Economia in pagine
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Dalla finanza pubblica alla televisione, dal mercato alle pensioni, dalla comunicazione alla vita delle imprese. Nel programma "Economia in pagine" commenti e analisi interviste sulla base delle novità editoriali che affrontano i temi di maggiore attualità. Con Gianfranco Fabi alla ricerca di un filo conduttore per leggere le prospettive dell'attuale crisi finanzaria e la complessa evoluzione della società italiana.
Autore: Radio 24
Ultimo episodio: 29/07/18 23:35
Aggiornamento: 07/05/25 18:53 (Aggiorna adesso)
Sapelli: superare il capitalismo unendo sviluppo economico e sostenibilità
Il capitalismo non sarà eterno: potrà durante ancora molti anni, ma è un dato di fatto che negli ultimi tempi non produce più occupazione e non riesce ad aumentare la produttività del lavoro - scrive Giulio Sapelli nel suo libro "Oltre il capitalismo. Macchine, lavoro, proprietà" (Guerini e associati, 184 p., € 18,50). La finanza ha ormai preso il sopravvento sul'economia reale: si produce denaro che produce altro denaro, ma non si investe più sui beni materiali. Per la prima volta nella storia del mondo ci sono forme economiche precapitalistiche, simili allo schiavismo, basate su lavoro sottopagato e di bassa qualità. L'unica via di uscita - conclude Sapelli - è quella unire sviluppo economico e sostenibilità, rilanciando la pratica dei beni comuni amministrati da coloro che ne usufruiscono.
Il capitalismo non sarà eterno: potrà durante ancora molti anni, ma è un dato di fatto che negli ultimi tempi non produce più occupazione e non riesce ad aumentare la produttività del lavoro - scrive Giulio Sapelli nel suo libro "Oltre il capitalismo. Macchine, lavoro, proprietà" (Guerini e associati, 184 p., € 18,50). La finanza ha ormai preso il sopravvento sul'economia reale: si produce denaro che produce altro denaro, ma non si investe più sui beni materiali. Per la prima volta nella storia del mondo ci sono forme economiche precapitalistiche, simili allo schiavismo, basate su lavoro sottopagato e di bassa qualità. L'unica via di uscita - conclude Sapelli - è quella unire sviluppo economico e sostenibilità, rilanciando la pratica dei beni comuni amministrati da coloro che ne usufruiscono.
Suor Alessandra Smerrilli: nell'economia civile la persona deve essere al centro
Tra economia privata ed economia di stato ci dovrebbe essere spazio anche per l'economia civile – commenta suor Alessandra Smerilli, autrice del libro "Pillole di economia civile e del ben vivere" (Ecra Libri, 160 p., € 15,00).
L'economia è civile quando la persona è al centro, quando si può parlare di gratuità e quando le relazioni non sono strumentali, ma rappresentano un fine. Anche i processi di evoluzione tecnologica dovrebbero essere accompagnati, mettendo sempre in primo piano l'importanza della persona – conclude suor Alessandra.
Tra economia privata ed economia di stato ci dovrebbe essere spazio anche per l'economia civile – commenta suor Alessandra Smerilli, autrice del libro "Pillole di economia civile e del ben vivere" (Ecra Libri, 160 p., € 15,00).
L'economia è civile quando la persona è al centro, quando si può parlare di gratuità e quando le relazioni non sono strumentali, ma rappresentano un fine. Anche i processi di evoluzione tecnologica dovrebbero essere accompagnati, mettendo sempre in primo piano l'importanza della persona – conclude suor Alessandra.
Grecchi: per il venture capital c'è bisogno di ambizione e capacità imprenditoriale
Pur essendo il secondo paese più industrializzato d'Europa, l'Italia ha ancora un numero molto limitato di investitori in venture – spiega Gabriele Grecchi, autore del libro "Capitali di ventura. I segreti dell'industria dell'innovazione" (Egea, 200 p., € 25,00). Il problema è che in questo momento nel settore delle start up i rendimenti sono ancora molto scarsi. Per ridurre i rischi bisogna aumentare il numero degli investimenti. Ma soprattutto c'è bisogno di ambizione e capacità imprenditoriale, se si vogliono creare nuove imprese in grado di diventare imprese globali – conclude Grecchi.
Pur essendo il secondo paese più industrializzato d'Europa, l'Italia ha ancora un numero molto limitato di investitori in venture – spiega Gabriele Grecchi, autore del libro "Capitali di ventura. I segreti dell'industria dell'innovazione" (Egea, 200 p., € 25,00). Il problema è che in questo momento nel settore delle start up i rendimenti sono ancora molto scarsi. Per ridurre i rischi bisogna aumentare il numero degli investimenti. Ma soprattutto c'è bisogno di ambizione e capacità imprenditoriale, se si vogliono creare nuove imprese in grado di diventare imprese globali – conclude Grecchi.
La rivoluzione blockchain e gli infiniti campi di applicazione
L’innovazione della blockchain, la tecnologia che sta alla base delle criptovalute, è destinata nei prossimi anni ad avere un grande impatto, non dissimile a quanto avvenuto con internet negli ultimi vent'anni.Ma sarebbe riduttivo limitarsi ad associare la blockchain ai bitcoin – commenta Roberto Garavaglia autore del libro “Tutto su Blockchain. Capire la tecnologia e le nuove opportunità” (Hoepli, 176 p., € 19,90). I campi di applicazione della blockchain sono infatti tra i più disparati, dalla tracciabilità del cibo alla gestione della privacy in ottemperanza alla GDPR, dalla sicurezza nell'identità digitale alla comunicazione nell'industria 4.0.
L’innovazione della blockchain, la tecnologia che sta alla base delle criptovalute, è destinata nei prossimi anni ad avere un grande impatto, non dissimile a quanto avvenuto con internet negli ultimi vent'anni.Ma sarebbe riduttivo limitarsi ad associare la blockchain ai bitcoin – commenta Roberto Garavaglia autore del libro “Tutto su Blockchain. Capire la tecnologia e le nuove opportunità” (Hoepli, 176 p., € 19,90). I campi di applicazione della blockchain sono infatti tra i più disparati, dalla tracciabilità del cibo alla gestione della privacy in ottemperanza alla GDPR, dalla sicurezza nell'identità digitale alla comunicazione nell'industria 4.0.
Morandi: le banche devono usare la loro esperienza per spostarsi verso il digital banking
La tendenza da parte delle banche a spostarsi verso il digital banking è ormai inesorabile e necessaria, prima che il loro ruolo venga reso obsoleto dai nuovi operatori digitali – spiega Francis Morandi nel suo libro "Come sviluppare una digital bank di successo. Un nuovo banking model." (Egea, 224 p., € 28,00), scritto assieme a Lino Finini e Carlo E. Morandi.
Si sta aprendo la strada verso nuovi modelli di business e per i banchieri è importante riuscire a gestire il grandissimo patrimonio di dati che hanno accumulato nel corso degli anni e usare l'intelligenza artificiale per fare l'offerta giusta al cliente giusto al momento giusto.
La tendenza da parte delle banche a spostarsi verso il digital banking è ormai inesorabile e necessaria, prima che il loro ruolo venga reso obsoleto dai nuovi operatori digitali – spiega Francis Morandi nel suo libro "Come sviluppare una digital bank di successo. Un nuovo banking model." (Egea, 224 p., € 28,00), scritto assieme a Lino Finini e Carlo E. Morandi.
Si sta aprendo la strada verso nuovi modelli di business e per i banchieri è importante riuscire a gestire il grandissimo patrimonio di dati che hanno accumulato nel corso degli anni e usare l'intelligenza artificiale per fare l'offerta giusta al cliente giusto al momento giusto.
Rosangela Lodigiani: la costruzione del bene comune passa attraverso il lavoro
La nostra costituzione sancisce il rapporto tra lavoro e cittadinanza come titolo di appartenenza ad una società. Oggi in realtà non c'è più un collegamento immediato tra cittadinanza e lavoro: manca l' impegno, da parte dello stato, a rendere effettivo il diritto al lavoro per i cittadini – commenta Rosangela Lodigiani, autrice del libro "Lavoratori e cittadini" (Vita e pensiero, 136 p., € 12,00).
Andiamo verso una società nella quale il lavoro sotto forma di occupazione salariata diventa meno centrale di un tempo. Ci sono oggi altre forme di lavoro, dal lavoro atipico alle occupazioni domestiche, che contribuiscono ugualmente al benessere collettivo e meriterebbero quindi di essere riconosciute – conclude la Lodigiani.
La nostra costituzione sancisce il rapporto tra lavoro e cittadinanza come titolo di appartenenza ad una società. Oggi in realtà non c'è più un collegamento immediato tra cittadinanza e lavoro: manca l' impegno, da parte dello stato, a rendere effettivo il diritto al lavoro per i cittadini – commenta Rosangela Lodigiani, autrice del libro "Lavoratori e cittadini" (Vita e pensiero, 136 p., € 12,00).
Andiamo verso una società nella quale il lavoro sotto forma di occupazione salariata diventa meno centrale di un tempo. Ci sono oggi altre forme di lavoro, dal lavoro atipico alle occupazioni domestiche, che contribuiscono ugualmente al benessere collettivo e meriterebbero quindi di essere riconosciute – conclude la Lodigiani.
Teoria U, il nuovo management che parte dalle radici del problema
In passato, quando si elaboravano programmi di trasformazione aziendale, il tema principale era il problem solving, ovvero la capacità di risolvere situazioni difficili in modo rapido.
Ma in tempi di incertezza come quelli attuali è ormai necessario abbandonare la cultura delle risposte e delle soluzioni che ha bloccato il cambiamento per tanti anni – spiega Flavio Fabiani autore dell'introduzione al libro di Otto C. Scharmer "Teoria U. I fondamentali. Principi e applicazioni" (Guerini, 208 p., € 22,00).
Nella teoria U – continua Fabiani - non si agisce relativamente alle situazioni che si vengono a creare, ma lo si fa attraverso un viaggio dove è importante saper ascoltare le persone, al fine di inquadrare il problema in modo molto più profondo.
Il viaggio a U è quello che ci porta a capire quali sono le radici del problema – conclude Fabiani.
In passato, quando si elaboravano programmi di trasformazione aziendale, il tema principale era il problem solving, ovvero la capacità di risolvere situazioni difficili in modo rapido.
Ma in tempi di incertezza come quelli attuali è ormai necessario abbandonare la cultura delle risposte e delle soluzioni che ha bloccato il cambiamento per tanti anni – spiega Flavio Fabiani autore dell'introduzione al libro di Otto C. Scharmer "Teoria U. I fondamentali. Principi e applicazioni" (Guerini, 208 p., € 22,00).
Nella teoria U – continua Fabiani - non si agisce relativamente alle situazioni che si vengono a creare, ma lo si fa attraverso un viaggio dove è importante saper ascoltare le persone, al fine di inquadrare il problema in modo molto più profondo.
Il viaggio a U è quello che ci porta a capire quali sono le radici del problema – conclude Fabiani.
Olivi: nella comunicazione sono sempre le persone il punto di partenza e arrivo
In un mondo che cambia in continuazione e diventa sempre più veloce e complicato, bisogna ancora essere in grado di incontrare persone e di lasciarsi permeare da tutto quello che sta fuori, in modo da avere stimoli e idee che sembrano impossibili ma che grazie alle attuali tecnologie diventano realizzabili - spiega Roberto Olivi, Autore del libro "La comunicazione è un posto dove ci piove dentro. Perché i libri salveranno il marketing" (La Nave di Teseo, 288 p., € 17,00).
Cambiano i modi di comunicare, ma i contenuti sono fatti dalle persone. La tecnologia rende la comunicazione più virale, ma le persone sono sempre il punto di partenza e il punto di arrivo – conclude Olivi.
In un mondo che cambia in continuazione e diventa sempre più veloce e complicato, bisogna ancora essere in grado di incontrare persone e di lasciarsi permeare da tutto quello che sta fuori, in modo da avere stimoli e idee che sembrano impossibili ma che grazie alle attuali tecnologie diventano realizzabili - spiega Roberto Olivi, Autore del libro "La comunicazione è un posto dove ci piove dentro. Perché i libri salveranno il marketing" (La Nave di Teseo, 288 p., € 17,00).
Cambiano i modi di comunicare, ma i contenuti sono fatti dalle persone. La tecnologia rende la comunicazione più virale, ma le persone sono sempre il punto di partenza e il punto di arrivo – conclude Olivi.
Bagnoli: la filosofia può aiutare a dare un senso all'economia
Per molte persone, la complessità del mondo economico rappresenta il caos. Ma si tratta di un caos apparente, perché caos è il nome che diamo a ciò che non comprendiamo - spiega Stefano Bagnoli, autore del libro "Capire l'economia per capire il mondo. Un approccio consapevole ai mercati finanziari" (Hoepli, 356 p., € 29,90). Per sopravvivere all'interno di un mondo finanziario che tende sempre a sorprenderci, è innanzitutto necessario mettere in dubbio tutto quello che si pensa, e affrontare l'economia con un approccio filosofico – conclude Bagnoli
Per molte persone, la complessità del mondo economico rappresenta il caos. Ma si tratta di un caos apparente, perché caos è il nome che diamo a ciò che non comprendiamo - spiega Stefano Bagnoli, autore del libro "Capire l'economia per capire il mondo. Un approccio consapevole ai mercati finanziari" (Hoepli, 356 p., € 29,90). Per sopravvivere all'interno di un mondo finanziario che tende sempre a sorprenderci, è innanzitutto necessario mettere in dubbio tutto quello che si pensa, e affrontare l'economia con un approccio filosofico – conclude Bagnoli
Una raccolta di leggi in difesa degli indifesi
Spesso, nel mondo della giurisprudenza, i diritti degli indifesi (persone con disabilità, minori, vittime di violenze) rimangono solo dei desideri. Le leggi esistono, ma non vengono applicate: per questo motivo l'Ordine degli avvocati di Milano ha realizzato il "Codice dei diritti degli indifesi"
(Giuffrè , 708 p., € 55,00). Si tratta di un volume che raccolte tutte le leggi che riguardano le categorie più fragili, con lo scopo di richiamare l'attenzione dei giuristi sui diritti di chi si sente indifeso e privo di voce in capitolo – commenta Remo Danovi, autore della presentazione del libro.
Spesso, nel mondo della giurisprudenza, i diritti degli indifesi (persone con disabilità, minori, vittime di violenze) rimangono solo dei desideri. Le leggi esistono, ma non vengono applicate: per questo motivo l'Ordine degli avvocati di Milano ha realizzato il "Codice dei diritti degli indifesi"
(Giuffrè , 708 p., € 55,00). Si tratta di un volume che raccolte tutte le leggi che riguardano le categorie più fragili, con lo scopo di richiamare l'attenzione dei giuristi sui diritti di chi si sente indifeso e privo di voce in capitolo – commenta Remo Danovi, autore della presentazione del libro.
XXII Rapporto Einaudi: la globalizzazione si è fermata
La globalizzazione si è ormai stabilizzata: è quanto emerge dal "XXII rapporto sull'economia globale e l'Italia" (Guerini, 166 p., € 19,90), realizzato dal Centro Einaudi di Mario Deaglio. Ne parliamo con Giorgio Arfaras, autore di uno dei contributi del rapporto.
La globalizzazione si è ormai stabilizzata: è quanto emerge dal "XXII rapporto sull'economia globale e l'Italia" (Guerini, 166 p., € 19,90), realizzato dal Centro Einaudi di Mario Deaglio. Ne parliamo con Giorgio Arfaras, autore di uno dei contributi del rapporto.
La classe operaia di fronte alla quarta rivoluzione industriale
La classe operaia così come la intendevamo nell'epoca dell'industrialismo, quella raccontata dal nostro cinema e dalla televisione nei primi decenni del dopoguerra, ormai non esiste più. A causa delle innovazioni tecnologiche il numero degli operai si è ridotto e le loro mansioni si sono notevolmente diversificate, rendendo difficile dare una rappresentazione complessiva dei diversi lavoratori – spiega Daniele Marini, autore del libro "Fuori classe. Dal movimento operaio ai lavoratori imprenditivi della Quarta rivoluzione industriale" (Il Mulino, 152 p., € 16,00) (https:/ / www.mulino.it/ isbn/ 9788815273529). Le nuove tecnologie stanno dando vita a profili professionali assolutamente inediti, scardinando le categorie tradizionali del mondo del lavoro
È ormai difficile distinguere tra lavoro manuale e lavoro intellettuale, e questo comporta di conseguenza anche un superamento delle vecchie logiche di rappresentazione e di conflitto.
La classe operaia così come la intendevamo nell'epoca dell'industrialismo, quella raccontata dal nostro cinema e dalla televisione nei primi decenni del dopoguerra, ormai non esiste più. A causa delle innovazioni tecnologiche il numero degli operai si è ridotto e le loro mansioni si sono notevolmente diversificate, rendendo difficile dare una rappresentazione complessiva dei diversi lavoratori – spiega Daniele Marini, autore del libro "Fuori classe. Dal movimento operaio ai lavoratori imprenditivi della Quarta rivoluzione industriale" (Il Mulino, 152 p., € 16,00) (https:/ / www.mulino.it/ isbn/ 9788815273529). Le nuove tecnologie stanno dando vita a profili professionali assolutamente inediti, scardinando le categorie tradizionali del mondo del lavoro
È ormai difficile distinguere tra lavoro manuale e lavoro intellettuale, e questo comporta di conseguenza anche un superamento delle vecchie logiche di rappresentazione e di conflitto.
Guandalini: per risolvere il problema dell'inquinamento non basta chiudere le città
L'Italia è agli ultimi posti per le politiche ambientali e ai primi posti per l'inquinamento atmosferico tra i paesi europei – commenta Maurizio Guandalini, curatore, assieme a Victor Uckmar, del libro
"Future Energy, future green. Antologia del verde che c'è già e di quello che verrà" (Mondadori Education, 632 p., € 42,00).
Dato che periodicamente continuano a ripresentarsi gli stessi problemi, è necessario prendere provvedimenti risolutivi. Non si può ad esempio – continua Guandalini - pensare che chiudere le città sia sufficiente per risolvere il problema dell'inquinamento, bisognerebbe invece attivarsi per migliorare i trasporti pubblici e il servizio ferroviario. Il volume contiene una serie di saggi che illustrano cosa sta succedendo oggi e cosa succederà nei prossimi anni in tema di ambiente e di sostenibilità.
L'Italia è agli ultimi posti per le politiche ambientali e ai primi posti per l'inquinamento atmosferico tra i paesi europei – commenta Maurizio Guandalini, curatore, assieme a Victor Uckmar, del libro
"Future Energy, future green. Antologia del verde che c'è già e di quello che verrà" (Mondadori Education, 632 p., € 42,00).
Dato che periodicamente continuano a ripresentarsi gli stessi problemi, è necessario prendere provvedimenti risolutivi. Non si può ad esempio – continua Guandalini - pensare che chiudere le città sia sufficiente per risolvere il problema dell'inquinamento, bisognerebbe invece attivarsi per migliorare i trasporti pubblici e il servizio ferroviario. Il volume contiene una serie di saggi che illustrano cosa sta succedendo oggi e cosa succederà nei prossimi anni in tema di ambiente e di sostenibilità.
Bonamassa, impresa di un sognatore che aiuta a sognare
Il sogno di Giorgio Bonamassa inizia nel 1961, quando decide di lasciare il paese, Oriolo Calabro, per trasferirsi a Milano, dove inizia a lavorare in una fabbrica di materassi. Da Milano si trasferisce quindi a Santa Maria di Sala, nel veneziano, dove fonda la propria impresa, la Dormiflex
e inizia un lungo lavoro di ricerca e innovazione nel settore dei materassi. Un percorso non sempre privo di difficoltà, ma dalle quali ha sempre saputo riemergere - racconta Adriano Moraglio nel suo libro "Il nostro sogno può continuare. Storia di chi ha sempre saputo ricominciare" (Mondadori, 142 p., € 16,90), scritto assieme a Loris, il figlio di Giorgio. Nel 2001 Bonamassa apre un secondo stabilimento proprio a Oriolo Calabro, coronando così il suo sogno di restituire al suo paese quello che la sua esperienza al Nord gli aveva dato.
Il sogno di Giorgio Bonamassa inizia nel 1961, quando decide di lasciare il paese, Oriolo Calabro, per trasferirsi a Milano, dove inizia a lavorare in una fabbrica di materassi. Da Milano si trasferisce quindi a Santa Maria di Sala, nel veneziano, dove fonda la propria impresa, la Dormiflex
e inizia un lungo lavoro di ricerca e innovazione nel settore dei materassi. Un percorso non sempre privo di difficoltà, ma dalle quali ha sempre saputo riemergere - racconta Adriano Moraglio nel suo libro "Il nostro sogno può continuare. Storia di chi ha sempre saputo ricominciare" (Mondadori, 142 p., € 16,90), scritto assieme a Loris, il figlio di Giorgio. Nel 2001 Bonamassa apre un secondo stabilimento proprio a Oriolo Calabro, coronando così il suo sogno di restituire al suo paese quello che la sua esperienza al Nord gli aveva dato.
Colletti: c'e' una nuova generazione di Artigeni, artigiani dalle idee geniali
Ci sono artigiani della nuova generazione che hanno idee geniali e le sanno realizzare utilizzando le nuove tecnologie e l'innovazione in maniera eccellente. Sono quelli che Giampaolo Colletti nel suo libro "Sei un genio!" (Hoepli, 166 p., € 19,90) definisce "Artigeni". La rete permette anche di superare la logica del competitor diretto e aggregare realtà differenti. L'importante è puntare sempre all'eccellenza e trovare un fattore differenziante – commenta Colletti.
Ci sono artigiani della nuova generazione che hanno idee geniali e le sanno realizzare utilizzando le nuove tecnologie e l'innovazione in maniera eccellente. Sono quelli che Giampaolo Colletti nel suo libro "Sei un genio!" (Hoepli, 166 p., € 19,90) definisce "Artigeni". La rete permette anche di superare la logica del competitor diretto e aggregare realtà differenti. L'importante è puntare sempre all'eccellenza e trovare un fattore differenziante – commenta Colletti.
Friedman: il popolo italiano merita qualcosa di meglio dell'attuale classe dirigente
L'Italia, pur con tutti i suoi problemi, è la seconda potenza industriale in Europa. Figuriamoci cosa succederebbe se la crescita e l'occupazione fossero tra le priorità del nostro governo - commenta Alan Friedman, che ha appena pubblicato il libro "Dieci cose da sapere sull'economia italiana prima che sia troppo tardi" (Newton & Compton, 256 p., € 10,00). Purtroppo l'Italia non ha saputo aiutare le vittime della crisi economica e della disoccupazione, e la ripresa economica avviene molto più lentamente rispetto agli altri paesi.
Il popolo italiano merita qualcosa di meglio dell'attuale classe dirigente – conclude Friedman.
L'Italia, pur con tutti i suoi problemi, è la seconda potenza industriale in Europa. Figuriamoci cosa succederebbe se la crescita e l'occupazione fossero tra le priorità del nostro governo - commenta Alan Friedman, che ha appena pubblicato il libro "Dieci cose da sapere sull'economia italiana prima che sia troppo tardi" (Newton & Compton, 256 p., € 10,00). Purtroppo l'Italia non ha saputo aiutare le vittime della crisi economica e della disoccupazione, e la ripresa economica avviene molto più lentamente rispetto agli altri paesi.
Il popolo italiano merita qualcosa di meglio dell'attuale classe dirigente – conclude Friedman.
Amazon, Apple, Facebook e Google, i nuovi padroni del mondo
I nuovi padroni del mondo si chiamano Amazon, Apple, Facebook e Google. Ma quali sono le ragioni del loro potere e della loro influenza? Secondo Beniamino Pagliaro, autore della prefazione al libro di Scott Galloway "The four. I padroni" (Hoepli, 3946 p., € 24,90) la forza di queste società sta nella loro grande capacità pervasiva e nella capacità di analizzare e utilizzare i dati. Non sempre in modo ortodosso però, come dimostrano le recenti polemiche su Facebook. Per queste imprese, spesso sottoposte a critiche, esiste la necessità di introdurre regole che garantiscano la trasparenza, anche se il modo in cui l'Unione europea sta affrontando il problema del controllo non sempre è soddisfacente – conclude Pagliaro, riferendosi in particolare all'idea di introdurre una tassa sui ricavi anziché sull'utile
I nuovi padroni del mondo si chiamano Amazon, Apple, Facebook e Google. Ma quali sono le ragioni del loro potere e della loro influenza? Secondo Beniamino Pagliaro, autore della prefazione al libro di Scott Galloway "The four. I padroni" (Hoepli, 3946 p., € 24,90) la forza di queste società sta nella loro grande capacità pervasiva e nella capacità di analizzare e utilizzare i dati. Non sempre in modo ortodosso però, come dimostrano le recenti polemiche su Facebook. Per queste imprese, spesso sottoposte a critiche, esiste la necessità di introdurre regole che garantiscano la trasparenza, anche se il modo in cui l'Unione europea sta affrontando il problema del controllo non sempre è soddisfacente – conclude Pagliaro, riferendosi in particolare all'idea di introdurre una tassa sui ricavi anziché sull'utile
Colombatto: l'economia che serve è quella che mette al centro le persone con i loro valori
Negli ultimi decenni gli economisti hanno cercato di rendere l'economia una scienza esatta, ma in realtà l'economia è la scienza delle scelte - spiega Enrico Colombatto, autore del libro "L'economia che serve" (Giappichelli, 232 p., € 22,00). Ogni giorno ci troviamo a fare delle scelte, sapendo che dovremo anche prenderci la responsabilità delle relative conseguenze. Chi prende decisioni in economia invece si sostituisce alle decisioni di altri, e se sbaglia trascina anche gli altri versoi le conseguenze delle sue scelte. È importante quindi che l'economia di mercato sia in grado di conciliare interessi, valori e potenzialità, mettendo al centro le persone con i loro valori - conclude Colombatto.
Negli ultimi decenni gli economisti hanno cercato di rendere l'economia una scienza esatta, ma in realtà l'economia è la scienza delle scelte - spiega Enrico Colombatto, autore del libro "L'economia che serve" (Giappichelli, 232 p., € 22,00). Ogni giorno ci troviamo a fare delle scelte, sapendo che dovremo anche prenderci la responsabilità delle relative conseguenze. Chi prende decisioni in economia invece si sostituisce alle decisioni di altri, e se sbaglia trascina anche gli altri versoi le conseguenze delle sue scelte. È importante quindi che l'economia di mercato sia in grado di conciliare interessi, valori e potenzialità, mettendo al centro le persone con i loro valori - conclude Colombatto.
Mazziero: il debito pubblico principale responsabile della mancata crescita dell'Italia
Ormai la crisi è finita, ma l'Italia continua a crescere meno rispetto agli altri paesi. Per quali ragioni? Per Maurizio Mazziero, autore assieme ad Andrew Lawford del libro "La crisi economica e il macigno del debito" (Hoepli, 260 p., € 24,90), il problema principale è il debito pubblico, che limita gli spazi di manovra del governo e impedisce di mettere in atto misure che portino alla crescita.
Nonostante le politiche monetarie favorevoli messe in atto dall'Unione europa, l'Italia ha continuato a tirare a campare. Dato che il debito continua ad aumentare, ci si domanda cosa succederebbe se arrivasse un'altra crisi economica come quella che abbiamo vissuto negli ultimi anni – conclude Mazziero.
Ormai la crisi è finita, ma l'Italia continua a crescere meno rispetto agli altri paesi. Per quali ragioni? Per Maurizio Mazziero, autore assieme ad Andrew Lawford del libro "La crisi economica e il macigno del debito" (Hoepli, 260 p., € 24,90), il problema principale è il debito pubblico, che limita gli spazi di manovra del governo e impedisce di mettere in atto misure che portino alla crescita.
Nonostante le politiche monetarie favorevoli messe in atto dall'Unione europa, l'Italia ha continuato a tirare a campare. Dato che il debito continua ad aumentare, ci si domanda cosa succederebbe se arrivasse un'altra crisi economica come quella che abbiamo vissuto negli ultimi anni – conclude Mazziero.
I banchieri si raccontano
I banchieri sono visti spesso con diffidenza, soprattutto dopo i fallimenti delle banche popolari che negli ultimi anni hanno mandato in fumo i risparmi di una vita di migliaia di italiani. Ma a fronte di poche banche che hanno agito in modo scorretto, ci sono moltissimi altri banchieri che si sforzano di superare costruttivamente le difficoltà e contribuiscono in modo determinante allo sviluppo economico del paese – scrive Beppe Ghisolfi nel suo libro "Banchieri" (Nino Aragno editore, 542 p., € 25,00) . Il volume racconta la storia degli ultimi 50 anni attraverso le testimonianze di 37 banchieri, tra i quali Alessandro Profumo, Luigi Abete, Domenico Schiniscalco.
I banchieri sono visti spesso con diffidenza, soprattutto dopo i fallimenti delle banche popolari che negli ultimi anni hanno mandato in fumo i risparmi di una vita di migliaia di italiani. Ma a fronte di poche banche che hanno agito in modo scorretto, ci sono moltissimi altri banchieri che si sforzano di superare costruttivamente le difficoltà e contribuiscono in modo determinante allo sviluppo economico del paese – scrive Beppe Ghisolfi nel suo libro "Banchieri" (Nino Aragno editore, 542 p., € 25,00) . Il volume racconta la storia degli ultimi 50 anni attraverso le testimonianze di 37 banchieri, tra i quali Alessandro Profumo, Luigi Abete, Domenico Schiniscalco.
Curioni: genitori e figli possono condividere le loro esperienze per affrontare i pericoli della rete
La rete offre grandi opportunità ma nasconde anche molti pericoli. Spesso i genitori si trovano impreparati quando devono gestire le regole di sicurezza per i loro figli nell'uso degli strumenti tecnologici – spiega Alessandro Curioni, autore del libro "Questa casa non è un hashtag! Genitori e figli su internet senza rete" (Mimesis, 158 p., € 12,00). Mettiamo nelle mani dei nostri figli lo strumento più potente che l'umanità abbia mai prodotto e ci aspettiamo che imparino ad usarlo da autodidatti. Ma i genitori hanno l'opportunità di sopperire ad una minore conoscenza tecnologica con la loro esperienza, che possono condividere con i figli per affrontare insieme i pericoli e le insidie della rete – conclude Curioni.
La rete offre grandi opportunità ma nasconde anche molti pericoli. Spesso i genitori si trovano impreparati quando devono gestire le regole di sicurezza per i loro figli nell'uso degli strumenti tecnologici – spiega Alessandro Curioni, autore del libro "Questa casa non è un hashtag! Genitori e figli su internet senza rete" (Mimesis, 158 p., € 12,00). Mettiamo nelle mani dei nostri figli lo strumento più potente che l'umanità abbia mai prodotto e ci aspettiamo che imparino ad usarlo da autodidatti. Ma i genitori hanno l'opportunità di sopperire ad una minore conoscenza tecnologica con la loro esperienza, che possono condividere con i figli per affrontare insieme i pericoli e le insidie della rete – conclude Curioni.
Bertelè: in un epoca di rivoluzione tecnologica si può ancora parlare di strategia aziendale?
Una volta strategia aziendale significava fare un piano di lungo termine e cercare le relative risorse. Con il tempo poi la prevedibilità del futuro è diventata sempre minore, e oggi con la rivoluzione tecnologica la strategia è più che altro un filo rosso da affrontare momento per momento – commenta Umberto Bertelè, autore del libro "Strategia - Seconda edizione" (Egea, 186 p., € 10,12). Con la tecnologia cambia anche il mercato, e anche la capacità di uscire dal mercato per tempo rappresenta una mossa strategica. Adattare la strategia ai cambiamenti non significa usare nuovi strumenti per fare quello che si è sempre fatto, ma significa fare cose nuove in modo nuovo – conclude Bertelè.
Una volta strategia aziendale significava fare un piano di lungo termine e cercare le relative risorse. Con il tempo poi la prevedibilità del futuro è diventata sempre minore, e oggi con la rivoluzione tecnologica la strategia è più che altro un filo rosso da affrontare momento per momento – commenta Umberto Bertelè, autore del libro "Strategia - Seconda edizione" (Egea, 186 p., € 10,12). Con la tecnologia cambia anche il mercato, e anche la capacità di uscire dal mercato per tempo rappresenta una mossa strategica. Adattare la strategia ai cambiamenti non significa usare nuovi strumenti per fare quello che si è sempre fatto, ma significa fare cose nuove in modo nuovo – conclude Bertelè.
La grande attualità del pensiero di don Luigi Sturzo
A quasi sessant'anni dalla sua scomparsa, don Luigi Sturzo può ancora essere un elemento di stimolo alla nostra crescita – scrive Giovanni Palladino nel suo libro "Don Luigi Sturzo. Maestro di verità e di libertà" (Rubbettino, 246 p., € 19,00). Nel raccontare le varie fasi del processo di beatificazione e canonizzazione di Luigi Sturzo, Palladino evidenzia le grandi battaglie del sacerdote siciliano contro quelle che lui chiamava le tre ‘male bestie' (statalismo, partitocrazia e spreco di denaro pubblico). Don Sturzo in particolare sosteneva che lo stato avrebbe dovuto intervenire solo nel momenti di grande difficoltà e che i politici avrebbero dovuto limitarsi a fare le leggi, senza intervenire direttamente nell'economia.
A quasi sessant'anni dalla sua scomparsa, don Luigi Sturzo può ancora essere un elemento di stimolo alla nostra crescita – scrive Giovanni Palladino nel suo libro "Don Luigi Sturzo. Maestro di verità e di libertà" (Rubbettino, 246 p., € 19,00). Nel raccontare le varie fasi del processo di beatificazione e canonizzazione di Luigi Sturzo, Palladino evidenzia le grandi battaglie del sacerdote siciliano contro quelle che lui chiamava le tre ‘male bestie' (statalismo, partitocrazia e spreco di denaro pubblico). Don Sturzo in particolare sosteneva che lo stato avrebbe dovuto intervenire solo nel momenti di grande difficoltà e che i politici avrebbero dovuto limitarsi a fare le leggi, senza intervenire direttamente nell'economia.
Gli extra media che ci fanno entrare a far parte della vita aumentata
Con l'avvento dei social media siamo usciti dall''era dei mass media per entrare in quella degli extra media, un grande supermercato della conoscenza al quale tutti, soprattutto i giovani, attingono – spiega Enzo Argante, curatore del libro "Extra media. Immaginario e collettivo e nuove leadership mediatiche" (Egea, 120 p., € 15,00). Grazie ad un semplice smartphone possiamo dotarci di un senso in più, che ci permette di entrare a far parte della vita aumentata. Uno strumento che ampia il nostro orizzonte ma che al tempo stesso aumenta anche la possibilità di cadere nei tranelli della rete – conclude Argante.
Con l'avvento dei social media siamo usciti dall''era dei mass media per entrare in quella degli extra media, un grande supermercato della conoscenza al quale tutti, soprattutto i giovani, attingono – spiega Enzo Argante, curatore del libro "Extra media. Immaginario e collettivo e nuove leadership mediatiche" (Egea, 120 p., € 15,00). Grazie ad un semplice smartphone possiamo dotarci di un senso in più, che ci permette di entrare a far parte della vita aumentata. Uno strumento che ampia il nostro orizzonte ma che al tempo stesso aumenta anche la possibilità di cadere nei tranelli della rete – conclude Argante.
Amatori: le cinque sconfitte che hanno impedito all'Italia di diventare una grande potenza economica
Dopo il miracolo economico, l'Italia avrebbe potuto diventare una delle più grande potenze mondiali, se solo avesse saputo seguire l'esempio di grandi uomini d'impresa accomunati dalla capacità di precorrere i tempi: Roberto Olivetti per l'elettronica, Felice Ippolito per il nucleare ed Enrico Mattei per la distribuzione dei prodotti petroliferi. Ma oltre a questa, ci sono altre sconfitte fondamentali che hanno impedito al nostro paese di essere in primo piano nei settori più importanti della crescita economica – spiega Franco Amatori, curatore del libro "L'approdo mancato. Economia, politica e società in Italia dopo il miracolo economico" (Feltrinelli, 396 p., € 50,00) . Oltre alle occasioni mancate, ci sono la degenerazione dello stato imprenditore, le conseguenze della nazionalizzazione dell'energia elettrica, la crisi delle grandi famiglie imprenditoriali e l'incapacità di governare le lotte operaie, di ascoltare le richieste di chi chiedeva migliori condizioni di vita e migliori condizioni di lavoro – conclude Amatori.
Dopo il miracolo economico, l'Italia avrebbe potuto diventare una delle più grande potenze mondiali, se solo avesse saputo seguire l'esempio di grandi uomini d'impresa accomunati dalla capacità di precorrere i tempi: Roberto Olivetti per l'elettronica, Felice Ippolito per il nucleare ed Enrico Mattei per la distribuzione dei prodotti petroliferi. Ma oltre a questa, ci sono altre sconfitte fondamentali che hanno impedito al nostro paese di essere in primo piano nei settori più importanti della crescita economica – spiega Franco Amatori, curatore del libro "L'approdo mancato. Economia, politica e società in Italia dopo il miracolo economico" (Feltrinelli, 396 p., € 50,00) . Oltre alle occasioni mancate, ci sono la degenerazione dello stato imprenditore, le conseguenze della nazionalizzazione dell'energia elettrica, la crisi delle grandi famiglie imprenditoriali e l'incapacità di governare le lotte operaie, di ascoltare le richieste di chi chiedeva migliori condizioni di vita e migliori condizioni di lavoro – conclude Amatori.
L'eredità dei grandi maestri del pensiero economico
In un periodo come quello attuale, dove la nuova generazione di economisti fa riferimento più alle tecniche che alle grandi idee, sarebbe opportuno recuperare gli insegnamenti dei grandi maestri del passato – commenta Gioacchino Garofoli, curatore del libro "I maestri dello sviluppo economico" (Franco Angeli, 180 p., € 24,00). Il libro prende in esame il pensiero di Albert Hirschman, Giorgio Fuà, Paolo Sylos Labini, Gérard Destanne De Bernis, Augusto Graziani e Pierre Judet, economisti che hanno segnato l'interpretazione dei temi economici negli ultimi decenti. Pur nella profonda diversità di veduta, tutti si sono occupati dei processi di trasformazione di lungo periodo e della responsabilità sociale dell'economia. Erano accomunati da una grande apertura verso le altre discipline, dal bisogno di evitare tecnicismi e dall'esigenza di scrivere in modo comprensibile a tutti – conclude Garofoli.
In un periodo come quello attuale, dove la nuova generazione di economisti fa riferimento più alle tecniche che alle grandi idee, sarebbe opportuno recuperare gli insegnamenti dei grandi maestri del passato – commenta Gioacchino Garofoli, curatore del libro "I maestri dello sviluppo economico" (Franco Angeli, 180 p., € 24,00). Il libro prende in esame il pensiero di Albert Hirschman, Giorgio Fuà, Paolo Sylos Labini, Gérard Destanne De Bernis, Augusto Graziani e Pierre Judet, economisti che hanno segnato l'interpretazione dei temi economici negli ultimi decenti. Pur nella profonda diversità di veduta, tutti si sono occupati dei processi di trasformazione di lungo periodo e della responsabilità sociale dell'economia. Erano accomunati da una grande apertura verso le altre discipline, dal bisogno di evitare tecnicismi e dall'esigenza di scrivere in modo comprensibile a tutti – conclude Garofoli.
La terza via dell'organizzazione economica passa per il bene comune
Stiamo arrivando a concepire una nuova prospettiva economica: l'economia civile, caratterizzata dall'attenzione al capitale umano e dalla tendenza a vivere l'impresa come un progetto – spiega Massimo Folador, che nel suo libro "Storie di ordinaria economia. L'organizzazione (quasi) perfetta nel racconto dei protagonisti" (Guerini Next, 160 p., € 15,00) racconta la storia di 25 imprese molto diverse tra loro ma accomunate dalla prese ma accomunate dalla loro attenzione per un valore economico-culturale sostenibile. A dimostrazione che nell'economia esiste anche una terza via, quella del bene comune.
Stiamo arrivando a concepire una nuova prospettiva economica: l'economia civile, caratterizzata dall'attenzione al capitale umano e dalla tendenza a vivere l'impresa come un progetto – spiega Massimo Folador, che nel suo libro "Storie di ordinaria economia. L'organizzazione (quasi) perfetta nel racconto dei protagonisti" (Guerini Next, 160 p., € 15,00) racconta la storia di 25 imprese molto diverse tra loro ma accomunate dalla prese ma accomunate dalla loro attenzione per un valore economico-culturale sostenibile. A dimostrazione che nell'economia esiste anche una terza via, quella del bene comune.
Mariangela Pira: è in atto un Piano Marshall in salsa cinese
Dalla Pirelli a Krizia, dalla Benelli alle squadre di calcio: con le sue acquisizioni, la Cina sta diventando una componente importante della realtà economica italiana - commenta Mariangela Pira, autrice, assieme a Sabrina Carreras, del libro "Fozza Cina. Dalla Pirelli alla moda al calcio, l'Italia sta diventando una colonia cinese?" (Baldini & Castoldi, 180 p., € 16,00). Nel progetto di espansione a livello globale messo in atto dalla Cina manca la reciprocità nei rapporti commerciali. E' come un Piano Marshall, ma in salsa cinese – continua la Pira. Paese capitalista quando si tratta di attrarre investimenti nel proprio paese, la Cina lo e molto meno quando pretende di controllare la vita sociale della popolazione. Per questo e per altri motivi l'egemonia cinese è solo economica e non culturale.
Dalla Pirelli a Krizia, dalla Benelli alle squadre di calcio: con le sue acquisizioni, la Cina sta diventando una componente importante della realtà economica italiana - commenta Mariangela Pira, autrice, assieme a Sabrina Carreras, del libro "Fozza Cina. Dalla Pirelli alla moda al calcio, l'Italia sta diventando una colonia cinese?" (Baldini & Castoldi, 180 p., € 16,00). Nel progetto di espansione a livello globale messo in atto dalla Cina manca la reciprocità nei rapporti commerciali. E' come un Piano Marshall, ma in salsa cinese – continua la Pira. Paese capitalista quando si tratta di attrarre investimenti nel proprio paese, la Cina lo e molto meno quando pretende di controllare la vita sociale della popolazione. Per questo e per altri motivi l'egemonia cinese è solo economica e non culturale.
Attenzione ai cambiamenti: la realtà delle imprese di fronte alle innovazioni tecnologiche
C'è un fenomeno importante che sta avvenendo adesso e che non va sottovalutato, ovvero che oggi tutte le aziende del mondo non rappresentano mercati diversi, ma sono tutte parte del mondo delle tecnologie – spiegano Alberto Mattiello e Armando Cirrincione, autori, assieme ad Alberto Baban, del libro "Mind the change. Capire il cambiamento per progettare il business del futuro" (Guerini, 236 p., € 28,00).
Il sistema competitivo in cui sono inserite le imprese, il loro modo di fare mercato e il modo in cui faranno i soldi nei prossimi anni, sono destinati a cambiare, perché oggi sono le tecnologie a dettare le regole. Le aziende devono rendersi conto che il contesto in cui operano sta cambiando e che è necessario adottare nuovi modelli di business - concludono gli autori.
C'è un fenomeno importante che sta avvenendo adesso e che non va sottovalutato, ovvero che oggi tutte le aziende del mondo non rappresentano mercati diversi, ma sono tutte parte del mondo delle tecnologie – spiegano Alberto Mattiello e Armando Cirrincione, autori, assieme ad Alberto Baban, del libro "Mind the change. Capire il cambiamento per progettare il business del futuro" (Guerini, 236 p., € 28,00).
Il sistema competitivo in cui sono inserite le imprese, il loro modo di fare mercato e il modo in cui faranno i soldi nei prossimi anni, sono destinati a cambiare, perché oggi sono le tecnologie a dettare le regole. Le aziende devono rendersi conto che il contesto in cui operano sta cambiando e che è necessario adottare nuovi modelli di business - concludono gli autori.
Il gas naturale, una fonte altamente disponibile e a scarso impatto ambientale
Il gas naturale è una fonte altamente disponibile e a scarso impatto ambientale, e rappresenta quindi un elemento fondamentale della apolitica energetica – spiega Daniela Viglione, autrice del libro "Re-Source, il gas naturale nel futuro dell'energia" (Rizzoli-Snam). Il libro viene presentato in concomitanza con l'omonima mostra, dedicata ai 75 anni di Snam e ospitata fino al 6 gennaio 2018 presso il Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano.
Il gas naturale è una fonte altamente disponibile e a scarso impatto ambientale, e rappresenta quindi un elemento fondamentale della apolitica energetica – spiega Daniela Viglione, autrice del libro "Re-Source, il gas naturale nel futuro dell'energia" (Rizzoli-Snam). Il libro viene presentato in concomitanza con l'omonima mostra, dedicata ai 75 anni di Snam e ospitata fino al 6 gennaio 2018 presso il Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano.