?
Il mio cane vede i colori?
“Dottore, il mio cane vede i colori?”. Quante volte i medici veterinari avranno sentito questa domanda e in effetti c’è molta confusione sull’argomento: vediamo di fare un po' di chiarezza.
Il mio pet mangia sempre meno e dimagrisce
L’anoressia e il conseguente dimagrimento, sono problemi molto frequenti nei nostri amici animali.
Gli animali riescono a mettere a fuoco i dettagli?
La capacita? di distinguere i dettagli e di mantenerli a fuoco sulla retina e? chiamata indice di acuita? visiva. Questa risulta inferiore negli animali rispetto all’uomo e dipende dalla qualita? di tutti i mezzi diottrici dell’occhio, per semplificare potremmo dire “le parti che compongono l’occhio”, ad esempio il film lacrimale, la cornea, l’umor acqueo e la lente.?
Il tuo cane mangia l'erba?
Molti cani hanno l’abitudine di mangiare erba, ma sfatiamo subito un luogo comune: i cani non mangiano l’erba perché vogliono liberarsi e nemmeno curarsi lo stomaco. Può darsi che dopo averla mangiata, l’erba venga vomitata ma solo perché ha una forte caratteristica irritante.?




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L'ipertiroidismo nel gatto
Una patologia comunissima nei gatti anziani e? quella che interessa il sistema endocrino, ovvero l'ipertiroidismo.?



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L'alimentazione del gatto anziano
Il gatto ha un metabolismo accelerato rispetto a quello umano e questo lo porta a usare maggiormente gli organi, come reni e fegato che hanno un ruolo primario in tutte le fasi del metabolismo.?
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Questo aspetto va considerato soprattutto nei gatti anziani perche? un errore nella loro dieta puo? causare seri danni agli organi interni, reni in particolare.?



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Come riconoscere e gestire il calore
COME RICONOSCERE E GESTIRE IL CALORE

???? Audio a cura della Dr.ssa Maria Carmela Pisu.

?? Le pillole sono l'asso nella manica per ogni persona che ama cani e gatti. In pochi minuti, puoi conoscere un vero e proprio pozzo di sapere scientifico, facile da capire!

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Il gatto anziano è molto vulnerabile
Se e? vero che il gatto e? fra gli animali piu? resistenti e in grado di compiere "imprese straordinarie" e? anche vero che in eta? anziana diventa molto vulnerabile.?



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Come, quando e perché castrare il nostro cucciolone
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I gatti hanno 7 vite
Si dice che il gatto abbia sette vite... salvo poi il fatto di giocarsele tutte insieme nello stesso momento!?
Cosa fare per fermare le pulci
I prodotti efficaci per la terapia e il controllo della pulci sono numerosi e disponibili in diverse formulazioni, come spot on, spray, collari e orali. Alcuni di essi si distribuiscono solo sulla cute e agiscono per contatto, altri vengono assorbiti per agire durante l’assunzione del sangue da parte della pulce.?
Come e quando sterilizzare
???? Audio a cura della Dr.ssa Maria Carmela Pisu.

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Dove vivono le pulci?
L'infestazione da pulci e? la piu? comune parassitosi dei cani o dei gatti. Ma in quale ambiente vivono le pulci??
Il guinzaglio
? IL GUINZAGLIO ?

La dott.ssa Maria Chiara Catalani, medico veterinario esperto in comportamento animale, ci accompagna nel percorso che ci permetterà di inserire al meglio un nuovo cucciolo in famiglia.

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Il viaggio in auto
? IL VIAGGIO IN AUTO ?



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I giochi educativi
? I GIOCHI EDUCATIVI ?

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Conoscere il mondo
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Lo screening cardiovascolare
LO SCREENING CARDIOVASCOLARE



???? Video a cura della Dr.ssa Marta Claretti.



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L'esplorazione orale del cucciolo
? L’ESPLORAZIONE ORALE DEL CUCCIOLO ?

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La cardiomiopatia dilatativa
LA CARDIOMIOPATIA DILATATIVA

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Il sonno
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La cardiomiopatia ipertrofica
LA CARDIOMIOPATIA IPERTROFICA



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Le presentazioni
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Come riconoscere le pulci
Di certo, la dimensione ridotta delle pulci non aiuta a trovarle a vista! Ma se non riesci a vederle, ci sono altri segnali che ne indicano la presenza.?
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Se ti capita di notare dei piccoli puntini neri tra il pelo del tuo animale o nella sua cuccia, puo? darsi che siano le feci delle pulci (dette anche polvere di carbone). Bagnati con acqua, questi puntini diventano di color rossiccio poiche? non sono altro che sangue essiccato.?
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E se il tuo animale domestico e? infestato dalle pulci, tendera? a grattarsi con maggiore frequenza soprattutto vicino al ventre, al collo e alle orecchie.?
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Anche la tendenza a mordersi o a leccarsi di frequente e? uno dei segnali che indica la presenza delle pulci. Spesso, questi comportamenti causano zone del pelo spezzato o diradato e anche cute arrossata.?
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In ogni caso, l’infestazione da pulci non riguarda solo l’animale. Per ogni pulce adulta che vive su di lui ce ne sono altre non adulte disperse nell’ambiente. Ecco perche? e? necessario intervenire per fermare lo sviluppo sull’animale e in casa.?
L'arrivo a casa
? L’ARRIVO A CASA ?

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Abbiamo ospiti? Arggg le pulci!
Le pulci sono parassiti infestanti piuttosto fastidiosi per i nostri amici cani e gatti. Il ciclo di vita della pulce prevede gli stadi di uovo, di larva, di pupa e di adulto. Di questi cicli, solo le pulci adulte sono considerate parassiti.?
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E non solo sono parassiti, ma sono parassiti permanenti! Ovvero non se ne andrebbero mai volontariamente dall’animale che hanno scelto come “casa”.?
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Infatti le pulci sono attratte dal calore corporeo e una volta raggiunto l’ospite, si insediano e si nutrono del suo sangue.?
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La femmina depone le uova durante le ore notturne e queste possono scivolare dal corpo dell’animale infestando la cuccia e le aree domestiche, dove si schiuderanno le larve.?
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Il ciclo vitale non ha mai fine perche? possono sopravvivere anche in inverno grazie al tepore dell’ambiente domestico. Pensate che una singola pulce puo? deporre anche migliaia di uova nel corso della sua vita e puo? infestare ogni zona della casa.?
Cani: le razze italiane riconosciute dall'ENCI - 3^ parte
In questa terza parte dedicata alle razze di cane italiane non parliamo prettamente di specializzazioni. Il cane non e? solo lavoro, ma e? anche un fedele compagno di vita.?
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In particolare, troviamo il Maltese con i suoi mantelli dai fasti nobili e dal portamento elegante. La sua denominazione non indica come provenienza l’isola di Malta, ma l’aggettivo “maltese” deriva dalla parola semitica “ma?lat” che significa rifugio o porto.?
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Proseguiamo con la bellezza tipica di un’opera d’arte e incontriamo il Piccolo Levriero Italiano. La nascita di questa razza si perde nella notte dei tempi. Grazia, distinzione e garbo unite ad un buon tono muscolare, sono le sue caratteristiche principali.?
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E infine il cane Bolognese, prediletto da sovrani e artisti. E? un cane molto creativo, docile e fortemente attaccato ai suoi custodi di vita, noi umani.?
C'è un viaggio da affrontare
? C’È UN VIAGGIO DA AFFRONTARE ?

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Perché il mio cane sbava
La bava del nostro animale, che altro non e? che normalissima saliva, puo? aumentare in presenza di cibo, in stato di eccitazione sessuale, di agitazione, di caldo, di sete, di stress e per tanti altri fattori.?
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La conformazione delle guance e delle labbra puo? favorire un accumulo di saliva che alla fine fuoriesce. Ad esempio, in alcuni molossoidi o in quei cani dalle labbra pendenti questo fenomeno e? piu? presente.?
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Al di la? della normalita?, l’aumento improvviso di produzione di saliva soprattutto in cani che di solito non sbavano particolarmente, puo? essere un sintomo di cattiva digestione o di una lesione dello stomaco. Pensa che in alcuni casi di avvelenamento la produzione eccessiva di saliva (scialorrea) e? uno dei sintomi piu? rilevanti.?
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Se noti queste variazioni e soprattutto se sono abbinate ad altri sintomi come vomito, diarrea, o addirittura convulsioni e? bene rivolgerti al tuo medico veterinario che visitera? prontamente il tuo amico a quattro zampe.?
Cani: le razze italiane riconosciute dall'ENCI - 2^ parte
Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta dei cani che hanno accompagnato la storia della nostra penisola.?
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Comincia l'avventura! Andiamo a prendere il nostro cucciolo
La dott.ssa Maria Chiara Catalani, medico veterinario esperto in comportamento animale, ci accompagna nel percorso che ci permetterà di inserire al meglio un nuovo cucciolo in famiglia.

Partiamo dall’inizio: andiamo a prenderlo! ??

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Cani: 5 razze riconosciute dall’ENCI - 1^ parte
L’amicizia tra uomo e cane e? iniziata... collaborando! Da guardia, da caccia o da pastore, sono diversi i ruoli svolti dai nostri amici a quattro zampe nel corso degli anni.?
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In particolare, in Italia, le diverse specializzazioni riguardano 16 cani. 16 razze riconosciute dall’ENCI (l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana). Vediamo le prime cinque.?
10 consigli per accogliere un cucciolo in famiglia
Se stai per accogliere un nuovo cucciolo in famiglia, segui questi preziosi consigli della dott.ssa Maria Chiara Catalani, medico veterinario esperto in comportamento animale!

Nel video, troverai 10 suggerimenti utili per aiutare il tuo nuovo amico a quattro zampe e farlo sentire ancora più amato e integrato in casa.

Si tratta di un vero percorso completo che ti permetterà di esplorare e vivere questa meravigliosa avventura! ??

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Nuovo cucciolo in arrivo?
? NUOVO CUCCIOLO IN ARRIVO? ?



Ecco l'audio della dott.ssa Maria Chiara Catalani, medico veterinario esperto in comportamento animale, che contiene 3 preziosi consigli per accogliere al meglio il tuo nuovo amico a quattro zampe!



Se vuoi far sentire il tuo cucciolo ancora più amato e integrato in casa, puoi approfondire questi temi ascoltando l'audio e leggendo il nostro libro.



Preparati a vivere questa meravigliosa avventura! ??



Condividi questi consigli con tutti i tuoi amici che hanno o vogliono un cucciolo in famiglia ?



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Il mio cane perde molto pelo, è grave?
Se il tuo cane perde molto pelo, probabilmente ti stai chiedendo se si tratta della sua normale muta oppure di una malattia.?
Quando un cane diventa anziano?
Quando un cane diventa anziano? Purtroppo non c'è una risposta univoca a questa domanda, perché dipende da molti fattori, come la razza o le dimensioni del cane.???
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In linea di massima, generalizzando un po', possiamo considerare un cane maturo dopo i 7 anni di età e anziano dopo gli 11, quando cominciano a cambiare i suoi fabbisogni alimentari e di movimento.???
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Questo limite dei 7 anni è da considerarsi molto indicativo. Generalmente i cani di taglia piccola hanno aspettative di vita maggiori, rispetto a quelli più grandi.???
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Se i cani di taglia grande difficilmente superano i 12-13 anni, le razze "toy" facilmente arrivano a 15-17 anni di vita.???
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Infine, spesso le razze molto "selezionate" hanno un'aspettativa di vita inferiore rispetto alle altre perché nel corso della selezione, insieme ai caratteri ricercati dal selezionatore si trasmettono numerose patologie su base ereditaria.???
Il mio animale ha un nodulo sulla pelle, mi devo preoccupare?
Tieni monitorati i noduli del tuo animale, e se hai un dubbio rivolgiti al tuo veterinario di fiducia.?
Colecistite acuta nel cane e nel gatto
La colecistite è una patologia infiammatoria a carico della colecisti o cistifellea, un piccolo organo muscolare saccato annesso al fegato e deputato alla raccolta della bile che viene poi rilasciata nel piccolo intestino per facilitare la digestione soprattutto dei grassi assunti con gli alimenti.

Le cause di colecistite nel cane e nel gatto sono molteplici e in base alla durata della malattia la colecistite viene classificata in acuta a rapida insorgenza o cronica a insorgenza superiore ai 21 giorni.

La causa più comune è rappresentata da una infezione batterica che può avvenire per invasione delle vie biliari da parte di batteri residenti nel tratto digerente. In alternativa può essere causata dalla traslocazione di batteri attraverso il sangue a partire da un focolaio settico situato in un altro distretto corporeo.

Nella fase iniziale, la colecistite può avere un andamento subdolo per cui i nostri animali non manifestano particolari sintomi clinici. Nella fase conclamata della malattia i sintomi più frequentemente riportati nel cane e nel gatto riguardano la letargia, la perdita dell'appetito, il vomito, il dolore addominale e la febbre.

Il sospetto di colecistite viene solitamente posto in presenza di sintomi clinici, ma anche in presenza di alterazioni degli esami del sangue.

Una volta riscontrato il sospetto di una patologia, il metodo diagnostico più utile per supportare ulteriormente la diagnosi di colecistite è l’ecografia addominale.

La prognosi della colecistite acuta dipenderà dalla gravità della patologia e dall’insorgenza di eventuali complicazioni. Se tempestivamente identificata e trattata, il tuo amico a quattro zampe guarirà completamente.

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Il mio cane beve troppo?
L’aumento della sete nel cane è un sintomo noto come polidipsia e può verificarsi in corso di diverse patologie sia acute che croniche.

Spesso si presenta associato ad altri segni clinici. Tra i sintomi associati più frequenti c’è la poliuria, ossia l’emissione di elevate quantità di urine.

Nel caso in cui il cane abbia libero accesso all’esterno, può accadere che venga notata esclusivamente l’eccessiva assunzione di acqua ma non l’eccessiva urinazione.

Questi sintomi possono insorgere in maniera repentina e molto evidente come sintomo di malattia acuta, viceversa una patologia cronica può portare ad un’insorgenza lenta e graduale.

Normalmente i nostri cani bevono nell’arco della giornata circa 30-40 ml di acqua per kg di peso corporeo. È normale che un cane alimentato esclusivamente a crocchette o nella stagione estiva beva un po’ di più.

Solitamente si parla di polidipsia patologica nel cane quando vi è un’assunzione di acqua maggiore di 100 ml/ kg al giorno. Per fare un esempio un cane di 10 kg si può definire polidipsico quando beve più di 1 litro di acqua al giorno.

Per determinare l’assunzione di acqua è opportuno lasciare a disposizione un'unica ciotola da riempire con una quantità specifica di acqua e valutare quanta ne abbia bevuta dopo 24h. Bisogna fare attenzione a fonti di acqua che si possano trovare fuori casa e che possono influenzare tale valutazione.

Una volta sospettato un reale aumento della sete è sempre importante fissare una visita con il veterinario curante, poiché questo sintomo può essere indice di patologie a volte anche gravi, come il diabete mellito, la sindrome di cushing o l'insufficienza renale.

Nella maggior parte dei casi non è una buona idea quella di ridurre l’acqua a disposizione. I cani bevono in modo eccessivo perché ne hanno bisogno ed è importante lasciare sempre abbondante acqua fresca a disposizione. L'eventuale restrizione di acqua deve essere prescritta dal medico veterinario.

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La tosse cardiaca: un mito da sfatare
La tosse è un riflesso difensivo, improvviso e spesso ripetitivo, che aiuta a pulire le vie respiratorie da eccessi di secrezione, particelle estranee ed irritanti o patogeni.?
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È costituita da tre fasi che partono dall'inspirazione profonda per passare a una forte espirazione con glottide chiusa inizialmente e poi aperta con un violento e veloce rilascio dell'aria dai polmoni.?
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Essendo un riflesso protettivo dell’albero respiratorio, i recettori sono localizzati nelle vie respiratorie che comprendono laringe, trachea, bronchi, con la massima concentrazione a livello di biforcazione della trachea.?
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Il cuore non ha nessun recettore della tosse e allora perché si parla spesso di tosse cardiaca? In realtà lo si fa in modo improprio, difatti tale definizione è più che altro un retaggio del passato.?
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Sebbene su questo argomento non tutti gli studiosi sono in accordo tra loro, c'è una convinzione abbastanza comune che la tosse non deve essere considerata di per sé un segno clinico primariamente associato a patologie cardiache, ma a patologie dell’apparato respiratorio che possono essere esacerbate da condizioni cardiologiche particolari sottostanti.?
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È vero che ci sono patologie cardiache che determinano un ingrandimento dei settori cardiaci sinistri con compressione delle strutture bronchiali, ma tali ingrandimenti non sono in grado di per sé, nella maggior parte dei casi, di indurre la tosse, in presenza di un albero respiratorio completamente sano.?
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L'aspetto più importante da valutare nel proprio cane cardiopatico è invece la frequenza respiratoria.?
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In ogni modo, soprattutto nel paziente affetto da malattia cardiaca, rimane l'indicazione primaria di comunicare tempestivamente al proprio veterinario l'insorgenza di ogni nuovo sintomo clinico, soprattutto se impattante la qualità di vita del nostro amico a 4 zampe.?
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Il mio animale e? diventato molto piu? tranquillo, e? normale?
Il tuo cane o gatto e? diventato molto piu? tranquillo? Anche se questa potrebbe essere considerata una manna dal cielo per molti proprietari di animali, si tratta in realta? di un segnale clinico da non prendere sottogamba.

Spesso questo e? un cambiamento legato all'invecchiamento, esattamente come capita per gli esseri umani. In altri casi puo? essere conseguenza della sterilizzazione che riducendo gli stimoli sessuali rende piu? tranquilli i nostri animali.

In altre situazioni pero? puo? nascondere qualche insidia, anche perche? questo e? un cambiamento comportamentale che si manifesta lentamente e progressivamente nel tempo, ed e? quindi molto difficile da notare.

Se sei sicuro o sicura che il tuo cane sia effettivamente diventato meno attivo e? sempre meglio fare un check up veterinario di controllo.
Il Capodanno per il cane e la fonofobia
Luci, colori, festeggiamenti e fuochi artificiali. Ciò che per noi è festa può diventare una vera tortura per un cane, così come per molti gatti e altri animali.?
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La fonofobia è un problema diffusissimo nei cani ed è facile immaginare il perché se si considera che il cane ha una grande sensibilità acustica e visiva.?
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Fuochi artificiali o temporali possono portare un cane ad avere moltissima paura, fino ad arrivare a un vero e proprio attacco di panico.?
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È importantissimo prestare attenzione al cane quando si nota che soffre di questa paura, magari palesata già dai primi piccoli botti nei giorni che precedono le feste.?
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Per quei cani che solitamente vivono in giardino sarà necessario trovare una collocazione sicura in casa. Le cronache raccontano di numerosi animali morti investiti nella notte di capodanno, perché stavano vagando disorientati nel traffico e nel frastuono dei festeggiamenti.?
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L’isolamento acustico e visivo è determinante per attenuare il terrore che possono provare questi cani. Possiamo mettere della musica di sottofondo per attenuare i rumori esterni e per ridurre l’iper-vigilanza.?
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Un altro aiuto importante sarà il nostro atteggiamento rispetto al cane e a quanto accade fuori casa. Il cane dovrà sentirsi accolto, fisicamente in casa ma anche rispetto a ciò che prova. Mostrarsi indifferenti o sgridarlo non farà che peggiorare le cose.?
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È importante evitare le uscite in libertà anche per un rapido bisogno, che sia in giardino o al parco. Un botto improvviso potrebbe provocare una forte paura con relativa fuga, perché il cane si sente in pericolo di vita quando si trova in mezzo al rumore assordante.?
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Un cane spaventato è esattamente come noi, ha bisogno di sentire che può fare conto sulle persone che rappresentano per lui un punto di riferimento.?
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Cardiomiopatia ipertrofica felina
La cardiomiopatia ipertrofica felina è la patologia cardiaca più frequente nel gatto, che causa un ispessimento del miocardio ventricolare sinistro, in assenza di altre cause cardiovascolari o sistemiche.

Esistono razze maggiormente predisposte allo sviluppo della cardiomiopatia ipertrofica come le razze Maine Coon e Ragdoll, ma è possibile riscontrarla anche in molte altre razze feline come Sphinx, Norvegese delle foreste, British Shorthair, Himalayano, Cornish Rex, Persiano, Bengala.

È bene specificare che possono essere affetti da cardiomiopatia ipertrofica felina anche gatti comuni europei.

La malattia può decorrere in maniera completamente asintomatica, quindi l’animale può non avere nessun sintomo fino alla comparsa di insufficienza cardiaca congestizia o di tromboembolismo arterioso.

La prognosi della cardiomiopatia ipertrofica è molto variabile in funzione della fase in cui viene diagnosticata la patologia e dell’entità dell’ipertrofia stessa, oltre che del quadro clinico nel complesso.

Il gatto asintomatico ha solitamente una prognosi favorevole, con lunghi tempi di sopravvivenza, mentre questi sono ridotti nel caso di scompenso cardiaco o tromboembolismo.

L’obiettivo della terapia è quello di prevenire lo scompenso cardiaco, i fenomeni tromboembolici e la morte improvvisa.

Per i gatti di razza Maine Coon o Ragdoll esiste un test genetico, tuttavia non è sufficiente il solo esito negativo come test di screening.

Individuare la patologia in fase precoce è una delle chiavi del successo per il benessere e la prognosi del nostro gatto.



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L’insulinoma pancreatico del cane
L’insulinoma pancreatico del cane è un tumore che origina dalle cellule endocrine del pancreas. È un tipo di tumore poco frequente nel cane e ha un comportamento solitamente maligno.

Colpisce più frequentemente i cani di taglia medio-grande e di età adulta di circa 9-10 anni, tuttavia si può manifestare anche in cani più giovani o più anziani.

La maggior parte dei cani è asintomatica per un periodo prolungato ed i segni clinici possono essere talvolta subdoli.

I sintomi più riscontrati in corso di insulinoma pancreatico si verificano in condizioni di digiuno o a seguito di esercizio fisico più o meno intenso e sono dati da debolezza, disorientamento, tremori o collasso.

L'insulinoma pancreatico si può curare con l’asportazione chirurgica, il trattamento medico dell’ipoglicemia o una combinazione di entrambe.

L'obiettivo della terapia medica è quello di ridurre i segni clinici determinati dall’iper-secrezione di insulina e può essere utilizzata o in preparazione alla rimozione chirurgica del tumore, oppure come unica terapia nei casi in cui il trattamento chirurgico non sia possibile o indicato.

Le indicazioni principali sono innanzitutto di aumentare il numero di pasti suddividendo la razione di cibo in 4-5 volte e di limitare gli sforzi fisici.

L'osservazione dei primi sintomi rimane il passo fondamentale per aiutare il nostro amico a quattro zampe.



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Ansia da separazione
Oggi a MyLav parliamo di ansia da separazione, un disagio che il cane manifesta con diversi sintomi quando rimane senza la sua figura di riferimento.

La causa è solitamente il tipo di legame che il cane ha sviluppato con uno o più componenti della famiglia.

Con un cucciolo che cresce e che ha bisogno di riferimenti sicuri è importante dargli delle opportunità per sperimentare le sue capacità di autonomia.

L’errore più comune che si commette di fronte a quello che fa, è quello di rientrare a casa e sgridarlo.

Ciò che chiamiamo dispetto, è l’espressione di un profondissimo disagio vissuto dal cane.

Servono pazienza e comprensione perché il cane sta soffrendo e possiamo chiedere aiuto a un parente oppure a un dog sitter per limitare al minimo il tempo che passerà da solo.
Sai distinguere vomito, rigurgito e tosse?
Sai distinguere vomito, rigurgito e tosse?

Il vomito è un riflesso difensivo che richiede la coordinazione di molteplici organi e gruppi muscolari, e può essere innescato da cause differenti.

È caratterizzato dalla presenza di conati, che sono violente contrazioni dell’addome craniale con il torace che si alza ed abbassa. Si riscontra anche la presenza nel materiale espulso di schiumosità giallastra, di origine biliare che non si trova mai in presenza di rigurgito o tosse.

Per rigurgito si intende l’espulsione inaspettata di materiale proveniente dall’esofago, che non ha raggiunto lo stomaco e senza la presenza di conati. Il paziente ha la tendenza a rimangiarsi il materiale espulso.

La tosse è un segno clinico che nella sua manifestazione più classica è identica a quella che si verifica nell’uomo. L’evento che è invece possibile confondere con il vomito e il rigurgito è definito riflesso o tosse laringea.

Si tratta di una tosse incompleta in quanto il paziente cerca di espellere il materiale con una espirazione forzata e sonoricamente è simile al raschio di gola dell’uomo simulando un finto conato.

Il tuo racconto di quello che è successo al tuo amico animale sarà di notevole aiuto e andrà condiviso con il veterinario.
Importanza della medicina preventiva nella malattia renale cronica del gatto
La malattia renale cronica è la patologia più comunemente riscontrata nei gatti di età geriatrica.

È causata dalla riduzione cronica e persistente della funzionalità dei reni. Ha un andamento progressivo e irreversibile, pertanto è importante l’identificazione precoce della malattia per instaurare una corretta gestione terapeutica e rallentarne la progressione.

Non sempre è possibile risalire alla causa esatta della malattia renale cronica per cui la malattia viene definita come idiopatica. Tuttavia, diverse sono le possibili cause e queste includono infezioni batteriche delle vie urinarie alte, infezioni da virus, ipertensione sistemica, eventi ischemici, assunzione di farmaci nefrotossici o ingestione di tossine.

Nonostante la presenza di una causa sottostante, spesso la diagnosi viene fatta tardivamente quando la malattia è già in uno stadio avanzato ma la causa scatenante non è più presente.

L’esame ecografico può rilevare alterazioni nella architettura di uno o entrambi i reni anche in assenza di alterazioni degli esami ematologici.

La malattia renale cronica nel tempo può portare all’insorgenza di una serie di complicazioni anche al di fuori dell’apparato urinario che possono impattare negativamente la qualità di vita e la prognosi del gatto.

La prognosi dipende dallo stadio della malattia e dalla comparsa di complicazioni secondarie.

Fondamentali saranno ai fini prognostici la tempestiva identificazione della malattia renale e delle sue complicazioni e la loro gestione terapeutica.
Adenocarcinoma del sacco anale (seno paranale) del cane
I seni paranali o sacchi anali sono presenti sia nel cane sia nel gatto e sono localizzati nella regione anale, circondati da fibre del muscolo sfintere esterno dell’ano.

Le loro pareti sono tappezzate da ghiandole e il loro secreto è maleodorante per gli umani e viene evacuato attraverso un dotto localizzato tra gli sfinteri esterno e interno dell’ano.

Le patologie più comuni sono l’intasamento, la sacculite e i tumori.

Tra i tumori, troviamo l’adenocarcinoma apocrino, il melanoma e altri tipi di neoplasie.

I cani colpiti sono più spesso di taglia media, senza predisposizione di sesso.

Può essere che il tumore ai lati dell’ano passi inosservato per qualche tempo perché di piccole dimensioni e venga svelato solo durante un’esplorazione eseguita per altre ragioni.

Per questo motivo è sempre bene far visitare periodicamente il proprio cane dal Veterinario di fiducia anche se non manifesta alcun sintomo clinico.

In altri casi il paziente manifesta difficoltà nella defecazione, per la grandezza della massa o per l’ingrandimento dei linfonodi con un possibile aumento della sete e della quantità di urina prodotta.

L’aumento della sete e della produzione urinaria è indotto da un aumento del calcio nel sangue a causa di una sostanza prodotta dal tumore.

La diagnosi si basa sulla visita clinica con esplorazione digito-rettale e su ulteriori esami che il veterinario potrà richiedere.
La Torsione Dilatazione gastrica (GDV) nel cane
Con il tema di oggi vediamo come affrontare una vera emergenza che i veterinari conoscono molto bene. Parliamo di Torsione Dilatazione gastrica nel cane.

Purtroppo si tratta di un'emergenza gastroenterica potenzialmente fatale quando non viene riconosciuta e trattata tempestivamente.

Si tratta di un'eccessiva dilatazione dello stomaco per accumulo di gas e fluidi e della concomitante rotazione dello stomaco lungo il proprio asse.

Il meccanismo esatto di sviluppo della Torsione non è ancora del tutto chiaro. È probabile che si tratti di una malattia multi fattoriale con la compartecipazione di diverse cause in cani geneticamente predisposti.

Le razze più a rischio sono quelle di taglia gigante e grande come Alano, Pastore Tedesco, Setter Inglese e Irlandese e Barbone, anche se qualsiasi cane può sviluppare Torsione Dilatazione gastrica.

Anche l'età avanzata rende alcuni cani più delicati, come anche la conformazione profonda della gabbia toracica.

Tra gli stili di vita più dannosi troviamo la quantità eccessiva di pasti, l'esercizio fisico subito dopo il pasto o gli sbalzi termici improvvisi.

La significativa dilatazione dello stomaco all’interno dell’addome porterà a una compressione dei vasi sanguigni limitrofi con conseguente congestione venosa e formazione di trombi.

L’intrappolamento di succhi acidi nello stomaco può portare alla ulcerazione della parete gastrica e alla possibile perforazione.

Per trattare tempestivamente la Torsione evitando conseguenze gravi è fondamentale che il proprietario di un cane a rischio possa riconoscerne i sintomi clinici per poi richiedere l’attenzione del proprio medico veterinario.

I sintomi più comuni includono agitazione e ipersalivazione, conati di vomito senza espulsione di materiale, difficoltà respiratoria con respiro affannoso e sforzi respiratori eccessivi, distensione dell’addome.

Nei casi più gravi o in caso di intervento ritardato il quadro clinico si può aggravare in modo irrimediabile.

Ecco perché la diagnosi nel cane deve essere confermata in maniera tempestiva in modo da evitare l’insorgenza di gravi complicazioni e aumentare le probabilità di sopravvivenza.

Se il tuo cane è un soggetto a rischio, il tuo medico veterinario può effettuare una procedura di gastropessi preventiva, l'intervento chirurgico che fissa lo stomaco per evitare che si torca, per ridurre il rischio di sviluppo di Dilatazione Torsione gastrica più in là nel corso della vita.

L'attenzione e la cura che riserviamo ai nostri amici animali ci aiuteranno a riconoscere determinati sintomi e a rivolgersi al veterinario in modo tempestivo per affrontare l'emergenza.



???? Ringraziamo il dott. Fabio Procoli per questo approfondimento.???????????
Gli occhi rossi nel cane e nel gatto
Anche gli occhi dei nostri amici animali sono molto delicati e si possono infiammare.

Se noti che gli occhi del tuo cane o del tuo gatto sono arrossati, può darsi che si tratti di una manifestazione clinica comune a tante condizioni nei nostri animali.

Può essere associato a situazioni banali e passeggere, come le congiuntiviti follicolari canine o le forme lievi di congiuntivite da Herpesvirus felino, ma anche a patologie più gravi come le ulcere corneali, le uveiti ed il glaucoma.

Il rossore congiuntivale che si nota è legato ad un aumento dell’apporto di sangue nel tessuto oculare a seguito di uno stimolo irritativo o infiammatorio e può essere o meno associato a gonfiore, a iperlacrimazione e a fastidio oculare.

Nei cani in accrescimento spesso si osserva una condizione di iperemia e lacrimazione, chiamata congiuntivite follicolare che preoccupa molto i proprietari ma che in realtà tende a risolversi spontaneamente con la crescita.

Spesso nei soggetti allergici anche l’occhio viene interessato da prurito e arrossamento intenso. In questi casi il veterinario potrà prescrivere una terapia per controllare le manifestazioni cliniche con l’impiego di antibiotici, cortisonici, farmaci antiprurito, dieta, terapia anticorpale, vaccini etc.

Anche difetti di posizionamento palpebrale o ciglia fuori posto creano irritazione continua innescando l’infiammazione e l’arrossamento.

Nei gatti la congiuntivite è forse la patologia oculare più frequentemente riscontrata ed è legata all’infezione cronica da Herpesvirus, un agente patogeno diffuso in tutta la popolazione felina.

Se l’arrossamento oculare è improvviso e associato a dolore, è più probabile che ci sia uno stimolo irritativo acuto come una lesione corneale, un corpo estraneo o un’infiammazione delle strutture interne.

Anche gli arrossamenti cronici non sono da sottovalutare perché potrebbero essere il primo campanello di allarme di malattie altrettanto invalidanti nel tempo, come la cheratocongiuntivite secca e la cheratite superficiale cronica.

Ci teniamo a ricordare che in ogni caso l’occhio rosso non è mai una condizione normale ed è bene che il medico veterinario intervenga quanto prima per avere una diagnosi tempestiva e una terapia adeguata.



???? Ringraziamo il dott. Domenico Multari per questo approfondimento.???????????




saluteanimale.net
Animali in Estate: come affrontare le vacanze immersi nella natura
Vivere la natura senza stress insieme al nostro cane è possibile, preparandosi anche alle insidie dell'estate, sia al mare che in montagna.

Trascorrere le vacanze viaggiando insieme al nostro cane è tra i momenti più importanti per rafforzare il legame con lui.

Secondo una recente ricerca condotta da Toluna, sette italiani su dieci proprietari di un animale domestico scelgono località immerse nella natura.

Ecco i nostri consigli per vivere senza stress lunghe passeggiate sui sentieri di montagna o tra i borghi d'Italia.

Il consiglio numero uno è quello di prenotare una visita dal veterinario prima di partire, anche per sapere quali sono le vaccinazioni obbligatorie nel luogo di destinazione.

Come per gli umani, è utile portare con sé un kit con alcune medicine di base per il cane ed è importante avere il contatto di un veterinario della zona in cui si viaggia.

Attenzione alle passeggiate sotto il sole e ai segnali di stanchezza che il cane ci manda. Se per esempio il cane ci cammina accanto e guarda il pavimento e torna a cercare la nostra attenzione ancora e ancora, è il segno che è stanco. In questo caso dovremmo fermarci, bagnare il petto e la nuca per abbassare la sua temperatura corporea e successivamente farlo bere.

Durante le esplorazioni è opportuno fare attenzione ai morsi degli animali che vivono nella flora che ci circonda, come le vipere. Tra i sintomi più comuni dovuti all’avvelenamento notiamo prima di tutto il guaito per il dolore e poi vomito, tachicardia, ipotensione, perdita di coscienza e anche shock, diarrea e crisi emolitiche.

Da evitare assolutamente l’incisione del morso, l’aspirazione del veleno o l’applicazione di ghiaccio. Prima di rivolgersi a un medico, è consigliabile tosare la parte interessata, disinfettarla ma mai con soluzioni alcoliche.

Anche il rospo è un animale che per difesa produce un veleno appiccicoso e nel nostro cane potrebbe manifestarsi con eccessiva salivazione, schiuma alla bocca, vomito o forte irritazione agli occhi.

Se il cane dovesse prendere in bocca un rospo, bisogna sciacquare con molta acqua la cavità orale, se disponibile aggiungendo anche un cucchiaio di bicarbonato per litro di acqua per eliminare ogni traccia del veleno. Successivamente è opportuno rivolgersi a un veterinario per una prognosi adeguata.

Attenzione anche alle piante tossiche. Oleandro, edera, ortica e gelsomino sono alcune piante facili da incontrare nelle aree verdi e sono tossiche per il nostro cane. Vomito, dissenteria, debolezza sono i primi segnali di avvelenamento più comuni e visibili nei nostri amici pelosi.

Non dimentichiamo che il nostro cane non è un umano ed è opportuno fargli vivere quel lato della sua essenza animale. Dobbiamo dargli la libertà di socializzare, annusare, sporcarsi ed esplorare.

Per esempio, quando rotolano contro il suolo è perché hanno trovato profumi naturali che i cani vogliono strofinare. Comportamenti che devono fare per essere sani psicologicamente, per capire gli odori del mondo.
Osteosarcoma del cane
Qui a MyLav sappiamo bene quanto certi temi siano molto dolorosi, ma divulgare informazioni importanti può essere di aiuto a tanti proprietari.

Oggi parliamo di osteosarcoma, il tumore osseo primario più frequente nel cane che può localizzarsi in qualsiasi parte dello scheletro e in particolare a livello delle ossa degli arti.

I cani colpiti sono in genere di media grossa taglia e per lo più maschi, ma anche le femmine possono ammalarsi. L’età media è 5-7 anni, ma anche i soggetti di 2-3 anni ne possono risultare affetti.

Quando l’osteosarcoma è localizzato negli arti provoca una tumefazione dura con conseguente dolore e zoppia. L’osteosarcoma costale determina invece una deformazione dura e fissa della parete toracica. Quello cranico una deformazione della faccia, mentre quello pelvico può inizialmente passare inosservato, specie nei soggetti vigorosi e ben nutriti.

Dopo che il veterinario ha visitato il cane potrà richiedere ulteriori accertamenti partendo da un esame radiografico. La diagnosi definitiva si basa su ago-aspirato ed esame citologico, biopsia ed esame istologico.

L’aggressività clinica dell’osteosarcoma può essere influenzata dalla sua localizzazione.

L'eventuale terapia chirurgica consiste nell’eliminazione in blocco della neoplasia che può comportare l’amputazione di un intero arto o solo la resezione della parte interessata seguita da ricostruzione. Solo raramente si osservano dopo chirurgia problemi funzionali seri e duraturi.

In caso di osteosarcoma dell’arto la sola chirurgia è da considerarsi palliativa poiché nella stragrande maggioranza dei casi possono comparire metastasi entro 4-8 mesi. In questi casi la chemioterapia post chirurgia migliora la sopravvivenza.

Se la localizzazione è costale le cose vanno peggio, mentre vanno meglio quando è cranica e il tumore può essere completamente escisso.

Oggi insieme alla chirurgia e alla chemioterapia si propone anche l'immunoterapia.

In caso di reale non operabilità, si valuta la radioterapia associata a terapia farmacologica nel tentativo di prolungare la sopravvivenza.

Per il controllo del dolore e per non far soffrire i nostri amici animali, il veterinario può ricorrere a farmaci come anti-infiammatori, analgesici e bifosfonati.

La consapevolezza e la prevenzione sono due importanti aspetti che ci possono aiutare a stare vicino al nostro cane e ad andare per tempo dal veterinario di fiducia.


???? Ringraziamo il dott. Paolo Buracco per questo approfondimento.???????????
Come vedono i nostri amici animali?
“Dottore, ma il mio cane li vede i colori?”

Il meccanismo della visione negli animali è molto simile a quello nell’uomo e parte da uno stimolo luminoso che colpisce le cellule retiniche più esterne chiamate fotorecettori.

Lo stimolo viene trasformato in impulso elettrico e raggiunge la corteccia visiva dove viene acquisito come immagine.

La capacità di un individuo di distinguere un oggetto da ciò che lo circonda dipende fondamentalmente da 5 fattori che sono la luminosità, la trama, il movimento, la profondità e il colore.

Il colore per i nostri animali è generalmente meno importante e infatti la maggior parte di loro riesce a vedere una scala di colori molto limitata, che va dal blu al verde.

Il nostro cane non sarà mai capace di distinguere una pallina verde da una rossa, a meno che questa non presenti altre caratteristiche in grado di differenziarla dall’altra, come per esempio una trama diversa.

Anche se non distinguono tutti i colori gli animali sono comunque in grado di vedere più livelli di grigi di noi, riuscendo a discernere gli oggetti sulla base della tonalità.

La capacità di distinguere i maggiori dettagli e di mantenerli a fuoco sulla retina è l’indice di acuità visiva.

I nostri animali possiedono inoltre il tappeto lucido, costituito da un foglietto rifrangente che diventa visibile e riflettente illuminando i loro occhi di notte, ad esempio con i fari dell’auto.

Questa struttura permette alla luce di attraversare due volte i fotorecettori retinici aumentando così la capacità visiva in condizione di scarsa luminosità ed è per questo che molti animali riescono a orientarsi bene anche in ambienti poco illuminati.

Un’altra peculiarità del mondo animale è la notevole capacità di vedere i movimenti, anche quelli più piccoli e lontani e ci riescono grazie al numero più elevato di bastoncelli rispetto ai coni.

Il campo visivo nel cane e nel gatto risulta comparabile a quello umano per la posizione dei globi oculari. Questo permette una buona visione binoculare centrale e monoculare laterale, con una “zona cieca” posteriore di circa 160 gradi nel gatto e di 120 gradi nel cane.

Tutto ciò che riguarda la vista e gli occhi è di notevole importanza per la cura dei nostri animali, ed è per questo che ti consigliamo di prestare attenzione a eventuali arrossamenti, opacamenti o dolori oculari.

I medici veterinari specialisti in oftalmologia possono aiutarti.


???? Ringraziamo il dott. Domenico Multari per questo approfondimento.???????????



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Lipidosi epatica nel gatto
La lipidosi è un gruppo di malattie caratterizzato da un eccessivo accumulo di trigliceridi nel fegato ed è responsabile di una conseguente disfunzione dell'organo.

I gatti sono particolarmente predisposti nell’accumulare trigliceridi a livello epatico e il sovrappeso e l’obesità rappresentano un importante fattore di rischio.

Ecco perché è fondamentale tenere sotto controllo il peso del proprio gatto e fornire un’alimentazione sana e equilibrata.

La lipidosi può essere primaria e insorgere spontaneamente senza una precisa causa, oppure secondaria e legata ad altre patologie che causano anoressia e perdita di peso.

La componente di grasso neutro in un fegato sano rappresenta all’incirca il 5% della massa. Mentre in caso di lipidosi questa componente può raddoppiare o triplicare.

I fattori che portano a questa condizione sono diversi come l'eccessiva assunzione di cibo e in particolare di carboidrati e possiamo dire che l'obesità del gatto mette a dura prova il fegato.

La lipidosi epatica risulta solitamente reversibile se curata in tempo, ma se non viene trattata può risultare estremamente grave.

Nel gatto non bisogna sottovalutare periodi prolungati di digiuno ed è opportuno consultare rapidamente il medico veterinario.

I sintomi più comuni sono il vomito, l’abbattimento, l’anoressia e la perdita di peso repentina. Un altro segno clinico molto importante e spesso presente, è l’ittero che è il colore giallo di cute e mucose.

Nella maggior parte dei gatti con lipidosi epatica sono presenti altre patologie come pancreatiti, malattie gastrointestinali, tumori o diabete mellito.

Una volta fatta la diagnosi è importante iniziare la terapia il prima possibile.

Solitamente i gatti con lipidosi epatica e grave malessere necessitano inizialmente di terapie ospedaliere e quindi possono essere ricoverati per ricevere le cure più appropriate.

L’alimentazione in quantità adeguata rappresenta il principio terapeutico più importante e senza l’utilizzo di sondini spesso risulta molto difficile fornire le giuste quantità di alimento.

Il medico veterinario potrà anche prescrivere ulteriori farmaci o integratori.

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???????? Ringraziamo la dott.ssa Elena Zanato e il prof. Federico Fracassi per questo approfondimento.???????????

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Incontinenza urinaria nel cane
L’incontinenza urinaria è la perdita involontaria di urina che può verificarsi in maniera intermittente o continua in diversi momenti della giornata.

La minzione è un processo che avviene in due fasi. Da una parte abbiamo una fase di riempimento passivo di urina nella vescica urinaria, dall'altra una fase di svuotamento attivo della vescica.

Durante la fase di riempimento la vescica è rilassata mentre gli sfinteri uretrali si contraggono per non permettere all’urina di fuoriuscire.

Durante la fase di svuotamento la vescica si contrae mentre gli sfinteri uretrali si rilassano favorendo la fuoriuscita di urina.

Le cause di incontinenza urinaria sono diverse e si dividono in neurogene dovute a un disordine neurologico, e non-neurogene.

È nota la maggior predisposizione nei Bassotti tedeschi, nei Barboni toy e nei Beagle, ma anche in cani di media e grossa taglia come il Labrador retriver, il Dobermann, il Dalmata.

L’incontinenza urinaria secondaria colpisce soprattutto cani femmina di grossa taglia sottoposte a sterilizzazione precoce.

È definita come la mancanza di controllo volontario del riflesso dell'urinazione e che provoca perdita involontaria di urina.

La frequenza e gravità della incontinenza dipenderà dalla natura e gravità della patologia relativa. Può avvenire il ritrovamento di piccole quantità di urine sul pavimento o sulle superfici dove il cane riposa come cuccia, letto, divani. Oppure si possono notare perdite involontarie di urina anche durante la camminata.

Nel caso di sospetta incontinenza di tipo neurogeno il veterinario potrebbe consigliare l’esecuzione di un esame di risonanza magnetica della colonna vertebrale.

Nel caso di cause non neurogene, si procederà con l’esecuzione di esame fisico-chimico e colturale delle urine e anche con l’ecografia addominale o la radiografia con mezzo di contrasto.

Il medico veterinario potrà consigliare diverse terapie e nella maggior parte dei casi sarà comunque necessaria una terapia farmacologica adiuvante per ottenere il controllo della sintomatologia.



???? Ringraziamo il dott. Fabio Procoli per questo approfondimento.???????????



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L'epatite cronica del cane
Un argomento che fa nascere sempre tante domande riguarda l’epatite cronica del cane, che è una malattia di natura infiammatoria e degenerativa a carico del fegato.

Una distinzione fondamentale va fatta tra l’epatite cronica primaria e quella reattiva secondaria e oggi ci concentriamo su quella primaria.

Nell’epatite cronica primaria il meccanismo patologico origina nel fegato e lo coinvolge direttamente causando delle alterazioni significative.

Mentre nell’epatite reattiva il processo patologico origina al di fuori del fegato, ad esempio nell’intestino, nel pancreas o nel cavo orale.

Se ti stai chiedendo quale sia la causa dell’epatite cronica nel cane in realtà il vero motivo è in buona parte sconosciuto. Si sospetta che la malattia sia dovuta a un processo infiammatorio autopropagante che parte dai componenti cellulari del fegato e che provoca danni strutturali irreversibili.

Un’altra causa di epatite cronica primaria del cane è rappresentata dall’accumulo eccessivo di rame all’interno del fegato e viene chiamata epatite cronica rame associata.

L’epatite cronica può colpire cani di qualsiasi razza, sesso ed età. Diversi studi scientifici hanno evidenziato alcune razze maggiormente a rischio come Dalmata, Labrador Retriever, Doberman Pinscher, West Highland White Terrier, Bedlington Terrier, English e American Cocker Spaniel.

L’età media dei cani con epatite cronica è intorno ai 7 anni anche se la malattia può colpire anche cani più giovani o anziani.

L’epatite cronica può svilupparsi senza mostrare alcun sintomo clinico se non quando il problema è già avanzato.

I sintomi più frequenti implicano una riduzione dell'appetito, una forte letargia o depressione oppure una colorazione giallastra di occhi, mucose orali e cute.

Si notano anche un aumento della sete e dell’urinazione (polidipsia/ poliuria), vomito e diarrea.

Il medico veterinario definirà la terapia dell’epatite cronica del cane appropriata in base al tipo di patologia, se immunomediata o rame-associata.

La prognosi dipenderà dallo stadio della malattia, dalla tempestività della diagnosi e dell’inizio della terapia.


???? Ringraziamo il dott. Fabio Procoli per questo approfondimento.???????????
Filariosi cardiopolmonare nel cane e nel gatto
Ma quante ne combinano queste zanzare? Eh no, oggi a MyLav non parliamo di punture e prurito, ma di una malattia che viene trasmessa proprio dalla zanzara.?
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Si tratta della Filariosi cardiopolmonare che è una malattia parassitaria diffusa in tutta Italia e che colpisce con più frequenza il cane e meno il gatto. ?
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La responsabile è la Dirofilaria immitis, che è allo stadio adulto un verme di aspetto filiforme, lungo fino a 15-25 cm e che riesce a vivere nelle arterie del polmone del cane e del gatto.?
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Cosa c'entra la zanzara? Eh, è proprio lei che pungendo un cane già malato assume le larve prodotte dalle femmine adulte per poi trasmetterle a un altro cane o gatto punto successivamente.?
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La trasmissione della filariosi cardiopolmonare può avvenire tutto l’anno, anche se i periodi più rischiosi sono primavera, estate e soprattutto inizio autunno.?
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L’evoluzione della malattia nel cane è cronica e porta nell’arco di 3-4 anni a disturbi respiratori come la tosse e successivamente ad insufficienza cardiaca. Mentre nel gatto l'evoluzione è più acuta con crisi respiratorie gravi o morte improvvisa.?
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La diagnosi è molto semplice nel cane grazie ai numerosi presidi diagnostici, ma è più difficile nel gatto proprio perché l’evoluzione della filariosi è meno prevedibile.?
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La malattia nel cane è curabile per via medica o chirurgica se viene diagnosticata precocemente prima dei sintomi o dello scompenso cardiaco. Nel gatto è possibile ricorrere a un trattamento contro i sintomi, sperando che i parassiti vengano eliminati spontaneamente.?
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In ogni caso, la prevenzione è fondamentale per proteggere i nostri amici e consiste nella somministrazione di farmaci che riescano a uccidere le larve eventualmente inoculate. ?
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Questa prevenzione deve continuare per tutto l'anno ed è l’arma più potente per prevenire una malattia potenzialmente letale se diagnosticata tardivamente.?
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saluteanimale.net
La funzione del pelo animale
Ebbene sì, è arrivato il freddo anche per i nostri amici a quattro zampe e vediamo cosa puoi fare per curare quello che rappresenta il cappotto naturale del tuo cane, ovvero il pelo.?
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Ecco alcune informazioni utili per conoscere un po' di più il pelo e il sottopelo per non fermarsi solo all'estetica. Infatti, il colore e l'aspetto del pelo del tuo cane possono dirti tante cose, possono rivelare lo stato di salute e anche delle patologie.?
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Il pelo degli animali è una preziosa copertura per l’autoregolazione della temperatura corporea, protegge dal caldo, dal freddo e dagli agenti atmosferici. Grazie ad un potere termoisolante il pelo in inverno tiene il freddo fuori, impedendogli così di arrivare alla cute e di raffreddare l’animale. ?
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In autunno e in primavera cani e gatti cambiano il pelo e inizia la fase della muta. In primavera il mantello si rinnova crescendo meno fitto e più leggero, mentre in autunno cresce più folto per prepararsi alle temperature più rigide. ?
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Nei cani il pelo viene distinto in lungo come nel Bearded Collie o nel Pastore Bergamasco); semilungo tipico del Pastore Tedesco o del Terranova; corto come quello del Labrador o del Rottweiller); o raso che è tipico dei Bassotti o dei Dobermann). ?
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Nelle razze canine a pelo raso, il pelo si presenta fitto ed e? opportuno spazzolarli con guanto antistatico. È infatti un pelo cortissimo e aderente alla pelle soggetto alla muta in tutti i periodi dell'anno e non solo nel passaggio da una stagione all’altra. ?
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Con i mantelli a pelo corto si possono usare i guanti antistatici insieme ai pettini a denti corti e ben fitti. Se il pelo è corto ma allo stesso tempo folto, puoi usare una spazzola ad aghi sottili e morbidi per togliere i nodi per poi passare anche una spazzola di setole per eliminare eventuale sporco residuo.?
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La cura del pelo semilungo e? più impegnativa e le caratteristiche possono variare da cane a cane. Alcune razze hanno mantelli più impermeabili e altre un tipo di sottopelo più fitto e lanoso. Gli strumenti migliori per la cura del pelo sono il cardatore e la spazzola da usare ogni venti giorni insieme agli slanatori per un uso più frequente.?
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La spazzolatura migliore per un cane a pelo lungo si effettua con un pettine a denti larghi con punte arrotondate, partendo dalla testa e proseguendo per tutto il corpo. Per le razze a pelo lungo con folto sottopelo e? meglio scegliere spazzole ad aghi sottili per districare delicatamente i grovigli, eliminando nodi e sporcizia come foglie e fango. ?
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Vi sono poi razze come Gordon, English e Irish Setter, Cocker Spaniel, Yorkshire Terrier, che sono dotate di pelo lungo ma senza sottopelo protettivo. In questo caso vale la regola di pettinare con cautela, per non graffiare la pelle e far male all’animale. ?
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Anche il colore del mantello è molto importante. Le cellule pigmentarie hanno un ruolo importantissimo soprattutto perché hanno la stessa origine di quelle che poi sviluppano alcuni organi come ad esempio l’apparato uditivo e visivo. ?
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A volte è opportuno fare indagini sul pelo attraverso il microscopio per osservarne l'aspetto o con i test genetici per prevedere eventuali anomalie cromatiche che possono rivelare patologie più serie. ?
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È bene avere la stessa attenzione alla cute. Il colore della pelle può riflettere e influenzare quello del pelo, ma anche rivelare patologie cutanee.?
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Noi di MyLav ci prendiamo cura della salute di cani, gatti, cavalli e animali non convenzionali offrendo qualche spunto e curiosità per la salute dei nostri amici animali. Le nostre parole d’ordine sono conoscere per prevenire.?
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Come affrontare i viaggi con un gatto
Vediamo come riprendere a viaggiare insieme ai nostri amati gatti. ?
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L'attenzione è rivolta soprattutto al gatto perché è senza dubbio l'animale domestico meno avvezzo a seguirci fuori casa o a fare viaggi in auto. La situazione migliora se viene abituato sin da piccolo a spostarsi, a rilassarsi anche quando è nel trasportino e ad ambientarsi in luoghi diversi dall'abitazione abituale.?
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In ogni caso e anche se non hai avuto l'opportunità di abituare il gatto a viaggiare con te, puoi sempre farlo con qualche attenzione in più e in modo graduale.?
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Se hai usato il trasportino solamente per portare il gatto dal veterinario, lavalo accuratamente con acqua e sapone, puliscilo con un po' di alcool e lascialo arieggiare bene. ?
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Questi passaggi servono per togliere tutti i feromoni di allarme, quelli che il gatto emette per segnalare un pericolo ai suoi simili che come lui arrivano dal veterinario. ?
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Una volta pulito accuratamente, puoi spruzzare nel trasportino i feromoni che si trovano in commercio pensati per far sentire il gatto a proprio agio nei nuovi ambienti. ?
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Dopo la preparazione e qualche giorno prima della partenza, lascia il trasportino aperto e sempre accessibile al gatto. Rendilo più confortevole inserendo un cuscino comodo, qualche giocattolo e qualche prelibatezza per convincere il gatto a usarlo anche nei suoi momenti di relax.?
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I feromoni visti prima possono essere usati anche nella casa di villeggiatura proprio per aiutare il tuo amico ad ambientarsi. E non dimenticare di mettere in valigia tutte le sue cose, come ciotole, cibo, cuscini e giocattoli preferiti per non farlo sentire completamente smarrito.?
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Durante il viaggio fai attenzione a collocare il trasportino in un punto della macchina stabile e che non sia colpito dal sole diretto. E arrivato a destinazione, presenta la casa al gatto gradualmente facendogli ritrovare i suoi oggetti.?
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Fai attenzione per i primi giorni a non far uscire il gatto dalla casa perché potrebbe essere spaventato e potrebbe mettersi in pericolo.?
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Prima farai vivere questa esperienza al tuo gatto, meglio sarà. E se hai un animale anziano non abituato a viaggiare, potrebbe essere meglio trovare una soluzione diversa facendolo restare a casa tranquillo, accudito e in compagnia di qualcuno. ?
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Cosa fare quando la diarrea è cronica?
Sai che la diarrea è uno dei motivi più comuni per portare cani e gatti dal veterinario? In realtà, la diarrea acuta è spesso un problema che si risolve con un'adeguata terapia di supporto.

Ma cosa fare se il tuo amico a quattro zampe soffre di diarrea cronica? Intanto possiamo dire che si tratta di una patologia causata da molteplici fattori che vanno presi in considerazione prima di arrivare alla terapia.

I disturbi rilevati richiedono spesso un percorso diagnostico e terapeutico di lunga durata, durante il quale la collaborazione e la comunicazione tra il medico veterinario e il proprietario risulta fondamentale per il raggiungimento di una diagnosi corretta e un trattamento soddisfacente.

Considerata la molteplicità delle cause di enterite cronica è facile comprendere come tali problemi siano a volte difficili da trattare.

Alcuni disturbi sono variabili nel tempo e si possono confondere con quelli causati da altre malattie. Oltre alla diarrea, parliamo di vomito, perdita di peso, nausea o appetito altalenante.

La visita gastroenterologica è necessaria in presenza di variazioni nell’appetito, coprofagia, dimagramento o incapacità a prendere peso, vomito, rigurgito, frequente ingestione di erba e feci malformate se non diarroiche associate o meno a presenza di muco o sangue.

Dopo aver parlato dei sintomi più frequenti, vediamo le cause che possono scatenare la diarrea cronica nel cane e nel gatto. Per prima cosa, è importante raccogliere più informazioni possibili sulla natura e sullo sviluppo del disturbo. Anche l'alimentazione ha un peso importante ed è utile monitorare la dieta seguita dall'animale.

Il medico veterinario cercherà di capire se la diarrea è causata a sua volta da un'altra malattia oppure se è scatenata direttamente dall’intestino tenue o dal crasso oppure se interessi tutto il tratto intestinale.

Anche la razza, l'età dell'animale e l'eventuale presenza di altri problemi sono di aiuto per determinare le cause e formulare la diagnosi corretta.

Per quanto riguarda i gruppi di malattie intestinali associati alla diarrea cronica abbiamo la malattia infiammatoria intestinale, l’enteropatia responsiva alla dieta, l’enteropatia responsiva agli antibiotici, le neoplasie intestinali e la linfangiectasia ovvero una malattia dovuta all'ostruzione del drenaggio linfatico dell'intestino tenue.

Oltre agli esami del sangue e all'esame ecografico, il medico veterinario valuterà la necessità di ricorrere a una biopsia intestinale per definire la causa e per ottimizzare la terapia.

L’approccio terapeutico è influenzato da vari elementi e dalla gravità della situazione. Il fine è quello di correggere le carenze nutrizionali, di contrastare l’infiammazione e lo squilibrio della popolazione batterica intestinale per far stare bene il nostro amico animale.


???? Ringraziamo il dott. Giuseppe Febbraio per questo approfondimento.???????????


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La costipazione nel cane e nel gatto
Ebbene sì, la salute dei nostri animali è un aspetto molto importante e uno dei segnali di benessere o malessere arriva anche dalle feci.?
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Oggi parliamo di un tema che non riguarda solo gli umani, ma anche i nostri amici animali. E nello specifico parliamo di costipazione, ovvero una diminuzione o difficoltosa evacuazione delle feci.?
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A dire il vero si tratta di un problema che si riscontra più nei gatti che nei cani e, tra i gatti, colpisce soprattutto quelli di mezza età con una percentuale maggiore nei maschi.?
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Il primo segnale è naturalmente l'assenza di feci per alcuni giorni oppure la presenza di feci dalla consistenza eccessivamente secca. Nei casi più gravi ci sono altre segnali che accompagnano la costipazione, come anoressia, vomito o perdita di peso. ?
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Se vedi un cambiamento nelle feci del tuo animale, i primi esami che controllerà il tuo veterinario saranno quelli del sangue e delle urine che potrebbero svelare cause metaboliche come disidratazione o altre alterazioni, anche nel caso di valori normali.?
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Negli animali giovani, soprattutto gatti, che presentano episodi frequenti di costipazione il veterinario controllerà anche il funzionamento della tiroide. Inoltre, le radiografie addominali dovrebbero essere effettuate per valutare l’entità del problema e cercare eventuali cause. ?
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Altri esami che possono aiutare il veterinario a trovare le cause che portano alla costipazione sono l’ecografia addominale o l’endoscopia. ?
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In ogni caso, è molto importante ripristinare e mantenere l'idratazione dei nostri amici animali e provvedere alla rimozione delle eventuali feci indurite. Con un po' di attenzione e cura la funzione intestinale dei pazienti tornerà regolare.?
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???? Ringraziamo la dott.ssa Magda Gerou-Ferriani per questo approfondimento.?????? ? ? ??


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L'esofagite negli animali
Ti sei mai chiesto se il mal di stomaco, il reflusso o l'infiammazione che a volte colpiscono noi umani, riguardano anche i nostri amici animali??
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Eh sì, anche loro possono avere dei disturbi e cerchiamo di fare un po' di chiarezza partendo da uno dei primi componenti dell'apparato digerente.?
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Oggi parliamo di esofagite che è il termine che viene usato per indicare l'infiammazione della mucosa dell'esofago.?
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Le cause che portano a questa infiammazione possono essere varie e nei casi cronici si può arrivare a stenosi esofagea e megaesofago, due termini molto medici ma che indicano il grado di estensione dell'infiammazione e di danno.?
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Nei casi più lievi gli animali potrebbero non mostrare segni di infiammazione e quindi essere completamente asintomatici. Quando invece l'infiammazione è più forte, i segnali potrebbero andare dalla ipersalivazione, alla perdita di peso o al rigurgito.?
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Ma si tratta di un'infiammazione difficile da individuare??
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No, non in modo particolare perché già con gli esami del sangue si possono riscontrare delle alterazioni. A seconda della situazione, il medico veterinario potrà sottoporre l'animale a lastre o endoscopie.?
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Le terapie per l'esofagite si possono basare sull'eliminazione delle cause come ernie o presenza di corpi estranei. Negli altri casi, si scelgono medicazioni appropriate e una dieta con piccoli e frequenti pasti che aiutino a ridurre il reflusso. ?
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Quando un animale non può nutrirsi adeguatamente a causa del vomito, è possibile applicare un sondino alimentare gastrico per far arrivare i nutrimenti saltando l'esofago.?
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In ogni caso è difficile che si arrivi alla chirurgia e infatti deve rappresentare l'ultima soluzione. ?
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La durata della terapia scelta è variabile e stabilita in base al grado di infiammazione. Dopo averla iniziata sarebbe opportuno far rivedere l'animale a distanza di qualche giorno o settimana per valutare i risultati ottenuti. ?
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È una buona pratica somministrare acqua negli animali che prendono medicinali orali per evitare infiammazione e conseguente esofagite.?
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Nella maggior parte dei casi il trattamento precoce dell'esofagite riesce a risolvere l'infiammazione.?
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???? Ringraziamo la dott.ssa Magda Gerou-Ferriani per questo approfondimento.??????
Parliamo di... zecche!
Lo sappiamo, lo sappiamo che è successo anche a te... Accarezzi il tuo cane e all'improvviso senti qualcosa di strano. La tua mano si scontra con una... zecca!

Si sente tanto parlare di zecche e oggi cerchiamo di fare un po' di chiarezza partendo dalle malattie che potenzialmente potrebbero trasmettere ai nostri amici animali.

Se ti diciamo Ehrlichiosi, Anaplasmosi e Babesiosi probabilmente sono termini che non hai mai sentito, ma nei primi due casi sappi che si tratta di batteri intracellulari della famiglia delle Rickettsiacee.

Questi batteri portano a febbre, ingrossamento dei linfonodi nelle fasi acute e ad alterazioni gravi della componente ematica o artriti in quelle croniche. Quando un animale risulta positivo è necessaria la ricerca diretta dei batteri o indiretta degli anticorpi, per verificare che l’infezione sia realmente in atto e per poter iniziare la terapia più indicata.

La Babesia è invece un protozoo che si localizza all’interno dei globuli rossi causando la loro distruzione con conseguente anemia. In questi casi si ricorre a un esame microscopico oppure la ricerca del suo DNA per individuare questo protozoo.

Per proteggere il cane da tutte queste malattie è fondamentale usare degli antiparassitari definiti ad azione topica o sistemica. Questi farmaci devono riuscire a far morire entro 8-12 ore la zecca che ha raggiunto il cane. 8-12 ore perché è il tempo minimo che serve alla zecca per trasmettere patogeni.

Ma dove vivono le zecche? Questi animaletti preferiscono i luoghi con molta vegetazione e con un clima umido. Se questo è l'habitat preferito, in realtà riescono a vivere anche in zone molto più calde e secche e con poca vegetazione. Diciamo che vivono benissimo tra pascoli, stalle e cucce di animali.

In ogni caso, la loro attività si concentra soprattutto nei mesi più caldi, dalla primavera alla fine dell'autunno. E infatti in inverno cercano di proteggersi dal freddo riparandosi e nascondendosi.

A seconda della zona in cui si abita e del periodo, la prevenzione rimane la migliore soluzione di difesa.


???? Ringraziamo il dott. Luigi Venco per questo approfondimento.???????????



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Animali e COVID-19, facciamo chiarezza
Se ne sentono di tutti i colori, ma vediamo di fare un po' di chiarezza in merito ai nostri amici animali e al Covid-19 cercando di spiegare perché il cane e il gatto non hanno un ruolo epidemiologico nella pandemia.

Rispetto ai quasi 80 milioni di persone contagiate dal virus in tutto il mondo, ad oggi non esiste un solo caso noto di trasmissione dal cane e nemmeno dal gatto verso l'essere umano.

Se proprio dobbiamo dirla tutta, in alcuni casi i cani sono contagiati dall’uomo, ma non viceversa.

Specifichiamo questi aspetti in quanto la recente segnalazione di un caso di positività in un cane in provincia di Bari ha causato un ingiustificato allarmismo tra le persone e in particolare nei proprietari di animali domestici.

Il cane è un barboncino di 1 anno e mezzo appartenente a una famiglia composta da persone positive al virus. Il tampone è stato effettuato anche al cane pur in assenza di sintomi ed è risultato positivo al test per alcuni giorni consecutivi per poi negativizzarsi. In tutti i tamponi positivi effettuati sull’animale è stata riscontrata una bassissima carica virale, per cui il cane non avrebbe potuto infettare alcun essere umano o altro animale.

Nel corso della pandemia ci sono stati altri casi segnalati che hanno riguardato altri cani e solo pochi infetti hanno sviluppato una modesta sintomatologia respiratoria che si è risolta in pochi giorni. Mentre la maggior parte delle infezioni è stata asintomatica.

In tutti i casi segnalati, gli animali si sono infettati a causa del contatto stretto e prolungato con pazienti umani positivi riuscendo però a mantenere la carica virale molto bassa senza diventare a loro volta infettanti.

Anche le prove di infezione sperimentale hanno confermato che il cane non ricopre assolutamente un ruolo epidemiologico nella pandemia. Non tutti si sono infettati sperimentalmente e quelli che si sono infettati hanno sempre sviluppato infezioni asintomatiche con una bassa carica virale.

Invece, le prove di isolamento su colture cellulari che possono dimostrare l’infettività del campione biologico sono risultate negative.

Uno studio condotto dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari, in collaborazione con Università di Milano, Liverpool School of Tropical Medicine e laboratori diagnostici veterinari come MyLav Laboratorio LaValloena e i-Vet, ha dimostrato che alcuni cani e gatti che vivevano nelle regioni maggiormente interessate dalla prima ondata pandemica, possedevano anticorpi specifici.

La maggior parte degli animali sieropositivi appartenevano a famiglie con casi di Covid-19, testimoniando ancora una volta che è lo stretto contatto con persone infette a favorire il passaggio dell’infezione ai nostri animali domestici.

Proprio per questo, i cani e i gatti che vivono in famiglie positive per Covid-19 devono essere protetti dal contagio.

In conclusione, sia i casi di infezione naturale che le prove di infezione sperimentale documentano una scarsa sensibilità del cane nei confronti del Covid-19.

Ringraziamo il dott. Nicola Decaro, Professore ordinario di Malattie Infettive degli Animali presso l’Università degli Studi di Bari e consulente esperto MYLAV
Il canarino
Il canarino, serinus canaria, è il più allevato tra gli uccelli da gabbia e da voliera.

Il canarino selvatico è originario delle Isole Canarie, è di colore verde e non supera i 12 cm di lunghezza.

I primi soggetti furono importati in Europa e, a causa della comparsa di mutazioni, sono state create differenti tipologie raggruppate in tre categorie.

Nella prima categoria abbiamo i canarini da canto, selezionati per riprodurre suoni e note.

La capacità al canto è in parte innata e in parte appresa grazie ai giovani che imitano le melodie dei canarini più anziani, i maestri cantori.

Nella seconda categoria troviamo i canarini di colore che vengono definiti anche sassoni.

Si distinguono proprio per le bellissime varietà di colore che possono essere a fondo chiaro o a fondo scuro.

Infine, fanno parte della terza categoria i canarini di forma e posizione. Il piumaggio è liscio o arricciato e ci può essere la presenza del ciuffo.

Anche la forma del corpo può variare, da canarini più rotondi ad altri più sottili.

Tra le tipologie di canarini abbiamo razze più antiche come il lizard, il lancashire, lo yorkshire, il border e razze più recenti come il Gloster, il fife fancy, il salentino, l’Arlecchino Portoghese e il Llarguet Spagnolo.

Ma cosa mangia il canarino? Prima di tutto è un granivoro, quindi la dieta è costituita prevalentemente da miscele di semi.

Il seme principale è la scagliola, che costituisce la base dell’alimentazione, alla quale si aggiungono altre tipologie di semi come niger, colza, ravizzone, lino, perilla, avena decorticata e canapa in percentuale minore.

La dieta deve essere bilanciata e nutriente durante tutto l’anno ed è sufficiente aggiungere uovo sodo, piselli decongelati, carota, broccoli.

A completamento della dieta si possono usare prodotti specifici contenenti sali minerali, vitamine, aminoacidi essenziali e fermenti lattici.

È possibile aggiungere all’interno della gabbia un osso di seppia per permettere la limatura del becco e l’integrazione di calcio.

Negli ultimi anni sono disponibili in commercio degli alimenti estrusi, che si presentano in forma di piccole sfere oppure in polvere.

In questi prodotti c’è tutto ciò di cui il canarino ha bisogno e sono molto pratici perché già sono alimenti già bilanciati.

Si consiglia di effettuare un paio di visite veterinarie durante l’anno. Il veterinario esperto in animali non convenzionali controllerà lo stato di nutrizione, la lunghezza del becco e delle unghie, la qualità del piumaggio, l’aspetto e la consistenza delle feci.



???? Ringraziamo il dott. Gustavo Picci per questo approfondimento.???????????
Il criceto
Il criceto è un roditore che si adatta facilmente alla vita in appartamento grazie alla sua piccola taglia.

È un compagno vivace, iperattivo, simpatico, che richiede spazi ridotti e non ha esigenze particolari.

I criceti hanno un’aspettativa di vita piuttosto breve, compresa tra i due e i tre anni, anche se può cambiare da specie a specie.

Sono animali notturni, tendono a dormire durante il giorno e ad attivarsi dalla sera alle prime ore del mattino.

Queste abitudini potrebbero cambiare quando vengono cresciuti in cattività.

In natura si nutrono di semi e di alimenti sia di origine animale sia vegetale come piante, semi, germogli, tuberi, insetti, vermi e frutta.

Il criceto che vive in casa deve avere una dieta bilanciata costituita da pellet specifici per la specie ed è necessario completare l’alimentazione commerciale con l’aggiunta di una piccola quantità di proteine animali come uovo sodo, formaggio fresco e yogurt.

Questi animali possono nutrirsi di alimenti vegetali cotti o freschi, come trifoglio, radicchio, insalata, broccoli e carote.

Anche la frutta va bene ma solo in piccole quantità scegliendo tra mela, fragola, pera, albicocca, prugna e banana.

Gli alimenti controindicati sono i semi di girasole, i cibi zuccherati e ricchi di grassi.

La dieta alimentare si adatta alle varietà di criceti più diffuse e, tra quelle che si possono acquistare presso rivenditori specializzati, troviamo:

Il Criceto russo detto anche orsetto russo o criceto Campbell. È originario della Russia, della Cina settentrionale e dell’Asia centrale e può pesare circa 30 grammi e raggiungere i 13 centimetri di lunghezza.

Il Criceto siberiano che proviene dal Kazakistan e dalla Siberia. Il peso può variare dai 30 ai 60 grammi e non supera i 10 centimetri di lunghezza.

Il Criceto Dorato è originario della Turchia e della Siria ed è stato il primo criceto ad essere allevato. Esistono varietà a pelo lungo, a pelo raso, di colore nero, cannella, bianco e nero, pezzato e albino.

Il Criceto di Roborovskij è originario della Russia, della Cina del Nord e della Mongolia, prende il nome dall'esploratore russo che lo scoprì. È tra i più longevi perché può superare i tre anni d’età e raggiunge i 6 cm di lunghezza e i 50 grammi di peso.

Al di là della varietà, è consigliabile far visitare il criceto al momento dell’acquisto e un paio di volte all’anno, rivolgendosi ad un veterinario esperto in animali non convenzionali.

La visita dovrà sempre essere effettuata in caso di variazioni delle abitudini o in presenza di sintomi come la riduzione dell’appetito, l'aumento o la diminuzione della sete, la diarrea, l'alopecia, la forfora o la difficoltà respiratoria.

Il veterinario controllerà tutto il corpo e farà una valutazione della funzionalità cardiaca e respiratoria tenendo presente che i criceti hanno una frequenza cardiaca molto elevata compresa tra 250-500 battiti al minuto.

Per i criceti anziani si raccomanda di effettuare dei controlli periodici perché sono predisposti a sviluppare patologie tumorali.



???? Ringraziamo il dott. Gustavo Picci per questo approfondimento.???????????



saluteanimale.net
Tanti Auguri "regionali" di Buone Feste
Carissimi e carissime,

qui a MyLav abbiamo due grandi passioni: i nostri amici Animali ai quali dedichiamo tanto tempo e affetto e la nostra magnifica Italia.

Visto che siamo un gruppo di veterinari sparsi e sparse per tutto il Bel Paese, abbiamo pensato di farvi il nostro augurio di Buone Feste nei nostri dialetti di origine e questo video è il risultato.

Speriamo di strapparvi un sorriso e di farvi sentire vicini ai vostri cari anche se sono geograficamente distanti.

Quindi, in maniera forse un po' atipica ma sicuramente molto italiana: TANTI AUGURI DI BUONE FESTE da parte del team di MyLav!
La leishmaniosi canina
La leishmaniosi è una malattia infettiva e contagiosa causata da un protozoo chiamato Leishmania infantum.

Questo protozoo infetta i flebotomi, dei piccoli insetti responsabili della trasmissione noti come pappataci.

I pappataci si trovano ormai su tutto il territorio nazionale e soprattutto nelle zone centro-meridionali, vicino alle coste e agli Appennini.

Riescono a vivere da maggio a novembre e infatti muoiono con l'arrivo dell'inverno.

Il clima temperato, l'ambiente collinare o costiero sono il loro habitat preferito.

Il cane e anche altri mammiferi come il gatto o il coniglio, grazie anche alla loro temperatura corporea generalmente più elevata di quella ambientale, sono animali molto apprezzati da pappataci.

Il cane si ammala quando avviene una risposta anomala del sistema immunitario porta ad un'eccessiva produzione di anticorpi.

Ecco perché alcuni soggetti infetti non presentano sintomi per anni o per tutta la vita, mentre altri hanno delle manifestazioni molto gravi.

Puoi proteggere il tuo animale usando da maggio a novembre dei farmaci antiparassitari che blocchino il morso dei pappataci.

Sono disponibili anche i vaccini, che però non sono in grado di evitare l'infezione ma solo di ridurre la probabilità di andare incontro ai sintomi della patologia.

La diagnosi di infezione si basa indirettamente sull’evidenziazione di anticorpi contro Leishmania infantum, seguita dalla evidenziazione diretta del protozoo in alcuni distretti corporei (midollo osseo, linfonodi).

In caso di positività la diagnosi di infezione è certa, ma è bene ricordare che un cane può essere clinicamente sano anche in caso di risultati positivi, e quindi può non necessitare di alcun trattamento.

La cura si basa sulla somministrazione di farmaci in grado di uccidere la maggior parte delle Leishmanie per cercare di controllare l’infezione, anche se purtroppo la guarigione completa di un soggetto infetto è considerata un'eccezione.

Per questo motivo la prevenzione dal morso dei pappataci e l’attenzione verso il proprio animale sono di fondamentale importanza.


???? Ringraziamo il dott. Luigi Venco per questo approfondimento.???????????
La mia gatta ha fatto un solo gattino: è normale?
La gatta a ogni gravidanza concepisce e partorisce più di due cuccioli.

Il numero dipende da tanti fattori legati alla razza, all'età, alla stagione, alla salute, all'alimentazione ed al giorno di calore in cui è avvenuto l'accoppiamento. Possiamo dire che in media ogni cucciolata andrà dai 3 ai 6 gattini.

Tra le razze che fanno cucciolate più numerose, con oltre 10 cuccioli, troviamo i Siberiani e i Maine Coon.

I Persiani hanno solitamente cucciolate più piccole e invece i Manx rischiano purtroppo di perdere un quarto dei cuccioli durante la gravidanza per problemi genetici.

Anche l’età della gatta è importante: le gatte giovani ai primi calori non si sono ancora sviluppate completamente e questo porta a fare meno cuccioli.

Per tutelare la giovane età, i regolamenti ANFI non accettano parti avvenuti prima dell’anno di età della gatta, con accoppiamenti effettuati quindi prima dei 10 mesi.

Nelle gatte anziane la fertilità si riduce, diventa infatti difficile accogliere gli embrioni e farli crescere in modo corretto.

L’altro fattore che può influire sul numero di cuccioli nati è la stagione. La gatta è infatti un animale con stagionalità riproduttiva e ci sono stagioni dell’anno in cui l’attività sessuale diminuisce o si ferma del tutto.

Per la gatta il periodo attivo e fertile è quello in cui le ore di luce aumentano.

Anche il maschio è soggetto allo stesso effetto della stagione: gli accoppiamenti che avvengono quando le giornate si stanno accorciando, possono essere meno fertili e portare a cucciolate poco numerose.

È anche vero che con le gatte che vivono in appartamento, e quindi esposte alla luce artificiale, questo fenomeno è meno evidente.

Un altro fattore fisiologico che può portare alla nascita di pochi gattini è il momento dell’accoppiamento e il numero di accoppiamenti avvenuti.

Tra i problemi vi è anche l’alimentazione scorretta. La gravidanza richiede che vengano rispettate una serie di regole nutritive, come ad esempio il corretto apporto proteico da cui viene ricavata l’energia necessaria a far crescere i feti.

Nella dieta alimentare ci deve essere anche il corretto apporto di acidi grassi che servono per la formazione e la funzione della placenta, oltre che al corretto sviluppo dei feti.

Inoltre, dobbiamo tenere in considerazione alcune malattie sistemiche e le patologie ginecologiche, ma il tuo veterinario di fiducia saprà darti le informazioni più utili e importanti.

In ogni caso, se la tua gatta ha fatto un solo cucciolo, il consiglio è quello di farle fare una visita per gli accertamenti necessari e per ricorrere alle eventuali terapie.


???? Ringraziamo la dott.ssa Maria Carmela Pisu per questo approfondimento.??????
La diarrea nel cane e nel gatto
La diarrea è uno dei problemi più frequenti che i veterinari devono affrontare nelle loro giornate di lavoro.

Questo problema viene definito come l’emissione di feci con un eccessivo contenuto di acqua che presentano quindi un'assenza totale o parziale di consistenza.

Per alcune persone, il termine “diarrea” indica solo l'emissione di feci acquose. Ma in realtà, qualsiasi variazione rispetto a quella che è considerata la normalità in termini di frequenza e consistenza, potrebbe essere una possibile anomalia che merita attenzione.

Le cause possono essere molto diverse. Si va da problemi intestinali come parassitosi, disturbi infiammatori o problemi infettivi, ma anche problemi epatici o pancreatici che influiscono sui normali processi di digestione e assorbimento dell’intestino.

La buona notizia è che la maggior parte delle diarree dei piccoli animali può essere trattata con successo.

Nei pazienti con diarrea che non rispondono in modo soddisfacente alle terapie di base entro un ragionevole periodo di tempo, è necessario effettuare un’indagine clinica approfondita per stabilire la causa del problema, prima che diventi cronico.

Se oltre alla diarrea, il paziente perde peso e non ha più appetito, ci potrebbe essere un disordine significativo del piccolo intestino che richiede rapidamente una diagnosi definitiva.

In alcuni casi, e proprio per il tipo di diagnosi negli animali con diarrea cronica, è necessario ricorrere alla biopsia intestinale, solitamente mediante l'endoscopia.

Il medico veterinario di fiducia saprà valutare ogni situazione sottoponendo il paziente alle cure più adeguate.


???? Ringraziamo il dott. Giuseppe Febbraio per questo approfondimento.???????????
Aiuto, il mio animale ha vomitato!
Il vomito è un segno clinico frequentemente riscontrato nei piccoli animali. La parola vomito deriva dal latino vomitus e dal greco “emetos, emesi” e riguarda l’atto di rigettare dalla bocca materiale contenuto nello stomaco.

Si tratta di un meccanismo protettivo messo in atto dall’organismo per rimuovere tossine e altre sostanze pericolose che sono state ingerite.

Il vomito causa frequentemente disidratazione; le cause di vomito possono molto diverse, da quelle più semplici a quelle più complesse.

A seconda del caso trattato, gli esami che verranno consigliati comprendono le analisi del sangue, delle urine e un esame coprologico che comprenda anche la ricerca della Giardia.

In caso di sospetta presenza di un corpo estraneo, il medico veterinario farà anche le opportune radiografie ed ecografie. Di solito la decisione di ricorrere a esami più approfonditi viene presa dopo la valutazione dei risultati ottenuti dagli esami di base.

Il trattamento del vomito consiste nell’eliminazione di eventuali cause scatenanti individuate dal medico veterinario.

Per proteggere i nostri amici animali basterà rivolgersi proprio ai veterinari che dopo un attento esame clinico darà tutte le indicazioni da seguire.


???? Ringraziamo la dott.ssa Magda Gerou-Ferriani per questo approfondimento.?????? ? ? ?


saluteanimale.net
Come comunicare al nostro cane l’arrivo di un bebè?
Ecco alcuni consigli dei veterinari di MyLav per stabilire fin dal primo incontro un rapporto meraviglioso tra il piccolo nuovo arrivato e il nostro amico a quattrozampe.

I bambini adorano gli animali e riescono ad instaurare con loro una relazione sincera, imparando lezioni di vita dai propri amici a quattro zampe.

In particolare, alcuni studi dimostrano come crescere accanto a un animale offra ai bambini grandi benefici nella vita quotidiana.

Vivere con animali domestici fa bene alla salute, poiché il contatto con loro riduce al minimo il rischio di asma, offre benefici emotivi, oltre alla possibilità di vivere momenti significativi sempre con un fedele amico accanto.


???? Ringraziamo la dott.ssa Maria Chiara Catalani per questo approfondimento.?????? ? ? ?
Quali sono gli effetti dell'invecchiamento nei nostri amici animali?
Consapevoli che la vecchiaia è una fase della vita e non rappresenta di per sé una malattia, possiamo dire che i principali effetti dell'invecchiamento si dividono in due aree: gli effetti fisici e gli effetti metabolici.

Intanto, con l'invecchiamento il nostro cane o gatto avrà meno voglia di muoversi e anche il metabolismo sarà più lento. Di conseguenza, si dovrà diminuire il fabbisogno calorico per evitare problemi legati al peso eccessivo senza dimenticare che la percentuale di grasso nella composizione del peso corporeo aumenta con il passare degli anni.

È comunque necessario garantire al cane e al gatto il giusto movimento che sia adatto all'età perché la vecchiaia porta inevitabilmente a una perdita di massa muscolare, ossea e cartilaginea. Non deve essere un movimento eccessivo perché diminuisce la capacità respiratoria e aumenta la comparsa della tosse.

Più l'età avanza e più difficile sarà riuscire a difendersi dalle infezioni. In questa fase della vita anche le malattie autoimmuni si sviluppano con più frequenza ed ecco perché è fondamentale effettuare delle visite periodiche.

Il medico veterinario ti può aiutare a tenere sotto controllo anche il livello di tartaro e placca per evitare le infiammazioni. Ti aiuterà anche a tenere sotto controllo il funzionamento dei reni che tende a diminuire durante la vecchiaia.

Tutti questi aspetti ti possono aiutare a osservare il tuo amico e a intervenire più velocemente quando noti delle variazioni importanti nel suo aspetto o nel suo comportamento.


???? Ringraziamo il dott. Giuseppe Febbraio per questo approfondimento.???????????
Cosa fare se il tuo cane non ha più voglia di giocare
Gran parte dei cani che vivono con noi invecchia mantenendo alcune caratteristiche tipiche del cucciolo. Giovani e meno giovani, i cani amano trascorrere ogni momento accanto a noi, cercano coccole, partecipano con entusiasmo ai giochi che proponiamo loro e spesso ce ne propongono appena percepiscono il rallentare la corsa delle nostre giornate.

Alcune razze possono essere però più seriose e più propense a preoccuparsi di presidiare la loro famiglia e la casa piuttosto che cercare di giocare con noi, tanto da non destare preoccupazione o stupore quando rifiutano un gioco.

Con l’età, però il cane può perdere gradualmente la voglia di giocare prediligendo il riposo tranquillo su un comodo cuscino, una volta escluse cause che potrebbero provocare una sofferenza fisica o una degenerazione cognitiva, si potrà accettare serenamente che è semplicemente anziano e più calmo.

Quando un cane giovane o un adulto mostra poco interesse per il gioco, però, potrebbe avere qualche problema ed è bene indagare per escludere che non abbia un malessere, che non sia spaventato da qualcosa, che non soffra di depressione.

Prima di richiedere una visita veterinaria comportamentale, puoi fare qualche prova cambiando giocattolo, orario, luogo in cui proponi al tuo cane di giocare.

Nel caso dovessi scoprire che proprio nulla riesce a coinvolgerlo o, peggio ancora, dovesse apparire spaventato di fronte a un gioco, richiedi una visita comportamentale per lui perché molto probabilmente la svogliatezza nasconde una sofferenza da risolvere che è bene non trascurare.
L'alimentazione nel cane e nel gatto anziano
I fabbisogni nutrizionali dei cani e dei gatti anziani sono per forza di cose diversi rispetto a quelli di animali più giovani e l'alimentazione è uno dei fattori più importanti da tenere sotto controllo.?
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Un dieta bilanciata, completa e appetibile aiuta a prolungare la vita degli animali. Aiuta a mantenere o a migliorare il benessere e a stimolare quegli apparati che, proprio per l'età, fanno più fatica a svolgere le loro funzioni.?
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Ad esempio, per i gatti il cibo deve contenere adeguati livelli di potassio e taurina. Nei gatti anziani si devono evitare i prodotti che acidificano fortemente l’urina per proteggere i reni. ?
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Per questo insieme di fattori diversi, prima di definire un regime alimentare è necessario basarsi sulle condizioni generali del cane o del gatto e sulla presenza di eventuali malattie.?
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Regolare l'alimentazione con il passare degli anni è utile per mantenere una linea corretta nel cane o nel gatto senza che dimagrisca o prenda troppo peso.?
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Le diete degli animali anziani devono essere definite tenendo conto anche della qualità e della digeribilità dei principi nutritivi. ?
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In ogni caso, qualsiasi modifica dell’alimentazione deve essere introdotta gradualmente, perché con l'avanzare dell'età rallenta anche la capacità di adattamento.?
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???? Ringraziamo il dott. Giuseppe Febbraio per questo approfondimento.????????????
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Come mantenere in buona forma fisica e mentale l’animale anziano
L’aspettativa di vita degli animali da compagnia è aumentata grazie ai progressi nella medicina, nella nutrizione, nello stile di vita e nella prevenzione. ? ?
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Con il passare degli anni le esigenze cambiano, anche se è importante ricordare che la vecchiaia non è di per sé una malattia. Ma quando si può considerare un cane o un gatto anziano? ? ?
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Ai fini pratici, si considerano in età avanzata i gatti e i cani di piccola taglia, meno di 10 kg, a partire dai 9 anni. ? ?
A 8 anni per i cani di media taglia, tra i 10-23 kg. ? ?
A 7 anni per quelli di grossa taglia, tra i 23-40 kg. ? ?
A 6 anni per quelli di taglia gigante, oltre i 40 kg. ? ?
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Se hai un cane o un gatto anziano, il tuo veterinario di fiducia ti aiuterà a programmare le visite di controllo e a seguire le vaccinazioni opportune. Ti aiuterà a regolare l'alimentazione e a renderti consapevole delle necessità del tuo amico. ? ?
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Rispetto a un animale giovane o adulto, lo stato di salute di un animale anziano può variare anche molto velocemente ed ecco perché è opportuno fare dei controlli ogni sei mesi. ? ?
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In generale, presta più attenzione nell'osservare eventuali cambiamenti del comportamento, del peso, delle feci o delle urine. Segnalare le alterazioni sospette aiuterà il medico veterinario a intervenire in tempo, a effettuare esami specifici e a valutare le condizioni dell'animale. ? ?
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Come nei pazienti umani, anche per i nostri animali è importante effettuare dei controlli periodici che verranno stabiliti insieme al medico veterinario. Esami come quelli del sangue, delle urine, delle feci o anche ecografie e radiografie, in funzione del programma di prevenzione da seguire. ? ?
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In ogni caso, una diagnosi precoce dà maggiori probabilità di ottenere un buon controllo del problema. ? ?
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???? Ringraziamo il dott. Giuseppe Febbraio per questo approfondimento.??????????? ? ?
Ho adottato un cane: la prima visita
Se hai adottato un cane per la prima volta e non sai cosa fare, rivolgiti al medico veterinario per fargli fare la sua prima visita. ?
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La prima visita è sempre molto importante per instaurare un rapporto con il veterinario e per far sì che conosca il tuo nuovo amico. ?
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È un appuntamento utile per avere informazioni inerenti all’età, alla razza, alle profilassi delle malattie infettive più comuni della zona di residenza. Serve per parlare del piano vaccinale che andrà seguito, del tipo di dieta, dell’eventuale sterilizzazione dell’animale e di tanti altri consigli per partire con il piede giusto. ?
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Il veterinario valuterà lo stato di salute e, in base alle condizioni del cane, consiglierà di fare altri esami più approfonditi. In presenza di cuccioli, procederà con la sverminazione per i parassiti intestinali più comuni. ?
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In questa primissima fase, è importante capire ciò che serve per garantire il benessere del cane come cibo, gioco, riposo, regole e passeggiate. ?
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In conclusione, la prima visita dà una panoramica a 360° su tutto ciò che riguarda la cura del tuo nuovo compagno! ?
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???? Ringraziamo la dott.ssa Magda Gerou-Ferriani per questo approfondimento.?????? ? ? ?
Cosa ti dicono le mucose del tuo cane
Forse non lo sai, ma una delle cose che il tuo veterinario di fiducia tiene sott'occhio è il colore delle mucose del tuo cane.
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Per mucose si intendono tutti quei tessuti del corpo animale che rivestono cavità comunicanti con l'esterno, come la bocca, il naso e gli occhi. ?
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Le gengive e le palpebre sono due esempi di mucose, dove è più semplice valutare la circolazione sanguigna e il grado di idratazione dell’animale, proprio grazie alla loro conformazione. ?
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La colorazione delle membrane varia a seconda di diversi fattori e può cambiare anche in base alla razza. Ad esempio, nei Chow chow il colore delle mucose può tendere al nero mentre, più in generale, il colore delle mucose è tendente al roseo e presenta un aspetto brillante e umido. ?
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Se il veterinario troverà le mucose pallide approfondirà gli esami per capire se l’anomalia può essere causata da anemia, da un dolore specifico, da ipotensione, da patologie cardiache o da traumi. ?
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La terapia dipende infatti dalla causa originaria che porta al pallore, in quanto è molto importante ricordare che la colorazione anomala delle mucose rappresenta solo un sintomo che guida il veterinario alla scoperta della patologia. ?
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???? Ringraziamo la dott.ssa Magda Gerou-Ferriani per questo approfondimento.?????? ? ?
Il mio gatto entra nella cassettina delle deiezioni
Ecco un bel problema da non sottovalutare. Se vedi il tuo gatto che, stranamente rispetto al solito, continua a entrare nella cassettina per fare i suoi bisogni, fai molta attenzione. ?
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Questo comportamento di solito nasconde uno stimolo continuo a urinare, o più raramente a defecare. La situazione più comune è una infiammazione delle vie urinarie: e così come capita agli esseri umani con la cistite, anche negli animali, il sintomo è lo stimolo all’urinazione, anche se la vescica è praticamente vuota. ?
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Se hai un gatto maschio, la situazione potrebbe essere più grave dovuta alla presenza di calcoli. I gatti con questo problema continuano a entrare nella cassetta, ma praticamente riescono a emettere solo poche gocce di urina. La loro vescica è solitamente piena di urina, ma non riescono più a espellerla. ?
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Insomma, quando l’uso della cassettina diventa insolito, è sempre meglio rivolgersi al medico veterinario di fiducia. ?
Perché le passeggiate per i cani sono così importanti?
Un cane giovane, proprio come una persona giovane, desidera uscire, conoscere il mondo, esplorare e giocare. ? ? ? ? ? ? ?
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Un cane si adatterà benissimo anche in appartamento, ma avrà la necessità di uscire almeno quattro volte al giorno, con due uscite più lunghe e divertenti oltre a due più veloci per fare propri i bisogni. ? ? ? ?
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La passeggiata ideale per un cane prevede movimento e tempo da dedicare all’ispezione olfattiva con la giusta calma per decidere se e dove marcare il territorio con la propria urina. Vuol dire anche garantirgli dei momenti di gioco con altri cani, far sì che giochi con te e che possa correre in sicurezza. ? ? ? ?
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Al contrario, la passeggiata veloce sarà solo uno stacco per evitare che il cane debba trattenere troppo a lungo i suoi bisogni. ? ? ? ?
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Alla mattina prima di andare al lavoro, dedica del tempo al tuo cane con una bella e lunga passeggiata, da ripetere anche alla sera. All’incirca all’ora di pranzo e prima di andare a dormire organizza altre due uscite veloci per garantire al tuo cane il giusto benessere. ? ? ? ?
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Le passeggiate non servono solo per fare i bisogni, ma si tratta di importanti momenti di apprendimento, attività fisica e mentale, divertimento e di relazione tra te e il tuo cane. ? ? ? ? ? ? ? ?
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???? Ringraziamo la dott.ssa Maria Chiara Catalani per questo approfondimento.??????
Ecco perche? il tuo gatto si arrampica sui mobili
I gatti sono animali molto curiosi e questa loro caratteristica li porta a voler esplorare ogni angolo del mondo. Ci riescono con molta facilità grazie alla loro agilità, flessibilità e coordinazione. ?
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Riescono ad arrampicarsi in verticale come a nascondersi in piccole fessure attraverso percorsi per noi inimmaginabili. ?
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Questi comportamenti possono avvenire sia fuori casa sia in ogni stanza in cui vive il gatto. Se ti stai chiedendo come evitare che il tuo amico possa arrampicarsi sui mobili,x che vengo ?
.e ho nt h la risposta è molto semplice: non prenderti un gatto! ?
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L’unica cosa che puoi fare è quella di provare a spostare l’interesse e la curiosità del gatto da una zona all’altra. Puoi farlo, ad esempio, mettendo delle mensole ricoperte da un antiscivolo e realizzando una sorta di scaletta che permetta al gatto di ammirare il panorama, da osservare attraverso una finestra. ?
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Aggiungi dei tiragraffi arricchiti da cucce e nascondigli e lascia alcune zone della libreria a disposizione del gatto. ?
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Sbizzarrisciti per costruire una casa a misura di gatto che potrà dargli soddisfazione riuscendo a esprimere la sua agilità e curiosità. ?
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???? Ringraziamo la dott.ssa Maria Chiara Catalani per questo approfondimento.?????? ?
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Il mio cane perde urina in casa, è normale?
Il tuo cane perde urina in casa? Questo problema è senza dubbio molto fastidioso: trovarsi i pavimenti o i tappeti bagnati non è proprio il massimo della vita. ?
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Le cause possono essere numerose. Ad esempio, alcune femmine possono diventare incontinenti a seguito della sterilizzazione. Nel cane maschio può capitare che venga persa urina in presenza di patologie della prostata. ?
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Altri cani urinano in casa semplicemente perché “non ce la fanno più” a tenere le urine. Questo capita spesso quando per qualche ragione iniziano a bere molto di più del normale. ?
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Se un cane diventa diabetico, inizierà a produrre molta più urina a causa dell’accumulo di glucosio e di conseguenza sarà portato a bere molto di più riducendo la resistenza tra un’uscita e l’altra. ?
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L’emissione di urina può dipendere anche da alcune infezioni, come la cistite batterica. ?
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Non sottovalutare mai la perdita di urine del tuo cane perché questo problema non è soltanto fastidioso ma nasconde spesso dei veri problemi di salute. ?
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???? Ringraziamo il dott. Walter Bertazzolo per questo approfondimento.??????????? ?
Perché i cani restano attaccati dopo l'accoppiamento?
La spiegazione arriva dalla anatomia e dalla fisiologia dell'apparato riproduttore dei cani.?
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???? Ringraziamo la dott.ssa Maria Carmela Pisu per questo approfondimento.??????
La mia gatta è sempre in calore, è normale?
Aiuto! La mia gatta è sempre in calore!???
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???? Ringraziamo la dott.ssa Maria Carmela Pisu per questo approfondimento.?????
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L’anemia nel gatto
Per anemia si intende una riduzione della quantita? di emoglobina e globuli rossi nel sangue circolante. Si tratta di una condizione patologica molto comune e che presenta diversi stadi di gravita?.??
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In molti casi l’anemia e? cosi? modesta da avere uno scarso impatto sulla salute dell’animale. Nei casi piu? gravi puo? essere pericolosa per la vita del gatto.??
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Rimane una condizione che merita approfondimenti diagnostici importanti, perche? e? un campanello d’allarme che puo? nascondere patologie gravi.??
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I gatti anemici devono essere sottoposti ad accurati esami clinici e di laboratorio al fine di stabilire la causa, la rapidita? di sviluppo e la gravita?. Informazioni che permetteranno di ricorrere alle terapie piu? appropriate per aiutare il nostro amico.??
Forasacchi: come prevenire i danni
Per cercare di prevenire i danni provocati dai forasacchi, evita per quanto possibile di condurre il tuo animale in zone con una forte presenza.??
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Al rientro dalle passeggiate, presta attenzione al mantello dell’animale spazzolandolo e controllando che non ci siano elementi estranei. Queste abitudini sono utili per tutti i cani, ma soprattutto per i soggetti a pelo lungo.??
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La spazzolata deve riguardare soprattutto la parte inferiore, dove c’è meno pelo e la pelle è più delicata e quindi facilmente penetrabile. Oltre al manto, è opportuno ispezionare bene anche le aree del corpo più soggette come gli spazi interni delle zampe.??
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Un’altra zona da controllare con attenzione riguarda le orecchie, soprattutto nei cani con orecchie lunghe che quando si muovono possono raccogliere diversi elementi.??
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Infine, anche l’interno delle pieghe in corrispondenza dell’attaccatura del collo è una zona molto delicata che richiede cura e attenzione.??
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Con questi semplici accorgimenti diminuirai di molto la probabilità che il tuo cane si faccia del male coi forasacchi.??
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???? Ringraziamo il dott. Federico Leone per questo approfondimento.?????????????
Come accorgerti che il tuo cane ha un forasacco
I sintomi legati alla presenza di un forasacco variano a seconda della parte del corpo che viene perforata. ?
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Se il forasacco entra in un orecchio, l’animale scuoterà ripetutamente la testa cercando di liberarsi del corpo estraneo e camminerà con la testa abbassata o ruotata verso il lato colpito. Se non viene rimosso scatenerà un otite che potrebbe causare molti danni, come la perforazione della membrana del timpano.?
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Se il forasacco penetra nel naso mentre il cane annusa, l’animale inizierà a starnutire ripetutamente con possibile fuoriuscita di sangue dalla narice colpita.?
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La penetrazione nell’occhio è particolarmente dolorosa e provoca gonfiore, arrossamento e intensa lacrimazione. L’animale tenderà a tenere chiuso l’occhio.?
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Un forasacco è in grado di perforare anche la pelle presente tra gli spazi interni della zampa. L’animale potrebbe iniziare a leccarsi con insistenza la zampa interessata e a zoppicare.?
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Quando il forasacco migra negli organi interni può causare gravi sintomi e difficoltà respiratoria.?
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Osserva sempre con attenzione il tuo animale, così ti renderai conto se c’è qualcosa che non va.?
Cani e forasacchi: attenzione!
A causa della loro forma appuntita, i forasacchi sono in grado di farsi strada in diverse parti del corpo, come naso, orecchie e cute, dei nostri amici animali riuscendo ad avanzare senza possibilità di tornare indietro. Possono essere inalati nelle basse vie aeree e migrare negli organi del torace o anche dell’addome, causando gravi infezioni.?
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Quelli secchi sono più pericolosi rispetto a quelli ancora verdi per via della loro durezza che ne facilita l’avanzamento ma anche l’ancoraggio.?
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Il movimento stesso dell’animale aiuta il forasacco a muoversi fino a raggiungere e perforare la cute causando infezioni che, se trascurate, possono essere molto pericolose.?
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Qualunque sia la zona perforata dal forasacco, l’unica soluzione è la sua asportazione operata da un medico veterinario. Evita il “fai da te”, che può causare seri danni rendendo più complessi gli interventi successivi.?
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???? Ringraziamo il dott. Federico Leone per questo approfondimento.??????????
Cosa sono i forasacchi (e perché è meglio starci attenti)
Per cercare di prevenire i danni provocati dai forasacchi, evita per quanto possibile di condurre il tuo animale in zone con una forte presenza.??
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Al rientro dalle passeggiate, presta attenzione al mantello dell’animale spazzolandolo e controllando che non ci siano elementi estranei. Queste abitudini sono utili per tutti i cani, ma soprattutto per i soggetti a pelo lungo.??
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La spazzolata deve riguardare soprattutto la parte inferiore, dove c’è meno pelo e la pelle è più delicata e quindi facilmente penetrabile. Oltre al manto, è opportuno ispezionare bene anche le aree del corpo più soggette come gli spazi interni delle zampe.??
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Un’altra zona da controllare con attenzione riguarda le orecchie, soprattutto nei cani con orecchie lunghe che quando si muovono possono raccogliere diversi elementi.??
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Infine, anche l’interno delle pieghe in corrispondenza dell’attaccatura del collo è una zona molto delicata che richiede cura e attenzione.??
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Con questi semplici accorgimenti diminuirai di molto la probabilità che il tuo cane si faccia del male coi forasacchi.??
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???? Ringraziamo il dott. Federico Leone per questo approfondimento.?????????????
Perche? il mio pet zoppica
Tra le cause di zoppia non ci sono solo eventi traumatici, cadute o incidenti, ma troviamo molte malattie osteo-articolari come anche cause di altra natura.???
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Un problema muscolare, vascolare o neoplastico puo? portare il tuo amico a zoppicare in modo piu? o meno evidente.???
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Anche l’eta? del tuo cane o gatto aiuta a identificare le cause. Magari sono problemi relativi alla crescita di un cucciolo oppure alla difficolta? motoria tipica di un animale anziano.???
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Molti di questi problemi possono essere trattati e curati definitivamente se correttamente diagnosticati, ed ecco che diventa fondamentale una diagnosi precoce.???
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In alcuni casi sara? necessario ricorrere a indagini approfondite come radiografie o artroscopia che potrebbero anche richiedere il parere di veterinari specialisti.???
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???? Ringraziamo il dott. Walter Bertazzolo per questo approfondimento.???????????
Aiuto, il mio cane zoppica
Tutti conosciamo bene la sensazione di zoppicare e anche se gli animali hanno una soglia del dolore molto piu? alta della nostra, possono facilmente mostrare lo stesso segno clinico.??
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A volte la zoppia e? molto marcata ed evidente, in altri casi puo? essere molto lieve e solo un occhio clinico esperto puo? individuarla. In ogni caso e? bene non sottovalutarla.??
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Le cause possono essere molte diverse, da problemi banali fino ad arrivare a patologie insidiose e gravi.??
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Presta attenzione a ogni dettaglio e avvisa il medico veterinario se la zoppia e? comparsa improvvisamente o e? stata progressiva. Se e? dovuto a un trauma o a un evento particolare. Il tuo veterinario di fiducia sapra? consigliarti al meglio.??
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???? Ringraziamo il dott. Walter Bertazzolo per questo approfondimento.????????
Che cos’e? la dispnea
La “dispnea”, ovvero la respirazione difficoltosa ed anomala, spesso e? collegata a gravi patologie cardiache, respiratorie, infettive o metaboliche. Spesso si tratta di una vera e propria emergenza!?
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Se il tuo animale mostra piu? o meno improvvisamente questo sintomo, e? molto importante farlo visitare dal tuo medico veterinario di fiducia. Ci sono purtroppo molte patologie che potrebbero rapidamente peggiorare mettendo a rischio la vita del tuo cane o gatto.?
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E? importante non sottovalutare il problema e fare subito gli approfondimenti consigliati dal medico veterinario, come una radiografia del torace, un ecocardiografia o un elettrocardiogramma o degli esami del sangue.?
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L’esito degli esami permettera? di capire quale sia la ragione del problema respiratorio per poterla trattare correttamente.?
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???? Ringraziamo il dott. Walter Bertazzolo per questo approfondimento.??????
Le difficolta? respiratorie nel cane e nel gatto
Sappiamo tutti quanto possa essere pericoloso avere dei problemi respiratori e i nostri amici a quattro zampe non fanno eccezione: la difficolta? respiratoria puo? essere molto importante, sia nel cane che nel gatto, ma bisogna fare alcune precisazioni e distinzioni tra le due specie.?
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Il cane utilizza l’atto respiratorio anche per scambiare calore e in certe situazioni, ad esempio dopo un’attivita? fisica oppure quando fa molto caldo, e? normale aspettarsi un aumento della frequenza della respirazione.?
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Ma quando l’affanno si verifica a riposo e quando il clima e? fresco, allora bisogna pensare che ci possa essere un problema di salute.?
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Nei felini le cose sono un po’ diverse e vedere un gatto respirare a bocca aperta e con la lingua a penzoloni e? quasi sempre un indice di un problema di salute.?
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???? Ringraziamo il dott. Walter Bertazzolo per questo approfondimento.?????
Devo forzare il mio gatto a bere l’acqua?
E? importante non forzare la loro volonta?, ma se un gatto preferisce un certo gusto, questo va usato per incoraggiarlo a bere soprattutto in presenza di patologie. Puo? trattarsi dall’acqua di cottura lasciata dalla carne o di brodo che non contenga sale.

Se un gatto mangia solo alimenti umidi, ovvero cibi che normalmente hanno un contenuto di acqua dell’80%, e? possibile che il fabbisogno sia gia? interamente coperto.

In presenza di piu? gatti all’interno della stessa casa, e? meglio scegliere forme e materiali differenti con il fine di soddisfare le varie preferenze.

Sembra che i gatti abbiano una preferenza per le ciotole dell’acqua non superiori ai 15 cm di diametro. E? possibile che queste misure aiutino il gatto a identificare il bordo della ciotola e la superficie dell’acqua incentivandolo a bere.


???? Ringraziamo il dott. Giuseppe Febbraio per questo approfondimento.????
Dove posizionare le ciotole del gatto
Alcuni gatti preferiscono bere da un bicchiere o da ciotole posizionate all’esterno. Possono anche preferire le fontanelle e cio? dipende dalle preferenze del singolo micio.

Quando possibile, e? meglio mettere piu? di una fonte di acqua posizionandole in luoghi diversi. Le ciotole devono essere distanti dalla zona in cui il gatto e? solito mangiare, in questo modo l’acqua risulta piu? invitante. In ogni caso, tutte le ciotole devono essere collocate lontano da fonti di calore e devono essere pulite regolarmente.

Fai in modo che la ciotola sia sempre piena fino all’orlo, in modo che il gatto non debba abbassare la testa per bere. Ai gatti piace poter tenere sempre sotto controllo l’ambiente circostante.

In generale e? meglio scegliere delle ciotole profonde. L’unica eccezione alla regola e? rappresentata dalle razze con il muso schiacciato, come ad esempio il Persiano, che prediligono ciotole poco profonde.


???? Ringraziamo il dott. Giuseppe Febbraio per questo approfondimento.????


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