Discorsi Fotografici
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Discorsi Fotografici nasce dall’esigenza di creare un punto di riferimento e discussione nel panorama italiano della fotografia tradizionale e digitale.In un processo da fotografo a fotografo, Discorsi Fotografici punta a realizzare un canale di informazione sulle ultime novità, tecniche, tendenze, e tutto ciò che riguarda lo sconfinato mondo del dipingere con la luce.Punto di forza dell’idea è la creazione di podcast audio e video in cui far interagire il fotografo professionista così come chi si avvicina per la prima volta a questa arte, creando una sorta di talk-show fotografico unitamente alla tradizionale informazione via web.
Autore: Discorsi Fotografici
Ultimo episodio: 01/12/25 13:17
Aggiornamento: 05/12/25 6:53 (Aggiorna adesso)
La nostra Carola Allemandi ha intervistato Alessandro Vasapolli in merito alla sua prima antologica, “Slipstream,” ospitata al Laboratorio-Museo Olivetti di Ivrea.
“Slipstream,” che significa “scia” o “traccia,” è il titolo perfetto per la ricerca di un artista che lavora all’intersezione tra sperimentazione tecnico-scientifica e fotografia. Vasapolli sfida la nostra percezione, che considera una soglia limitante, e cerca di catturare ciò che è invisibile all’occhio umano.
L’artista non usa la macchina fotografica per replicare la visione, ma la trasforma in un “osservatore non umano”autonomo, creando sistemi e apparecchiature personalizzate. Le sue immagini non sono manipolate, ma il risultato di un processo percettivo integrato nella macchina, documentando una realtà che esiste oltre i nostri sensi.
La mostra ripercorre oltre un decennio di lavoro attraverso i cicli Early Works, DéVoilées e Dance Notes, esplorando temi come lo sguardo negato e il movimento.
Vasapolli ci introduce al concetto di “realismo illusorio”, invitandoci a riconsiderare i confini della realtà. “Slipstream” è un viaggio nell’arte che si fonde con l’innovazione tecnologica, un dialogo con ciò che è sempre stato presente, ma inaccessibile alla nostra vista.
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In questo nuovo appuntamento al Fotobar, insieme a Francesco Carlini, analizziamo un periodo decisamente vivace per il mercato, ricco di anteprime e di conferme tanto nel settore action quanto in quello della fotografia tradizionale e mobile.
Partiamo subito con una preview molto attesa, quella della Insta360 Ace Pro 2, per capire quali passi avanti siano stati fatti rispetto alla generazione precedente e come si posizioni oggi nel competitivo mondo delle action cam.
Ci spostiamo poi sul versante mobile photography, dove l’asticella continua ad alzarsi: sotto la nostra lente finisce l’Oppo Find X9 Pro, proposto in un interessante kit con teleconverter Hasselblad, una soluzione che mira a fondere sempre di più l’esperienza smartphone con la qualità ottica professionale.
Spazio anche al mondo mirrorless APS-C con la Fujifilm X-T30 III, l’evoluzione di una delle serie più apprezzate dagli amanti del brand, che promette di coniugare compattezza e prestazioni aggiornate.
Chiudiamo infine con le importanti novità in casa Canon, discutendo della Canon R6 Mark III e dell’affascinante RF 45mm f1.2 STM, un’ottica che per focale e apertura ha già destato molta curiosità tra gli addetti ai lavori.
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Discorsi Fotografici celebra 15 anni di podcast!
Quindici anni di dialoghi, fotografie, storie e persone incontrate lungo il cammino. E per questa occasione, abbiamo scelto un luogo e un’artista che parlano in profondità del senso stesso delle immagini.
Siamo alla GAM di Torino, dove, nell’ambito della Terza Risonanza, è in corso, fino a 1 marzo 2026, la prima grande mostra antologica in un’istituzione italiana dedicata a Linda Fregni Nagler. È un’occasione preziosa per attraversare una ricerca che, da anni, esplora come le immagini vengono raccolte, guardate, conservate e reinventate.
La mostra riunisce oltre vent’anni di lavoro, intrecciando serie e opere che dialogano tra loro per comporre un racconto poetico del Novecento: una lunga notte rischiarata da lampi di incanto, in cui presenza e assenza, visibile e invisibile si inseguono. Al centro del percorso si incontrano due lavori emblematici: The Hidden Mother, l’installazione presentata alla Biennale di Venezia del 2013, e Vater, una serie inedita dedicata al Mensur, il duello rituale delle confraternite studentesche dell’area tedesca. Due opere diverse, ma unite dalla riflessione sul corpo, sulla memoria e sulle forme sottili — o esplicite — della violenza nella storia.
Intorno a questo nucleo, il percorso si apre a una costellazione di ricerche che mettono continuamente in discussione il nostro modo di leggere le immagini. Dalle fotografie di cronaca ingrandite e liberate dal contesto di Pour commander à l’air (pur comande’ a ler), agli oggetti e alle architetture reinterpretati nella serie Untitled; dalle immagini per lanterna magica di Smokes, clouds, explosions, fino ai lavori più recenti, che indagano il rapporto ambiguo tra umano e animale o arrivano addirittura a coinvolgere l’antimateria, grazie alla collaborazione con il fisico Michael Doser.
Attraverso l’atto del raccogliere, osservare e reinventare immagini, Linda Fregni Nagler ci invita a riflettere sui confini mobili tra documento e visione, memoria e immaginazione.
Ed è da questo territorio, ricco e complesso, che parte la nostra conversazione di oggi.
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n un momento storico in cui siamo continuamente circondati da immagini, la fotografia sembra essere diventata parte del nostro linguaggio quotidiano.
Ma cosa ci spinge davvero a fotografare? Perché sentiamo il bisogno di raccontare attraverso un’immagine, e che significato ha oggi questo gesto?
Ne parliamo con il nostro Enzo Dal Verme. Come ormai abbiamo imparato, Enzo è un fotografo e narratore di grande sensibilità, ha attraversato mondi molto diversi — dalla moda al reportage, dalle campagne umanitarie alla didattica — portando sempre con sé uno sguardo autentico, curioso e consapevole.
Con lui cercheremo di capire cosa significa dare un senso al proprio fotografare: come si intrecciano creatività e responsabilità, e in che modo le immagini possono ancora raccontare, ispirare e forse anche cambiare qualcosa.
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Ryuichi Watanabe è molto più di un negoziante di fotocamere: è una figura centrale nel panorama della fotografia italiana e internazionale, un vero e proprio cultore dell’immagine che ha saputo creare una comunità appassionata e competente intorno a New Old Camera. Nato a Hiroshima e arrivato a Milano per una carriera lirica, ha scelto invece di trasformare la sua passione per la fotografia in una missione culturale, diventando riferimento per fotografi di fama mondiale così come per appassionati di ogni livello. In questa intervista scopriremo la nascita e l’evoluzione di NOC, e la visione che anima oggi questo spazio unico.
Oggi abbiamo come ospite Giordano Suaria di NOC che ci racconterà questa e altre storie!
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La nuova puntata del podcast esplora un argomento affascinante e particolare: come si può raccontare una figura storica fondamentale per l’Italia e l’Europa, come quella di Giuseppe Mazzini, attraverso le (relativamente) poche fotografie che lo hanno rappresentato. L’episodio analizza come queste immagini abbiano contribuito a definire il “mito visivo” del pensatore e rivoluzionario. Ospite della puntata, è il professor Michele Finelli.
Michele Finelli è un saggista e studioso italiano, considerato uno dei massimi esperti di Giuseppe Mazzini. Specializzato nello studio del Risorgimento e del movimento repubblicano, Finelli ha dedicato a Mazzini svariate monografie ed è attualmente Presidente Nazionale dell’Associazione Mazziniana Italiana, oltre che membro del Consiglio di Amministrazione della Domus Mazziniana di Pisa.
Nel corso dell’intervista, la discussione parte da un’immagine specifica: il ritratto del 1847, il primo che si dice sia davvero piaciuto a Mazzini. Quell’immagine divenne la base per la celebre litografia di Calamatta del 1858. Mazzini, pur essendo un uomo d’azione e di pensiero, aveva una chiara consapevolezza dell’immagine che proiettava. Il ritratto divenne così un’immagine ufficiale per la propaganda, ma, al contempo, un’immagine chiave utilizzata anche dalle forze dell’ordine per la sua identificazione.
Parleremo anche dell’avvento della fotografia nel XIX secolo come strumento dei poteri governativi nel controllare e reprimere i movimenti sociali e di come oggi venga vista la storia del Risorgimento italiano.
Immagine di copertina: Ignoto, Ritratto di Mazzini (1847 ca.), fotografia all’albumina tratta dal dagherrotipo del dipinto di Emilie Ashurst (Roma, Museo centrale del Risorgimento, sez. icon./ Fot./ B/ Cass. B/ 253) – Tutti i diritti riservati
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Nella precedente puntata, Enzo ci aveva anticipato del suo incontro con Giovanni Gastel, un incontro che ha avuto un impatto decisivo sul suo percorso, un momento di svolta sia professionale che personale.
Riprendiamo il filo per scopriremo chi ha favorito quell’incontro, quali circostanze lo hanno reso possibile, ma anche cosa succede quando il lavoro di un fotografo viene stroncato da un gallerista… e poi, invece, riconosciuto e apprezzato da un grande maestro come Giovanni Gastel.
Che ruolo ha il confronto con altri professionisti? Quanto conta, davvero, il giudizio altrui nel processo creativo?
Parleremo anche dei Ritratti in silenzio, un progetto fotografico che non solo ha una forte componente estetica, ma che porta con sé una ricerca intima e profonda. Cosa significa infatti ritrarre il silenzio? Come si riesce a fotografarlo? E cosa accade nel momento in cui quel silenzio si manifesta davanti all’obiettivo?
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Ci sono momenti in cui il coraggio non fa rumore. Vive nei gesti silenziosi, negli sguardi che resistono, nelle mani che continuano a costruire anche quando tutto sembra crollare. È da questo sguardo che nasce la quinta edizione di Fotografica Bergamo Festival, dal titolo “Coraggiosi si diventa”.
Un invito a guardare il mondo attraverso le storie di chi, ogni giorno, sceglie di affrontare la realtà con cuore e determinazione.
Tra le mura del Monastero del Carmine e dell’ex Ateneo, la fotografia torna protagonista con tredici mostre che raccontano la forza di chi resta e di chi parte, di chi difende i diritti, di chi sogna e costruisce un futuro diverso.
Dal coraggio delle donne iraniane a quello dei migranti, dalle sfide climatiche alla resilienza quotidiana di chi non smette di credere nella bellezza: immagini che diventano atti di resistenza e di speranza.
Dietro questo racconto corale c’è la visione di Daniela Sonzogni, direttrice del festival, che insieme al team di Fotografica Bergamo guida un percorso condiviso, dove idee, sguardi e sensibilità diverse si intrecciano per dare forma a un’unica narrazione: quella del coraggio.
In questa puntata, parleremo con lei del significato profondo di questa edizione, del potere della fotografia come testimonianza del nostro tempo, e di quanto sia necessario, oggi più che mai, imparare a guardare.
Perché guardare è già un atto di coraggio. E coraggiosi, si diventa.
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Nel marzo del 2012 avevamo avuto il privilegio di pubblicare un’intervista a Oreste Pipolo, maestro della fotografia e voce visiva inconfondibile della Napoli più autentica. A dieci anni dalla sua scomparsa, le figlie Ivana e Miriam gli rendono omaggio con un progetto che ne celebra l’arte e il profondo legame con la città partenopea. Il libro “Napoli in Scena” non è soltanto una raccolta di scatti, ma una testimonianza viva del dialogo tra la fotografia di Pipolo e l’immaginario teatrale, in particolare quello di Eduardo De Filippo.
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Settembre si è confermato un mese ricco di novità, portando con sé il lancio di prodotti innovativi per il broadcast e il cinema, parleremo della Canon EOS C50, la Nikon ZR e la Fujifilm GFX Eterna 55.
In ambito fotografico, invece, ci focalizzeremo sulla nuovissima Ricoh GR IV e sull’evoluzione degli smartphone, fino a considerare come l’intelligenza artificiale stia trasformando il photo editing, anche grazie alle nuove funzionalità offerte da Google Photos.
Concluderemo il nostro approfondimento esplorando le sfide del mercato fotografico, dalla crisi di Kodak alle speculazioni su una possibile acquisizione delle licenze per la digitalizzazione delle pellicole Kodak da parte di brand come Sony, un tema che sta animando molte discussioni tra gli appassionati del settore.
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In questa puntata scopriamo una storia di riscatti e sostenibilità che parte da un luogo inaspettato: il carcere.
Parliamo del reportage ‘Made in Carcere’, che racconta una bellissima iniziativa a Lecce: un laboratorio di sartoria che offre alle donne detenute la possibilità di creare prodotti unici con tessuti di scarto.
In questa storia Enzo ci racconta come Luciana Delle Donne, ex dirigente bancaria, che ha lasciato tutto per creare questa impresa sociale, è riuscita a trasformare un’idea coraggiosa in una realtà di successo.
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In questo episodio rifletteremo su fotografia e propaganda partendo da una recente notizia: un fotoreporter, collaboratore dell’Agenzia di Stato turca Anadolu, punta l’obiettivo su un gruppo di palestinesi affacciati da un muretto che sventolano contenitori vuoti come per ricevere cibo. Ma c’è un problema: dall’altro lato del muretto, almeno per quello che si vede nell’inquadratura, non c’era nessuna distribuzione di cibo, ma solo il fotografo Fteya.
Il nostro Alessandro Luigi Perna torna ai microfoni di Discorsi Fotografici per commentare questa notizia, o meglio, partendo da questa notizia, espandere il discorso per parlare in generale del rapporto stretto tra fotografia e propaganda che c’è praticamente da quando è stata inventata la fotografia o poco dopo, dal momento che le guerre ci sono sempre state.
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In questo episodio, vi sveliamo il nostro verdetto sulla Sigma BF dopo averla messa alla prova sul campo. Era davvero all’altezza delle aspettative iniziali?
Ma non finisce qui! Parleremo anche del grande ritorno della Sony RX1R III, una compatta che sta già facendo discutere, e daremo un’occhiata alle ultime novità in casa Fujifilm. Inoltre, affronteremo un tema spesso trascurato ma cruciale: l’importanza dell’organizzazione dei menù delle fotocamere.
Infine, chiuderemo in bellezza con una nuova funzione di Photoshop chiamata Harmonize, che promette di rivoluzionare il flusso di lavoro creativo.
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Quali storie possono raccontare i volti? E cosa ci dicono su di noi, sul tempo che viviamo, su quello che abbiamo attraversato?
Dal 10 luglio al 5 ottobre 2025, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino ospita “Ritratti. Collezione Florence e Damien Bachelot”, una mostra che attraversa il Novecento e arriva fino a oggi, mettendo al centro la fotografia come strumento per osservare l’identità umana da prospettive diverse — intime, sociali, politiche.
In questa puntata vi accompagneremo dentro l’esposizione, tra gli scatti di Lewis Hine, Nan Goldin, Bruce Davidson, Saul Leiter e molti altri. Lo faremo seguendo il filo delle emozioni, dei miti, della società e dell’attualità. Ma soprattutto, lo faremo con chi ha ideato e curato questa mostra: Tiziana Bonomo, fondatrice di ArtPhotò, esperta di fotografia e promotrice di percorsi culturali che intrecciano immagine, memoria e contemporaneità, intervistata da Carola Allemandi.
Un viaggio visivo che diventa racconto, riflessione e confronto sul nostro modo di guardarci e guardare gli altri.
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Torna Enrico Quattrini con un bellissimo lavoro che unisce mito e realtà, attraverso il territorio del Lazio.
Il punto di partenza è l’arrivo di Enea sulle coste laziali, come narrato nell’ottavo libro dell’Eneide di Virgilio. Le parole del dio Tiberino, “La tua patria è qui, i tuoi Penati qui staranno sicuri”, indicano la fine dell’esilio dell’eroe e l’inizio di un nuovo capitolo in una terra destinata a custodire le radici di Roma.
È proprio questo paesaggio, denso di storia e leggende, che Enrico ha esplorato e documentato nella sua pubblicazione, “Del Sogno di Enea”. Il percorso si snoda dalle spiagge di Pratica di Mare, prosegue lungo le rive dei laghi di Albano e Nemi, e si estende fino ai Colli Albani, rievocando un viaggio antico. Questo itinerario, seppur breve in termini geografici, si rivela vastissimo per la sua stratificazione storica e la sua risonanza simbolica.
Questo territorio, un tempo sacro e votato agli dèi, è stato teatro di riti arcaici, battaglie leggendarie, e ha visto il susseguirsi di fasti imperiali e barocchi, fino a giungere alle espressioni più contemporanee. È un luogo in cui il tempo ha lasciato tracce molteplici, spesso sfuggenti a uno sguardo superficiale.
La fanzine “Del Sogno di Enea”, intitolata al progetto fotografico vincitore del XIV Portfolio della Strega nel 2023, offre una narrazione visiva che è al contempo intima e ricca di immaginazione. Si tratta di un viaggio onirico tra i resti del mito e le complessità del presente, alla ricerca di ciò che ancora sopravvive della patria sognata da Enea.
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In questo episodio, Enzo Dal Verme affronta un tema molto attuale: il furto di immagini online e come difendersi dall’utilizzo non autorizzato delle proprie fotografie. La discussione è particolarmente pertinente alla luce di casi recenti, come la sentenza del tribunale di Torinoche ha riconosciuto un risarcimento di 126.000 euro al reporter Gianni Minischetti per l’uso non autorizzato sui social media delle sue foto di Oriana Fallaci scattate nel 1991.
Con Enzo esploriamo la possibilità di richiedere i danni in queste situazioni e offre una panoramica su come tutelare i propri diritti, inclusa la collaborazione con avvocati specializzati in diritto d’autore.
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Chiara Negrello, fotografa freelance e Ambassador Canon, è una delle voci più promettenti nel panorama della fotografia contemporanea. Chiara ha iniziato il suo percorso studiando fotografia a Firenze, per poi perfezionarsi a New York, dove ha frequentato l’International Center of Photography.
Il suo lavoro racconta storie di persone che affrontano disuguaglianze e ingiustizie, cercando di sensibilizzare e suscitare empatia attraverso le immagini. Le sue foto sono apparse su importanti testate come The New York Times, National Geographic, Vogue e molte altre, e le sue opere sono state esposte in mostre in Italia e all’estero.
Oltre al suo lavoro da fotografa, Chiara è anche insegnante. Attualmente vive nelle Filippine, dove continua a sviluppare progetti che combinano la fotografia e il video, sempre con l’obiettivo di influenzare positivamente le politiche sociali.
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Torna ai nostri microfoni, dopo diversi anni, Denis Curti, curatore della grande mostra A Sense of Wonder in corso a Brescia — aperta fino al 25 agosto 2025 – e con il quale rivivremo non solo la storia e l’arte di Meyerowitz, ma anche la rivoluzione del colore che ha cambiato la storia della fotografia d’autore.
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Torna l’appuntamento con la fotografia e la grande storia. Insieme ad Alessandro Perna partiremo da un suo libro fotografico, pubblicato da Namias Editore ed uscito nel 2024 per gli 80 anni del D-Day, per riflettere innanzitutto su quanto sia cambiata, in un solo semestre, la visione che l’Europa ha degli Stati Uniti e sull’evoluzione delle questioni razziali e di inclusione del genere femminile anche nell’epica della seconda guerra mondiale.
Una puntata che invita ancora di più alla riflessione su guerra, pace e società in questi periodi sempre più turbolenti.
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Padre Paolo Benanti, frate francescano del Terzo Ordine Regolare, è un teologo e docente di etica delle tecnologie presso la Pontificia Università Gregoriana. È presidente della Commissione AI per l’informazione per il Governo italiano e consigliere del Papa in materia di intelligenza artificiale. Di recente, è stato chiamato dal segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, a far parte del Comitato ONU di esperti sull’IA.
Nel suo ultimo libro, “Noi e la macchina. Un’etica per l’era digitale”, scritto insieme al professor Sebastiano Maffettone, Benanti esplora il tema della sostenibilità digitale, proponendo un approccio etico che mette la persona al centro del progresso tecnologico.
Padre Benanti ha partecipato alla quarta edizione del festival di fotografia nomade Molichrom, dove ha tenuto una conferenza intitolata “Il Futuro della Fotografia: Etica e Creatività nell’era dell’AI” e ci ha concesso un’interessantissima intervista sull’argomento
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Ci sono giornalisti che rincorrono le notizie, e altri che scelgono di ascoltarle con calma. E poi ci sono quelli che, tra una notizia e l’altra, si prendono il tempo per dialogare con i protagonisti della cultura: scrittori, musicisti, fotografi, artisti.
In questa puntata abbiamo il piacere di conversare con Leonardo Merlini, giornalista culturale di Askanews e autore di raffinati inviti alla lettura che ci guidano attraverso le opere di Kafka, DeLillo, Philip Roth e molti altri. Abbiamo parlato di come la letteratura e la fotografia possano intrecciarsi, aprendo spazi di riflessione e scoperta.
Ci siamo conosciuti a Venezia, città che apre simbolicamente questa puntata con le parole di Iosif Brodskij, tratte dal suo Fondamenta degli incurabili:
“Dopo tutto, eravamo ragazzi con la testa piena di libri, e a una certa età chi crede nella letteratura, pensa che tutti condividano o debbano condividere le sue idee e i suoi gusti.”
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In questa puntata torniamo nuovamente a New York, con un reportage pubblicato su Vanity Fair, dove Enzo ha incontrato Marc Balet, art director della rivista Interview, la pubblicazione fondata da Andy Warhol e diventata simbolo della New York creativa di quegli anni, tra arte, moda e cultura underground.
Enzo ci racconta com’è stato fotografarlo, ascoltarlo, e – in qualche modo – ritrovare, attraverso di lui, un pezzo di quell’epoca iconica.
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FUJIKINA Milan 2025 è il festival itinerante firmato Fujifilm che porta in scena un connubio unico tra tecnologia, cultura fotografica e – soprattutto – amore per la stampa su carta.
FUJIKINA non è soltanto un evento. È un’esperienza immersiva, dove il digitale incontra l’analogico, dove ogni immagine racconta una storia e ogni storia crea connessioni. Un luogo in cui la fotografia prende vita, si tocca, si respira.
In questa puntata, vi porteremo dietro le quinte di FUJIKINA insieme a quattro voci di Fujifilm Italia:
Giulia Marirossi, Marika Gherardi, Silvia Carapellese e Felice Ucchino.
Con loro scopriremo com’è nato questo progetto, come si vive dal vivo e perché – oggi più che mai – l’esperienza fotografica non si esaurisce nello scatto.
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Bentornati nel nostro podcast! Oggi vi portiamo a Torino, dove la fotografia torna protagonista con la sesta edizione di The Phair – Photo Art Fair, in programma da venerdì 9 a domenica 11 maggio 2025 alle OGR Torino, uno dei centri di cultura e innovazione più affascinanti d’Europa.
La fiera internazionale, punto di riferimento per appassionati, collezionisti e professionisti, riunisce alcune tra le più importanti gallerie d’arte e fotografia, offrendo un viaggio tra le opere di artisti affermati e nuove promesse.
Novità di quest’anno è il Talks Program – The Phair, un ciclo di incontri dedicati al collezionismo fotografico: privato, corporate e istituzionale. Un’occasione per dialogare con collezionisti, direttori di musei, art advisor e protagonisti del settore, e scoprire da vicino come nasce una collezione e come evolve il rapporto tra fotografia e mercato.
Per rafforzare il legame con il patrimonio artistico locale, The Phair ha avviato una collaborazione con la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, scegliendo come immagine guida della fiera uno scatto del 1934 di Mario Gabinio: “Torino, giostra Zeppelin in movimento”. Un’opera d’archivio che sarà esposta in originale durante l’evento e che invita a riflettere sul valore della fotografia storica come forma d’arte e memoria collettiva
Ne parliamo col direttore di The Phair Roberto Casiraghi
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Nuovo appuntamento al Fotobar con Francesco Carlini, fotografo, editor ed autore su Tutti Fotografi e Fotografia.it.
Questa volta si parlerà soprattutto (ma non solo) della prova sul campo della nuova Fujifilm GFX 100RF! Più qualche novità da Nikon e Canon…
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“Camminando sulle rive del Gange nel silenzio delle cinque del mattino…”
Così si apre l’articolo di Enzo Dal Verme, pubblicato su Elle il 24 aprile 2025: un racconto intimo e potente del suo viaggio a Varanasi, la leggendaria città sacra dell’India. Un viaggio fatto di parole, ma anche – e soprattutto – di immagini.
È proprio dalle sue fotografie che nasce questa rubrica: un approfondimento che parte dagli scatti condivisi da Enzo sul suo canale Instagram, per dare voce alle storie dietro lo scatto.
Storie lontane e vicine, come quella che ascolteremo oggi.
In questa puntata, Enzo ci accompagna tra i Ghat – le celebri scalinate cerimoniali che si affacciano sul fiume sacro – alla scoperta di una delle città più antiche del mondo. Esploreremo le sue tradizioni, i riti legati al culto dei morti e il delicato equilibrio tra spiritualità e fotografia.
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Durante l’intervista a Riccardo Scotti in occasione della presentazione del modello GFX100S II, avevamo ipotizzato un probabile arrivo di una medio formato ad ottica fissa…
Con l’arrivo della GFX100RF, questa previsione si è concretizzata. Il nuovo modello amplia l’offerta nel segmento medio formato, introducendo una serie di innovazioni che ridefiniscono il concetto di compatta di lusso. La vera sfida è stata combinare le prestazioni del medio formato con un corpo macchina incredibilmente compatto, facile da trasportare e da utilizzare in ogni situazione, senza compromessi sulla qualità dell’immagine. Fujifilm è riuscita a sviluppare un sistema fotografico più accessibile e versatile, capace di offrire prestazioni elevate senza rinunciare alla portabilità.
Il cuore di questo risultato sta nell’ottimizzazione degli spazi: ogni componente è stato progettato per ridurre al minimo l’ingombro, mantenendo però standard professionali. Come spesso accade quando un prodotto rompe gli schemi, la GFX100RF non è stata accolta solo con entusiasmo: non sono, infatti, mancate critiche e perplessità. Abbiamo raccolto queste osservazioni e le abbiamo girate direttamente a Riccardo Scotti, che ha risposto punto per punto, approfondendo le scelte alla base di questo nuovo progetto.
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Torna Alessandro Luigi Perna, giornalista, curatore e autore del libro La Liberazione d’Italia. 80°, una straordinaria opera di fotogiornalismo che racconta la fine della Seconda guerra mondiale nel nostro Paese, in occasione dell’ottantesimo anniversario.
Il volume, pubblicato da Rodolfo Namias Editore, è il risultato di un lungo lavoro di ricerca negli archivi fotografici di Stato americani, polacchi e tedeschi. Le immagini, potenti e spesso inedite, si intrecciano con testi avvincenti per restituire tutta la complessità di un momento cruciale della nostra storia.
Alessandro Luigi Perna è anche l’ideatore del progetto History & Photography, con cui da anni porta la fotografia storica nelle scuole, nei musei e tra il grande pubblico, offrendo una narrazione originale, emozionante e profondamente documentata degli eventi che hanno segnato il Novecento.
Parleremo con lui del potere della fotografia come strumento di memoria collettiva, del modo in cui si può raccontare la guerra senza retorica, e di quanto sia importante, ancora oggi, rileggere criticamente il nostro passato per capire il presente.
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Tornano le Storie di Enzo Dal Verme. Questa volta conosceremo una vicenda che intreccia arte, lotta e speranza, raccontata attraverso un ritratto che ha un significato speciale.
In questa puntata, Enzo ci racconta una piccola storia legata a un ritratto, un artista e la lotta contro l’ingiustizia. Recentemente, un editore sudafricano ha chiesto di utilizzare uno dei suoi scatti per un libro, e si tratta di un’immagine dal grande valore simbolico. Il ritratto in questione è quello di Willie Bester, un artista africano che ha subito in prima persona la persecuzione durante l’apartheid. Questo scatto fa parte di un servizio fotografico realizzato in Sud Africa, che a sua volta rientra in una serie dedicata a quelli che lui chiama “eroi urbani”: persone straordinarie che, in tempi o momenti di grande difficoltà, sono riuscite a mantenere viva la loro identità e a dare voce alla loro resistenza. Storie, dunque, con un lieto fine.
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La fotografia svolge da sempre un ruolo scientifico, a volte con prospettive inattese: è il caso di alcune fotografie mediche che, una volta esaminate meglio, hanno svelato dettagli che rimettono in discussione certezze (quasi) assodate.
Nel libro Alzheimer S.p.A. Agnese Codignola analizza come la malattia di Alzheimer sia diventata un business miliardario. Indaga il ruolo delle grandi case farmaceutiche, la spinta alla medicalizzazione e la pressione per trovare a tutti i costi un farmaco risolutivo, spesso trascurando approcci alternativi e la complessità del fenomeno.
L’autrice, giornalista, intreccia ricerca scientifica, etica e interessi economici, mostrando come la gestione dell’Alzheimer rifletta dinamiche di profitto più che reali progressi terapeutici. Ne abbiamo parlato con lei, in questo avvincentissimo podcast che unisce fotografia, scienza e colpi di scena.
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A grande richiesta torna il Fotobar, con un ospite d’eccezione! Francesco Carlini, fotografo, editor ed autore su Tutti Fotografi e Fotografia.it ci parlerà di alcune novità, specialmente nel campo della fotografia con smartphone e con lui discuteremo di tendenze e futuro!
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I?n un recente suo articolo “Che eredità lasciamo con la fotografia?”, Enzo Dal Verme riflette sul potere delle immagini nel preservare momenti significativi e nel collegare diverse generazioni. Le fotografie non solo catturano istanti della vita di persone a noi care, ma rivelano anche i volti di coloro che hanno fatto la storia, contribuendo a definire la percezione che gli altri avranno dei nostri soggetti. Dal Verme sottolinea come i ritratti possano catturare aspetti unici di una persona in un determinato momento, creando un’eredità visiva che ispira e connette le persone nel tempo.
Abbiamo approfondito con lui queste tematiche, condividendo esperienze personali che evidenziano l’importanza della fotografia nella costruzione della memoria collettiva. Ha raccontato come le immagini, anche quelle scattate per scopi commerciali, possano acquisire valore nel tempo, documentando mode e tendenze che testimoniano l’evoluzione della società. L’intervista offre uno sguardo approfondito sul ruolo del fotografo nella creazione di un’eredità culturale attraverso le proprie opere, invitando tutti noi a riflettere su come le nostre fotografie possano influenzare e ispirare le generazioni future.?
L’articolo originale lo trovate a questo indirizzo: https:/ / www.workshop-ritratto.it/ articoli/ 2024/ 12/ 01/ che-eredita-lasciamo-con-la-fotografia/
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In questo episodio speciale, vi portiamo alla scoperta di una delle novità più interessanti nel panorama della fotografia istantanea: la Fujifilm Instax Wide Evo. Durante la presentazione ufficiale italiana, abbiamo avuto il piacere di intervistare Davide Maria Santini, Brand Manager Instax di Fujifilm Italia, per capire come questo modello ibrido riesca a unire la spontaneità dello scatto analogico con la versatilità del digitale. Un incontro tra passato e futuro che apre nuove possibilità creative per fotografi di ogni livello.
Con Santini abbiamo esplorato il crescente successo delle fotocamere ibride, le tendenze del mercato italiano e globale, e come la linea Instax stia evolvendo per rispondere a un pubblico sempre più attento alla qualità dell’esperienza fotografica. Dalla personalizzazione degli scatti fino alla creazione di una vera e propria community connessa, scoprite con noi come Instax Wide Evo sia molto più di una fotocamera: è uno strumento per raccontare storie e condividere emozioni.
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Giovanni Maria Sacco è un fotografo romano che ha saputo unire una solida carriera accademica a una profonda passione artistica. Pioniere dell’informatica negli anni Settanta, ha dedicato trent’anni all’insegnamento universitario, senza mai abbandonare la sua vocazione per la fotografia. Il suo lavoro esplora la bellezza nascosta tanto nel declino e nell’impermanenza delle cose quanto nella loro atemporalità, ispirandosi a concetti metafisici che trovano espressione nella sua ultima pubblicazione.
La sua produzione fotografica spazia dall’architettura – con una particolare predilezione per gli edifici razionalisti – alle rovine archeologiche, dalle industrie dismesse alla natura morta, senza tralasciare il ritratto e il nudo artistico. Le sue opere, esposte in Italia e all’estero, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, consolidando la sua posizione come uno degli autori più apprezzati nel panorama fotografico contemporaneo.
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Inauguriamo con piacere una nuova rubrica del nostro podcast, un progetto che si inserisce nel percorso di approfondimento e narrazione. A guidarci in questo spazio sarà Enzo Dal Verme, fotogiornalista di grande esperienza, già noto ai nostri ascoltatori per le sue precedenti partecipazioni e per i contributi pubblicati sul nostro Magazine.
Questa volta Enzo porta con sé qualcosa di diverso: un racconto fatto di immagini e storie, frutto del suo lavoro per alcune delle testate più prestigiose, in Italia e all’estero. Vicende di cronaca, cultura e vita vissuta, che ha scelto di condividere anche su Instagram, una piattaforma che fino a poco tempo fa guardava con distacco, ma che oggi è diventata parte del suo modo di raccontare.
È possibile acquistare, a prezzo scontato, il numero di Progresso Fotografico a questo link, inserendo il codice sconto “RITRATTO”
Ascoltiamolo in questa prima puntata!
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La presenza delle donne nella fotografia è stata a lungo marginalizzata per ragioni economiche e sociali, generando un divario significativo rispetto ai loro colleghi uomini. Fin dagli albori della fotografia, le donne hanno contribuito con importanti innovazioni tecniche e artistiche, ma il loro ruolo è stato spesso oscurato da un panorama dominato da uomini. Esempi come Gerda Taro, Dorothea Lange e Tina Modotti rappresentano eccezioni che evidenziano una realtà caratterizzata da accessi limitati, condizionati da stereotipi di genere e pregiudizi culturali.
Negli ultimi anni, tuttavia, la street photography femminile ha iniziato a ritagliarsi uno spazio crescente, grazie a iniziative e comunità specifiche. Progetti come Women in Street e Women Street Photographers hanno creato reti globali che connettono fotografe da tutto il mondo, offrendo loro visibilità e supporto.
Anche in Italia si sono sviluppate realtà importanti, come Women in Street Italy, fondata da Barbara Di Maio e Francesca Tiboni, che ha contribuito a trasformare il panorama della street photography, promuovendo una narrazione più inclusiva e valorizzando il talento femminile in questo ambito.
Ne parliamo con loro nella nuova puntata del Podcast!
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Alessio Romenzi lavora come fotografo freelance dal 2009, collaborando con agenzie prestigiose, l’ONU e la Croce Rossa Internazionale. Le sue fotografie sono state pubblicate su testate internazionali come The Guardian, Time Magazine, Newsweek, The New York Times e molte altre.
La sua mostra “L’Ultimo Ballo. Vite sospese al tempo della guerra”, in esposizione per il Festival Molichrom 2025 a Campobasso, esplora le storie di vita nelle zone di conflitto, raccontando con straordinaria intensità e umanità la trasformazione dell’umanità di fronte alla guerra.
Le immagini dell’autore vanno oltre la cronaca visiva, catturando momenti di profonda intimità in contesti di devastazione, ma anche storie di resistenza e speranza. Ucraina, Siria, Afghanistan, Palestina, Yemen, Iraq, Libia e Libano sono solo alcuni dei luoghi che ha documentato nel corso della sua carriera, portando alla luce la dignità delle persone che vivono nel cuore della guerra.
Ne parliamo con lui nella nuova puntata del Podcast!
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Isabella Quaranta è un’artista visiva che vive e lavora a Torino, sua città natale. Dopo la laurea in Scienze dei Beni Culturali Storico Artistici e un master in Fotografia Avanzata presso lo IED di Milano, ha sviluppato un linguaggio artistico unico, incentrato sull’autoritratto e il ritratto. Le sue opere ci trasportano in un mondo sospeso tra realtà e onirico, un universo fatto di luci e ombre, atmosfere rarefatte e attese cariche di introspezione.
Attraverso il suo lavoro, Isabella esplora la ricerca di sé, trasformando ogni immagine in un racconto visivo che mescola realtà e sogno, silenzio e mistero, introspezione ed energia.
Isabella ha saputo creare un’arte che parla di introspezione e scoperta personale. Nei suoi ritratti e autoritratti, luce e ombra danzano per descrivere attese metafisiche e visioni oniriche.
Nelle sue opere il tempo sembra sospeso e il confine tra reale e surreale si dissolve.
Ne parliamo con lei nella nuova puntata del Podcast!
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Abbiamo conosciuto la fotografa e content creator Genny Di Filippo che ha di recente pubblicato il lavoro “Per amore di Maria”, dedicato all’utilizzo della fotografia e della narrazione orale come pratiche per richiamare i ricordi. A partire dal 2021 ha iniziato a lavorare con sua nonna Maria nata nel 1936 a Catignano, un paese dell’entroterra abruzzese in provincia di Pescara, e che oggi quasi novantenne, fatica a tenere le fila di quello che accade nella sua quotidianità.
Per stimolarla a interagire e a ricordare accadimenti passati, ma anche per ricostruire parte delle radici familiari, ha registrato i suoi racconti e riorganizzato con lei l’archivio fotografico di famiglia, trasformando le testimonianze in una storia che utilizza il duplice linguaggio: fotografia e scrittura. Questo lavoro ha partecipato anche alla terza edizione del Cortona On The Move Award.
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Una delle più belle interviste della storia del nostro podcast risale ormai a 11 anni fa, quando ai nostri microfoni abbiamo ospitato l’allora Direttore della mitica rivista Fotografia Reflex Giulio Forti. Abbiamo deciso di riproporla anche in virtù di un panorama drasticamente cambiato, a nostro avviso in peggio, nel mondo dell’editoria fotografica di qualità.
La puntata gode anche di una versione audio rimasterizzata per adeguarla agli odierni standard.
Un recente articolo del Magazine ci parla anche dell’ultimo lavoro editoriale di Giulio Forti, il libro “Nikon. Una storia giapponese”
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Oggi abbiamo il piacere di ospitare Rossano Baronciani, docente, saggista e autore del recente libro “Il viaggio dell’anima. Un saggio sull’alterità”. In questa opera, Baronciani esplora il viaggio interiore dell’individuo attraverso l’arte, il cinema, la fotografia e la letteratura, ispirandosi al percorso di Ulisse nell’Odissea. Analizzeremo insieme come l’incontro con l’alterità e la parte in ombra di noi stessi possa condurre all’individuazione del Sé, superando le barriere e partendo in continuazione per nuovi viaggi di cui non sempre conosciamo la meta, ma che sempre ci riportano a noi.
Rossano Baronciani, docente e saggista, collabora con la rivista «Autoportret» di Cracovia e con «Discorsi fotografici Magazine». Fra le sue pubblicazioni Il viaggio dell’anima. Saggio sull’alterità (effequ 2024), Il tempo non esiste. L’uomo nell’eterno presente (effequ 2020), La società pornografica. Lo sguardo dall’illusione all’osceno (effequ 2016) e Nella tana del Bianconiglio. Saggio sulla mutazione digitale (effequ 2014). Si occupa di teatro in qualità di drammaturgo e librettista.
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Rena Effendi is an Azerbaijani photographer and documentary filmmaker, known for her work exploring social and environmental themes, often focusing on marginalized communities and the challenges of modernization. Born in 1977 in Baku, Azerbaijan, Effendi began her photographic career in the early 2000s, documenting her country’s transition from the Soviet era to a new phase of economic development and political conflicts. Her work is distinguished by its ability to reveal the human side of complex situations, creating a deep connection between the subjects of her photographs and the audience, encouraging reflection on contemporary social and environmental issues.
We met Rena Effendi during the Ethical Photography Festival in Lodi, and the following interview was kindly conducted by Giulia Marirossi from Fujifilm Italy.
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From September 19th to November 3rd, the Yeast Photofestival returns, full of exhibitions, events, and guided by highly relevant and interesting themes, as always linked to the world of food.
We speak with artistic director Edda Fahrenhorst who presents to us the artistic choices behind this and past editions of the festival, raising our awareness of the food production cycle and against food waste.
Yeast Photofestival was founded in 2021 with the aim of exploring and promoting a renewed relationship between humans and the environment through the language of photography and visual arts. The festival aims to be a place of cultural fermentation and transformation, where multimedia works are presented to tell stories of environmental respect and human biodiversity.
Since its first edition, Yeast Photofestival has identified photography as the meeting point between artistic innovation and culinary tradition, between the local ecosystem and the global landscape, to exorcise the fear of an apocalyptic climate future and point to new positive possible scenarios.
The festival seeks traces of a new world in both the past and the present. Quoting poet Franco Arminio, Yeast Photofestival is “the feast of the future on the tables of the archaic.”
“Food is identity” is the theme of the event, which each year is developed around a specific suggestion.
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Villa Pisani a Stra, lungo la Riviera del Brenta, è scenario perfetto per la grande monografica di Federico Garolla, a cura di Uliano Lucas e Tatiana Agliani, proposta con il titolo “Gente d’Italia. Fotografie 1948 – 1968”.
La sontuosa villa affrescata da Tiepolo, con il suo celebre labirinto e il magnifico parco, diventa il luogo della messa in scena di uno spaccato della nostra società nel secondo dopoguerra attraverso la sensibilità di Federico Garolla. Anni di ripartenza ma ancora carichi di difficoltà come rappresentato dalla difficile quotidianità di vita nei paesi della Riviera del fiume Brenta, dove la gente comune cercava di sottrarsi ad una stentata sopravvivenza. Quella efficacemente colta da un reportage di Garolla realizzato nel 1956 e che, riprodotto in grandi immagini, popola di ricordi il parco della Villa all’interno dello spazio delle scuderie.
Ne parliamo con Marco Minuz, organizzatore della mostra curata da Uliano Lucas e Tatiana Agliani.
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Dal 30 agosto al 30 settembre 2024 torna il Ragusa Foto Festival, ricco di mostre ed eventi e quest’anno dedicato al tema “Prendersi una pausa”
Ne parliamo con Massimo Siragusa, direttore artistico del Festival nonché apprezzatissimo fotografo ed editore.
Il suggestivo borgo di Ragusa Ibla, gioiello barocco e patrimonio Unesco, è lo scenario ideale per accogliere la dodicesima edizione di Ragusa Foto festival dal titolo “Prendersi una Pausa”.
Viviamo in un’epoca in cui il temporaneo ha il sopravvento sul permanente e siamo impossibilitati a guardare con chiarezza al futuro.
La tensione continua generata dalla velocità che contraddistingue la modernità, è diventata ormai un aspetto significativo della vita e sta determinando una trasformazione profonda nel rapporto sia tra gli esseri umani che tra l’uomo e l’ambiente.
Potersi concedere una pausa di riflessione, ricercare una sintonia con la natura, concedersi il lusso di costruire rapporti profondi. Abbattere le proprie difese e farsi coinvolgere dalle emozioni che la vita ci offre.
Sono varie le strade che possiamo percorrere per invertire una rotta, per offrirci una nuova opportunità e per orientarci in questi anni complessi.
La fotografia, strumento molto efficace per aiutarci nel processo di comprensione della realtà, è anche il linguaggio migliore per indicarci vie e metodi, per aprire nuovi orizzonti del pensiero, per invocare la necessità di un cambiamento e suggerirci altre prospettive di vita.
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Dal 19 settembre al 3 novembre torna lo Yeast Photofestival, ricco di mostre, eventi e guidato da tematiche attualissime ed interessanti legate come sempre al mondo del cibo.
Ne parliamo con Flavio & Frank che, insieme a Veronica Nicolardi, sono i direttori generali del Festival e che ci presenteranno le idee e anche le curiosità dietro l’organizzazione di un tale evento.
Yeast Photofestival nasce nel 2021 con l’obiettivo di indagare e promuovere un rinnovato rapporto uomo-ambiente attraverso il linguaggio della fotografia e delle arti visive. Il festival vuole essere un luogo di fermento e trasformazione culturale in cui proporre opere multimediali che raccontino il rispetto dell’ambiente e della biodiversità umana.
Dalla sua prima edizione, Yeast Photofestival individua nel medium fotografico il punto d’incontro tra innovazione artistica e tradizione culinaria, tra ecosistema locale e paesaggio globale, per esorcizzare la paura di un futuro climatico apocalittico e indicare nuovi scenari positivi possibili.
Il festival cerca nel passato e nel presente le tracce di un nuovo mondo. Citando il poeta Franco Arminio, Yeast Photofestival è “la sagra del futuro sui tavolini dell’arcaico”,
“Food is identity è il tema della manifestazione che di anno in anno viene declinato su una suggestione specifica.
La direzione artistica del festival è affidata a Edda Fahrenhorst.
La direzione generale del festival è affidata a Flavio&Frank e Veronica Nicolardi.
Yeast Photo Festival è promosso dalle Associazioni Besafe e OnTheMove.
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Francesco Carovillano lavora con le immagini da oltre 22 anni, i primi 10 come animatore 3D nel cinema d’animazione in Svezia ed Inghilterra ed i successivi come fotografo di paesaggio per riviste come National Geographic, Lonely Planet, GEO e per diversi enti nazionali del turismo in Europa.
La foresta di Fontainebleau si trova a 60 km a sud-est di Parigi ed è riconosciuta universalmente come la culla della pittura di paesaggio Francese ed Europea. Qui i pittori della ‘Scuola di Barbizon’ e gli Impressionisti hanno rivoluzionato il concetto della pittura nel mondo.
Ad essi, sempre nel 19esimo secolo, vi si sono uniti i pionieri della fotografia, che hanno fotografato a lungo nella stessa foresta, accanto ai pittori.
Il libro “Fontainebleau Intimate Landscapes” contiene 137 foto a colori e 10 saggi sull’arte, la natura, la fotografia e l’evoluzione dell’autore attraverso la foresta. La prefazione è di Bruce Barnbaum, pilastro della fotografia di paesaggio con una carriera di oltre 50 anni, autore di sette libri fra cui The Art of Photography e The Essence of Photography.
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Dans un contexte de crise climatique et de déclin de la biodiversité, plus de 4 000 m² de jardins urbains ont été détruits pour permettre la construction d’une piscine pour les Jeux Olympiques de Paris 2024. Ces jardins communautaires se trouvaient à moins de deux kilomètres du centre de Paris, à Aubervilliers, en Seine-Saint-Denis, le département français le plus densément peuplé et disposant du moins d’espaces verts.
Ce n’est que la première phase d’un programme de destruction plus large : au total, plus de 10 000 m² de jardins seront remplacés par une gare du Grand Paris Express et un nouveau quartier comprenant des hôtels et des bureaux. Pour s’opposer à ces plans de destruction, un collectif de défense des jardins (Défense des Jardins des Vertus) s’est formé, composé des citoyens dont les parcelles sont menacées de démolition. À la fin de l’année 2020, une lutte de plusieurs mois a commencé. Le mouvement d’opposition a pris de l’ampleur et a reçu le soutien de la presse.
Face à l’insuffisance des manifestations, le collectif a décidé d’occuper les jardins le 23 mai 2021, les rebaptisant “Jardins à Défendre” (en référence à la “Zone À Défendre”). Parallèlement, une action en justice a été lancée pour tenter d’annuler le permis de construire. Le 2 septembre 2021, la zone a été évacuée par la police pour permettre le début de la démolition. Cependant, en mars 2022, le tribunal a donné raison aux citoyens et a ordonné la suspension immédiate des travaux.
Malgré cette victoire, les jardins détruits ne seront pas restaurés, en raison de l’opposition du conseil municipal. Cette lutte à l’échelle locale (les jardins sont entretenus par des résidents à faible revenu du quartier) est liée à une prise de conscience plus large de la nécessité de préserver des environnements vivables face à des projets écocidaires.
L’interview
Bruno Serralongue est né en 1968 à Châtellerault, en France. Il vit et travaille à Paris et à Genève, où il enseigne à la Haute École d’Art et de Design. Après avoir étudié l’art à la Villa Arson à Nice, à l’École Nationale Supérieure de la Photographie d’Arles et l’histoire de l’art à l’Université Panthéon-Sorbonne à Paris, il a développé, depuis le milieu des années 1990, une pratique photographique engagée, centrée sur des thèmes tels que l’histoire du médium lui-même, son utilisation et son potentiel informatif.
Remettant en question l’objectivité du médium, il établit comme élément fondamental la responsabilité du photographe en termes de véracité des images produites. Son travail a fait l’objet d’expositions au Jeu de Paume (Paris) en 2010 et au Centre Georges Pompidou en 2019.
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Il Concorto Film Festival, giunto alla sua ventitreesima edizione, si svolgerà dal 17 al 24 agosto nel suggestivo Parco Raggio di Pontenure, un luogo che da anni accoglie cinefili e creativi da tutto il mondo.
Quest’anno, il Concorto Film Festival si distingue per una selezione di 45 cortometraggi provenienti da 28 paesi, con un’attenzione particolare alla rappresentanza femminile: ben 22 film sono diretti da registe donne. Questo non è solo un festival di cortometraggi, ma un vero e proprio crocevia di culture e storie, con oltre 2400 candidature ricevute, a testimonianza dell’interesse globale per il cortometraggio come forma d’arte.
In questa puntata, esploreremo non solo i film in concorso, che si contenderanno il prestigioso Asino d’Oro, ma anche le iniziative collaterali che arricchiscono il programma, come concerti dal vivo e proiezioni speciali. Inoltre, daremo uno sguardo alla giuria internazionale composta da esperti del settore, che avrà il compito di valutare i cortometraggi in gara.
Per approfondire questi temi e molto altro, accogliamo con piacere Virginia Carolfi, Communication Manager, Fundraiser e Film Programmer di Concorto Film Festival. Virginia ci guiderà attraverso la storia, le novità e le sfide di questo importante evento cinematografico.
Preparatevi a scoprire un festival che celebra la creatività e l’innovazione nel cinema contemporaneo, mentre ci immergiamo in storie che sfidano le convenzioni e ampliano i confini della narrazione visiva. Restate con noi per un viaggio attraverso il mondo del cortometraggio al Concorto Film Festival 2024!
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Filippo Cristallo, autore e fotografo di Avellino, ha iniziato il suo percorso artistico nella fotografia con una dedizione particolare al reportage, affascinato dalla sua ricchezza espressiva e narrativa. Le sue prime esposizioni sono iniziate con la mostra collettiva “12×12” nel 2013, seguita dalla presentazione del suo lavoro “My Mexico” al Circolo della Stampa di Avellino nel 2015.
Nel 2017, in collaborazione con Antonella Cappuccio, Cristallo ha presentato “Memorie di palazzo”, un progetto che ha suscitato grande interesse durante Fotografia Europea a Reggio Emilia e al Museo Antropologico Visivo di Lacedonia. Questo lavoro è stato ulteriormente esplorato al PAN di Napoli l’anno successivo, in concomitanza con la creazione di “Senza Tempo”, un altro progetto significativo esposto al Circolo della Stampa e accompagnato da un volume pubblicato da Edizioni Zerotre.
Nel 2021, insieme ad Antonella Cappuccio, ha pubblicato il libro “Memorie di palazzo”. Nel 2023, Cristallo ha pubblicato “Dia de muertos”, con un’introduzione di Antonella Cappuccio, un’opera che continua a esplorare il ricco panorama culturale del Messico. Il suo impegno e la sua visione sono stati riconosciuti alla fine del 2022 durante l’esposizione “Latino America Inspira” a Casa Argentina a Roma.
Con la pubblicazione del suo ultimo libro “Mexicans”, Cristallo offre un affresco intimo e dettagliato del Messico, catturando momenti di vita quotidiana e scorci culturali attraverso la sua fotografia in bianco e nero.
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In questa nuova puntata, immergiamoci insieme a Marika Gherardi, Trade Marketing & Communication Manager Fujifilm Italia, nel mondo affascinante di Fujifilm e scopriamo i segreti del suo successo duraturo. Esploreremo come la ricca storia dell’azienda nel campo delle pellicole abbia gettato le basi per la creazione di fotocamere digitali di altissima qualità, riconosciute in tutto il mondo per la loro resa dei colori straordinaria.
Parleremo di come Fujifilm si differenzia dai competitor, mettendo al centro dell’attenzione l’utente e le sue esigenze. Scopriremo come l’azienda ascolta attentamente i feedback dei fotografi professionisti e amatoriali, investendo tempo e risorse nello sviluppo di prodotti che superino le aspettative.
Analizzeremo l’impatto della serie X e delle Instax sul mercato, e come Fujifilm sia riuscita a conquistare un pubblico sempre più ampio, dai giovani ai professionisti più esigenti. Esploreremo anche il ruolo fondamentale dei social media e dei progetti educational nella comunicazione del brand e nella promozione della cultura fotografica.
Infine, scopriremo cosa rende Fujifilm un’azienda unica nel suo genere, e perché i suoi dipendenti sono così appassionati del proprio lavoro.
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Da poche ore Canon ha annunciato due prodotti che rivoluzionano il mercato come solo la casa giapponese sa fare. Abbiamo avuto l’onore ed il piacere di averle viste in anteprima e di aver intervistato Stefano Catalani che ci ha rivelato tutti i dettagli!
Curiosi? Scopritele insieme a noi nella nuova puntata del Podcast!
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Il corpo quale fil rouge delle 22 mostre con il tema Body of Evidence
Questa edizione, con il tema “Body of Evidence,” presenterà 22 mostre, di cui 4 collettive e 18 individuali, che esploreranno le varie forme ed espressioni del corpo.
Tra le mostre individuali spiccano “Sexual Fantasies” di Myriam Boulos, sulle fantasie sessuali femminili in Medio Oriente, e “The Last Safe Abortion” di Carmen Winant, entrambe alla loro prima esposizione in Italia. Altre anteprime includono “Restraint and Desire” di Ken Graves ed Eva Lipman, e “American Mirror” di Philip Montgomery, che affronta le fratture della società americana.
In collaborazione con Autolinee Toscane, Niccolò Rastrelli presenta “They Don’t Look Like Me,” dedicata ai cosplayer e presente anche al prossimo Lucca Comics. Tra le mostre collettive vi sono “The Body as a Canvas” curata da Lars Lindemann e Paolo Woods, “Corpi Celesti” curata da Nicola Lagioia e Chiara Tagliaferri in collaborazione con la Fondazione Alinari, “This Is the End” curata da Paolo Woods e Irene Opezzo, e “Cronache d’acqua – Immagini dal Nord Italia,” una produzione di Cortona On The Move con Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia.
Novità di questa edizione è “Giro Giro Corpo,” una mostra pensata per i bambini e le loro famiglie, realizzata con Kublaiklan e SpazioB**K.
Il festival si svolgerà dall’11 al 14 luglio, con numerosi eventi, presentazioni, letture portfolio, talk e workshop e le mostre sono aperte fino al 3 novembre.
Ne parliamo con il direttore artistico Paolo Woods!
L’intervista
Paolo Woods è nato a Den Haag (NL) da genitori olandesi e canadesi. Cresciuto in Italia, ha vissuto a Londra, Parigi, Haiti e Costa d’Avorio.
È autore di otto libri e i suoi progetti sono regolarmente presentati nelle principali pubblicazioni internazionali, con recensioni su NYT, Le Monde, The Guardian. Ha tenuto mostre personali in vari paesi tra cui Francia, USA, Italia, Svizzera, Cina, Spagna, Germania, Olanda e Haiti, e numerose mostre collettive in tutto il mondo. Le sue foto fanno parte di collezioni private e pubbliche, tra cui il Musee de l’Elysée, Unipol, la Biblioteca Nazionale Francese, il FNAC, la collezione Sheik Saud Al-Thani, la collezione Servais. Ha ricevuto vari premi, tra cui due World Press Photo. È co-fondatore di RIVERBOOM, un collettivo e casa editrice che esplora i limiti del linguaggio fotografico.
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Cristina Mittermeier, fotografa, biologa marina e attivista, ha viaggiato per il mondo documentando la bellezza del pianeta e le culture dei suoi abitanti. Attraverso le sue fotografie, racconta storie di comunità legate alla natura e propone il concetto di “enoughness,” un approccio che valorizza ciò che già possediamo e il nostro impatto sul pianeta.
Mittermeier sottolinea l’importanza di utilizzare saggiamente le risorse limitate e di riconoscere l’interconnessione tra gli esseri umani e l’ecosistema globale. Co-fondatrice di SeaLegacy, si impegna per la salute degli oceani, essenziale per il clima e la vita umana.
La mostra curata da Lauren Johnston in collaborazione con National Geographic, alle Gallerie d’Italia di Torino, mira a sensibilizzare il pubblico sulla fragilità dell’ecosistema attraverso la fotografia.
Abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistarla e siamo rimasti veramente colpiti dalle sue parole, che dimostrano quanto Cristina non solo diffonda il suo messaggio ma lo viva anche in pienezza.
Cristina Mittermeier, photographer, marine biologist and activist, has traveled the world documenting the beauty of the planet and the cultures of its inhabitants. Through her photographs, she tells stories of nature-related communities and proposes the concept of “enoughness,” an approach that values what we already have and our impact on the planet.
Mittermeier emphasizes the importance of using limited resources wisely and recognizing the interconnectedness between humans and the global ecosystem. A co-founder of SeaLegacy, she is committed to ocean health, which is essential to climate and human life.
The exhibition curated by Lauren Johnston in collaboration with National Geographic, at the Gallerie d’Italia in Turin, Italy, aims to raise awareness of the fragility of the ecosystem through photography.
We had the pleasure and honor of interviewing her and were truly impressed by her words, which show how Cristina not only spreads her message but also lives it to the fullest.
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Discorsi Fotografici ha recentemente avuto il piacere di intervistare Giovanni Santi, un fotografo di grande talento e rinomato per la sua capacità di catturare l’essenza della realtà attraverso l’obiettivo. Giovanni ha condiviso le sue esperienze personali e professionali, rivelando le sue fonti di ispirazione e le tecniche che utilizza per creare immagini suggestive e evocative. Con una carriera ricca di successi e una passione palpabile per la fotografia, l’incontro con Santi ha offerto agli ascoltatori una preziosa occasione per scoprire i segreti di un maestro dell’arte fotografica.
L’intervista
Nato ad Anghiari il 6 gennaio 1965, tra il 1992 e il 1994, Giovanni ha collaborato con la Fondazione Internazionale OIKOS per lo sviluppo sostenibile di Siena, partecipando a vari seminari e iniziative, e ha conseguito un diploma di qualifica in Pianificazione e Progettazione Paesaggistica. Inoltre, ha completato un Master in Gestione della Qualità dell’Ambiente.
Nella sua carriera professionale, ha lavorato come consulente per lo Studio di Geologia e Geofisica di Siena, occupandosi di aspetti naturalistici e di ripristino ambientale. Parallelamente, dal 1996 ha intrapreso la carriera di fotografo, ottenendo successo nel reportage giornalistico e nella fotografia pubblicitaria.
Giovanni Santi è anche docente presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Siena, dove tiene seminari sul linguaggio della fotografia. Collabora con diverse riviste, tra cui “Primapersona-percorsi autobiografici” come photoeditor, e con testate come “Il Venerdì de La Repubblica” e “Il Manifesto”.
Ha realizzato vari progetti fotografici per il Ministero degli Esteri e ha pubblicato numerosi libri, tra cui “Tornare a vivere” sulla chiusura dell’Ospedale Psichiatrico S. Niccolò di Siena e “Transilvania: dei luoghi e degli uomini”. Ha esposto le sue opere in mostre personali in diverse città italiane e all’estero.
Giovanni ha curato reportage fotografici per la Regione Toscana e l’Università di Siena, ed è stato coinvolto in progetti di documentazione visiva per ospedali e istituzioni in Palestina e Cis-Giordania. Ha inoltre prodotto un cortometraggio sul deserto libico e ha co-curato una mostra fotografica sul Campo di Siena.
La sua carriera è stata oggetto di studio in una tesi di laurea discussa presso l’Università di Siena, dimostrando il suo impatto significativo nel campo della fotografia e della documentazione visiva.
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Fujifilm ha di recente lanciato due importanti novità, la GFX100SII e la X-T50. Ne parliamo con Riccardo Scotti, After Sales Service Manager per la divisione Imaging Solution di Fujifilm Italia.
Scopriamo insieme a lui le caratteristiche di questi prodotti ed il futuro di Fujifilm!
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La serie di monografie intitolata “The Shunyo Raja Monographies” è un ambizioso progetto in corso da ben nove anni. Questa trilogia si distingue per l’approccio originale con cui affronta il tema del delta del Bengala, un’area geografica considerata uno degli epicentri più critici del cambiamento climatico globale. Attraverso tre diverse prospettive concettuali, la trilogia offre una rappresentazione visiva delle profonde trasformazioni che interessano questa regione.
Uno dei problemi più urgenti è l’innalzamento del livello del mare, che, insieme all’innalzamento repentino dei fiumi, ha portato all’inondazione di numerose isole nel delta del Bengala. Questi eventi catastrofici hanno messo in pericolo la vita di milioni di persone, le quali rischiano di diventare rifugiati climatici a causa della perdita delle loro abitazioni e dei loro mezzi di sussistenza.
Il lavoro di questa trilogia non si limita a documentare i disastri naturali, ma si concentra sulla mappatura visiva delle conseguenze umane e ambientali di tali eventi. Rappresenta con grande dettaglio la traiettoria degli sfollati, mostrando il doloroso viaggio di coloro che sono stati costretti a lasciare le loro case. Allo stesso tempo, illustra le abitazioni distrutte, le scuole crollate e i paesaggi perduti, dipingendo un quadro commovente delle comunità devastate dall’erosione costiera, dall’innalzamento del livello del mare e dall’intensificarsi dell’attività ciclonica.
La trilogia “The Shunyo Raja Monographies” si propone quindi non solo come una testimonianza artistica, ma anche come un grido di allarme sull’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici che stanno alterando drasticamente la vita e il territorio del delta del Bengala. Il progetto ci invita a riflettere sulle gravi implicazioni ambientali e umanitarie di questi fenomeni e sull’importanza di trovare soluzioni sostenibili per le popolazioni colpite.
Ne parliamo con l’autore in questa nuova puntata del podcast!
L’intervista
Arko Datto è un artista, educatore e curatore di Kolkata, India. Integrando nella sua pratica fotografia, video e installazione, sonda le questioni correlate all’immagine nell’era digitale, svolgendo contemporaneamente il ruolo di osservatore e commentatore di questioni critiche contemporanee.
I suoi progetti personali a lungo termine, i suoi saggi visivi e i suoi lavori sono stati pubblicati, tra gli altri, su TIME, National Geographic, The New Yorker, The Atlantic, Financial Times Magazine, M Le Monde, D La Repubblica. Per i suoi progetti ha ricevuto sovvenzioni dal Prince Claus Fund, dalla National Geographic Society, dall’IDFA Bertha Fund e dal Pulitzer Center for Crisis Reporting. La sua opera è stata esposta in tutto il mondo in sedi quali Den Hague Fotomuseum, Light Work, SFO Museum, Hamburger Bahnhof, Museum für Angewandte Kunst, Galleri Image, Unseen Amsterdam, Photo London, ecc.
Ha pubblicato tre libri fotografici: PIK-NIK (Edizioni Le bec en l’air, 2018), MANNEQUIN (Edizioni L’artiere, 2018), SNAKEFIRE (Edizioni L’artiere, 2021). Datto è stato ospite in residenze d’artista in programmi quali Light Work, Camargo Foundation, Docking Station e Rimbun Dahan. Ha co-curato la Chennai Photo Biennale 2021 ed è rappresentato dalla East Wing Gallery di Doha.
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In occasione della presentazione italiana delle due fotocamere Fujifilm: GFX100S II e X-T50, abbiamo avuto il piacere di intervistare Guglielmo Allogisi che dal primo aprile 2024 ricopre la carica di Chief Operating Officer FUJIFILM Italia S.p.A.
Un apprezzabile traguardo professionale che segue alla più importante riorganizzazione aziendale, infatti, Fujifilm ha deciso di creare due società differenti: Fujifilm Italia S.p.A. e FUJIFILM Healthcare Italia S.p.A.
In questa intervista scopriremo la nuova riorganizzazione societaria, ma conosceremo quali sono le ambizioni, i traguardi che Fujifilm vuole centrare limitatamente al mercato delle fotocamere, più in generale ci faremo guidare all’interno di un’azienda che mette la fotografia e le persone prima della tecnologia.
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Un evento meteorologico estremo si è abbattuto sull’Italia nord-orientale nell’ottobre 2018. Lo scirocco ha soffiato fino a 200 chilometri orari nelle valli dolomitiche, schiantando al suolo circa 14 milioni di alberi. La pioggia incessante ha fatto esondare i torrenti, trascinando a valle tronchi e detriti. Nel volgere di una notte, gli abitanti di alcune comunità montane di Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia si sono trovati con le cantine allagate e le case scoperchiate dal vento.
A oltre cinque anni di distanza, le conseguenze della tempesta Vaia sono ancora visibili e tangibili. I versanti di alcune montagne sono brulli. I boschi che restano sono invasi dal Bostrico tipografo, un coleottero parassita che si ciba di legno. Senza le piante, è venuta a mancare una protezione contro le frane e le valanghe. Mentre esperti e gente del luogo si rimboccano le maniche per riportare la situazione alla normalità, il danno economico complessivo è stato stimato in tre miliardi di euro.
Ne parliamo con l’autore in questa nuova puntata del podcast!
L’intervista
Matteo de Mayda (1984, Treviso, Italia) vive a Venezia. La sua ricerca visiva è focalizzata su cause sociali e ambientali.
Ha esposto il suo lavoro presso la Biennale di Venezia, MUFOCO, la Triennale di Milano, Camera Torino e il Design Museum di Londra.
Nel 2019 ha pubblicato Era Mare, un libro sul fenomeno dell’acqua alta a Venezia. Nel 2020 è stato selezionato da Artribune come miglior giovane fotografo italiano dell’anno. Nel 2021 è stato uno dei FUTURES talent selezionati da CAMERA (Centro Italiano per la Fotografia) e ha vinto l’Italian Sustainability Photo Award (ISPA) con There’s no calm after the storm. Nel 2022 ha vinto il British Journal of Photography International Award.
Le sue immagini sono state pubblicate su quotidiani e riviste italiane e internazionali, tra cui The New York Times, The Financial Times Magazine, Internazionale, Zeit e Vogue.
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Scalandrê – espressione dialettale romagnola che significa “fuori stagione, fuori fase” riferita a persone, animali o piante – è il titolo del primo libro di Marco Zanella, un progetto triennale su Cotignola, piccolo centro del Nord Italia di tradizione agricola.
Un’indagine su quella che è stata spesso definita la fine della civiltà rurale, a cavallo tra il mondo prima e quello dopo la pandemia; una realtà messa a dura prova dall’avanzare della nuova era digitale e dal confronto con un senso del tempo alienante: il ritmo naturale delle stagioni, delle feste e dei riti, che ha sempre scandito la vita di una comunità in contatto osmotico con la terra, rischia ora di essere stravolto e perso. In questo piccolo cosmo, la vita non sembra correre contro il tempo, ma su un binario parallelo, senza conflitti. Le immagini di Marco Zanella testimoniano l’impegno di una comunità a preservare antiche tradizioni e memorie collettive da un cambiamento accelerato.
Ne parliamo con l’autore in questa nuova puntata del podcast!
L’intervista
Marco Zanella è nato a Parma nel 1984. Si avvicina alla fotografia nel 2005, dopo che uno zio prematuramente scomparso gli regala le sue macchine fotografiche. Per alcuni anni studia fotografia a Milano e collabora con l’artista e amico Matteo Ferretti, anch’egli di Parma. Nel 2012 si stabilisce nello studio Cesura e diventa assistente di Alex Majoli, dove si forma come fotografo e stampatore fine-art.
Dal 2012 Marco viaggia spesso nel Sud Italia dove documenta le sue esperienze e i suoi incontri, alla ricerca di una visione personale di questo territorio. Lavora principalmente in Basilicata, Calabria e Sicilia.
Allo stesso tempo documenta la sua vita personale in Emila-Romagna, e il suo tempo allo Studio Majoli e a Cesura, in un diario visivo senza fine.
Nel 2018, grazie al fotografo e amico Daniele Casadio, si è avvicinato alla comunità del comune di Cotignola e al festival “Nell’ Arena delle balle di Paglia”; attualmente sta lavorando alla documentazione della vita quotidiana del paese, commissionata dal comune.
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Diversi mesi fa abbiamo avuto il piacere di ospitare ai nostri microfoni Nicola Moscelli, un fotografo con un progetto tutto particolare che narra la frontiera tra USA e Messico attraverso le immagini di Google Street View e altro materiale raccolto per far emergere le contraddizioni e le difficoltà che si creano quando una nazione crede di poter risolvere i problemi di frontiera eregendo muri.
I muri sono purtroppo una risposta comune per proteggere le economie nazionali e le opinioni pubbliche dalle crisi vicine, riflettendo le problematiche della globalizzazione. Il lavoro esplora il confine tra USA e Messico, anticipando le sfide delle future barriere. L’occhio di Google offre una prospettiva unica, mostrando una permeabilità del confine esclusivamente digitale.
Parleremo di questo progetto, il cui titolo è Dead End, ma anche di altri lavori. Abbiamo deciso di pubblicare l’intervista in podcast nel periodo in cui il libro relativo a Dead End è in dirittura di arrivo, come è possibile verificare sul suo sito.
L’intervista
Nato a Taranto nel 1980 e cresciuto a Bari, nel sud Italia, ha vissuto a Madrid, Vienna e Monaco prima di stabilirsi a L’Aia, dove attualmente risiede.
È un narratore e documentarista, utilizzan la fotografia e le arti visive per creare narrazioni con un particolare focus sull’ambiente e sul modo in cui l’umanità si relaziona ad esso.
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Partendo da un articolo apparso sul numero di settembre 2023 della rivista Tutti Fotografi, abbiamo voluto ospitare l’autore Massimo Pinciroli che ai nostri microfoni ha parlato di come poter costruire un vero e proprio studio fotografico in casa, con particolare riferimento alla teoria e tecnica nell’uso dell’illuminazione creativa.
Scopriamo insieme a Massimo come poter crescere nell’espressione fotografica anche con gli strumenti e con gli spazi che possiamo reperire nella nostra vita di tutti i giorni.
L’intervista
Massimo Pinciroli è un fotografo appassionato che ha trascorso gran parte della sua vita immerso nel mondo della fotografia. Fin da giovane ha dimostrato un interesse precoce per questo medium, prendendo in mano una macchina fotografica già all’età di cinque anni e guadagnandosi presto il titolo di “fotografo di famiglia”.
Con il passare degli anni, ha abbandonato le inquadrature amatoriali per dedicarsi seriamente allo studio e alla pratica della fotografia. A vent’anni, è stato notato da una rinomata multinazionale del settore fotografico, che lo ha ingaggiato per condurre sessioni di formazione in tutta Italia. In seguito, ha contribuito all’apertura di numerosi centri di sviluppo fotografico per una catena di grande distribuzione, fornendo formazione a personale non specializzato.
Con l’avvento del nuovo secolo, Pinciroli si è dedicato allo studio e alla diffusione della stampa a getto d’inchiostro, diventando un esperto nel campo. La sua passione per l’innovazione lo ha portato a sperimentare con le prime stampanti inkjet di grande formato e con le nuove soluzioni software, diventando un punto di riferimento per fotografi professionisti ed emergenti. Nel 2020, è stato nominato Epson Photo Evangelist per il suo impegno nella divulgazione delle tecniche di stampa fine art.
Negli ultimi quindici anni, Pinciroli ha ampliato i suoi interessi verso la ripresa fotografica, concentrandosi in particolare sulle tecniche di illuminazione. Le sue conoscenze in questo campo si sono tradotte in numerosi videotutorial e un intero videocorso sull’illuminazione fotografica, contribuendo ulteriormente alla sua reputazione di esperto nel settore.
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Biba Giacchetti ha collaborato per molti anni con il grande fotografo Elliot Erwitt, scomparso nel 2023 e che ha lasciato una enorme eredità espressiva ed artistica. La collaborazione di Biba non si è limitata al solo ambito professionale e lavorativo, ma l’ha vista a fianco ad Erwitt in moltissimi episodi della vita intensa, ironica e brillante del fotografo americano.
Scopriamo insieme a lei episodi noti e meno noti della vita di Elliot Erwitt accompagnati dalla consueta professionalità ed energia di Biba.
L’intervista
Biba Giacchetti, è stata nostra ospite in diverse occasioni in cui abbiamo avuto il piacere di conoscere il suo lavoro di curatrice e l’agenzia Sudest47. Grazie a lei, in Italia, abbiamo imparato ad apprezzare i lavori fotografici di Steve McCurry, Elliot Erwitt, Tina Modotti, solo per citarne alcuni.
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Dopo la prova in anteprima della nuovissima X100VI, pubblicata anche sul nostro Magazine, parliamo di questa piccola meraviglia della fotografia digitale con Riccardo Scotti, After Sales Service Manager per la divisione Imaging Solution di Fujifilm Italia.
Scopriamo insieme a lui perché siamo di fronte ad un importante miglioramento di una linea che già poteva essere considerata perfetta.
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Fino al 10 marzo a Palazzo Ducale a Genova la mostra “Steve McCurry – Children”, la prima esposizione tematica del celebre fotografo americano incentrata sul tema dell’infanzia, curata da Biba Giacchetti e Melissa Camilli dell’agenzia Sudest57
I bambini sono sempre stati un soggetto caro a McCurry, che li ha immortalati in diverse parti del mondo, catturando la loro energia, gioia e resilienza anche in contesti difficili. La sua celebre foto della “ragazza afgana” è un esempio emblematico della sua capacità di dare voce alle sofferenze dei bambini in zone di guerra.
“Steve McCurry – Children” presenta oltre 100 fotografie che raccontano la condizione dell’infanzia in tutto il mondo, con immagini di bambini profughi, lavoratori, che giocano o che semplicemente vivono la loro quotidianità. Le foto ci mostrano la diversità dei loro stili di vita, ma anche le sfide universali che affrontano, come la povertà, la guerra e la mancanza di istruzione.
Una mostra imperdibile per chiunque voglia conoscere il mondo attraverso gli occhi dei bambini e riflettere sulla responsabilità che abbiamo verso le nuove generazioni.
Ne parliamo con una delle curatrici: Melissa Camilli.
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Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una esplosione, perlomeno di interesse, riguardo tematiche inerenti all’intelligenza artificiale generativa, tanto da far sembrare l’avvento di strumenti come ChatGPT, Copilot ed altri una vera e propria nuova alba dell’umanità.
Abbiamo voluto riflettere insieme su quanto questo sia vero e quanto sia frutto di eccessivo entusiasmo, utilizzando anche tecniche di IA Generativa per produrre da zero interviste audio a fotografi ormai scomparsi…
Scopriamo insieme lo stato della IA, la sua futura applicazione in campo fotografico e gli esperimenti divertenti che ad oggi possiamo fare con un minimo sforzo per generare contenuti “impossibili”.
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Fabio Bucciarelli, noto per il suo lavoro in zone di conflitto come la Libia e la Siria, inizia come ingegnere delle telecomunicazioni ma decide di abbandonare la sua professione per dedicarsi alla fotografia, un’arte che ha scoperto a Barcellona nel 2006.
Un momento chiave della sua carriera è la guerra civile in Libia nel 2011, durante la quale riesce a documentare la morte di Muammar Gheddafi, ottenendo una fotografia iconica. Questo evento segna un punto di svolta nella sua carriera e attira l’attenzione internazionale sul suo lavoro.
Con lui parleremo del ruolo svolto dalla fotografia nella testimonianza della “verità”.
L’intervista
Fabio Bucciarelli è un fotografo, giornalista e autore internazionale noto per la sua copertura dei conflitti globali e delle terribili ricadute umanitarie che essi comportano. Con una carriera di oltre 15 anni, ha documentato i principali eventi globali, catturando immagini che riflettono la sua incrollabile empatia e il suo impegno nel raccontare le storie di coloro che sono stati colpiti da guerre, cambiamenti climatici e altre crisi dei diritti umani. Il suo lavoro è una potente chiamata all’azione, a sostegno di coloro le cui vite sono state sconvolte da questi problemi devastanti.
Ha realizzato reportage da zone di conflitto in tutto il Medio Oriente, tra cui la Libia durante la guerra civile e la caduta di Gheddafi, la Siria durante la battaglia di Aleppo, l’Iraq, Gaza, l’Iran, l’Egitto, la Turchia e l’Ucraina dall’inizio del conflitto nel 2014. Bucciarelli ha anche documentato le crisi umanitarie che si sono verificate in Africa, tra cui il Sud Sudan e il Mali. Oltre a occuparsi di conflitti e crisi umanitarie, ha raccontato una serie di eventi globali, tra cui i devastanti incendi in Brasile, le proteste contro il sistema economico neoliberista in Cile e la migrazione di massa dei centroamericani verso gli Stati Uniti. Nel 2020 e nel 2021 ha seguito per il New York Times la pandemia COVID-19 nel suo epicentro in Italia. Più di recente, è tornato in Ucraina per documentare l’invasione russa come inviato speciale del TG3/ Rai3, oltre che per importanti testate internazionali, tra cui Die Zeit e Il Fa
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Fabio Bucciarelli è un fotografo, giornalista e autore internazionale noto per la sua copertura dei conflitti globali e delle terribili ricadute umanitarie che essi comportano. Con una carriera di oltre 15 anni, ha documentato i principali eventi globali, catturando immagini che riflettono la sua incrollabile empatia e il suo impegno nel raccontare le storie di coloro che sono stati colpiti da guerre, cambiamenti climatici e altre crisi dei diritti umani. Il suo lavoro è una potente chiamata all’azione, a sostegno di coloro le cui vite sono state sconvolte da questi problemi devastanti.
Ha realizzato reportage da zone di conflitto in tutto il Medio Oriente, tra cui la Libia durante la guerra civile e la caduta di Gheddafi, la Siria durante la battaglia di Aleppo, l’Iraq, Gaza, l’Iran, l’Egitto, la Turchia e l’Ucraina dall’inizio del conflitto nel 2014. Bucciarelli ha anche documentato le crisi umanitarie che si sono verificate in Africa, tra cui il Sud Sudan e il Mali. Oltre a occuparsi di conflitti e crisi umanitarie, ha raccontato una serie di eventi globali, tra cui i devastanti incendi in Brasile, le proteste contro il sistema economico neoliberista in Cile e la migrazione di massa dei centroamericani verso gli Stati Uniti. Nel 2020 e nel 2021 ha seguito per il New York Times la pandemia COVID-19 nel suo epicentro in Italia. Più di recente, è tornato in Ucraina per documentare l’invasione russa come inviato speciale del TG3/ Rai3, oltre che per importanti testate internazionali, tra cui Die Zeit e Il Fatto Quotidiano
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CAMERA prosegue nella sua indagine sul ruolo delle donne nell’ambito della fotografia, dopo il successo delle mostre dedicate a Eve Arnold e a Dorothea Lange. Il nuovo progetto, intitolato “Fotografia è donna”, esplora l’universo femminile attraverso 120 immagini dell’agenzia Magnum Photos, spaziando dal dopoguerra a oggi. La mostra, allestita nella suggestiva residenza fortificata de La Castiglia di Saluzzo in provincia di Cuneo, presenta opere iconiche realizzate da autrici di fama internazionale come Eve Arnold, Cristina De Middle, Susan Meiselas, e altri celebri fotografi. Il percorso espositivo si focalizza sulla condizione femminile nel mondo, documentando le trasformazioni sociali degli ultimi settant’anni.
Il progetto “Fotografia è donna” è frutto della collaborazione tra il Comune di Saluzzo, la Fondazione Artea e CAMERA, con la curatela artistica affidata a Walter Guadagnini e Monica Poggi. La mostra conta sul sostegno di Magnum Photos e il contributo della Fondazione Amleto Bertoni. La Castiglia di Saluzzo sarà aperta al pubblico nei pomeriggi del venerdì e durante le giornate di sabato, domenica e festivi, offrendo un’opportunità di immergersi nell’affascinante panorama della fotografia femminile.
L’intervista
Storica della fotografia, dal 2019 Monica Poggi lavora presso CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia (Torino) come Responsabile mostre e Curatrice.
All’attività curatoriale affianca quella di scrittura, collaborando con giornali e riviste di settore.
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Il Museo di Palazzo Grimani, a Venezia, dedica la nuova mostra a David Seymour, protagonista della fotografia internazionale del Novecento, dal 6 dicembre 2023 al 17 marzo 2024.
Il progetto, in collaborazione con Suazes, ha debuttato con successo lo scorso anno con una monografica su Inge Morath, la mostra su “Chim” presenta circa 200 pezzi tra fotografie, documenti e riviste d’epoca, selezionati tra il 1936 e il 1956.
Le immagini comprendono i reportage più significativi di Seymour, come la Francia del 1936, la Guerra Civile spagnola, l’Europa post-Seconda Guerra Mondiale e il progetto “Children of War” del 1948 per l’UNICEF. La mostra offre uno sguardo sul “mondo” di Seymour attraverso 150 immagini, documenti e una sezione dedicata alla Maleta Mexicana, una valigia di tesori fotografici ritrovata nel 1995.
Ne parliamo con Marco Minuz, curatore della mostra e già ospite ai nostri microfoni!
L’intervista
Critico e curatore d’arte, giornalista, Marco Minuz ha al suo attivo esperienze in Nord Europa presso il Museo d’Arte Moderna di Stoccolma (Moderna Museet) che si espandono poi a la Biennale di Venezia, la Peggy Guggenheim di Venezia (progetto di intership) e la Fondazione Querini Stampalia di Venezia. Entra nell’albo dei giornalisti pubblicisti collaborando per anni con la redazione culturale di stato slovena. Collabora per varie riviste di arte e design e da anni è redattore del magazine bilingue “Illywords” del gruppo Illy Caffé.
Viene incaricato di gestire tutti gli aspetti del progetto, promosso dal Comune e dalla Provincia di Pordenone, della mostra (con relativo catalogo) dedicata a Harry Bertoia, attivando autonoma-mente prestiti con grandi musei americani ed europei (Vitra, Guggenheim di New York) e organizzando iniziative negli Stati Uniti d’America e in Canada.
Nel 2009 viene incaricato di seguire l’avvio della nuova Galleria d’arte Moderna e Contemporanea di Pordenone. In particolare segue la progettazione grafica dell’ente, sviluppa un progetto di partnership con aziende private, sviluppa un progetto di membership e segue tutta la pianificazione mediatica dell’evento organizzando eventi ad hoc (tra le quali la conferenza di presentazione del progetto presso il Museo d’Arte Contemporanea MACRO di Roma); progetta e realizza attività mirate per il target dei giovani (serate con videoarte); cura ed organizza sei mostre con relativo catalogo tra le quali cito Jim Goldberg, Italo Zannier, Alessandro Bergonzoni. Minuz realizza un fittissimo programma di conferenze, incontri, workshop con artisti, direttori, soggetti privati e istituzionali e sviluppa una rete di rapporti con molte importanti istituzioni museali e culturali europee.
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La fotografia negli ultimi decenni è passata attraverso tante rivoluzioni, una di queste riguarda proprio il mondo dell’editoria, dalle riviste patinate ai forum e ai blog. C’è ancora spazio per l’editoria tradizionale? C’è ancora tempo per godere di un lavoro di qualità tra i mille messaggi che ogni giorno ci scorrono davanti agli occhi? Ne parliamo con Paolo Namias, editore e direttore delle attività della Rodolfo Namias Editore, con all’attivo tante riviste di fotografia, presenti e passate, come Progresso Fotografico, Zoom, Tutti Fotografi…
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Parlare di fotografia utilizzando il media videografico, è questo il grande lavoro che Giulia Vannucci sta portando avanti da ormai 3 anni, nell’ottica di narrare l’opera e l’artista attraverso immagini in movimento. Con lei parleremo di cinema, arte, fotografia e futuro dell’espressione artistica attraverso tutti i media che possano avvicinare autori e fruitori.
L’intervista
Giulia Vannucci è un’artista indipendente, profondamente legata alla tematica del paesaggio, dell’archivio fotogra?co e della memoria.
Dal 2020 lavora al progetto “Video Ritratti di Fotogra?”, una serie di video documentari dedicati ad alcuni esponenti della fotogra?a italiana e internazionale.
Il progetto è stato pubblicato dalla rivista italiana Artribune (2020), proiettato presso Artecinema – International Film Festival (2021), Cineteca di Bologna (2022), National Gallery of Art di Washington e al Liverpool Indie Awards (Exploring a sense of place in the landscape, John Davies, 2023)
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At the third edition of the Nomadic Photography Festival “Molichrom”, we had the honor and pleasure of meeting and interviewing Japanese American photographer Michael Yamashita.
Starting in the footsteps of Marco Polo, his well-known work exhibited during the Festival in Campobasso, we retrace the story of a great photographer and the importance in never stopping, making storytelling the second soul of photography.
In occasione della terza edizione del Festival della Fotografia Nomade “Molichrom” abbiamo avuto l’onore ed il piacere di conoscere ed intervistare il fotografo americano giapponese Michael Yamashita.
Partendo dalle tracce di Marco Polo, suo noto lavoro esposto durante il Festival a Campobasso, ripercorriamo la storia di un grande fotografo e l’importanza nel non fermarsi mai, facendo della narrazione la seconda anima della fotografia.
L’intervista
Born in 1949 in San Francisco, California, and raised in Montclair, New Jersey. Yamashita graduated from Montclair Academy in 1967. He graduated from Wesleyan University with a degree in Asian studies, and after college in 1971, he traveled to Japan to teach English. After joining a photo club to work on his Japanese, he was inspired to pursue photography professionally. After living and shooting throughout Asia for seven years, he returned to the US where he started working for the National Geographic in 1979. Since then, he has traveled and photographed places as diverse as Somalia, Sudan, England, Ireland, and Papua New Guinea, Iraq, Afghanistan, and Iran, with special concentration on Asia & the Silk Road, including Japan, China and Tibet. He is also a frequent lecturer, including with TedX, teaches and conducts photo workshops across Asia and the United States.
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La città di Bergamo, circondata dalle sue storiche mura medievali, diventa il palcoscenico di un’esperienza visiva straordinaria. Il “FOTOGRAFICA. Festival di Fotografia Bergamo” torna in una quarta edizione, proponendo uno sguardo profondo sull’essenza umana attraverso l’arte della fotografia. Quest’anno, il festival si inserisce nel contesto di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, portando con sé una serie di mostre internazionali e prospettive uniche sulla fotografia contemporanea. Dal 14 ottobre al 19 novembre 2023, la città alta di Bergamo si illuminerà di emozioni, resilienza, solidarietà, e cultura.
Ne parliamo con Daniela Sonzogni, direttrice del Festival.
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Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 21 settembre 2023 al 18 febbraio 2024 alle Gallerie d’Italia – Torino la mostra “LUCA LOCATELLI. THE CIRCLE. Soluzioni per un futuro possibile” a cura di Elisa Medde, realizzata col supporto specialistico della Ellen MacArthur Foundation – la maggiore fondazione al mondo impegnata a sostenere la Circular Economy e di cui Intesa Sanpaolo è dal 2015 l’unica istituzione finanziaria con il ruolo di Strategic partner – e con la collaborazione della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cariplo.
Ne parliamo con la curatrice, scopriremo quanto sia importante il rapporto tra artista e curatore e tutte le peculiarità della mostra di Luca Locatelli in un percorso tra fotografia, arte e comunicazione.
L’intervista
Elisa Medde è una storica dell’arte specializzata in fotografia e cultura visiva. Curatrice, editor, saggista e docente, la sua ricerca si è sviluppata nel rapporto tra editoria e istituzioni museali, riflettendo sulla relazioni tra immagine, comunicazione e le strutture di potere. Nel ruolo di panel speaker e docente prende parte con regolarità a seminari e conferenze intorno all’immagine fotografica, ospite di istituzioni in Europa e Stati Uniti (Red Hooks Lab, NYC; Westminster University, London; FotoDepartament, Saint Petersburg; Camera, Torino; MiCamera; Milano, Rencontres pour la Fotografie, Arles; Maison Européenne de la Photographie – MEP, Paris; HDK Valand in Gothenburg; Stockholm School of Photography; Fotofilmic, Vancouver, CA; Canon Foundation; KABK, Paesi Bassi; et al.). È lecturer presso il Master Photography di ECAL, Losanna e presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera. In qualità di esperto dell’immagine fotografica è stata nominator e membro di giuria di vari premi nazionali ed internazionali (Luma Rencontres Dummy Book Award; Cortona ON The Move; Lens Culture Award; Prix Elysée; The Leica Oskar Barnack Award; MAST Foundation for Photography Grant; Getxo Photo; Photo Vogue, Premio Fabbri et al). Suoi contributi sulla fotografia sono stati pubblicati su varie testate nazionali ed internazionali (ArtTribune, PhotoEye, Time Magazine, Foam Magazine, Something We Africans Got, Vogue Italia / L’Uomo Vogue, YET Magazine, C4 Journal, Flash Art et al). Lavora regolarmente con numeros* artist*, supportandone lo sviluppo di mostre e progetti editoriali (da ultimo Thomas Albdorf, Christiane Peschek, Fabio Barile, Sofia Masini, Andy Sewell, Marisol Mendez). Nel 2019 ha co-curato LOOKING ON – Sguardi e Prospettive sulla Nuova Fotografia Italiana per il MAR di Ravenna, dietro invito di Osservatorio Fotografico (ideatore del progetto). Dal 2012 al 2023 si è occupata della direzione artistica ed editoriale di Foam Magazine – International Photography Magazine, per il quale ha curato 33 edizioni come Editor in Chief. Sotto la sua guida, Foam Magazine è stato nominato dalla Lucie Foundation (NYC) per due volte Best Photography Magazine of The Year – nel 2017 e nel 2019. Dal 2021 è membro del Board of Directors di Salwa Foundation (Amsterdam), una fondazione che progetta programmi per artist* con un background migrante, offrendo un punto di ingresso per artist* emergenti nella scena culturale olandese. Elisa ha ricevuto il 2023 RPS Award for Photography Publishing da parte della Royal Photographic Society.
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In anteprima assoluta per l’Italia dal 8 settembre al 16 dicembre 2023, presso il centro culturale ed espositivo “la Casa di Vetro” di Milano in via Sanfelice 3, sarà possibile visitale la mostra “8 settembre ’43. La liberazione d’Italia – La sconfitta dell’Asse in Nord Africa e dei Nazifascisti in Italia negli archivi fotografici di stato americani, polacchi e tedeschi”.
Aperta dal mercoledì al sabato dalla ore 16.00 alle 19.00, l’esposizione è curata dal giornalista pubblicista Alessandro Luigi Perna, opinionista esperto di storia della fotografia e appassionato di storia contemporanea, e prodotta da Eff&Ci Facciamo Cose di Federica Candela, consulente e produttrice in ambito culturale, artistico e fotografico.
Scopriamo insieme al curatore la storia dietro la scelta del tema e delle fonti storiche e fotografiche che hanno portato a creare una mostra davvero unica nel suo genere.
L’intervista
Alessandro Luigi Perna è un giornalista pubblicista, un consulente editoriale, un consulente nella comunicazione (con servizio di ufficio stampa e pr), un curatore, organizzatore e consulente in campo fotografico, un ideatore e produttore di attività educational con la fotografia.
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Photo Digest è la nostra risposta alla crescente necessità di esplorare il mondo della fotografia in modo più concentrato e coinvolgente.
Immagini, analisi, tecnica, idee, ispirazioni, interviste, suggerimenti, trucchi; Photo Digest è più di una rubrica fotografica.
È una comunità di appassionati di fotografia che desiderano percorrere il mondo attraverso le parole degli altri per conoscerlo con occhi nuovi. Unisciti a noi in questo viaggio straordinario e preparati a essere ispirato, educato e sorpreso dalla bellezza e dalla potenza della fotografia.
In questa puntata scopriamo la nuova Leica Q3 insieme a Eolo Perfido, rinomato fotografo, Leica Certified Photographer e Leica Akademie instructor.
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Fino al 28 gennaio 2024 a Palazzo Roverella la più completa mostra mai organizzata in Italia sull’opera di Tina Modotti (1896-1942). Più di 300 opere tra immagini, filmati e documenti ricostruiscono il lavoro fotografico di una delle più importanti fotografe del XX secolo. Dalle architetture alle nature morte, dal racconto della quotidianità dei ceti popolari, dei contadini, degli operai, dei bambini e delle donne, alla mutazione delle periferie con l’arrivo della nuova modernità.
Se i suoi primi passi come fotografa risentono ancora dell’influenza del grande fotografo americano Edward Weston, di cui fu assistente e modella negli anni della rivoluzione Messicana, lo sguardo di Tina Modotti acquista presto una sua personalità sia nella scelta dei soggetti che nella loro rappresentazione.
Come spesso accade, dopo la sua morte nel 1942, la figura di Tina Modotti fu per molti anni dimenticata. Fino al 1977, data in cui il Moma di New York le dedicò un’importante retrospettiva che segnò la riscoperta della sua’opera confermandole il ruolo di grande protagonista del XX secolo.
Ne parliamo con il curatore Riccardo Costantini.
L’intervista
Riccardo Costantini, nato nel 1978, operatore culturale per Cinemazero, Le voci dell’inchiesta e Le Giornate del Cinema muto, ha insegnato “Didattica degli audiovisivi” presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Trieste, curatore di pubblicazioni monografiche sul cinema (Fellini, Bergman, Resnais, Losey, Moretti, Kezich, Pasolini…) e di saggi in volumi collettanei, ha tenuto conferenze in Italia e all’estero su temi legati all’audiovisivo.
Curatore di mostre fotografiche in Italia e all’estero (Pasolini, Tina Modotti, Tarkovskij…) e dei relativi cataloghi, si occupa anche di cinema documentario, sia sul versante autoriale che produttivo/ distributivo.
Cura progetti editoriali ed espositivi di singoli autori e collettivi.
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In questa puntata scopriamo la nuova linea Instax insieme a Davide Santini di Fujifilm!
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In questa puntata scopriamo la GFX100 II insieme a Riccardo Scotti, Product Manager di Fujifilm!
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Dal 13 settembre al 6 ottobre 2023, Terre des Hommes presenta presso lo Spazio Extra MAXXI di Roma la mostra Straordinarie. Protagoniste del presente con le fotografie di Ilaria Magliocchetti Lombi. Più di cento ritratti e voci di donne italiane, provenienti da molteplici ambiti della società contemporanea, testimoniano tanti modi diversi e tutti possibili di affermarsi e realizzare le proprie ambizioni nonostante e oltre pregiudizi e discriminazioni.
Ne parliamo con la curatrice, Renata Ferri, giornalista, fotografa, produttrice; con lei ripercorriamo non solo i temi della mostra ma anche quanto la fotografia possa ancora narrare con forza e con grazia le grandi storie della realtà che ci circonda.
L’intervista
Giornalista, dal 2005 Renata Ferri è caporedattore photoeditor di iO Donna, il femminile del Corriere della Sera. Dal 2010 al 2018 ha ricoperto lo stesso ruolo anche per Amica, il mensile femminile di Rcs Mediagroup.
Dal 1991 al 2005 ha diretto la produzione fotografica di Contrasto. Insegna in scuole di fotografia e corsi specialistici dedicati. Ha partecipato a numerose giurie italiane e internazionali, incluse due edizioni del World Press Photo (2011 e 2012). Dal 2010 al 2015 ha tenuto blog di storie fotografiche su ilpost.it
Cura progetti editoriali ed espositivi di singoli autori e collettivi.
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Nel mio lavoro è fondamentale lo stato d’animo interiore, la distanza, il silenzio, l’ombra, la memoria e le dissonanze, voci che arrivano da lontano e rimangono impresse nei miei scatti
Scopriamo insieme il delicato, consapevole e profondo lavoro che Davies Zambotti mette in ciascuna delle sue opere sempre a cavallo tra fotografia e cinema.
L’intervista
DAVIES ZAMBOTTI è una Regista/ Fotografa che ha lavorato in molti set cinematografici, tra cui “Sorelle Mai” di Marco Bellocchio, “I Galantuomini” di Edoardo Winspeare, “The International” di Tomy Tykwer.
Attraverso i suoi lavori personali, ricerca e analizza l impossibilità della certezza umana, utilizzando il video e la fotografia come un microscopio, una lente con cui poter osservare le ombre fra gli interstizi del quotidiano.
Dopo il Liceo Artistico ha studiato Pittura presso l’accademia “Albertina” di Torino,
Regia e Produzione Audio/ Video a Milano e partecipato ad una Masterclass tenuta da Marco Bellocchio.
Lavora fra Torino e Milano.
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Dal 21 giugno al 6 settembre 2023, presso l’Appartamento dei Principi a Palazzo Reale, è possibile visitare la mostra gratuita Mario Dondero. La libertà e l’impegno, promossa da Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Silvana Editoriale, in collaborazione con l’archivio Mario Dondero, con la curatela di Raffaella Perna.
Proprio con lei parliamo non solo della mostra, ma anche della straordinaria vita ed opera di Mario Dondero
L’intervista
Raffaella Perna insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università di Roma La Sapienza. I suoi studi si sono concentrati sui legami tra arte e fotografia nel XIX e XX secolo, sui rapporti tra arte e femminismo e più in generale sul contributo delle donne nell’arte, la fotografia e la critica d’arte in Italia e in Nord America. Un ulteriore filone di ricerca ha riguardato la neoavanguardia a Roma tra la fine degli anni Cinquanta e i Settanta. Dal marzo 2022 è responsabile del progetto “Network Inter-universitario” promosso da La Fondazione Quadriennale di Roma, volto a favorire i rapporti tra l’istituzione e le università. È responsabile di unità del progetto PRIN 2020 Italian Feminist Photography (PI Federica Muzzarelli, Università di Bologna) e fa parte del Centro di ricerca FAF – Fotografia, arte, femminismo, che afferisce all’Università di Bologna. È autrice dei libri: Piero Manzoni e Roma (Electa, 2017), Pablo Echaurren, il movimento del ‘77 e gli indiani metropolitani (2016), Arte, fotografia e femminismo in Italia negli anni Settanta (2013), Wilhelm von Gloeden (2013), In forma di fotografia (2009). È nel comitato editoriale della rivista scientifica “Arabeschi. Rivista di Studi su letteratura e visualità” (Fascia A) e nel comitato di redazione della rivista scientifica “PianoB” (Fascia A). Dal 2018 dirige la collana editoriale “Quaderni della Fondazione Echaurren Salaris” pubblicata da Postmedia Books, Milano. Tra il 2019 e il 2021 è curatrice della rubrica “Arte e femminismi” edita dalla rivista “Flash Art” (Milano). Ha curato e co-curato numerose mostre in spazi pubblici e privati, tra cui: Ketty La Rocca. Se io fotovivo (Camera, Torino con M. Poggi); The Unexpected Subject 1978 Art and Feminism in Italy (Frigoriferi Milanesi, 2019, sponsor Dior), L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2018 (Triennale di Milano e Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2016, 2018), Ketty La Rocca (2018, PAC di Ferrara); Grandi fotografia a 33 giri (Auditorium Parco della Musica, Roma 2012).
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Durante il weekend inaugurale abbiamo avuto modo di visitare le numerose esposizioni dell’edizione 2023 del Cortona On The Move e cerchiamo di raccontarvi in breve un po’ tutti i temi, gli artisti, le impressioni che abbiamo avuto, confermando ancora una volta il ruolo importante che ormai ha assunto da anni questo Festival nel panorama internazionale.
Il Festival
Il Cortona On The Move è un festival internazionale di fotografia che si tiene ogni anno a Cortona, in Toscana. Il festival è stato fondato nel 2010 dall’Associazione Culturale Onthemove ed è dedicato alla fotografia di viaggio, al reportage e alla fotografia d’autore.
Il festival offre una varietà di eventi, tra cui mostre, proiezioni, workshop, incontri con fotografi e giornalisti, conferenze e premi. Le mostre sono ospitate in diversi luoghi della città, tra cui la Fortezza del Girifalco, Palazzo Baldelli e la stazione di Camucia.
Il Cortona On The Move è un evento importante per la fotografia italiana e internazionale. Il festival offre l’opportunità di vedere il lavoro di alcuni dei più importanti fotografi del mondo e di conoscere le ultime tendenze della fotografia. Il festival è anche un luogo di incontro e confronto per appassionati di fotografia, professionisti e studenti.
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Il nostro podcast dal 2010 ha ospitato fotografi di diversa fama, dai grandi nomi agli emergenti.
La missione di Discorsi Fotografici, da sempre, è proprio quella di dar voce a chiunque sappia raccontare di fotografia, di espressione, di passione per le storie importanti.
Alcuni grandi nomi hanno comunque sempre fatto parte della nostra lista desideri ed uno di questi era quello di Steve McCurry
Grazie a Eolo Perfido ed Antonella Catanese, durante una recente, calda, domenica romana siamo riusciti a coronare questo sogno avendo avuto la possibilità di passare parecchio tempo insieme al fotografo della “ragazza afgana”.
Non solo intervista quindi ma anche momenti di convivialità che meglio ci hanno fatto conoscere il carattere gentile, l’umanità e la professionalità di un uomo che ha segnato la storia della fotografia e l’ha cambiata per sempre.
L’intervista
Steve McCurry è tra i più famosi fotografi a livello internazionale. È noto per i suoi straordinari ritratti e reportage realizzati in tutto il mondo, con un’attenzione particolare all’Asia. McCurry ha una carriera di successo che si estende per oltre quattro decenni, ed è considerato uno dei fotografi più influenti del nostro tempo.
Uno dei suoi lavori più celebri è l’iconica fotografia della “Ragazza afgana”, scattata nel 1984 in un campo profughi in Pakistan durante l’invasione sovietica dell’Afghanistan. Questo ritratto ha ottenuto un’ampia visibilità ed è diventato uno dei simboli più riconoscibili del conflitto e dell’oppressione delle donne.
Le sue fotografie sono state pubblicate su molte riviste internazionali, tra cui National Geographic, e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo lavoro. McCurry ha anche pubblicato diversi libri fotografici, tra cui “The Unguarded Moment”, “South Southeast”, “In the Shadow of Mountains” e “India”.
Steve McCurry ha dimostrato un impegno costante nel documentare la condizione umana e nel raccontare storie attraverso la fotografia. Il suo lavoro continua a ispirare fotografi e spettatori di tutto il mondo, offrendo un’opportunità di riflessione e comprensione sugli aspetti più profondi dell’esperienza umana.
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La 13° edizione di Cortona On The Move ci presenta quest’anno 30 grandi protagonisti della fotografia nazionale e internazionale, oltre ad esperti, giornalisti e appassionati da tutto il mondo. Larry Fink, Massimo Vitali, Dana Lixenberg, Chauncey Hare, Marco Garofalo, Irina Werning, Fabiola Ferrero sono solo alcuni dei nomi dei fotografi a cui saranno dedicate le 26 mostre allestite tra il centro storico, la Fortezza medicea del Girifalco e la “Stazione C”, accanto alla stazione ferroviaria di Camucia-Cortona.
Ne parliamo con Veronica Nicolardi e Paolo Woods, rispettivamente direttrice e direttore artistico del Festival
L’intervista
Veronica Nicolardi è da due anni la direttrice del Cortona On The Move dopo esserne stata parte integrante da più di 8 anni in qualità di Project Manager.
Paolo Woods, direttore artistico del festival Cortona On The Move, è un fotografo, regista, curatore e insegnante. Lavora principalmente su progetti a lungo termine che combinano la fotografia con il giornalismo investigativo. È fotografo collaboratore del National Geographic e il suo lavoro viene regolarmente pubblicato in tutto il mondo da riviste come Time, Le Monde, Geo, Internazionale, Newsweek, ecc.
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Nel corso degli ultimi vent’anni, abbiamo assistito a un’enorme crescita nella produzione di fotografie, resa più accessibile dalla semplicità degli strumenti e affascinante grazie all’attrazione dei social media. Tuttavia, abbiamo perso l’abitudine di creare e collezionare album fotografici, sia nel contesto vernacolare che in quello professionale e artistico, dimenticando a volte di celebrare le nostre creazioni.
Fortunatamente, ci sono ancora eventi che ci ricordano quanto sia meravigliosa la fotografia su carta, come avviene nell’ambito dell’OASIS Photocontest Roero 2023. Questo concorso internazionale di fotografia naturalistica, giunto alla sua 15ª edizione, conta sulla partnership di Fujifilm. La mostra che ne deriva è attualmente ospitata presso il Castello Roero di Monticello d’Alba e rimarrà aperta al pubblico fino al 30 luglio.
L’intervista
Felice Ucchino è Product and Sales Manager e CLP & Printing Solution di Fujifilm Italia, con lui a Roero abbiamo parlato di stampa fotografica e di quanto sia importante non fermarsi allo scatto in digitale.
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Sabine Weiss (1924-2021) è una delle principali rappresentanti della corrente del dopoguerra che in Francia viene abitualmente definita “la fotografia umanista” e di cui fanno parte fotografi come Robert Doisneau, Willy Ronis o Edouard Boubat.
Reportage, illustrazione, moda, pubblicità, ritratto d’artista, lavoro personale: Sabine Weiss ha approcciato tutti gli ambiti della fotografia come una sfida, un pretesto d’incontro e di viaggio, un modo di vivere e di espressione di sé. Questa retrospettiva a cui l’autrice ha dato il proprio contributo fino al suo ultimo respiro, testimonia la passione di una vita e mette in luce le dominanti di un’opera in empatia costante con l’essere umano.
L’intervista
Virginie Chardin è una curatrice freelance che si occupa di storia della fotografia. Ha curato le seguenti mostre: Willy Ronis a Parigi e Parigi a colori, dai fratelli Lumière a Martin Parr al Municipio di Parigi; Immagini di una capitale al Folkwang Museum di Essen; Denis Darzacq al Pavillon Carré de Baudoin; Pierre de Fenoÿl, una geografia immaginaria e Sabine Weiss al Jeu de Paume-Château de Tours; Antonin Personnaz al Museo delle Belle Arti di Rouen. È stata responsabile di progetti al Museo Nicéphore-Niépce, responsabile dei premi dei Rencontres d’Arles e delegata del Mese della Fotografia di Parigi. Ha scritto i libri fotografici Séeberger Frères, Ernst Haas e Sabine Weiss.
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Sperimentare, in una continua ricerca di ciò che non è immediatamente visibile all’occhio, è sempre fonte di grande meraviglia, come dimostrano le opere di Chiara Dondi.
Nella ricerca incessante che anima la pratica di Chiara il corpo svolge un ruolo chiave: racconta, traccia, scrive storie e microstorie, e la sua rappresentazione, che in questo caso è di un corpo “altro”, diventa strumento privilegiato per conoscere meglio il proprio, di corpo; come lo percepisce chi lo abita, e come viene percepito da chi ci si avvicina. Un esercizio di empatia che rende il lavoro di Chiara intrinsecamente contemporaneo e necessario, discostandosi dalla fiumana di immagini che esibisce corpi nudi senza profondità, e rendendo, tramite l’intervento diretto sulle fotografie, i suoi corpi parlanti.
L’intervista
Chiara Dondi è una fotografa di cinema con sede nel nord Italia.
Interessata alla pittura fin da bambina, durante gli anni accademici a Firenze ha scoperto la fotografia.
Tutta la sua produzione cerca di combinare la fotografia cinematografica con il suo passato di pittrice.
Dopo lo sviluppo, ogni foto viene accuratamente dipinta a mano con acquerelli.
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Il cielo notturno è diventato una tela sporca e sconosciuta a causa dell’illuminazione artificiale. La maggior parte delle persone non ha mai visto la Via Lattea, e in molte città, la maggior parte delle stelle è invisibile a occhio nudo. La luce blu emessa da luci pubbliche, finestre, lampioni e fari a LED danneggia l’ecosistema notturno e disturba il ciclo circadiano umano, favorendo l’insorgere di malattie come il cancro, il diabete e la depressione. Gli epidemiologi considerano la scomparsa della notte un fattore di rischio, equiparabile all’inquinamento, all’alcol e al fumo. Il Parlamento europeo chiede di ridurre l’uso della luce artificiale esterna entro il 2030. Anche nello spazio, i satelliti per le telecomunicazioni creano ostacoli per gli astronomi. La vita naturale è gravemente colpita, con gli uccelli migratori che deviano dalla rotta, le piante che non riconoscono più l’inizio dell’inverno e molti insetti a rischio di estinzione. Protege Noctem è un progetto che documenta gli sforzi di scienziati e cittadini per contrastare la scomparsa della notte e proteggere la sua biodiversità.
Ne abbiamo parlato con l’autore, Mattia Balsamini, durante le giornate inaugurali del Festival Fotografia Europea di Reggio Emilia
L’intervista
Nato a Pordenone, Mattia Balsamini si è trasferito a Los Angeles nel 2008, dove ha iniziato gli studi al Brooks Institute. Nel 2010 ha iniziato a lavorare presso lo studio di David LaChapelle come assistente di studio e archivista. Nel 2011, dopo aver conseguito la laurea con menzione d’onore, è tornato in Italia. Insegna fotografia all’Università IUAV di Venezia e fotografa ampiamente la tecnologia e le sue implicazioni sociali, concentrandosi sul lavoro come fattore di identità. Nel corso degli anni ha realizzato progetti personali ed editoriali in collaborazione con istituzioni come il MIT, la NASA, la Charitè University di Berlino e l’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Zurigo. Il suo lavoro è stato esposto alla Triennale di Milano, al MAXXI, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e all’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco.
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Grande Padre è un progetto nato dall’incontro tra gli sguardi sull’Albania del giornalista Christian Elia e della fotografa Camilla De Maffei, entrambi impegnati da anni a raccontare un paese vicino e allo stesso tempo troppo lontano nell’immaginario degli italiani. Grande Padre nasce per riflettere su quanto resta degli anni del regime nei comportamenti, nella quotidianità, nella memoria degli albanesi.
Nel dicembre del 1990, lentamente, iniziava la fine di un sistema che, dal 1945, aveva pervaso le vite di un popolo intero. Quanto di quei segni, di quegli strati resta ancora oggi nell’Albania che corre veloce – a volte freneticamente – verso un’idea di futuro in continua mutazione?
L’intervista
Dal suo sito web
Sono nata a Cles (Italia) nel 1981.
La mia pratica fotografica combina un approccio documentaristico con narrazioni personali, che non mirano a illustrare e descrivere letteralmente, ma piuttosto a interpretare attribuendo nuovi significati agli elementi quotidiani.
Dal 2009 ho concentrato il mio lavoro personale nei Balcani, con particolare attenzione alla Bosnia Erzegovina, alla Romania e all’Albania. In molti dei miei progetti a lungo termine il mio obiettivo è stato quello di osservare questi territori da un punto di vista emotivo, culturale e geopolitico e di esplorare e mettere in relazione i concetti di identità, memoria e paesaggio.
Combino i miei progetti personali con incarichi e commesse editoriali.
Dal 2011 insegno fotografia. Sono specializzata nel tutoraggio di progetti a lungo termine e tengo anche corsi di storia della fotografia, teoria dell’immagine ed estetica.
Sono cofondatrice ed insegnante di El Observatorio, uno spazio con sede a Barcellona dedicato alla creazione fotografica, un laboratorio didattico specializzato in fotografia e narrazione visiva.
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Andrea Falcon, fotografo e giornalista professionista, ha seguito Mario Appignani, detto Cavallo Pazzo, per tutto il 1994. Il suo lavoro è stato di recente pubblicato nella mostra Cavallo Pazzo / Mario Appignani – Frammenti di una Vita Underground, che intende riscoprire la figura di Mario Appignani e restituire la complessità del personaggio: attivista radicale, indiano metropolitano, invasore di piazze e stadi, sabotatore televisivo, scrittore di denuncia sociale, sodale di Pasolini, outsider picaresco e sentimentale, presenza trasversale nei territori della politica e dell’underground, leader di se stesso ma protagonista dimenticato della vita pubblica italiana, morto a soli 41 anni nel 1996 a Roma.
L’intervista
Dal suo sito web:
Ho iniziato a fotografare per gioco da ragazzo, con le macchine fotografiche che trovavo in casa. L’interesse e la ricerca si sono aggiunte nel 1986, quando ho iniziato a frequentare un circolo amatoriale del mio quartiere (Associazione Fotografica Tempo Reale) con la mia prima reflex. Con i miei nuovi amici ho scoperto il piacere di esporre le mie fotografie in mostre collettive o individuali e di partecipare ai concorsi.
Nel 1989 ho provato la soddisfazione di pubblicare le fotografie sui giornali. Ho iniziato a collaborare con il periodico Partire del Centro Turistico Studentesco e con la rivista di settore Fare Vela. Con quest’ultima ho cominciato a scrivere articoli, in principio solo per i servizi realizzati con le mie foto, diventando anche giornalista professionista. Per altri vent’anni, fino al 2013, ho lavorato esclusivamente per Il Giornale della Vela, collaborando occasionalmente con altri periodici tra cui L’Espresso, Album di Repubblica, No Limits, Viaggiare, Barche a Motore, Arte Navale, Buon Viaggio, Chi, TV Sorrisi e Canzoni, Class.
Per la vela e il mare ho seguito storie di ogni genere, dalle Olimpiadi alla Coppa America, dalle cronache locali in Italia ai campionati del mondo, coprendo eventi in Nuova Zelanda, Australia, Brasile, Stati Uniti, Barbados, Martinica, Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna, Svezia, Malta, Svizzera, Croazia, Grecia, Qatar, Tunisia, Senegal, Sudafrica e Bermuda.
La libera professione avviata nel 2014 è stata l’occasione per riprendere il viaggio nella fotografia che avevo iniziato anni prima, ma che avevo interrotto per dedicarmi principalmente al fotogiornalismo nel mondo del mare. La partecipazione alla WSP Masterclass 2014-2015 di Fausto Podavini, Giovanni Cocco e Paolo Marchetti, mi ha spinto ad allargare il mio interesse anche verso altre tematiche. Con il rinnovato linguaggio del reportage ho iniziato a lavorare con alcune ONG in Libano e in Nepal e a intraprendere progetti personali. La vela continua a essere una grande fonte d’ispirazione dei miei lavori, che sono stati pubblicati anche al di fuori delle riviste di settore come su 7 del Corriere della Sera, D di Repubblica, Riders, Undici, In Movimento, oltre che suoi quotidiani La Stampa, Il Secolo XIX e Il Messaggero.
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Quanto è importante la fotografia nella risoluzione di casi giudiziari, delitti e crimini anche a distanza di anni? Ne parliamo con uno dei più importanti giornalisti di inchiesta in Italia: Fabrizio Peronaci, direttore della sezione di Roma del Corriere.it. Con lui scopriremo che la fotografia non è solo un corredo fattuale ma anche fonte di ispirazione per l’apertura di nuove piste quando non per la risoluzione vera e propria del caso. Ripercorreremo alcuni grandi misteri che hanno visto e vedono come sfondo la città di Roma, con un particolare riferimento al lungo caso legato alla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori ed ai recenti sviluppi.
L’intervista
Laureato in Scienze politiche e giornalista professionista, Fabrizio Peronaci lavora dal 1992 al Corriere della Sera, nella sede di Roma, dove è caposervizio e si occupa di inchieste e multimedialità. Ha seguito, prima da cronista di nera e poi da responsabile del settore, i principali gialli ambientati nella Capitale. Considera un’informazione libera e coraggiosa pilastro essenziale di una democrazia. Nelle sue indagini, predilige le fonti dirette rispetto a quelle istituzionali. Ha pubblicato Mia sorella Emanuela (con Pietro Orlandi, 2011), Il Ganglio (2014), La Tentazione (2017) e Il figlio della colpa (2018). Ha creato un gruppo Facebook “Giornalismo investigativo by Fabrizio Peronaci” per aggiornare familiari e lettori sull’evoluzione dei casi seguiti. È l’autore di Morte di un detective a Ostiense e altri delitti. 1990-2000: 13 casi irrisolti nei quartieri di Roma e Il collezionista di ossa della Magliana e altri delitti, primi due volumi della collana “Fattacci di Roma” di Typimedia Editore. Di recente ha pubblicato “Il crimine del secolo. L’attentato al papa e i casi irrisolti della ragione di Stato” con Fandango Libri
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In occasione della prima edizione del festival che si pone come obiettivo quello di promuovere l’utilizzo dell’immagine e della fotografia per sensibilizzare al mondo della fotografia contemporanea, abbiamo avuto il piacere di ospitare tre importanti fotografi che terranno workshop e conferenze durante la manifestazione. Per maggiori informazioni ecco il link ai workshop di cui si parlerà in questa puntata.
Dal 2 al 11 giugno 2023.
L’intervista
Ivana Galli:
Musicista, fotografa, e scultrice – nasce a Venezia e ha quale forma d’espressione elettiva la fotografia, mestiere che inizia ad apprendere fin da giovanissima nel laboratorio fotografico del padre, ma nel suo percorso ha avuto modo di sperimentare nei più diversi campi dell’espressione artistica.
Ha nelle sue creazioni ben presente la lezione di ciò che di classico vi era da apprendere e di tutte quelle sottili trame compositive che rendono un’opera complessa ma al tempo stesso accessibile anche a chi non dispone dei necessari mezzi di lettura di quello che, molto genericamente, si intende quale arte contemporanea. Le sue opere non sfuggono all’astrattismo o all’essenzialità del segno o della plasticità, semplicemente riconoscono l’intrinseca bellezza di ciò che vi è rappresentato, mostrandolo senza timore o reverenza alcuna.
Vive e opera in provincia di Vicenza.
Andrea Burla:
Sul finire degli anni novanta, dopo diversi anni di fotografia astronomica, decise che era giunto il momento di trovare nuovi stimoli e dedicarsi a nuove avventure.
A partire dagli anni duemila una collaborazione con Fujifilm Italia ha permesso ad Andrea di potersi dedicare alla fotografia di paesaggio in maniera seria ed organizzata, realizzando viaggi fotografici, prove e recensioni, compresa l’organizzazione di eventi promozionali nazionali che di fatto hanno segnato l’inizio dell’attività divulgativa.
Successivamente ha avuto l’opportunità di poter condividere i suoi lavori anche con importanti riviste del settore: Landscape Photography Magazine, Digital Photographer Italia, Fotografare, ecc.
La fotografia paesaggistica è la sua grande passione perché gli consente di rimanere a stretto contatto con la Natura e di far provare quella sensazione di libertà, a tu per tu con la meraviglia che sta per riprendere; è un tipo di fotografia che ti costringe ad amministrare le condizioni che trovi sul momento, a pianificare attentamente, a studiare il territorio e, con un pizzico di fortuna, a portare a casa “lo scatto”.
Narrare e descrivere un luogo attraverso immagini di paesaggio è sempre alla base dei suoi progetti, porsi di fronte ad uno scenario naturale significa rallentare, fermarsi e concentrarsi sull’essenza del luogo, cercare di percepirne le sfumature, le sensazioni e trasferirle nelle immagini.
Official Photographer NISI Filters.
Enzo Dal Verme:
Attualmente residente a Milano, Enzo Dal Verme lavora nel settore fotografico da oltre 20 anni. I suoi lavori sono stati pubblicati su Vanity Fair, l’Uomo Vogue, Vogue Sport, Panorama, Marie Claire, Glamour, GQ, Gioia, Grazia, Flair, Amica, D di Repubblica, l’Espresso, The Times, Madame Figaro, Elle, Class, Max e molte altre riviste.
Dice di se: Sono un fotografo italiano, pubblicitario ed editoriale, ispirato dalla magia delle persone. Il ritratto è la mia passione e, anno dopo anno, l’ho esplorato in molte delle sue declinazioni. Lungo la strada, anche la moda e il reportage mi hanno tenuto molto occupato. Uno dei privilegi dell’essere fotografo è quello di poter fotografare una varietà di cose diverse: Mi sono divertito a fotografare anche l’interior design, lo still life e il cibo vegano, ma la mia passione è sicuramente quella di creare immagini d’impatto delle persone.
Scattare ritratti è il mio modo di indagare la realtà, ogni volta che fotografo qualcuno finisco anche per conoscere un po’ meglio me stesso. Potrei dire che guardo i soggetti dei miei ritratti come se stessi guardando me stesso espresso in una forma diversa. Siamo diversi, ma non così diversi…
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Biba Giacchetti ha curato il progetto “Muholi. A Visual Activist” in mostra al Mudec di Milano fino al 30 luglio 2023, attraverso cui porta in Italia una selezione di oltre 60 immagini, e 10 anni di lavoro introspettivo e fortemente impegnato a indagare e sostenere i diritti umani e, in particolar modo, quelli delle comunità LGBTQIA+.
La selezione speciale di oltre 60 autoritratti in bianco e nero, accuratamente scelti per il Mudec, trasmette messaggi indelebili. Per Zanele Muholi, la macchina fotografica diventa un’arma di denuncia e, allo stesso tempo, di salvezza, che decide di puntare su di sé. La bellezza delle composizioni e l’assoluto talento dell’artista sono solo mezzi per affermare la necessità di esistere, la dignità e il rispetto che spettano ad ogni essere umano, indipendentemente dalla scelta del partner o dal colore della pelle, e dal genere con cui si identifica. La sua arte investiga in modo instancabile temi come il razzismo, l’eurocentrismo, il femminismo e le politiche sessuali.
L’intervista
Biba Giacchetti, è stata nostra ospite già tre anni fa. In quella occasione abbiamo avuto il piacere di conoscere il suo lavoro di curatrice e l’agenzia Sudest47. Grazie a lei, in Italia, abbiamo imparato ad apprezzare i lavori fotografici di Steve McCurry, Elliot Erwitt, Tina Modotti, solo per citarne alcuni.
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Al Festival Fotografia Europea di Reggio Emilia abbiamo avuto l’onore ed il piacere di intervistare Walter Guadagnini, uno dei tre direttori artistici. Sentiamo dalle sue parole cosa significa questa iniziativa ormai consolidata a livello internazionale e quali sono i temi e le emozioni che ci attendono a Reggio Emilia fino al 11 giugno 2023!
L’intervista
Dal sito Camera:
Walter Guadagnini è da anni attivo sulla scena nazionale e internazionale attraverso un’attività che spazia dall’insegnamento alla scrittura all’organizzazione e alla cura di mostre. È titolare della cattedra di Storia di Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove insegna dal 1990. Ha pubblicato con Zanichelli il libro Una storia della fotografia del XX e del XXI secolo nel 2010 ed è ideatore e curatore di una collana di storia della fotografia edita da Skira in 4 volumi dal 2011 al 2014, dal titolo La Fotografia.
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Il Direttore Artistico del Photofest, Osvaldo Sponzilli, ci presenta le numerose iniziative di questa prima edizione del festival che si pone come obiettivo quello di promuovere l’utilizzo dell’immagine e della fotografia per sensibilizzare al mondo della fotografia contemporanea. La manifestazione prevede diversi eventi per stimolare l’interesse per la fotografia, tra cui workshop rivolti a fotografi amatoriali e professionisti, talk su temi di attualità legati alla fotografia, maratone fotografiche e incontri su tecniche fotografiche dimenticate.
Dal 2 al 11 giugno 2023.
Al centro della manifestazione sarà il “Trevignano Photo Challenge: Ambiente, Natura e Salute”.
Il progetto si inserisce nella settimana in cui si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno), la più grande piattaforma globale per sensibilizzare il pubblico ambientale, celebrata da milioni di persone in tutto il mondo.
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La tua storia in un rullino: 7 fotografi di 7 città realizzano il loro progetto su pellicola. Questo è 36 shots about, organizzato da Perimetro e Lomography, una open call che invita i fotografi di tutta Italia a raccontare una storia attraverso la fotografia analogica in un viaggio libero e personale di 36 scatti.
I fotografi selezionati avranno a disposizione 1 rullino Lomography 35mm e due mesi di tempo per dare vita al proprio racconto su pellicola.
L’intervista
Melissa Peritore e Ludovica Zen di Lomography ci raccontano la Open Call ed anche la storia della famosa azienda austriaca specializzata in fotografia analogica che si definisce “la figlia più ribelle della Fotografia, mossa da fiera passione e bruciante curiosità”
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Il lavoro di redazione e di photo editing deve allo stesso tempo conservare l’opera ed il linguaggio del fotografo ed adattarsi alle esigenze narrative richieste dal proprio giornale. Rosy Santella, photo editor di Internazionale, ci racconta l’intenso ed avvincente lavoro di selezione e preparazione delle immagini a corredo di un articolo in questa recente intervista.
L’intervista
Rosy Santella è photo editor di Internazionale dal 2010. Sul settimanale cura la sezione Portfolio, dedicata alla pubblicazione di reportage stranieri e italiani. Sul sito si occupa della segnalazione di progetti editoriali ed espositivi, e scrive sul blog Flash di libri, mostre e produzioni indipendenti. Dal 2016 è docente di editing nella Masterclass dell’associazione di fotografia Wsp di Roma, un percorso annuale di alta formazione per fotografi. Collabora con fotografi per la realizzazione di libri, produzioni editoriali e la partecipazione a concorsi e borse di studio.
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Con Alessandro Cristofoletti, fotografo trentino, ci interroghiamo sui rapporti tra soggetto e realtà circostante, sul divenire dei luoghi trasformati dalla presenza umana e sull’accettazione dell’imperfezione che permea le nostre esistenze, sia umane che soprattutto dal punto di vista della natura che ci circonda.
L’intervista
Dal sito ufficiale:
Sono un fotografo e scrittore italiano. Il mio approccio alla fotografia è avvenuto nel 2008, quando mi sono laureato in Scienze dei Beni Culturali all’Università di Trento, diventando poi autore di testi e immagini.
Il mio interesse è incentrato sui processi di costruzione delle relazioni. Ogni elemento, sia esso naturale o architettonico, individuale o collettivo, è causato o influenzato da ciò che gli sta accanto. Sono le relazioni tra le cose, oltre che le cose stesse, a costituire le fondamenta di sistemi complessi come i paesaggi, i contesti sociali e il tessuto urbano.
La mia ricerca parte da qui. Mi avvicino a ogni soggetto osservando il dialogo e i conflitti che instaura con l’ambiente circostante, ascoltando e ponendo domande che mi guidano nella composizione non solo dello scatto, ma anche della struttura narrativa in cui inserirlo.
Ogni mio progetto ha al centro una storia che rappresenta ciò che spesso si trova al di fuori o al di qua dell’inquadratura: tensioni e distensioni, punti di contatto e attrito tra soggetti che convivono e interagiscono all’interno della stessa realtà.
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L’intervista ad Enzo Dal Verme ci porta ad andare oltre l’oggetto e lo scopo della fotografia, per riflettere sul continuo divenire dell’esistenza catturato negli istanti in cui l’otturatore si apre e si chiude, restituendoci solo una parte del tutto e creando l’esigenza di andare sempre oltre ciò che vediamo.
L’intervista
Dal sito ufficiale:
Attualmente residente a Milano, Enzo Dal Verme lavora nel settore fotografico da oltre 20 anni. I suoi lavori sono stati pubblicati su Vanity Fair, l’Uomo Vogue, Vogue Sport, Panorama, Marie Claire, Glamour, GQ, Gioia, Grazia, Flair, Amica, D di Repubblica, l’Espresso, The Times, Madame Figaro, Elle, Class, Max e molte altre riviste.
Dice di se: Sono un fotografo italiano, pubblicitario ed editoriale, ispirato dalla magia delle persone. Il ritratto è la mia passione e, anno dopo anno, l’ho esplorato in molte delle sue declinazioni. Lungo la strada, anche la moda e il reportage mi hanno tenuto molto occupato. Uno dei privilegi dell’essere fotografo è quello di poter fotografare una varietà di cose diverse: Mi sono divertito a fotografare anche l’interior design, lo still life e il cibo vegano, ma la mia passione è sicuramente quella di creare immagini d’impatto delle persone.
Scattare ritratti è il mio modo di indagare la realtà, ogni volta che fotografo qualcuno finisco anche per conoscere un po’ meglio me stesso. Potrei dire che guardo i soggetti dei miei ritratti come se stessi guardando me stesso espresso in una forma diversa. Siamo diversi, ma non così diversi…
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Affrontiamo con Monica Pittaluga, medico e fotografa, alcuni temi delicati e poco presenti nella fotografia mainstream, che hanno a che vedere con gli ultimi momenti della vita delle persone, raccontati con consapevolezza, tatto e discrezione. Percorreremo insieme anche altri temi, legati all’arte, al linguaggio, alla potenza della fotografia come esigenza espressiva.
L’intervista
Dal sito ufficiale:
Nata a Roma. Fotografare per me rappresenta l’atto conoscitivo principale, il modo di entrare in relazione profonda con le realtà umane che suscitano il mio interesse, sia quelle mutuate dal mio lavoro come medico, come il rapporto con la morte, la malattia e il corpo, sia quelle che nascono da altre passioni, come l’arte. La scelta del reportage come linguaggio fotografico prevalente origina dalla necessità di una prassi che si nutra delle relazioni, nei tempi che sono necessari per svilupparle. L’attenzione ai dettagli, uno sguardo spesso obliquo e mai didascalico sono il fulcro della mia ricerca di una cifra fotografica.
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Torna il Fotobar! Dialogo libero sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella fotografia odierna ed il revival della pellicola, soprattutto tra le generazioni più giovani. Seguiteci e diteci la vostra!
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Marco Minuz, curatore di numerose mostre, tra cui quella attualmente in corso su Elliott Erwitt ad Abano Terme, ci racconta la bellezza e il grande lavoro che ci sono dietro gli allestimenti delle mostre fotografiche, i cui temi ed autori sono scelti sempre per passione e mai per soddisfare le mode del momento.
L’intervista
Critico e curatore d’arte, giornalista, Marco Minuz ha al suo attivo esperienze in Nord Europa presso il Museo d’Arte Moderna di Stoccolma (Moderna Museet) che si espandono poi a la Biennale di Venezia, la Peggy Guggenheim di Venezia (progetto di intership) e la Fondazione Querini Stampalia di Venezia. Entra nell’albo dei giornalisti pubblicisti collaborando per anni con la redazione culturale di stato slovena. Collabora per varie riviste di arte e design e da anni è redattore del magazine bilingue “Illywords” del gruppo Illy Caffé.
Viene incaricato di gestire tutti gli aspetti del progetto, promosso dal Comune e dalla Provincia di Pordenone, della mostra (con relativo catalogo) dedicata a Harry Bertoia, attivando autonoma-mente prestiti con grandi musei americani ed europei (Vitra, Guggenheim di New York) e organizzando iniziative negli Stati Uniti d’America e in Canada.
Nel 2009 viene incaricato di seguire l’avvio della nuova Galleria d’arte Moderna e Contemporanea di Pordenone. In particolare segue la progettazione grafica dell’ente, sviluppa un progetto di partnership con aziende private, sviluppa un progetto di membership e segue tutta la pianificazione mediatica dell’evento organizzando eventi ad hoc (tra le quali la conferenza di presentazione del progetto presso il Museo d’Arte Contemporanea MACRO di Roma); progetta e realizza attività mirate per il target dei giovani (serate con videoarte); cura ed organizza sei mostre con relativo catalogo tra le quali cito Jim Goldberg, Italo Zannier, Alessandro Bergonzoni. Minuz realizza un fittissimo programma di conferenze, incontri, workshop con artisti, direttori, soggetti privati e istituzionali e sviluppa una rete di rapporti con molte importanti istituzioni museali e culturali europee.
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Scrittrice e giornalista per le più importanti testate nazionali, Vania Colasanti ci racconta il suo personale rapporto con il fotografo Porry Pastorel. Ha di recente pubblicato un’opera prodotta attraverso l’inedito materiale di famiglia e lo studio dei quotidiani dell’epoca che ci restituisce in tutta la pienezza la rocambolesca vita e l’originale modus operandi di un fotografo che ha accompagnato la storia italiana, raccontata attraverso un punto di vista mai scontato o sottomesso alle mode dell’epoca, un rivoluzionario ed anticipatore dei tempi sino agli ultimi giorni della sua vita.
L’intervista
Giornalista professionista dall’89.
Scrittrice e autrice dal ’97 di programmi televisivi Rai: cultura, spettacolo, cronaca italiana, documentari.
?Oltre ad aver lavorato a “Paese Sera” e a “Il Venerdì di Repubblica” – per cui realizza la rubrica “a casa di…” – ha scritto per “L’Espresso”, “Il Corriere della Sera”, l”Enciclopedia Treccani”, “Wimbledon”, “Arte Mondadori” e il quotidiano “La Repubblica” per il quale collabora attualmente. Dal 2012 lavora a RaiTre nel programma “Storie Maledette” di Franca Leosini.
?Nel 2011 ha pubblicato il libro “Ciao, sono tua figlia. Storia di un padre ritrovato”, Marsilio Editori, sull’importanza della figura del padre e l’accettazione dei genitori.
?Nel 2013, sempre per Marsilio, ha pubblicato “Scatto Matto, la stravagante vita di Adolfo Porry-Pastorel, il padre dei fotoreporter italiani”: la storia del pioniere del fotogiornalismo – legato alla sua famiglia – che, per battere la concorrenza, inviava i negativi delle sue immagini con i piccioni viaggiatori, di cui ha curato anche la voce per l’Enciclopedia Treccani nel dizionario biografico degli italiani. Nel 2021 ha partecipato alla mostra “Adolfo Porry-Pastorel – L’altro sguardo”, organizzata a Palazzo Braschi dal Museo di Roma e dall’Istituto Luce, prestando opere e cimeli del suo Archivio.
?A febbraio 2018, per Sonzogno-Marsilio, ha pubblicato il libro scritto con il neurologo Rosario Sorrentino “Grazie al cielo – Vincere la paura di volare (e non solo)”: un ironico e sentimentale diario di bordo dedicato a tutti coloro che vogliono lasciare a terra le ansie più disparate, per tornare a volare alto.
?Per la piattaforma di RaiPlay ha scritto e ideato i seguenti docu crime: “Ti ho visto negli occhi“ sul brutale rapimento di Anna Bulgari e del figlio Giorgio Calissoni; “343 Giorni all’Inferno – Sequestro Barbara Piattelli“ e “L’Incredibile sequestro Casana“, esclusive RaiPlay
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Ospite per la terza volta del nostro Podcast, Gabriele Spadoni ci racconta le ultime novità del complesso mondo della gestione del colore nella produzione fotografica e video. Parleremo con lui anche di dove stia andando la passione fotografica dopo il boom del digitale dello scorso decennio.
L’intervista
Fotografo, informatico e consulente di gestione del colore nel digitale, da anni Gabriele Spadoni divulga l’importanza della corretta gestione del colore in fotografia e nel settore video attraverso corsi, workshop ed il blog Wazerphoto, pieno di consigli ed articoli sulle recenti tecnologie nel campo.
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La nuova esposizione di Andrea Tonellotto “This must be the place”, curata da Rebecca Delmenico presso la Glenda Cinquegrana Art Consulting a Milano fino al 25 marzo 2023, riunisce la produzione più recente dell’artista italiano dedicata al tema urbano attraverso più di 40 progetti. Scopriamo insieme a lui quanti sono i volti che può assumere non solo una città, ma anche lo stesso identico luogo fotografato più volte ed interiorizzato in modo tale da divenire un qualcosa di unico, svincolandosi dal concetto di “consueto” e divenendo molto più di un semplice sfondo sul quale si svolge la vita di ciascuno di noi.
L’intervista
Andrea Tonellotto è nato in provincia di Padova nel 1974 e vive a Piazzola sul Brenta.
Le sue fotografie sono state pubblicate da importanti riviste internazionali ed esposte in Italia e all’estero.
Durante la Milano Fashion Week 2015, la stilista Giulia Marani ha presentato una collezione di moda ispirata alle polaroid di Andrea.
Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro “Just a perfect day” (attualmente esaurito) di cui nel 2019 è stata presentata la seconda edizione.
Nel 2019, durante Mia Photo Fair Milano, ha vinto il premio “Menzione d’onore” sul “Premio fotografia di architettura” con il lavoro “Razionalismo-Tresigallo”.
Alcune sue opere sono entrate a far parte di prestigiose collezioni private, tra cui la SpallArt Collection di Salisburgo, la Fondazione Artphilein di Lugano e la Heillandi Collection Trust Found di Lugano.
Oltre alla fotografia, è appassionato di rugby.
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Enrico Quattrini, fotografo romano, ha di recente pubblicato un’opera fotografica dedicata agli episodi, terribili ed ancora poco conosciuti, delle marocchinate, crimini di guerra commessi dai “liberatori” alleati nel territorio della Ciociaria nel maggio 1944 che hanno visto abusi ed uccisioni nei confronti di decine di migliaia di vittime, soprattutto donne. Attraverso la sensibilità del fotografo ed il lavoro artigianale della Phaos Edizioni, è possibile sfogliare l’opera Vite Strappate ed immergersi in quei momenti, così vicini anche a distanza di 80 anni e raccontati con rispetto attraverso immagini suggestive, testi d’epoca ed una vera foglia raccolta negli stessi boschi che hanno visto perpetrarsi gli atroci delitti.
Scopriamo insieme all’autore la genesi di Vite Strappate.
L’intervista
Enrico Quattrini ha lavorato per scuole e compagnie di danza, scattando fotografie per saggi e spettacoli teatrali. Ha realizzato servizi fotografici per cataloghi di abbigliamento sportivo.
Ha collaborato con il Triathlon Forhans Team e con la squadra di Nuoto Paralimpica Ergo Svm, con la quale ha realizzato alcuni progetti fotografici.
Nel 2014, insieme all’amico fotografo Andrea de Felici, ha pubblicato il volume “Guida alla fotografia sportiva”.
Dal 2016 al 2018 ha collaborato con l’agenzia fotografica Sportiva CFP foto, per la quale ha seguito partite di Rugby a livello nazionale.
Dal 2017 ricopro la carica di Presidente dell’Associazione Fotografica Camera Creativa, nella quale insegna fotografia e progettazione fotografica.
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Max Peef è fotografo ed art director di lunga data, ma soprattutto uno spirito indissolubilmente unito alla fotografia. Lo abbiamo intervistato spinti dalla curiosità di conoscere a fondo il suo mondo interiore ed il suo lavoro che, pur se ad un primo sguardo può essere ascritto a categorie come il reportage, la foto di moda, la foto pubblicitaria, in realtà rifiuta con delicatezza qualsiasi etichetta fotografica in quanto la sua intera vita è fotografia e la fotografia è vita, restituendoci un punto di vista ottimista del ruolo di questa arte sulla società e sulla crescita personale.
L’intervista
Prima del 2004 Max ha lavorato come fotografo difficilmente identificando il proprio lavoro con uno specifico settore di appartenenza, se non chiamandolo Espressione. Nel 2000 Max decide di seguire come Art Director le aziende che richiedevano il suo intervento sia come fotografo che per la pianificazione della creatività fino alla strategia di comunicazione. Dal 2004 come fotografo ha coperto sia come inviato freelance che su commissione eventi in Sud Africa, Rwanda, Repubblica Democratica del Congo, Libano, Israele, Bosnia-Herzegovina, Kosovo, Nigeria, Benin, Eritrea, Etiopia, Finlandia, Bulgaria. In Italia ha pubblicato il suo primo libro nel 2004 sul problema della comunicazione attraverso gli occhi delle persone sieropositive dal titolo IL PESO DEL SILENZIO, Ed. Marna, i cui proventi hanno aiutato a divulgare i contenuti e la lotta all’AIDS. Nel 2009 con la poetessa siriana Maram al Masri realizza il libro fotografico LE DONNE COME ME, Ed. Liberodiscrivere dirigendo tutta la parte editoriale (a cui devo la mia evoluzione artistica). Nel 2005 si è impegnato a fondo in Repubblica Democratica del Congo descrivendo le diverse emergenze umanitarie da quella sanitaria, ai bambini di strada, la crisi idrica e rurale, aiutando diverse associazioni tra Onlus e Ong attraverso l’apporto dei suoi interventi anche alle convention, delle sue mostre fotografiche. In Israele nel 2005 la collaborazione con la Ong HOPE ha contribuito alla ricostruzione del reparto di neonatologia dell’ospedale italiano Fatebenefratelli a Nazareth, operazione premiata dal Presidente della Regione Lombardia. In Aprile del 2006 in Sud Africa incontra il Nobel Nadine Gordimer che indicizza il suo lavoro sui temi come l’educazione e i diritti umani. Nel 2006 con Vanity Fair realizza il reportage sui bambini stregoni e dirige tutta la comunicazione di EK’ABANA la mostra itinerante sul tema il cui aiuto viene destinato proprio a questi bambini. Il suo lavoro come quello commerciale è stato pubblicato su numerose testate editoriali italiane ed estere, principalmente su Vanity Fair, anche su Casa Vogue, IO Donna, Style, Il Giornale, Avvenire, Corriere della Sera, Repubblica, Vanity Fair Germania, Famiglia Cristiana, Flair, Private, Max, E&F, Kult, PàP Mag., Posh. Accreditato presso le Nazioni Unite, pubblista dal 2000, ha collaborato con il Ministero della Difesa Italiano, e l’ufficio del Capo di Stato Maggiore della Difesa, così come con testate di moda. Con Cirque du Soleil nel 2016, il grande brand circense, realizza la mostra sostenuta da Vanity Fair, Zumanity che ancora oggi è tema per molti correlati.
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In occasione dello Yeast Festival abbiamo avuto modo di conoscere lo splendido lavoro di una coppia di fratelli e fotografi che, insieme a Gabriele Surdo, hanno raccontato in Yeast Stories la Puglia attraverso un progetto di visual storytelling incentrato non solo su immagini di luoghi, ma anche sulle persone e le loro storie: 54 interpreti della trasformazione della cultura enogastronomica della Regione sono i protagonisti dei ritratti d’autore che ne esaltano la personalità, insieme ad alcuni video che ne raccontano l’essenza e l’impresa, il luogo in cui operano e la materia che trasformano.
L’intervista
Flavio e Frank Sabato sono due fratelli e fotografi che lavorano insieme dal 2004. Nel corso del tempo hanno sviluppato il loro stile guardando da un lato alla fotografia commerciale, dall’altro al ritratto fotografico. The Coffee Hunter e Yeast, Human Biodiversity sono i due progetti ai quali si sono dedicati negli ultimi anni. Fra i loro clienti, marchi come Zalando, Tezenis, Arena, GQ Italia, Meltin’Pot, Carlsberg, Gioia magazine, Io Donna, Style Magazine, Billboard, Radio M20, Sugar Music, Sony Music, Universal Music, Yamaha e personaggi dello spettacolo quali Negramaro, Caparezza, Malika Ayane, Raphael Gualazzi, Elisa, Dolcenera, Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Boomdabash e Sud Sound System.
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In occasione dei 110 anni dalla nascita di Robert Capa (22 ottobre 1913) il Mudec di Milano rende omaggio al grande fotografo ungherese con una mostra personale che ripercorre i principali reportage di guerra e di viaggio che Capa realizzò durante vent’anni di carriera, anni che coincisero con i momenti cruciali della storia del Novecento.
Realizzata grazie alla collaborazione con l’agenzia Magnum Photos, la mostra, a cura di Sara Rizzo, riunisce un eccezionale corpus di fotografie: oltre 80 stampe originali, alcune delle quali mai esposte prima in una mostra italiana, accompagnate da alcuni documenti d’epoca provenienti dalla collezione di Magnum.
L’intervista
Sara Rizzo, storica dell’arte e graphic designer, è Conservatore presso il Comune di Milano nell’Area Museo delle Culture, Progetti interculturali e Arte nello Spazio Pubblico per il Mudec | Museo delle Culture. Con lei abbiamo non solo parlato della mostra, ma anche ripercorso il grande cammino di Robert Capa, riscoprendolo insieme.
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Puntata speciale in lingua inglese per conoscere alcune delle protagoniste del progetto Cortona On The Move Alula, inaugurato lo scorso febbraio 2022 e riproposto durante il festival Cortona On The Move lo scorso luglio.
L’intervista
Corinne Noordenbos è fotografa ed educatrice. Ha alle spalle una lunga carriera come fotografa di ritratti e documentari per diversi editoriali. Nei suoi progetti personali, si concentra su questioni quotidiane, spesso con un punto di partenza personale. La sua serie Modern Madonna è stata realizzata subito dopo che è diventata lei stessa madre. Il suo progetto sull’Alzheimer nasce in seguito alla diagnosi della malattia di sua madre. Il suo lavoro è stato esposto in tutto il mondo. Il suo contributo all’educazione nei Paesi Bassi ha avuto un impatto sullo sviluppo della fotografia a livello internazionale. I suoi ex studenti sono ora all’avanguardia della pratica contemporanea e lo sviluppo della forma del book può essere chiaramente celebrato nel lavoro di ex studenti come Rob Hornstra, Vivianne Sassen e Wassink Lundgren, tra molti altri. Corinne è stata responsabile della fotografia alla Royal Academy of Art (KABK) dell’Aia fino ad aprile 2015. Noordenbos è nata ad Amsterdam, dove tuttora vive e lavora, e si è formata alla Gerrit Rietveld Academy e alla Rijksacademie di Amsterdam. Ha lavorato come collaboratrice freelance per una grande varietà di riviste olandesi, realizzando ritratti e documentari.
Tra i sei fotografi selezionati per il programma di residenze abbiamo avuto il piacere di intervistare: Awoiska van der Molen, fotografa e artista visiva olandese, selezionata Prix Pictet, un premio mondiale dedicato alla sostenibilità e Huda Beydoun, che ha esordito come artista visiva, ha ricevuto diversi premi nazionali e internazionali ed è attualmente fotografa di moda e art director, ha inoltre esposto alla Biennale di Venezia nel 2013.
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Chiudiamo la serie delle puntate dedicate al Festival Molichrom 2022 con le parole di Attilio Lauria, che ci parlerà della realtà e del futuro dell’associazionismo fotografico e con Michele Messeri, giovanissimo presidente dell’APS Tèkne, organizzatrice del festival e di tanti altri eventi culturali in Molise.
Molichrom: Festival della Fotografia Nomade nasce da un’idea costruita insieme all’associazione Tèkne un gruppo di appassionati di cultura, arte e promozione di eventi che negli anni si sono impegnati attivamente per il loro territorio con passione ed entusiasmo – con l’intento di veicolare, con questo progetto in Molise, la fotografia contemporanea e diffondere cultura visiva e nuove forme di comunicazione.
L’intervista
Attilio Lauria si occupa di fotografia ormai da diversi anni, e negli ultimi soprattutto in veste di critico e curatore.
Giornalista pubblicista, caposervizio del magazine CITIES, redattore della rivista FOTOIT, collabora con il periodico RIFLESSIONI.
È docente del DID, il Dipartimento Didattica della Fiaf, la Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche e lettore del circuito Portfolio Italia. Dal 2014 è stato Direttore del Dipartimento Social, e dal 2017 Vice Presidente della Fiaf.
Tra le numerose curatele, il catalogo della mostra “Immagini del Gusto”, il più grande evento di fotografia mai realizzato in Italia, con 250 mostre inaugurate in contemporanea su tutto il territorio nazionale; la collettiva “Il suono della normalità”, inserita nel circuito del FotoGrafia 2008, Festival Internazionale della Fotografia di Roma, allestita presso l’Università La Sapienza; alcune mostre per la rassegna dell’Università della Calabria “Festivart”.
Ha organizzato e curato il primo contest italiano dedicato alla fotografia con iPhone, è stato invitato come giurato alla seconda edizione di Eyephoneography, rassegna spagnola di iphoneografia inaugurata presso l’Efti di Madrid.
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Il 10 dicembre si chiude il Festival Molichrom 2022 a Campobasso con la presentazione di “Anima Nomade, da Pasolini alla fotografia povera” il libro di Francesco Faraci edito da Mimesis con la prefazione di Franco Arminio. Noi abbiamo avuto il piacere di ospitare l’autore nel nostro podcast per parlare con lui dell’opera e dell’importanza della fotografia nella crescita e sviluppo personale.
Molichrom: Festival della Fotografia Nomade nasce da un’idea costruita insieme all’associazione Tèkne un gruppo di appassionati di cultura, arte e promozione di eventi che negli anni si sono impegnati attivamente per il loro territorio con passione ed entusiasmo – con l’intento di veicolare, con questo progetto in Molise, la fotografia contemporanea e diffondere cultura visiva e nuove forme di comunicazione.
L’intervista
Francesco Faraci nasce a Palermo nel 1983. Dopo gli studi umanistici (Antropologia, Sociologia), nel 2013 trova nella fotografia il suo mezzo d’espressione e si forma attraverso le immagini dei grandi fotografi di scuola francese e americana (William Klein, Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Robert Capa) cercando di rinnovare un linguaggio che altrimenti suonerebbe desueto. Si occupa di fotografia documentaria e reportage sociale.
Al centro del suo lavoro c’è la sua terra, la Sicilia, della quale ama descriverne gli incroci culturali e i paradossi esistenziali (nascita e morte, gioia e violenza, la solitudine che si nasconde fra le pieghe della modernità) con un occhio particolare alle minoranze e ai minori che nascono, crescono e spesso si formano nelle zone disagiate e abbandonate della città, nelle periferie marginali.
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Durante le giornate inaugurali del Festival della Fotografia Nomade Molichrom Giuseppe Nucci, fotografo documentarista, ha tenuto il “Workshop di fotografia documentaria incentrato sul racconto di un territorio – Antropologia e fotografia”. Noi abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistarlo e farci raccontare la sua visione fotografica.
Molichrom: Festival della Fotografia Nomade nasce da un’idea costruita insieme all’associazione Tèkne un gruppo di appassionati di cultura, arte e promozione di eventi che negli anni si sono impegnati attivamente per il loro territorio con passione ed entusiasmo – con l’intento di veicolare, con questo progetto in Molise, la fotografia contemporanea e diffondere cultura visiva e nuove forme di comunicazione.
L’intervista
Giuseppe Nucci è un fotografo documentarista di origine molisana con una particolare attenzione ai temi antropologici che ruotano attorno ai suoi luoghi di origine. Nell’arco della sua carriera ha ottenuto pubblicazioni per il National Geographic Magazine, New York Times, Stern, Guardian, Der Spiegel, Wired, Days Japan, L’Espresso, Internazionale. Ha inoltre vinto nel 2018 un POYi, uno dei premi più importanti legati al fotogiornalismo. Attualmente vive a Roma, sua città di adozione.
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Durante le giornate inaugurali del Festival della Fotografia Nomade Molichrom abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistare Dario De Dominicis, che espone fino all’11 dicembre il suo progetto Alla sinistra di Cristo al palazzo ex-GIL di Campobasso.
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L’intervista
Dario De Dominicis lavora come fotoreporter dal 1993. Dal 1998 ha rivolto sempre di più la sua attenzione alla fotografia documentaristica realizzando diversi progetti personali
Dal 2002 al 2009 ha insegnato fotogiornalismo presso l’Istituto Statale del Cinema e Televisione Roberto Rossellini di Roma e in altre scuole della capitale. Nel 2004 ha pubblicato il suo primo libro in bianco e nero, “Una storia cubana” (Postcart). Nel 2009 si trasferisce a Rio de Janeiro. Dal 2011 al 2016 ha collaborato con le principali testate giornalistiche europee seguendo le vicende socio-politiche brasiliane in preparazione dei Mondiali FIFA e delle Olimpiadi. Tra il 2012 e il 2013 realizza diversi viaggi in Amazzonia per la documentazione fotografica del libro “Soldati di Gomma”, pubblicato nel 2015 da Escrituras Editrice.
Tra il 2013 e il 2017 ha seguito un importante pellegrinaggio dedicato alla figura di San Francesco, che si svolge nel nord-est brasiliano. Dal 2014 documenta le gravi conseguenze che l’inquinamento marino provoca sull’economia e sulla salute della comunità di pescatori artigianali della baia di Guanabara.
Questo progetto fotografico ha ottenuto il premio speciale della Giuria al Picture of the Year nella categoria “Environment Vision Award” (2018), il primo premio al World Report Award di Lodi nella sezione “Madre Terra” (2020) ed è stato finalista al W. Eugene Smith Fund Grant (2021).
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Durante le giornate inaugurale del Festival della Fotografia Nomade Molichrom abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistare Paolo Cardone, che espone fino all’11 dicembre il suo progetto Viaggio da fermo al palazzo ex-GIL di Campobasso.
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L’intervista
Diplomatosi dapprima al conservatorio, Paolo Cardone abbandona dopo nove anni la musica ed è fotografo professionista dal 1992.
Nato nel 1963 negli Stati Uniti, inizia sin da piccolo a nutrire un forte interesse per la fotografia nonostante i suoi studi e l’inizio della sua carriera nel settore della musica.
A partire dal 1992, anno in cui si converte alla fotografia, vari sono i corsi di specializzazione e le esperienze accumulate, sia in quanto a collaborazioni che a partecipazioni a concorso fotografici nazionali e internazionali.
Ha, inoltre, all’attivo varie mostre fotografiche, sia collettive che personali, in Italia e oltralpe.
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Il Festival Cortona On The Move 2022 ci presenta i suoi protagonisti: è il turno di Alessandro Cinque, che ci presenta il suo lavoro Ser y aparecer
L’intervista
Alessandro Cinque (1988, Orvieto, Italia) ha studiato all’ICP di New York. A Lima (Perù) documenta la contaminazione ambientale e i problemi di salute dei campesinos. Pubblica su The New York Times, National Geographic e L’Espresso.
Viaggiando per le Ande peruviane, Alessandro Cinque si sofferma sulle fotografie che i campesinos esibiscono sulle pareti delle loro case, spesso ingrandimenti delle fototessere. Conosce poi Yhon Alex Huachaca López, che per mestiere scatta proprio fototessere, che con photoshop le fa apparire nella loro versione migliore, con abiti che non posseggono e in ruoli che non rivestono nella vita reale. Nasce così Ser y aparecer, un progetto che Alessandro Cinque sviluppa in parallelo agli scatti di Yhon, seguendo i soggetti nelle loro case e fotografandoli nel loro quotidiano.
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Al via la seconda edizione del Festival della Fotografia Nomade, a Campobasso dal 21 al 23 ottobre 2022 le giornate inaugurali di una iniziativa che si pone a pieno titolo come uno dei punti di riferimento nel panorama italiano dei festival di fotografia. Ne parliamo col Direttore Artistico Eolo Perfido.
Molichrom: Festival della Fotografia Nomade nasce da un’idea costruita insieme all’associazione Tèkne un gruppo di appassionati di cultura, arte e promozione di eventi che negli anni si sono impegnati attivamente per il loro territorio con passione ed entusiasmo – con l’intento di veicolare, con questo progetto in Molise, la fotografia contemporanea e diffondere cultura visiva e nuove forme di comunicazione.
L’intervista
Eolo Perfido (Cognac, Francia) è un fotografo ritrattista. Le sue fotografie sono state pubblicate sul NY Times, Communication Arts, Panorama First, Vision, Vogue Russia, GQ Russia, L’Espresso, LFI e Computer Arts.
Tra i suoi clienti diverse agenzie di comunicazione internazionali come JWT, Saatchi & Saatchi, Leo Burnett, BBDO, Corbis e aziende come Pepsi Cola, Sony Music, Pirelli, Samsung, Ford, Opel, Kraft, Enel, Casio, Gatorade, Sky Television, Leica Camera e Novartis.
E’ uno degli street photographer italiani più conosciuti e stimati e dal 2014 è Leica Ambassador oltre che docente di Street Photography presso la prestigiosa Leica Akademie.
Si occupa da molti anni di formazione fotografica ed ha alle spalle decine di workshops e seminari internazionali di Ritratto, Street Photography e Post Produzione Digitale.
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Le Gallerie d’Italia di Torino ospitano, a partire dal 12 ottobre 2022 e fino al 22 gennaio 2023, la grande mostra di uno dei più grandi fotografi contemporanei, Gregory Crewdson, che presenta in anteprima internazionale a Torino, e per la prima volta in un museo, il terzo capitolo della sua trilogia commissionata per l’occasione da Intesa Sanpaolo.
Noi abbiamo avuto l’occasione di incontrare l’autore in anteprima a Torino, in quella che si è rivelata una delle interviste più emozionanti nella storia di Discorsi Fotografici, grazie alla grande sensibilità dell’autore ed all’ottimo lavoro svolto da Gallerie d’Italia per mettere in mostra tutto l’enorme potenziale narrativo dell’opera di Crewdson.
L’intervista
Gregory Crewdson è nato nel quartiere Park Slope di Brooklyn, New York.
Da adolescente ha fatto parte di un gruppo power pop chiamato The Speedies, che ha conquistato la scena di New York. La loro canzone “Let Me Take Your Photo” si è rivelata profetica per la futura carriera di Crewdson. Nel 2005, Hewlett Packard ha utilizzato la canzone nelle pubblicità per promuovere le sue fotocamere digitali.
Al Purchase College, State University of New York, si iscrisse per capriccio a un corso di fotografia 101 tenuto da Laurie Simmons e si innamorò del mezzo fotografico. Prima di laurearsi ha studiato con Jan Groover. In seguito ha conseguito un MFA in fotografia presso la Yale School of Art, dove oggi è professore e direttore degli studi universitari in fotografia. Nel 2012 è stato protagonista del documentario Gregory Crewdson: Brief Encounters, che ha seguito la costruzione e la spiegazione dietro le quinte, da parte dello stesso Crewdson, del processo di pensiero e della visione dei pezzi della sua collezione Beneath the Roses.
Crewdson è stato premiato con la Skowhegan Medal for Photography e con una borsa di studio del National Endowment for the Arts Le sue opere sono state esposte al Metropolitan Museum of Art, al Whitney Museum of American Art e al Brooklyn Museum.
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Il Festival Cortona On The Move 2022 ci presenta i suoi protagonisti: è il turno di Walter Niedermayr, che ci presenta il suo lavoro Transformations / Dialogo tra il self e il luogo
L’intervista
Walter Niedermayr (1952, Bolzano, Italia) dal 1985 lavora a progetti nei quali lo spazio è indagato come una realtà occupata e plasmata dalle persone.
Il lavoro di Walter Niedermayr ha sempre come oggetto l’ambiente, naturale o artificiale. L’immagine fotografica si incarica di rivelarlo come campo di tensioni, di domande, di concrezioni ereditarie su cui l’obiettivo si posa alla ricerca di sintomi sfuggenti, caotici, sempre reticenti.
Le immagini fotografiche e video di Niedermayr mirano sempre a “esporre”, più che a “riprendere” qualcosa che, se si trova incontestabilmente di fronte all’obiettivo, è al tempo stesso il risultato di processi invisibili. (Stefano Chiodi)
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I diritti delle donne sono ancora violati, calpestati e dimenticati in moltissime parti del mondo; Luisa e Valeria hanno raggiunto Emanuela Zuccalà, regista, scrittrice, giornalista, che ha raccontato il suo profondo impegno nel raccogliere le storie di tante donne vittime di violenze e abusi in Africa, Europa e Asia, ma anche di quelle che si impegnano nelle grandi o piccole quotidiane battaglie per riconquistare parità, dignità e libertà.
Foto di copertina del libro “Le guerre delle donne”, edito da Infinito – 2021: ©Valeria Scrilatti.
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Il Festival Cortona On The Move 2022 ci presenta i suoi protagonisti: è il turno di Gabriele Galimberti, che ci presenta il suo lavoro The Ameriguns
L’intervista
Gabriele Galimberti (1977, Arezzo, Italia) fotografo documentarista. Ha vinto il World Press Photo 2021, nella categoria Portraits.
Di tutte le armi da fuoco possedute da privati cittadini nel mondo per scopi non militari, la metà si trova negli Stati Uniti d’America. Il numero totale supera quello della popolazione del Paese: è il risultato di una garanzia costituzionale del Secondo Emendamento (1791). Questa legge rassicura gli abitanti che il Governo non abuserà mai della sua autorità su di loro. Galimberti ha viaggiato negli USA per fotografare i possessori di armi da fuoco. Questi ritratti forniscono una visione spesso inquietante di ciò che oggi rappresenta realmente il Secondo Emendamento.
Il Festival Cortona On The Move 2022 ci presenta i suoi protagonisti: è il turno di Jacob Holdt e del suo curatore Lars Liendemann, che ci presentano il lavoro American Pictures – I Just Do Things
L’intervista
American Pictures di Jacob Holdt è una raccolta di oltre 18 mila fotografie che documentano il razzismo, la povertà, l’oppressione, l’amore, l’odio e l’amicizia in America. È stato realizzato da Holdt durante i suoi cinque anni di intensi viaggi negli Stati Uniti, vissuti da vagabondo con quaranta dollari in tasca. La mostra si concentra sulle fotografie più intime scattate nelle case del sud degli Stati Uniti, negli Appalachi e nei ghetti della costa orientale e occidentale.
Il Festival Cortona On The Move 2022 ci presenta i suoi protagonisti: è il turno di Carlo Rainone, che ci presenta il suo lavoro La foto con Dios
L’intervista
Carlo Rainone (1989, Sarno, Italia) dopo gli studi superiori si trasferisce a Phoenix (USA). Oggi vive e lavora nella provincia napoletana dove segue storie che hanno come filo conduttore il senso di “napoletanità”.
A cavallo tra il 1984 e il 1991, a Napoli nasce una nuova categoria di fotografie: la “foto con Maradona”. Fare una foto insieme a Maradona è un rito personale e collettivo.
Nel 2017 Carlo Rainone ha cominciato la caccia alle inestimabili “reliquie”. Il risultato finale è una testimonianza di antropologia religiosa, oltre che fotografica, che racconta della sconfinata devozione di un popolo per il più grande calciatore di tutti i tempi.
Benvenuti alla prima puntata del Podcast Speciale Fianchi Larghi e Generose vedute. Con Luisa e Valeria scopriremo insieme il primo tema del ciclo, la guerra. Raccontata dalle immagini, dai testi, dalla musica delle donne e non solo. In occasione dell’anniversario delle stragi del 11 settembre, partiamo da un’iconica immagine di Susan Meiselas per raccontare da un ulteriore punto di vista quel fatidico giorno della nostra storia.
© Susan Meiselas, Magnum Photos, New York.
Leggi gli articoli del nostro Magazine: https:/ / magazine.discorsifotografici.it
Da oggi inizia un nuovo capitolo nella storia del Podcast! Fianchi Larghi (e Generose Vedute) è il frutto del lavoro delle nostre Luisa Raimondi e Valeria Valli per offrire un punto di vista fotografico al femminile su ciò che ci accade intorno, senza cadere in facili stereotipi e dando voce ad una moltitudine di personaggi ed idee.
In questa “puntata numero zero” Luisa e Valeria ci faranno conoscere il progetto e il percorso che seguiremo insieme a loro nelle prossime puntate. Scopritelo con noi!
Il Festival Cortona On The Move 2022 raccontato dai protagonisti: Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici – Intesa Sanpaolo e Direttore Gallerie d’Italia e Paolo Woods, Direttore Artistico del Festival.
L’intervista a Francesco Malavolta ci fa riflettere nuovamente sul concetto di frontiera, limite imposto dagli essere umani ad altri esseri umani, oggi soprattutto ai più bisognosi ed in fuga da realtà terribili che fatichiamo a comprendere e che non vorremmo vedere. La sua fotografia e la sua esperienza ci fanno aprire gli occhi sul fenomeno della migrazione e dare un volto umano a ciò che spesso è visto solo come fenomeno di masse anonime in spostamento.
L’intervista
Francesco Malavolta è un fotogiornalista iscritto all’OdG della Calabria, impegnato da oltre vent’anni nella documentazione dei flussi migratori che interessano il nostro continente. Gli ultimi segnati da un intensificarsi senza precedenti delle migrazioni stesse. Un lavoro svolto in un contesto spazio-temporale in costante mutamento che lo ha portato a viaggiare lungo i confini di una Europa sempre più blindata e difficile da raggiungere via terra o via mare. Da oltre 10 anni collabora con la Comunità Europea, varie agenzie di stampa internazionale come Associated Press, nonché organizzazioni internazionali quali UNHCR e OIM.
Torna uno dei più importanti festival fotografici internazionali, ce lo racconta in anteprima Veronica Nicolardi, direttrice del Cortona On The Move Festival.
L’intervista
Veronica Nicolardi, da questo anno dirige il Cortona On The Move dopo esserne stata parte integrante da più di 8 anni in qualità di Project Manager.
Con lei scopriremo tutte le importanti novità che l’edizione del 2022 porterà a Cortona, tra fotografia, letteratura e cinema.
Tornando sul tema della cultura dell’immagine (e dell’immaginario), ospitiamo il prof. Roberto Della Torre nel nostro podcast. Con lui parleremo di cinema, anche da un punto di vista tecnico-comparativo fra cinema e fotografia analogica e digitale.
L’intervista
Roberto Della Torre nel 2001 inizia a lavorare presso l’Archivio storico del film della Fondazione Cineteca Italiana di Milano dove si occupa di conservazione, digitalizzazione e restauro del materiale filmico e non filmico. Collabora inoltre alla pianificazione e allo sviluppo dei contenuti del MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano.
Dal 2002 al 2009 ha collaborato ed è stato titolare di corsi e laboratori sulla conservazione del patrimonio cinematografico e sulla storia del cinema presso diverse università lombarde.
Dal 2003 è docente di Storia del cinema italiano presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Milano.
All’attività di ricerca sui temi dell’illustrazione pubblicitaria per il cinema e del cinema popolare italiano, si affianca un’intensa attività di divulgazione della cultura cinematografica presso scuole, enti culturali, carceri e sale cinematografiche.
Dal 3 al 27 marzo si svolgerà a Mantova la seconda edizione della Biennale Internazionale della Fotografia Femminile.
La riflessione di questa edizione ruota intorno a Legacy, un termine che riassume diversi concetti: significa Lascito, Eredità e tutto ciò che creiamo da trasmettere alle generazioni future che è estremamente rappresentativo di questa epoca attuale, così carica di cambiamenti, che vede il collettivo umano misurarsi con quello che gli è stato lasciato, agire con questo lascito nel presente per creare un futuro che sia forte ed equilibrato. Ne parliamo con Alessia Locatelli, Direttrice Artistica del Festival.
L’intervista
Alessia Locatelli nasce a Milano nel 1977. È direttore artistico dell’archivio Enrico Cattaneo e della Biennale di Fotografia Femminile di Mantova (marzo 2020). Ha coadiuvato la progettazione di alcune delle passate edizioni del SiFest e del Premio Canon, specializzandosi in fotografia e diventando Curatore indipendente nell’organizzazione di mostre con realtà sia pubbliche che private, in Italia e all’estero, mentre in parallelo continua l’attività di curatela e consulenza per artisti e fotografi. È firma di alcune riviste di settore e critico del Dossier Fotografia all’interno del “CAM, catalogo di arte moderna” (ex-Bolaffi) pubblicato dalla Editoriale Giorgio Mondadori – Gruppo Cairo.
Dal 2016 organizza ed insegna in corsi professionali per diventare Photocurator in scuole di fotografia ed in realtà indipendenti in tutta Italia. Partecipa come Folio-Reviewer in vari Foto Festival tra Italia e Svizzera ed è nel team organizzativo dell’edizione 2019 di Photolux Festival a Lucca. Si occupa inoltre di aiutare e coadiuvare gli autori nella scelta delle carte Fine Art e nei materiali di montaggio utili alla conservazione e alla vendita ai collezionisti.
Si conclude il prossimo 9 marzo la mostra EUR Photo Project, che unisce Fotografia e Letteratura in un ambiente decisamente fotografico, la Black Room della Nuvola a Roma EUR. Un appuntamento da non perdere raccontatoci, insieme ad altre tematiche di cultura fotografica, dall’organizzatore e noto fotografo e curatore Marco Delogu
L’intervista
Marco Delogu è nato a Roma l’11 aprile 1960 da genitori sardi. Dopo aver iniziato gli studi universitari in Storia Moderna e Contemporanea, nel 1981 realizza suoi primi lavori fotografici.
Nel 1984 è tra i fondatori a Roma del Teatro Argot (dove si formano molti dei giovani talenti della nuova scena italiana) e apre un suo studio fotografico, dedicandosi al ritratto, alla fotografia di scena in teatro e a quella moda, collaborando con Vogue Italia, Harper’s Bazaar, ed altre riviste internazionali del settore.
Negli anni ’90 realizza oltre duecento campagne pubblicitarie e ciò gli consente di sviluppare parallelamente la sua ricerca più personale e di fondare successivamente, nel 2003, la casa editrice Punctum, specializzata in fotografia. Molto attivo anche come curatore, nel 2002 ha ideato FotoGrafia, festival internazionale di Roma di cui è stato il direttore artistico. Nel 2015 è stato chiamato a dirigere l’ Istituto italiano di cultura di Londra: primo fotografo a ricoprire tale incarico.
Ha pubblicato oltre venti libri e ha presentato i suoi lavori in sedi espositive prestigiose, in Italia e all’estero, fra cui Accademia di Francia, Villa Medici a Roma, Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Palazzo delle Esposizioni a Roma, Warburg Institute a Londra, Henry Moore Foundation a Leeds, IRCAM, Centre George Pompidou a Parigi, Museé de l’Elysee a Losanna, PhotoMuseum, Mosca.
Livio Senigalliesi, di cui di recente abbiamo pubblicato un’intervista sul Magazine, raggiunge i nostri microfoni per parlarci ancora una volta di quanto sia importante andare al di là dell’informazione mainstream per conoscere la verità. Dai campi di battaglia alle battaglie sociali, la strada per la conoscenza è tortuosa e richiede impegno, come Livio ci racconta in questa lunga intervista per il nostro podcast.
L’intervista
Dalla pagina di biografia ufficiale del suo sito:
Inizia la carriera di fotogiornalista alla fine degli anni ’70 dedicandosi ai grandi temi della realtà italiana usando la fotocamera come strumento di analisi sociale.
Dopo anni di militanza nel collettivo del quotidiano il Manifesto, negli anni ’80 amplia il raggio delle collaborazioni e rivolge sempre di più la sua attenzione all’attualità internazionale pubblicando ampi reportage sulle maggiori testate nazionali ed estere.
La passione per la fotografia intesa come testimonianza e l’attenzione ai fatti storici di questi ultimi decenni l’hanno portato su fronti caldi come il Medio-Oriente ed il Kurdistan durante la guerra del Golfo, nella Berlino della divisione e della riunificazione, a Mosca durante i giorni del golpe che sancirono la fine dell’Unione Sovietica, a Sarajevo ha vissuto tra la gente l’assedio più lungo della Storia.
Ha seguito tutte la fasi del conflitto nell’ex-Jugoslavia e documentato le atroci conseguenze di guerre e genocidi in Africa e sud-est asiatico.
Negli ultimi anni ha focalizzato le sue energie su due progetti: quello dedicato alle vittime civili dei conflitti e quello sulla condizione umana degli immigrati seguendo le rotte migratorie nel Mediterraneo e i progetti di accoglienza per i richiedenti asilo nel nostro Paese.
Oltre alle mostre e ai libri, realizza progetti didattici per gli studenti delle scuole affinché la sua testimonianza diretta avvicini i giovani ai temi della pace e della guerra ed alla comprensione delle migrazioni forzate.
Paolo Pellegrin (Roma, Italia, 1964) è un fotoreporter italiano noto a livello mondiale. Dal 2005 è membro dell’agenzia Magnum Photos.
L’intervista
L’Altro è un lavoro sviluppato per il festival Cortona On The Move, che riflette sugli effetti del nuovo coronavirus e del distanziamento sociale.
Nei primi mesi del 2020 Pellegrin si trovava in Australia per documentare le conseguenze degli incendi. Quando la pandemia stava dilagando a livello mondiale, lui e la sua famiglia hanno deciso di trascorrere insieme i due mesi successivi di lockdown. È stato naturale, quindi, rivolgere l’obiettivo verso la sua quotidianità.
A distanza di un anno, la ritrovata urgenza di riflettere sul COVID-19 ha incontrato la proposta del festival: dopo aver lavorato sull’intimità dei rapporti familiari, Pellegrin ha deciso di discostarsi da un approccio documentaristico sulla pandemia, ritraendo invece una moltitudine di persone fuori fuoco e in bianconero, alternando paesaggi urbani a ritratti stretti. I volti emergono dal buio, le fronti sono corrugate e le bocche, sempre nascoste dalle mascherine: queste immagini, realizzate in Italia, raccontano l’indebolimento dei rapporti umani, il timore verso il prossimo, le distanze che ci imponiamo o che ci vengono imposte. Il volto resta il primo strumento di dialogo con il quale l’uomo si svela all’Altro e a sé stesso.
Torna il Podcast di Discorsi Fotografici con una puntata tutta natalizia, conosceremo nuovi membri della famiglia e passeremo un po’ di tempo a parlare di fotografia intorno al caminetto…
Il Festival Cortona On The Move 2021 ci presenta i suoi protagonisti: è il turno di Andrea Mastrovito, che ci presenta il suo lavoro NYsferatu
L’intervista
Andrea Mastrovito artista, regista e autore di libri, vive tra Bergamo e New York. Il suo percorso si concentra sul disegno alternando il lavoro in studio a interventi installativi e performativi.
NYsferatu è una ricreazione in rotoscopio (tecnica di animazione) di Nosferatu, film storico del 1922 di Friedrich W. Murnau, a sua volta un adattamento di Dracula di Bram Stoker. Nella versione di Andrea Mastrovito, ogni scena di sfondo è stata interamente ridisegnata per ambientare il film nell’odierna New York City e in Siria. Autoritratto intimo d’artista e sintesi dei nostri tempi, il progetto mette in discussione l’interpretazione classica del vampiro, qui visto come il prototipo dell’outsider, mentre affronta i tanti ostacoli incontrati dagli immigrati che spesso sfuggono alla guerra e alle difficoltà in patria per trovarsi di fronte ad altre sfide nel nuovo Paese, come lo sfruttamento economico, la discriminazione e la xenofobia.
Prodotto da More Art.
Il Festival Cortona On The Move 2021 ci presenta i suoi protagonisti: è il turno di Francesca Todde, che ci presenta il suo lavoro A sensitive Education
L’intervista
Francesca Todde, fotografa ed editrice, vive a Milano e lavora tra l’Italia e la Francia. È co-fondatrice della casa editrice Départ Pour l’Image.
Questo progetto, realizzato tra il 2017 e il 2019 in Francia, esplora le possibilità di empatia tra le diverse specie naturali attraverso la figura dell’educatore di uccelli Tristan Plot. Tristan è specializzato in metodi dolci e con il suo approccio prepara i volatili alla partecipazione a spettacoli teatrali e di danza o a documentari cinematografici.
Il Festival Cortona On The Move 2021 ci presenta i suoi protagonisti: è il turno di Tomaso Clavarino, che ci presenta il suo lavoro Padanistan
L’intervista
Tomaso Clavarino è un fotografo e regista i cui lavori sono pubblicati dai principali magazine internazionali; parallelamente realizza molti progetti personali.
Negli ultimi trent’anni, in Italia, il termine “Padania” è entrato a far parte della vita quotidiana. Si riferisce a un’area del Nord Italia che si estende dalle Alpi al Mare Adriatico. È un territorio che esiste nelle idee di molti, ma che geograficamente, culturalmente e giuridicamente rimane indefinito. Padanistan è un progetto che indaga l’identità di questo “non luogo”, lungo la S11, che collega Torino a Venezia.
Il Festival Cortona On The Move 2021 ci presenta i suoi protagonisti: è il turno di Marco Garofalo, che ci presenta il suo lavoro Energy Portraits
L’intervista
Marco Garofalo è fotoreporter, lavora su temi sociali e culturali, principalmente nella città di Milano e in tutta l’Africa.
Nel 2015 garantire l’accesso universale a fonti di energia economica, affidabile, sostenibile e moderna è diventato uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite da raggiungere entro il 2030: l’SDG numero 7 dell’Agenda 2030.
Energy portraits ritrae luoghi significativi nei quali è in corso la sfida globale dell’accesso all’energia. Marco Garofalo entra rispettosamente nell’intimità di decine di famiglie in Africa, Sud America, India ed Europa per fotografarle con le loro dotazioni elettriche.
Il Festival Cortona On The Move 2021 ci presenta i suoi protagonisti: è il turno di Stephanie Gengotti, che ci presenta il suo lavoro Circus Love
L’intervista
Stephanie Gengotti è una fotografa italo-francese che vive a Roma. Laureata in Traduzione inglese e francese, si occupa principalmente di reportage e ritratto fotografico.
Circus Love è un progetto a lungo termine sul ‘nouveau cirque’, noto anche come circo contemporaneo, iniziato nel 2016 e in cui l’autrice racconta la storia e la vita quotidiana di sei famiglie circensi. È un gioioso ma potente urlo di ribellione per riaffermare la dimensione umana, per evidenziare le necessità prioritarie di recuperare il senso di condivisione, di famiglia e il bisogno di riscoprire il rapporto con la Natura.
Il Festival Cortona On The Move 2021 ci presenta i suoi protagonisti: è il turno di Antonio Carloni, Direttore del Festival.
L’intervista
Antonio Carloni, cortonese doc, è nato in questa splendida cittadina sui colli toscani nel 1981. Antonio Carloni decide di impegnarsi in questo percorso all’età di trent’anni seguendo un’ispirazione improvvisa, evolutasi poi in un progetto ambizioso: quello di creare nella sua Cortona un Festival di Fotografia Internazionale, Cortona On The Move. Con alcuni amici fonda nel 2011 l’associazione culturale ONTHEMOVE, con lo scopo di avviare un festival incentrato sulla fotografia contemporanea.
Il Festival Cortona On The Move 2021 ci presenta i suoi protagonisti: è il turno di Arianna Rinaldo, Direttrice Artistica del Festival.
L’intervista
Arianna Rinaldo è una libera professionista che si occupa di fotografia a tutto campo. È la Direttrice artistica del festival internazionale di fotografia Cortona On The Move. Per quasi 10 anni ha diretto Ojodepez, l’unica pubblicazione trimestrale dedicata alla fotografia documentaristica in Spagna. La sua relazione con la fotografia inizia nel 1998, quando a New York diviene Direttrice dell’archivio dell’agenzia Magnum Photos. Lavora poi come photo editor per la rivista Colors, in Italia. Dal 2004 al 2011, a Milano, è stata curatrice freelance di mostre e consulente per varie pubblicazioni, tra cui D, il supplemento settimanale del quotidiano La Repubblica, del quale si è occupata per 4 anni. Partecipa regolarmente a letture di portfolio a livello internazionale, oltre a fare parte di diverse giurie e a lavorare come relatrice e insegnante.
Il Festival Cortona On The Move 2021 ci presenta i suoi protagonisti: è il turno di Paolo Tedeschi, Direttore della Comunicazione Canon Italia
L’intervista
Paolo Tedeschi ha fatto il suo ingresso in Canon nel 2011 come Sales Executive di Canon Business Services, assumendo poi il ruolo di Marketing Manager e in seguito di External Relations and Marketing Manager di Canon Business Services. Tedeschi, prima di entrare in Canon, è stato direttore marketing e comunicazione di Micromegas SpA gestendo grandi eventi come il World Energy Congress 2007. Ha trascorso 5 anni nel gruppo I.R.I all’inizio della carriera professionale, ricoprendo in Italimpianti ruoli di crescente importanza sino a diventare Responsabile delle Relazioni Esterne. Ha inoltre lavorato presso l’agenzia Cleis SpA, misurandosi con le attività marketing e gli eventi di IBM per l’area Emea ed ha ricoperto per quattro anni il ruolo di dirigente responsabile della sede romana di Euphon S.p.A., gestendo, tra gli altri, clienti come Enel, Capitalia e Finmeccanica.
Scopriamo quanto sia importante la fotografia per il giornalismo e come questa venga utilizzata nella vita quotidiana di una agenzia di stampa. Cesare Protettì ci racconta tutto questo e ci presenta la seconda edizione del suo libro sul tema: “È l’Agenzia, bellezza!”
L’intervista
Cesare Augusto Protettì, giornalista e saggista, è stato fino al gennaio 2016 il Direttore delle testate della Scuola di Formazione al Giornalismo dell’Università Lumsa di Roma. Nei suoi 40 anni di attività precedente è stato Caporedattore centrale dell’agenzia di stampa ApBiscom (ora Askanews dopo la fusione con l’Asca), dopo una lunga carriera all’Ansa nei servizi Scientifico, Politico Parlamentare, Cronache Italiane e Diplomatico (poi Affari Internazionali). Ha seguito le visite in Italia dei capi di stato stranieri e l’attività dei Presidenti della Repubblica Cossiga e Scalfaro. Ha contribuito poi a far nascere, nel 1998, con un apposito progetto, il nuovo sito dell’Agenzia, poi evoluto in portale. E’ esperto in contenuti digitali ed editoria multimediale: ha insegnato queste materie nelle Università Luiss e Lumsa di Roma ed è autore di una decina di libri. Ha vinto premi di divulgazione scientifica, tra cui il Premio Glaxo (1982) e il Premio Smau (1989). Ha ricevuto una menzione speciale del Premio Diego Fabbri (sezione comunicazioni sociali) per il libro Bit e parole.
Nel 1997 ha ideato il progetto Arte Elettronica e linguaggi televisivi, svolgendo poi consulenza progettuale ed editoriale per la grande mostra con grandi videoartisti italiani e stranieri nelle sale della Rai di Viale Mazzini 14. E’ stato collaboratore dell’Espresso, settimanale sul quale sono stati pubblicati diversi articoli di divulgazione scientifica e tecnologica.
Dal 1983 è nel Comitato di Direzione della rivista Media Duemila per la quale ha scritto oltre 800 tra articoli, interviste, commenti. Attualmente collabora con European Affairs.
Con Stefano Polli ha scritto E’ l’agenzia bellezza! Storia, teoria e tecniche del giornalismo d’agenzia (prima edizione nel 2006, seconda edizione nel 2020).
Ha collaborato al libro di Giovanni Giovannini Il Quaderno Nero, Settembre 1943-aprile 1945 (2004, Milano, Scheiwiller), di cui lo stesso Giovannini lo ha espressamente riconosciuto come “coautore”.
Mauro “Zender” D’Avino ci racconta la genesi e l’impatto del progetto “Il Davinotti”, sito web che parla di cinema e che da anni costruisce il più grande archivio di movie location italiane al mondo ri-fotografate da appassionati.
L’intervista
Mauro D’Avino, detto “Zender”, è il fondatore e l’Archivista del famoso sito Il Davinotti, dove da anni si raccolgono recensioni e soprattutto fotografie di location legate in massima parte al cinema italiano di qualsiasi periodo storico. Non mancano approfondimenti su film o serie culto ed è possibile anche contribuire personalmente alla ricostruzione fotografica dei luoghi dei film. Un progetto fotografico collettivo come se ne vedono pochi.
Attraverso l’opera del giovane e promettente fotografo Davide Degano, realizzata negli ultimi 5 anni, conosceremo Sclavanie, un progetto fotografico che racconta le origini di un popolo antico legato alle Pre-alpi Giulie e la conservazione delle tradizioni locali, e la campagna di corwdfunding per la futura realizzazione di un libro.
L’intervista
Dice Davide Degano di sé:
Sono nato in Italia con origini colombiane (mia nonna). Quando mi sono diplomato, mi sono trasferito in Australia per 3 anni, mentre viaggiavo per l’Asia orientale. Durante i miei viaggi, avevo sviluppato un forte interesse per la fotografia e ben presto mi sono innamorato del mezzo.
In Australia, ho mosso i miei primi passi come fotografo commerciale lavorando per “JustAustralia” e la rivista italiana Il Globo, ma il mio interesse e la mia passione verso la fotografia sono dovuti al mio fascino per le possibilità narrative che il mezzo offre.
Credo che le narrazioni visive abbiano un forte potere che molte volte è impossibile da trasmettere in un testo scritto. Per questo motivo, mi sono concentrato sempre più sul mezzo fotografico durante i miei studi e ho iniziato a indagare le possibilità narrative offerte dal mezzo visivo stesso.
Questo alla fine mi ha portato alla Royal Academy of Art, KABK, dove ho avuto l’opportunità di imparare e sperimentare una grande varietà di approcci alla fotografia documentaria.
Attualmente vivo a L’Aia, dove mi sono appena laureato alla Royal Academy of Art, ricevendo una menzione d’onore per il Paul Schuitema Award 2020.
Ho esposto in mostre personali e collettive a Trieste, Udine, Londra, Novi Sad (Serbia), L’Aia, e il mio lavoro è stato presentato in piattaforme come ARTDOC, Vogue Italia, e The Photographic Journal.
Da oggi il Fotobar sarà presentato come appuntamento separato dalle interviste, maggiore frequenza di uscite e durata adeguata! Abbiamo provato per voi la Fujifilm GFX 100S e altro ancora!
Fotobar
Ecco di cosa abbiamo discusso in questa puntata:
Abbiamo provato la Fujifilm GFX 100S
Un consorzio tenta di risolvere il problema dell’autenticità della fotografia digitale
Poparazzi: la nuova app social dove è vietato il selfie e i filtri
Giornalista e consulente informatico, traduttore tecnico, divulgatore scientifico, cacciatore di bufale, studioso della disinformazione nei media, Paolo Attivissimo ha risposto con grande generosità e simpatia a tutte le nostre domande in merito al ruolo della fotografia nel debunking.
L’intervista
Paolo Attivissimo (non è uno pseudonimo) è uno scrittore e giornalista informatico, divulgatore scientifico, conferenziere, traduttore e interprete tecnico e “cacciatore di bufale”. Ha scritto 18 libri di divulgazione informatica e oltre 100 articoli per “Le Scienze”. Dal 2006 conduce la trasmissione “Il Disinformatico” sulla Rete Tre della Radiotelevisione svizzera (diventata podcast nel 2021) ed è consulente sulle tecnologie informatiche e la disinformazione mediatica per RSI, RAI e Mediaset. Ha accumulato oltre 100 milioni di visite sul suo blog Disinformatico.info e 410.000 follower su Twitter. Nato a York (GB), vive e lavora a Lugano con la moglie Elena, un gatto e mezzo e troppi computer.
Scopriamo insieme all’autore il progetto “Alemagna. Luoghi e paesaggi lungo la SS51” e numerose altre attività in ambito fotografico.
L’intervista
Giovanni Cecchinato, nasce a Mestre (VE) nel 1961. La sua ricerca si concentra nella fotografia di architettura/ interni oppure indaga le metamorfosi del paesaggio italiano. E’ fotografo professionista dal 2001 e conta al suo attivo lavori commissionati da grandi aziende nazionali e studi di design internazionali. È stato allievo di Antonin Kratochvil, Andrew Phelphs ed Efrem Raimondi. Collabora con l’agenzia fotografica parigina Abaca Press. Al suo attivo ci sono numerose esposizioni in musei e gallerie d’arte nazionali. Alcune sue fotografie sono conservate in collezioni private e pubbliche e sono pubblicate in magazines nazionali e extra-nazionali. Affianca l’attività professionale ed artistica con quella di organizzatore e curatore di manifestazioni culturali sulla fotografia in collaborazione con il Centro Culturale Candiani di Mestre (VE). È coordinatore del progetto “La serena inquietudine del territorio” che coinvolge altri 50 fotografi nella produzione di una fanzine che ragiona sull’evoluzione del paesaggio e dei territori urbani nel Veneto.
Abbiamo avuto l’occasione di discutere del mondo fotografico Sony, dei modelli, del futuro e di tanto altro con Francesco Papapietro, Marketing Manager del Digital Imaging di Sony. Occasione unica!!!
Fotobar con il nostro Enrico Fonzo in cui toccheremo anche temi analogici a lui molto cari. L’intervista è con l’eclettico artista-fotografo Carlo Gavazzeni Ricordi.
Fotobar
Ecco di cosa abbiamo discusso in questa puntata:
La nuova ammiraglia di Sony: A1
Fujifilm risponde con la GFX 100S
La Royal Photographic Society mette a disposizione l’intero archivio del Magazine dal 1856
Fujifilm non produrrà più la pellicola PRO 400H
Kodak Alaris vende la produzione di pellicole ai cinesi
L’intervista
Carlo Gavazzeni Ricordi nasce a Milano nel 1965 dove vive e lavora. Appartenente ad una famiglia da generazioni legata alla storia della musica, cresce nelle principali istituzioni musicali e all’amata Scala di Milano, dove suo nonno, il maestro Gianandrea Gavazzeni, compositore, musicologo e saggista, dirige dal 1944 al 1995 oltre 90 titoli inaugurando 9 volte la stagione. È figlio di Madina Ricordi, la cui famiglia ha fondato e gestito la più importante casa editrice musicale italiana ancora in attività: Casa Ricordi segue il melodramma italiano con i capolavori di Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini e molti altri, introducendo il concetto di “diritto d’autore” Laureato in Giurisprudenza, Carlo decide di abbandonare la carriera d’avvocato per seguire le tracce della passione artistica, innata in famiglia. Ancora bambino trova una Leica M4 di suo nonno e, ispirato dall’atmosfera teatrale, scatta ritratti in bianco e nero affascinato dall’immediatezza del mezzo fotografico. Alla scomparsa del Maestro Leonard Bernstein
nel 1990 e del Maestro Gavazzeni nel 1996 – personalità che hanno nutrito e formato la sensibilità del giovane fotografo- per colmare il vuoto di questo duplice lutto, Carlo avrà il coraggio di mettersi in gioco in prima persona come “artista”. Comincia con una nuova macchina fotografica, una Linhof, ad esplorare nuove possibilità espressive
Vi accompagniamo durante le Festività con alcune riflessioni, novità e l’intervista a Biba Giachetti, curatrice delle mostre dei più grandi fotografi mondiali.
Fotobar
Ecco di cosa abbiamo discusso in questa puntata:
Il progetto Covid Visual Project di Cortona on The Move. Le immagini delle corsie di ospedale ci restano ancora impresse?
Alcuni progetti fotografici realizzati tramite Crowdfunding
Il festival Photokina chiude per sempre dopo 70 anni di storia
L’intervista
Una meravigliosa diretta Facebook passata in compagnie delle parole di Biba Giacchetti, fondatrice di Sudest57, agenzia che si occupa di grandi fotografi autoriali, mettendoli in contatto con il mondo della comunicazione aziendale e promuovendone la conoscenza tramite grandi eventi culturali.
Abbiamo l’onore ed il piacere di ospitare Riccardo Scotti, famosissima figura del Trade Marketing & After Sales Service di Fujifilm. Un’occasione unica per conoscere più a fondo il brand e ciò che ci aspetta nel prossimo futuro…
Grande emozione per la puntata speciale del decennio. 10 lunghi ed intensi anni insieme a voi, parlando di fotografia, una piccola grande festa in “famiglia”!
Le voci del Podcast
Ascoltiamo le voci che ci hanno accompagnato e che ci accompagnano ancora dopo 10 anni, questa puntata la passiamo insieme a
Special (re)Guest: Paolo Rossi
Special (re)Guest: Pasquale Vella
Grande emozione per la puntata speciale del decennio. 10 lunghi ed intensi anni insieme a voi, parlando di fotografia, una piccola grande festa in “famiglia”!
Le voci del Podcast
Ascoltiamo le voci che ci hanno accompagnato e che ci accompagnano ancora dopo 10 anni, questa puntata la passiamo insieme a
Manuela Olivieri
Cristiano Testa
Luisa Raimondi
Mirko Bonfanti
Special (re)Guest: Paolo Avezzano
In attesa del decennale del podcast abbiamo intervistato alcuni tra i protagonisti della recente edizione del Festival Cortona on The Move, a tema COVID-19, un tema interpretato in maniera molto diversa dai fotografi selezionati per l’edizione di questo anno.
I protagonisti
Ecco i link per poter ammirare le opere presentate a Cortona dai fotografi intervistati
Gabriele Galimberti
Gaia Squarci
Davide Bertuccio
Serena Vittorini
Dopo qualche mese di pausa e di rinnovamento, il podcast torna con un taglio editoriale tutto nuovo, nuova sigla, nuovi ritmi, l’intervento di Enrico Fonzo e l’intervista al grande Tano D’Amico.
Fotobar
Ecco di cosa abbiamo discusso in questa puntata:
Enrico Fonzo ci racconta il bello della fotografia analogica
Il ban di Google sui filtri “bellezza”
Canon R5
Leica M10-R
Shooting the Mafia, di Letizia Battaglia
L’intervista
Tano d’Amico, giornalista professionista e fotoreporter, filicudaro di nascita e romano di adozione, collabora con il manifesto e la Repubblica. Ha realizzato reportage su carceri, manicomi, rom, e ha documentato le manifestazioni di piazza a partire dagli anni sessanta.
Il 31 Marzo 2017 ha inaugurato una mostra tematica su di lui, presso la Torre del Castello dei Vescovi di Luni a Castelnuovo Magra (SP), dal titolo La lotta delle donne, ad illustare le battaglie femminili dagli anni 70 ad oggi, per dimostrare come niente sia cambiato in campo di lotte.
Parlando del colore, motiva la sua scelta di fotografie in bianco e nero, spiegando che il colore ha bisogno di trasformazioni e cambiamenti, adeguamenti tecnici necessari per supportarlo.
Ritorna la grande critica fotografica insieme a Pippo Pappalardo ed alcune novità del mese di maggio 2020
Fotobar
Ecco di cosa abbiamo discusso in questa puntata
https:/ / www.dpreview.com/ news/ 4807905449/ sony-new-intelligent-vision-sensor-is-the-world-s-first-to-feature-on-chip-ai-processing
Sony might annonce three new FF products in June/ July
Samsung Introduces 1.2?m 50Mp ISOCELL GN1 with Faster Auto-focusing and Brighter Images
Could Nikon Make a Medium Format Z-Mount Camera?
Fotografo multato per le immagini dell’Italia durante il lockdown
For the X time Olympus reconfirms: “we have no plans to sell our business, despite the rumors”
Pentax Reveals New APS-C DSLR and Three Lenses in Online Presentation
Fuji confirms the X-H2 is coming and that it will be different from the T-series
Rumor: Panasonic GH6 to Have 41MP Sensor, Better AF System, and More
L’appello di Salgado per gli indigeni dell’Amazzonia
https:/ / www.themammothreflex.com/ curiosity/ 2020/ 05/ 04/ appello-sebastiao-salgado-indigeni-amazzonia/
https:/ / www.dpreview.com/ news/ 9352095402/ the-oneplus-8-pro-has-a-new-camera-capable-of-seeing-through-some-materials-and-objects
L’intervista
Pippo Pappalardo, catanese, avvocato, ha studiato “Lettura strutturale dell’immagine nei media” col prof. Nazareno Taddei (Università di Cagliari) continuando a sviluppare gli studi di “Educazione all’immagine e con l’immagine” e, più specificatamente, di “Sociologia della comunicazione visiva”col prof. Enzo Carli (Università di Urbino).
Redattore della rivista “Gente di Fotografia”, é curatore delle pubblicazioni dell’editrice Polyorama; collabora con importanti riviste di carattere nazionale proponendosi con saggi di storia della fotografia, di analisi e di critica delle immagini, di verifica intorno alle pratiche della fotografia.
In tal senso, ha curato numerosi libri (oltre a quelli compresi nel catalogo di Polyorama; tutte le pubblicazioni della Galleria Ghirri – quindi, i cataloghi delle mostre di Leone, Giacomelli, Ghirri, Meyrowitz, Chiaramonte, etc., e tutte le pubblicazioni dell’A.N.A.F. (Ass. Naz. Amatori di Fotografia) per la quale, dal 1996 al 2005, ha curato, come responsabile culturale insieme al prof. Enzo Carli, la pubblicazione del trimestrale N. Notiziario Fotografico;: ha pubblicato, inoltre, note giuridiche e commenti a sentenze sulla tutela della proprietà dell’immagine e sul rapporto fra diritto di cronaca e tutela della persona in fotografia.
Pur partecipando a molte collettive su temi siciliani, e contribuito alla stesura di molti audiovisivi, per conto della Regione Siciliana, non ha maturato il coraggio di una mostra personale delle proprie immagini che pur supportano la sua didattica.
Ha sperimentato le metodologie elaborate dal prof. Nino Migliori proponendole presso le scuole primarie come forma immediata di apprendimento della costruzione di un’immagine.
Cura l’organizzazione di manifestazioni fotografiche nella sua regione assumendone la direzione artistica. Nella medesima (in Caltagirone) è stato co-realizzatore del Museo della Fotografia della Provincia di Catania; ivi è condirettore della Galleria L. Ghirri (mostre di P, Monti, Salgado, Siracusa, Pitrone, Strano e altri. Collabora in progetti didattici allestiti presso l’Ateneo catanese e presso la locale Accademia di BB.AA., presso la privata Accademia ABADIR e presso il Centro Arti Visive Sikanie, sempre in Catania.
Socio onorario di molti circoli fotografici, è stato docente D.A.C. , grazie al quale ha messo ordine in tanta attività. Tutto il lavoro è stato svolto per pura passione e senza alcun interesse economico.
Inauguriamo il nuovo sito del Podcast con la puntata di aprile, si parlerà non solo di fotografia ai tempi del COVID-19 e potremo ascoltare le profonde parole del fotografo e architetto Giorgio di Maio
Fotobar
Ecco di cosa abbiamo discusso in questa puntata:
le fotografie vincitrici del WPP 2020
https:/ / www.worldphoto.org/ blogs/ 15-04-20/ results-revealed-open-competition-category-winners-and-shortlist?fbclid=IwAR087y6jK8xzc5Pm6hB1iLmjH8OdHCywtqD_aUuWKg5XI27hcb3mdQjTKPI
Vendite di mirroless in declino in Giappone
https:/ / www.dpreview.com/ news/ 7085838032/ bcn-data-shows-mirrorless-camera-sales-have-dropped-50-yoy-for-march-covid-19-pandemic
Schermi HDR ed il futuro delle mostre fotografiche
https:/ / www.dpreview.com/ articles/ 8980170510/ how-hdr-tvs-could-change-your-photography-forever
Fujifilm Manager Toshihisa Iida: “We Open X Mount to Third Parties. X-H Line Continues. No GFX Fixed Lens Camera & More”
Ecco le fotografie del Covid-19
http://petapixel.com/ 2020/ 04/ 14/ how-images-of-coronavirus-are-made/
Compariamo tutte le Fujifilm X100 mai uscite
http://petapixel.com/ 2020/ 04/ 10/ comparing-all-five-fuji-x100-cameras-side-by-side/
Una fotografa accusata di aver “creato artificialmente” la sua pretesa di plagio
http://petapixel.com/ 2020/ 04/ 08/ photographer-accused-of-artificially-creating-her-plagiarism-claim/
Un fotografo ungherese ha utilizzato le webcam pubbliche per immortalare le città deserte d’Italia
http://petapixel.com/ 2020/ 03/ 31/ photographer-uses-public-webcams-to-capture-italys-deserted-cities/
Fujifilm renderà le fotocamere GFX di medio formato più piccole, più leggere e più economiche per diventare un prodotto mainstream
https:/ / photorumors.com/ 2020/ 04/ 10/ fujifilm-will-make-smaller-lighter-and-cheaper-medium-format-gfx-cameras-to-become-a-mainstream-product/
L’intervista
Giorgio Di Maio ha una formazione scientifico-artistica essendosi laureato in Architettura presso l’Università Federico II di Napoli.
Divide la sua attività fotografica in due periodi: un primo, che definisce giovanile, e che lo ha portato alla realizzazione delle mostre Colonie di artisti,
Frammenti, Ombre, alla fine… l’amore, Basilicata, non è Napoli; ed un secondo periodo, intrapreso in tempi più recenti assieme al progressivo
abbandono dell’attività di architetto. Non vi è soluzione di continuità tra i due periodi se non una maggiore autoconsapevolezza.
Impegnato nella compilazione di numerosi progetti, tra i quali uno dedicato a Milano, ha come centro della sua ricerca una idea della
fotografia che si ponga come proprio fine la crescita spirituale e sociale dell’uomo, ottenuta attraverso la documentazione del reale.
In particolare dell’ armonia nascosta presente nel reale ed individuata tramite il linguaggio insegnato dalle avanguardie figurative dei primi del ‘900.
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Torniamo alla grande con un podcast di oltre due ore che ci farà compagnia in tempo di isolamento da Covid-19…
Parleremo di grandi spazi aperti con il fotografo di montagna Alberto Bregani e delle ultime novità e riflessioni sulla fotografia con Federico e Mirko.
In questa puntata
I blocchi di produzione causa Covid-19
https:/ / www.dpreview.com/ news/ 0667997710/ nikon-delays-its-d6-dslr-until-may-2020-due-to-supplier-issues-caused-by-covid-19
https:/ / www.dpreview.com/ news/ 4773804307/ canon-is-shutting-down-five-factories-due-to-supply-shortages-caused-by-covid-19
https:/ / www.dpreview.com/ articles/ 8598995705/ coronavirus-what-effect-will-covid-19-have-on-the-photo-industry
Aiutiamo la Nasa a mappare i satelliti artificiali
https:/ / www.dpreview.com/ news/ 5211426225/ nasa-asking-public-smartphones-to-help-track-light-pollution-caused-by-satellites
Canon EOS R5 avrà il Pixel Shift?
Canon EOS R5 to Have Pixel-Shift High Resolution Mode
Ancora (e soprattutto) reflex tra i finalisti del World Press Photo
https:/ / www.corriere.it/ tecnologia/ 20_marzo_04/ macchine-fotografiche-world-press-photo-canon-piu-usata-reflex-full-frame-vetta-4d75849e-5d3a-11ea-ad92-9d72350309c8.shtml
E altro ancora!
L’intervista
Fotografo, scrittore, comunicatore per professione, compositore e pianista per hobby, Alberto Bregani (1962) è considerato tra i più puri e validi interpreti della fotografia di paesaggio e di montagna in bianco e nero. Figlio d’arte (il padre Giancarlo fu alpinista, scrittore, musicista, documentarista di montagna con premi cinematografici e letterari) è cresciuto a Cortina d’Ampezzo, nel cuore delle Dolomiti. Realizza progetti di fotografia e comunicazione per il territorio, per aziende e istituzioni.
Accademico del GISM, Gruppo Italiano Scrittori di Montagna, prima di dedicarsi totalmente alla fotografia, si è occupato a lungo di turismo montano e di comunicazione digitale (Premio “Cultura di Rete” nel 2000, nell’ambito della Targa d’Oro per la Comunicazione pubblicitaria, “per aver particolarmente contribuito a dare valore aggiunto alla cultura digitale in Italia).
Molto apprezzato per le sue originali conferenze, che spaziano dalla filosofia, alla letteratura, alla musica, ruotando intorno alla fotografia, dedica molta parte del suo tempo all’attività di formazione attraverso la sua scuola di fotografia di montagna in bianco e nero – prima in Italia – che ha sede permanente a Madonna di Campiglio.
Nel maggio del 2017 è uscito il suo secondo libro “La montagna in chiaroscuro. Piccolo saggio sul fotografare tra cime e sentieri” (Ediciclo Editore) a lungo tra i best seller su Amazon nella categoria “letteratura di viaggio”.
Dal metà 2019 vive stabilmente a Parigi con la famiglia, città nella quale ha già avviato importanti collaborazioni con scuole di fotografia sia per workshop in loco che per trekking fotografici in Dolomiti, per i francesi amanti del genere. Sta lavorando al suo terzo libro.
Apriamo il nuovo decennio con una puntata che parla di alcune novità. Ospite del giorno Giuseppe di Giulio e la sua fotografia!
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In Questa Puntata
Fotobar
Abbiamo parlato di:
- Nikon D780
- Canon 1dx Mark III
- Le migliori fotocamere del decennio
E altro ancora!
L’intervista
Giuseppe di Giulio
Giuseppe Di Giulio (Taranto – Italia, 1977) ha vissuto fino all’età di 18 anni in Lucania (Basilicata) in un piccolo paese vicino a Matera.
Ha studiato e lavorato come ingegnere a Roma dal 1996 al 2018, occupandosi di strade, ponti e gallerie in Italia. Dal 2019 vive e lavora a Torino.
Ha iniziato a fotografare nel 2001 durante l’università per creare una rivista per un’associazione studentesca.
La sua prima macchina fotografica è stata una Nikon F80 analogica, presa in prestito dallo zio, con la quale ha imparato la tecnica fotografica da autodidatta. Dopo la laurea, con una Nikon F75 analogica ha realizzato i suoi primi lavori personali e si è appassionato alla fotografia in bianco e nero.
Nel 2009 ha tenuto la sua prima mostra in un club di Roma e la foto “la carezza del vento” è stata selezionata tra le opere finaliste del Metro Photo Challenge Italia.
Continua a scattare fotografie concentrando il suo studio sulla realizzazione di progetti in bianco e nero, con un approccio basato sull’astrazione e sull’evocazione che porta le immagini lontano dal mondo reale, nello spazio dei pensieri, delle emozioni e dei ricordi.
Abbiamo provato in anteprima la nuova ammiraglia Mirrorless di casa Fujifilm. Scopritelq insieme a noi e a Riccardo Scotti di Fujifilm!
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Torna il podcast con alcune novità, il nostro Cristiano Testa ed una nuova interessante intervista a Gabriele Spadoni!
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In Questa Puntata
Fotobar
Abbiamo parlato di:
- Sony A6100 e 6600
- Panasonic H1
- Nikon D6
E altro ancora!
L’intervista
Gabriele Spadoni
Già gradito ospite in un’altra puntata del Podcast, esperto di tecnologia dell’immagine, torna a parlarci gestione del colore, calibrazione, caratterizzazione e profilazione di Monitor e del personale approccio alla fotografia
Torna il grande festival fotografico di Cortona, come sempre con grandi ospiti intervistati per voi!
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In Questa Puntata
Le interviste
- Ada Trillo
- Marina Caneve
- Beatriz Polo Ianez
- Diana Markosian
- Paolo Verzone
- Simon Norfolk
Torna il grande festival fotografico di Cortona, come sempre con grandi ospiti intervistati per voi!
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In Questa Puntata
Le interviste
- Yaakov Israel
- Hahn+Hartung
- Yan Wang Preston
- Andrea Botto
- Marco Rigamonti
- Claudius Schulze
Poche novità in estate, ma un bellissimo lavoro fotografico di Giuseppe Andretta ci farà conoscere una realtà marocchina che sembra così lontana eppur così vicina alla vita dei nostri tempi.
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In Questa Puntata
Fotobar
Abbiamo parlato di:
- Sony A7R IV
- Canon raddoppia le perdite…
E altro ancora!
L’intervista
Giuseppe Andretta
Ci presenta il suo nuovo progetto fotografico Scarfés
Podcast speciale sull’evento che ha presentato una delle migliori fotocamere del decennio. Conosceremo dal vivo anche il fotografo Corrado Tria, già intervistato nel Magazine
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In Questa Puntata
Fotobar
Abbiamo parlato di:
- Speciale GFX100
E altro ancora!
L’intervista
Corrado Tria
Dal suo blog www.corradotriaphoto.it
Fotografo sperimentatore,
co-fondatore di Studio Endurance.
Mi piace studiare a raccontare per immagini.
Benvenuti nel mio mondo.
Ritorna il podcast insieme a Mirko Bonfanti. Oggi conosceremo il magnifico lavoro di Paolo Rossi, il fotografo dei lupi!
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In Questa Puntata
Fotobar
Abbiamo parlato di:
- Aperture non funzionerà più dopo Mojave
- Le fotocamere “vincitrici” del WPP
- Instagram sempre meno fotografico
- EOS RP se la passa male in Giappone
E altro ancora!
L’intervista
Paolo Rossi, fotografo di lupi
Dal suo blog www.paorossi.it
Dal 2010 fotografo lupi e altri selvatici nelle zone più selvagge dell’Appennino e delle Alpi (Italia). Nel 2014 le mie foto hanno contribuito alla realizzazione del libro di Francesca Marucco Il lupo biologia e gestione sulle Alpi e in Europa. Nel 2017 ho realizzato il libro fotografico Lupi Estremi (con SkullCreativeLab). Nello stesso anno la BBC mi ha intervistato sul canale Outlook World Service, intitolando il racconto The magic moment of a wolf sighting. A inizio 2018 ho realizzato INCIVILI, secondo libro fotografico (con Mattia Parodi) e nel 2019 ho concepito La vendetta del lupo monco, un cortometraggio dedicato alla storia vera di un lupo fuorilegge. Dal 2018 in poi, ho filmato più volte il Gatto selvatico (Felis silvestris silvestris), dimostrandone la presenza in Alta Val Trebbia (Appennino Ligure).
Ogni mia foto dedicata agli animali selvatici è frutto di ricerca, studio e lunghe attese. Nessuna foto quindi, è stata scattata da capanni con annessi carnai o esche di qualsiasi genere per attirare animali.
Utilizzo i social quasi esclusivamente per pubblicizzare i miei eventi, gran parte delle mio repertorio fotografico quindi, resta privilegio di chi sostiene direttamente il mio lavoro: visitando le mie mostre e acquistando i miei libri fotografici.
Ritorna il podcast insieme a Mirko Bonfanti. L’intervista di oggi ci presenta il divertente lavoro di Daniele Sala con la sua Lego Photography!
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In Questa Puntata
Fotobar
Abbiamo parlato di:
- MIA 2019
- L’inesorabile declino della vendita di fotocamere
- La prima immagine di un buco nero
- Il calcolatore online di esposizione… di un fotografo.
L’intervista
Daniele Sala e la Lego Photography
Da Photoblog, di Stefano Venturi:
Daniele Sala, nasce nel 1972 , abita in un piccolo paesino, Viguzzolo (AL) in Piemonte, sposato e padre, laureato in economia e commercio, fino a trent’anni barman in vari locali della zona poi ha cambiato completamente vita, e ora è impiegato amministrativo, adora tutto ciò che è tecnologia, basket NBA e MTB. La passione per la fotografia l’ha sempre avuta, ma è diventata una presenza costante dal 2010 durante il primo viaggio a New York. Non sa se ritenersi un creativo o meno, ma gli piace pensarlo.
Il progetto Lego Photography lo ha reso famoso in tutta Italia, e lo scopriremo insieme durante l’intervista!
Ritorna il podcast dopo una breve pausa, con noi anche Mirko Bonfanti. L’intervista di oggi è agli ideatori, fotografi e videomakers, del progetto Carbamitu.
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In Questa Puntata
Fotobar
Abbiamo parlato di:
- Alcuni articoli del nostro Magazine
- Vecchie lenti su non tanto vecchi corpi macchina
- Il sensore della Nikon Z7
- Il mercato delle fotocamere
L’intervista
Carbamitu
La Carbamitù Photo and Video realizza reportage fotografici e video che trattano tematiche di cultura e tradizione dei popoli, sociale e viaggio, in Italia e all’estero. Raccogliamo la testimonianza di tante persone che spesso non hanno voce per farsi sentire. Per questo collaboriamo con Associazioni di volontariato, ONG ed enti in molti paesi del mondo, cercando di dare il nostro contributo attraverso le immagini. Crediamo sia un dovere quello di portare il messaggio di chi ci “regala” il proprio tempo e la propria esperienza, qualunque essa sia. Fotografi e videomakers, collaboriamo con quotidiani e magazine e con emittenti televisive, nazionali e locali.
Bentornati insieme a noi per un nuovo anno tutto da fotografare. In questa puntata conosceremo l’opera di Giulio Magnifico!
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In Questa Puntata
Fotobar
Abbiamo parlato di:
- Panasonics S1
- Le nuove lenti Nikon Z
- Il declino artistico di Instagram
- I sensori Samsung
- E altro ancora!
L’intervista
Giulio Magnifico
Sono nato nel 1987 (6 ottobre), attualmente ho 31 anni.
Quando vedo un volto o un soggetto all’interno di una scena… Devo scattare una foto che possa raccontare questa storia, questo momento. Perché ogni espressione, ogni luce, ogni dettaglio racconta una storia e io amo raccogliere l’anima di ogni persona e di ogni scena. Voglio raccontare la vita dal mio personale punto di vista personale.
Auguri a tutti voi per questo nono Natale passato insieme al podcast di Discorsi Fotografici! Ospite della puntata, la brava Benedetta Ristori.
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In Questa Puntata
Fotobar
Auguri a tutti!!!!!
L’intervista
Benedetta Ristori
Benedetta Ristori è una fotografa freelance attualmente residente a Roma. Il suo lavoro si concentra sulla tensione tra una forma – come una testa umana o un quadrato – e lo spazio che occupa ed in cui è contenuta. Concetti principali della sua ricerca stilistica: decadenza, abbandono, vuoto e nuovo approccio alla bellezza classica. Nel 2014 viene intervistata dalla rivista Vanity Fair – Style.it nella sezione Emerging Photographers. Nel 2015 Benedetta è stata tra i finalisti del ‘Next Photographer Award’ di D&AD in collaborazione con Getty Images. Nel 2016 una foto del suo progetto “Lay Off” è stata la vincitrice della categoria Persone al 16° concorso fotografico dello Smithsonian Magazine. Nello stesso anno il suo progetto “Lay Off” è stato selezionato da Vogue Italia per la sezione fotografica Photostories. La serie ‘East’ è pubblicata su It’s Nice That, Freunde Von Freunden, The Space Magazine, The Calvert Journal e altri. Nel 2017 è stata uno dei 100 creativi scelti per rappresentare la Regione Lazio nell’iniziativa annuale “Lazio Creativo 2017”. Dal 2017 Benedetta è una delle autrici rappresentate dall’Agenzia LUZ. Nel 2018 ha pubblicato in proprio il suo primo libro “East”, dell’omonima serie, in edizione limitata di 180 copie.
Non troppe novità per questo mese, ma conosceremo il lavoro della brava Linda Dorigo!
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In Questa Puntata
Fotobar
Abbiamo parlato di:
- Le poche novità di novembre
L’intervista
Linda Dorigo
Linda Dorigo è una fotogiornalista e regista italiana. Ha proseguito gli studi giornalistici, conseguendo una laurea in Scienze della Comunicazione in Italia, dove si è interessata al reportage sociale e antropologico. Il suo lavoro guarda alla fede, alle religioni, alle minoranze e alla terra, intesa come luogo di nascita delle radici dell’appartenenza.
Dopo la laurea nel 2006, si trasferisce a Lisbona, dove lavora come assistente in uno studio di fotografia commerciale, ma ben presto decide che la fotografia documentaria sarà il suo obiettivo principale. In Portogallo, Linda ha sviluppato un progetto fotografico sulla cosiddetta “Zona J”, un quartiere periferico nella parte orientale di Lisbona, dove vivono soprattutto persone provenienti dalle ex colonie portoghesi in Africa. Un anno dopo, ha vinto un premio IRSE-Regional Institute for European Studies e ha lasciato lo studio per dedicarsi al fotogiornalismo in Medio Oriente.
Dal 2007 al 2010 ha vissuto in Italia, collaborando con quotidiani e riviste internazionali e viaggiando insieme in Iran per girare un cortometraggio sull’impatto della Rivoluzione Verde del 2009 sui giovani iraniani. “Safar-e sabz” è il risultato di questa ricerca audiovisiva, il cui approccio risale al laboratorio “Ipotesi Cinema” di Ermanno Olmi.
Con base a Beirut tra il 2010 e il 2014, Linda si è recata in Libano, Iraq, Iran, Egitto, Siria, Turchia, Israele, Cisgiordania e Gaza per lavorare a un progetto a lungo termine sulle comunità cristiane del Medio Oriente. Con il giornalista Andrea Milluzzi, ha documentato la vita quotidiana delle piccole comunità cristiane che scelgono di non far parte della diaspora. Il libro “Rifugio. Cristiani del Medio Oriente”, pubblicato da Schilt Publishing nel 2015, è un’esplorazione poetica di una minoranza religiosa, testimoni delusi e chiusi nella loro autodifesa. Due mostre itineranti, dal titolo “Nostalghia”, sono in corso in Europa e in Medio Oriente.
Linda è tornata in Italia a metà del 2014 e ora ha sede a Roma. Tra i suoi clienti: Al Jazeera, L’espresso, Le Monde, Huffington Post, Marie Claire. Attualmente sta lavorando ad un progetto partecipativo a lungo termine sull’identità curda in collaborazione con i curdi in Iraq, Iran, Siria e Turchia, con l’obiettivo di ridisegnare il simbolo più forte dei curdi – le montagne – in un modo che sia lontano da cliché e lasciti coloniali secolari.
Puntata speciale dedicata al Festival Fotografica di Bergamo, dove il nostro Mirko Bonfanti ha intervistato per noi fotografi ed organizzatori!
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Torniamo a parlare di Mirrorless con le ultime novità, ed ascoltiamo le parole del bravo Gabriele Spadoni di Wazer.eu!
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In Questa Puntata
Fotobar
Abbiamo parlato di:
- Tutte le novità in campo mirrorless!
L’intervista
Gabriele Spadoni
Scrive sul suo blog Wazer.eu:
Sono un fotografo ed esperto della gestione del colore nel digitale, per via della mia formazione scientifica sono stato inizialmente attratto dalla tecnologia ma con l’andare del tempo ho scoperto la bellezza delle arti visive e i risultati non si sono fatti attendere: uno dei miei scatti è diventato lo sfondo ufficiale della lockscreen di Windows 10.. insomma, non capita tutti i giorni di ricevere un simile riconoscimento e finora è di certo la mia più grande soddisfazione fotografica.
La gestione del colore nel digitale ricopre oggi un ruolo cruciale nello sviluppo, nella stampa e pubblicazione delle immagini e tramite i miei workshop ne promuovo l’utilizzo, grazie alla collaborazione con grandi aziende del settore riesco a dimostrare in aula tutti i vantaggi che questo comporta anche per il fotografo amatoriale.
Torna il consueto appuntamento annuale col Photofestival Attraverso le Pieghe del Tempo!
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In Questa Puntata
Le interviste
Massimo Sestini
«Il più famoso paparazzo italiano. Per rubare uno scatto si traveste, si nasconde, vola in elicottero. “Ogni tanto ho preso anche una montagna di botte” confessa. “È una forma di giornalismo. È raccontare attraverso immagini vere quello che gli altri vogliono nascondere”. La sua foto più famosa? “Lady Diana in bikini al mare nel 1991. Il primo due pezzi di una dinastia reale”. Il suo “furto” più ardito? “I funerali di Stefano Casiraghi, con Carolina in lacrime”. E nella cronaca? “La strage del Rapido 904 a Firenze nell’84. Mi nascosi tra un gruppo di magistrati e riuscii a fotografare quello che nessuno avrebbe più fotografato. I carabinieri mi sequestrarono tutto ma non i rullini che avevo nascosto nei calzini. Stern fece la copertina con le mie foto. Wojtyla che nuotava in piscina a Castelgandolfo fu un vero colpo. Con Benedetto XVI ci si diverte di meno”»
- Luca Filipponi
- Sara Galimberti
- Silvia Capoccia
- Alessandra Rinaldi
Podcast estivo, con fresche novità e l’intervista a Tania Boazzelli che ci parlerà del progetto Scatto Libero a Rebibbia.
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In Questa Puntata
Fotobar
Abbiamo parlato di:
- Le nuove mirrorless Nikon
- Il sensore per smartphone di Samsung e Fujifilm
- Photoshop full per iPad
- E altro ancora!
L’intervista
Tania Boazzelli
Tania Boazzelli vive e lavora a Roma e si avvicina alla fotografia nel 2013. Spinta da un radicale rinnovamento di vita, si iscrive a Officine Fotografiche di Roma dove segue i corsi di Paolo Miserini sul digitale.
Da questo momento la fotografia diventa il mezzo privilegiato per esprimere una individualità rimasta fino ad ora inespressa.
Nel 2014 studia Reportage con Gaetano di Filippo e inizia a maturare una precisa identità artistica. Vincitrice della Borsa della Scuola Romana di Fotografia, si specializza in tecniche, ripresa in studio e laboratorio digitale con Riccardo Impronta, Stefano Compagnucci e Carlo Bonventre, mentre il primo incontro con la camera oscura avviene grazie a Emanuela Bongiovanni.
Il vivace clima della Scuola Romana e il confronto stimolante con professionisti e colleghi di studio, incoraggiano Tania Boazzelli a sperimentare la fotografia analogica. Il caricamento del rullino, la puntuale metodica, i tempi dilatati e quelli di attesa fanno sì che il rapporto con la macchina fotografica diventi più stretto, intenso, più fisico. In compagnia di una vecchia Pentax avuta in prestito, firma il progetto “Autoscatto”: un’indagine in bianco e nero sulla propria identità attraverso il corpo.
Avviene un cambio di prospettiva: Tania Boazzelli non può vivere l’arte dello scatto se non con la fotografia analogica.
Entrata in contatto con il fertile ambiente romano e in particolare con Claudio Bassi, insostituibile stampatore dei grandi autori italiani della fotografia, segue fedelmente gli insegnamenti di Samantha Marenzi sulla stampa in bianco e nero, la camera oscura e le tecniche di sviluppo.
Il suo occhio non riesce a stare lontano dal mirino e tantomeno dagli scatti di fotografi come Henri Cartier-Bresson, Helmut Newton, Gianni Berengo Gardin, che studia instancabilmente.
Oggi la fotografia è parte del quotidiano di Tania Boazzelli. È la sua compagna di vita.
Parte 2 della puntata speciale tutta dedicata al festival internazionale Cortona on The Move, le interviste alle fotografe e le nostre impressioni per questa che si conferma come una delle edizioni più belle di sempre!
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In Questa Puntata
Potete trovare tutte le info e le nostre impressioni nell’articolo redazionale sul nostro magazine!
In questa seconda parte ascolteremo le voci delle fotografe in mostra.
Puntata speciale tutta dedicata al festival internazionale Cortona on The Move, le interviste alle fotografe e le nostre impressioni per questa che si conferma come una delle edizioni più belle di sempre!
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In Questa Puntata
Potete trovare tutte le info e le nostre impressioni nell’articolo redazionale sul nostro magazine!
In questa prima parte ascolteremo le voci degli organizzatori e le traduzioni nell’italiano delle interviste alle fotografe straniere.
Torna il podcast con le ultime novità, e l’intervista al fotografo Amedeo Novelli!
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Fotobar
Abbiamo parlato di:
- Gli algoritmi di Instagram che penalizzano i fotografi professionisti
- La nuova Fujifilm XT-100
- Gli obiettivi Samyang XP… una copia degli Zeiss?
- Tre nuovi sensori da Canon
- Nik Collection 2018
- E altro ancora!
L’intervista
Amedeo Francesco Novelli
Nato a Genova nel 1970, Amedeo Novelli divide la sua carriera professionale tra giornalismo e fotografia. Professionista dal 2001, dopo aver lavorato e collaborato con alcuni dei più importanti editori italiani e internazionali, nel 2007 fonda il primo mensile italiano di fotogiornalismo online, Witness Journal e il portale FotoUp.
Come fotografo si divide prevalentemente tra gli ambiti del fotogiornalismo e della fotografia commerciale, in particolare prendendosi cura della gestione della comunicazione corporate per alcuni grandi gruppi industriali. In ambito editoriale ha collaborato con alcuni dei principali mensili e quotidiani in Italia e all’estero (Max, Glamour, Grazia, Repubblica,Corriere, Penguin Book e altri).
Nell’ambito della formazione, infine, collabora con l’Agenzia Contrasto come docente del corso di Fotogiornalismo digitale e realizza workshop e moduli didattici per conto di Canon e altre realtà corporate.
Torna il podcast con le ultime novità, alcune prove e l’intervista alla fotografa Carolina Paltrinieri!
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In Questa Puntata
Fotobar
Abbiamo parlato di:
- Nikon domina tra i vincitori del World Press Photo
- Blackmagic Pocket Cinema Camera 4k
- Gli aggiornamenti di Adobe
- Forse un’importante novità Canon in campo mirrorless
- Aggiornamenti firmware Fujifilm
- E altro ancora!
L’intervista
Carolina Paltrinieri
Carolina Paltrinieri è una reporter nata a Finale Emilia in provincia di Modena.
Dopo un periodo di formazione presso la Nikon School, con la quale ha intrapreso numerosi viaggi nel mondo coi migliori docenti di reportage del panorama internazionale. Ha frequentato corsi di formazione con Stanley Greene, Massimo Mastrolillo, Jodi Bieber e una MasterClass con Paolo Marchetti. Partecipa e letture portfolio con National Geographic, Time, New York Times. Ha delineato nel tempo uno stile spiccatamente autoriale che l’ha portata ad avere numerosi riconoscimenti in importanti concorsi nazionali ed internazionali. Ormai da alcuni anni è punto di riferimento fotografico in Etiopia, dove ha raccontato, attraverso numerose storie, le difficoltà sanitarie, economiche e sociali di un paese in via di sviluppo. Si è formata inoltre con Marianna Santoni, guru Adobe, nel programma di elaborazione immagini Photoshop.
Nel 2012 arriva tra gli otto finalisti nella sezione Giovani categoria Cultura al prestigioso concorso Londinese “Sony World Photography Awards 2012” con lo scatto African Shaman e sempre nel 2012 consegue il primo “Bronze Nikon Award” con la Storia “Forgotten”. Nel 2013 sempre per i Nikon Awards 2013 vince un “Silver Award” per la categoria Storie con il Reportage “Restart to See” e due “Bronze Award” con 2 scatti singoli realizzati in Etiopia.
Nel 2015 arrivano premi prestigiosi, con il secondo posto al “Moscow International Foto Awards” e una Honorable Mention all’ “Black and White Spider Awards”, concorso prestigioso per la fotografia in bianco e nero. Nel 2016 vince una “Honorable Mention” nella sezione Editorial: Photo Essay del “Moscow International Foto Award” ed una “Honorable Mention” al “Black and White Spider Awards”. Nel 2017 Vince il terzo posto nella Categoria portfolio al “Moscow International Foto Award”.
Tra i suoi lavori pubblicati su Repubblica, salta all’ occhio il reportage “Occhi su Finale” realizzato durante il terremoto in Emilia.
Per trasmettere a pieno i sentimenti dei soggetti fotografati e le loro storie lei ama avvicinarsi piano piano alla loro vita privata, bussare con cautela ai loro sentimenti. Vuole essere prima un amica e poi una fotografa che racconta al mondo le situazioni dei dimenticati che senza l’informazione non avrebbero speranza di sentir ascoltato il loro grido d’aiuto.
Da tre anni lavora per la ONLUS “Amici di Adwa” come fotografa.
Torna il podcast con grandi ed importanti novità! Da questo mese il nuovo Magazine di Discorsi Fotografici, e l’intervista al maestro Ferdinando Scianna! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto per ascoltare […]
Fotobar ed intervista con due vecchie conoscenze! Al Fotobar ospite Paolo Avezzano, con cui parliamo di Adobe e tanto altro. L’intervista di oggi è a Francesco Boni, fotografo conosciuto ai tempi dei primi podcast! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al […]
Puntata un po’ particolare… Fotobar dedicato alla fotografia di matrimonio con una nuova ospite, Luisa Raimondi, e alle ultime novità. La fotografa Adriana Miani ci racconterà il suo percorso attraverso l’esperienza fotografica con particolare riguardo alle donne. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes […]
Fotobar con un nuovo ospite, Francesco Aniballi, sulle ultime novità. Conosceremo Pino Bertelli e Francesco Mazza, le anime del progetto Genti di Calabria! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto per ascoltare […]
Anche quest’anno ospiti del Photofestival Attraverso le Pieghe del Tempo, dove la nostra amica Lisa Bernardini ci ha fatto incontrare Marcello Carrozzo, Euro Rotelli e tanti altri artisti! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i […]
Torniamo dalle vacanze con la bella novità della Nikon D850 e qualche curiosità. Con il fotografo Roberto Villa ripercorriamo decadi di storia e fotografia italiana, imparando davvero tantissimo! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i […]
Quasi due ore di podcast per accompagnare la nostra lunga e calda estate! Qualche novità e curiosità, ascolteremo come si fotografa il cielo notturno con Angelo Perrone ed i suoi Milky Way Hunters. Ospite d’eccezione il fotografo Cesare Gerolimetto, che ci racconterà la sua meravigliosa vita fotografica. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile […]
Federico ha provato per voi la nuovissima Sony A9. Conosceremo “Chokora”, il nuovo lavoro di Valentina Tamborra e riavremo come ospite il fantastico Giuseppe Andretta! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto per […]
Alcune novità in compagnia di Silvio e Federico. Conosceremo insieme il gruppo di sperimentazione fotografica Branco Ottico e il lavoro del fotografo milanese Filippo Orsi! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto per ascoltare […]
Alcune novità in compagnia di Silvio e Federico. Conosceremo insieme il social network fotografico tutto italiano PixReplay e l’opera fotografica della brava e profonda fotografa Eleonora Briscoe. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui […]
Qualche novità soprattutto in campo software e considerazioni sulla fotografia. Dall’evento speciale Fujifilm di Milano le parole di Riccardo Scotti che ci illustra la ormai mitica GFX! Tornano le grandi interviste internazionali, ospite di questa puntata il profondo ed eccentrico fotografo Michel Fraile! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il […]
I nostri inviati Federico e Mirko ci raccontano l’evento di presentazione delle nuove fotocamere Canon alla triennale di Milano, dove è stato possibile intervistare anche il famoso fotografo Pietro Masturzo! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando […]
Iniziamo alla grande il 2017 con belle novità, il ritorno della pellicola e l’intervista alla coraggiosa e sensibile fotografa Andreja Restek! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto per ascoltare la puntata […]
La seconda puntata del podcast, da gustare dopo il pranzo di Natale! Ospiti della tavolata saranno Mauro e Cristiano. L’intervista del Natale è per Samanta Tamborini, simpaticissima e preparata fotografa di matrimoni, famiglie e brava insegnante. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del […]
Prima puntata di un podcast speciale! Passiamo le festività con la “famiglia” di Discorsi Fotografici, insieme a Manuela, Mirko, Claudio e Dario! Parleremo come sempre di novità e tecniche fotografiche… Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed […]
Nel podcast del sesto compleanno torna a trovarci il caro Raimondo Musolino, con il quale parleremo del presente e del futuro della fotografia grazie alla sua lunga esperienza e sensibilità nell’ambito artistico e culturale. Nel fotobar curiosità e considerazioni su marchi famosi e le ultime novità. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile […]
Grazie al festival Imago Orbetello abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare dal vivo due artisti del calibro di Stefano Mirabella e Gabriele Rigon, ascoltiamo le loro interviste cariche di fotografia!!! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al […]
Puntata speciale dedicata al Photokina 2016, nel fotobar parleremo delle novità che più ci hanno colpito e di qualche curiosità! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto […]
Qualche novità e spunto nel fotobar e molte interviste ad artisti visuali e musicali intervenuti all’ultima edizione del Festival Attraverso le Pieghe del Tempo! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate […]
Nel fotobar ospite Lisa Bernardini, nota amica e anima del Photofestival Attraverso Le Pieghe del Tempo che quest’anno ci propone molti incontri interessanti! L’intervista di oggi vede due fotografi e compagni di vita che ci faranno conoscere la bellezza del loro lavoro: Davide Palmisano e Manuela Marchetti! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo […]
Tante novità e curiosità nel fotobar. L’intervista di oggi ci farà conoscere il lavoro di Erica Canepa, fotografa di talento che gira il mondo e cerca di catturarne l’anima profonda.
Discorsi Fotografici diventa Associazione riconosciuta, parleremo di questo e di altre novità nel fotobar. L’intervista di oggi vede come protagonista Valentina Tamborra, con il suo sguardo profondo ed una incredibile passione. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al […]
Nel fotobar ospitiamo Vanessa Quinto, brava e simpatica responsabile del Festival Imago Orbetello che seguiremo anche nei prossimi mesi. L’intervista è al grande fotografo napoletano Antonio Biasiucci, un cercatore d’anima. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio […]
Un lungo fotobar con Silvio e Federico (in cui si parlerà anche male di Sony). Tornano le interviste ai grandi fotografi, oggi è il turno di Roberto Masotti, un maestro indiscusso della fotografia musicale (o della musica fotografica)! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse […]
In questa puntata abbiamo un nuovo ospite/ socio che speriamo di poter ospitare in molti altri fotobar, il fotografo piemontese Filippo Guglielmo. Con lui parleremo della sua attività e delle ultime novità! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al […]
Il recente CES 2016 ci ha portato davvero delle belle novità, parliamone insieme a Paolo Avezzano e Dario de Cristofaro! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto […]
Per le feste un lungo fotobar con Silvio, Federico, Mirko e Cristiano. A seguire l’intervista alla fotografa Giulia Efisi, scopriremo il suo modo molto personale di fotografare e la sua energia! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al […]
Un bel fotobar con il nostro Paolo Avezzano in cui parleremo degli ultimi temi scottanti, e non solo di tecnologia fotografica! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui […]
Torniamo al nostro podcast classico, con fotobar ed intervista, a 5 anni di distanza dalla prima puntata! Oggi ci accompagna il nostro amico e fotografo Dario De Cristofaro e l’intervista ci farà conoscere Elena Galimberti e la sua personale storia fotografica durante Expo 2015. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito […]
La recente visita al festival fotografico Cortona on the Move ci ha così impressionato da volerci dedicare il grosso della puntata! In più, novità da Canon… Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando […]
La seconda puntata speciale del Phofestival “Attraverso le Pieghe del Tempo” ci fa conoscere il pensiero dei lettori di portfolio, di una affermata giornalista e del famosissimo Bruno Oliviero, il fotografo delle dive! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi […]
Godiamoci la prima puntata speciale del Phofestival “Attraverso le Pieghe del Tempo”, ascoltando alcuni fotografi della lettura del portfolio e Franco Sortini, Raimondo Musolino ed Enzo Carli! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando […]
Fresco fotobar estivo con Silvio e Federico sulle ultime tendenze e novità! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto per ascoltare la puntata in formato AAC o […]
Oggi parliamo soprattutto della nuova Sony A7R II, una fotocamera che potrebbe rivoluzionare il mercato come poche; lo faremo in compagnia del nostro amico Dario De Cristofaro che da poco ha fatto il salto verso Sony! L’ospite di oggi è il fotografo Andrea Boccalini, una lunga intervista ricca di professionalità e simpatia. Siamo raggiungibili da […]
Alcune novità sui maggiori brand e qualche riflessione sulla fotografia nel fotobar. L’intervista di oggi è con la prof.ssa Roberta Lapucci che ci parlerà di un fotografo il cui nome è conosciuto a tutti, ma pochi sanno che tipo di fotografia facesse… Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il […]
Torna a trovarci Paolo Avezzano, con cui parleremo del nuovo Lightroom, e per la serie “Fotografi appassionati” abbiamo come ospite Paolo Filippini! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui […]
Podcast pasquale con Silvio e Federico, parleremo delle poche novità di questo periodo primaverile. Ospite d’eccezione la fotografa del National Geographic Lynn Johnson! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i […]
Lungo ed intenso podcast con un omaggio ad Oreste Pipolo, grande fotografo italiano recentemente scomparso e da noi intervistato in questo podcast. Un bel fotobar sulle ultime novità con Mirko Bonfanti ed il nostro ospite Diego Filippo Ruffini che inaugurerà una nuova rubrica. L’intervista di oggi è con Marco Maroccolo, fotografo genovese di grande […]
Fotobar con Silvio e Federico sulle novità e curiosità di questi ultimi giorni, in attesa delle (tante) nuove interviste in arrivo! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto per […]
Fotobar natalizio con Silvio, Federico e Cristiano sulle novità e curiosità di questi ultimi giorni, augurando a tutti Buone Feste! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto per ascoltare la […]
Fotobar con Silvio, Federico e Paolo Avezzano sulle novità e curiosità in attesa del Natale, e per la prima volta parliamo di astrofotografia con Cristian Fattinnanzi! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate […]
Fotobar con Silvio, Federico e Mirko Bonfanti sulle scarse novità, la conferenza con Berengo Gardin e Elliott Erwitt , il Festival della Fotografia Etica “intervistato” dal nostro Mirko e l’innovativa realtà di stampa online di qualità firmata da Giuseppe Andretta, Fineart Connection! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio […]
Fotobar con Silvio e Federico sulle ultime novità e qualche discussione sulle tendenze fotografiche. L’ospite di oggi è il fotografo artista del bianco e nero Francesco Bosso. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast […]
La seconda puntata speciale del Nettuno Phofestival ci porta ancora più interviste, due donne artiste/ fotografe e il vincitore della sezione Daily Life del Word Press Photo 2013 Fausto Podavini! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast […]
Godiamoci la prima puntata speciale del Nettuno Phofestival, ascoltando le opinioni dei partecipanti, degli artisti e del mitico Oliviero Toscani!
Lungo fotobar estivo con i nostri amici Mirko Bonfanti e Paolo Avezzano, parleremo di novità e curiosità per accompagnare le vostre vacanze! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player […]
Nel fotobar torna il nostro Paolo Rossi con cui parleremo di selfie e non solo. L’ospite di oggi è Filippo La Placa, fotografo e gestore del primo Leica Store di Roma. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed […]
Nel fotobar torna il nostro ospite Mirko Bonfanti con cui parleremo in particolare di Fuji X. L’ospite di oggi è il fotografo “cacciatore” Claudio Torresani, simpaticissimo e molto preparato nel suo campo. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed […]
Nel fotobar avremo ospite Paolo Avezzano con cui discuteremo di molte cose, a partire ovviamente da Adobe! Ascolteremo anche le parole di Antonio Botrugno, presidente di Frascati Fotografia che ci parlerà dell’omonimo concorso fotografico e condivideremo la nostra esperienza alla Giornata Mondiale della Foto Stenopeica! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e […]
Nel fotobar avremo ospite Lisa Bernardini che ci parlerà del Nettuno Photo Festival, soprattutto dei grandi ospiti di quest’anno. Inauguriamo la serie di interviste ai fotografi naturalistici con Bruno Manunza e la sua fantastica regione… la Sardegna! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui […]
Un bel fotobar, con novità e considerazioni sui trend fotografici. Per l’intervista abbiamo come ospite la fotografa Cristina Garzone, con la sua professionalità, simpatia e un modo molto positivo di approcciare la fotografia. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes […]
Un lungo fotobar dopo il CP+, con uno sguardo anche ai software e al futuro della fotografia digitale. Per l’intervista abbiamo come ospite il fotografo Stefano Bernardoni e la sua fotografia interiore. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi […]
Tornano le interviste sul podcast, oggi abbiamo come ospite il fotografo ligure Davide Marcesini, scopriremo i suoi lavori ed i suoi progetti futuri! Nel fotobar una (altra) novità nel campo dei sensori e qualche curiosità… Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non […]
Ripartiamo con un podcast che prende spunto dalle novità del CES 2014 a Las Vegas per tracciare il futuro della fotografia in attesa del Photokina. Con noi un nuovo ospite, Fabio Solito ed il vecchio amico Cristiano Testa. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate […]
Partendo da un post del del nostro ospite di oggi, Paolo Avezzano, vogliamo discutere e dibattere su uno dei componenti delle nostre fotocamere che farà parlare di sé sempre più spesso nei prossimi mesi, il filtro antialiasing (o passabasso)! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate […]
A 3 anni di distanza dal primo podcast, abbiamo deciso di proporvi un lungo fotobar con il nostro amico Paolo Rossi. Si parlerà di novità ed opinioni come al solito, in attesa di ricevere i vostri pareri… (e gli auguri, perchè no?) Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite […]
Fotobar sulle ultime novità, tra cui la Nikon D610. Ospite di oggi Claudio Melissari, direttore del progetto MomaPIX, che ci illustrerà la piattaforma digitale per professionisti tutta italiana. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio […]
Fotobar con il nostro amico Paolo Avezzano sulle ultime novità, ma soprattutto sul nuovo Lightroom di cui il nostro ospite è un esperto, come senitrete… Continua la serie di interviste ai grandi fotografi italiani, oggi è il turno di Piergiorgio Branzi! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il […]
Seconda puntata dello speciale dedicato all’importante Nettuno Photo Festival 2013! Mini Fotobar sulle ultime novità e tanti ospiti, tra cui Pep Escoda, Santo Di Miceli e Luigi Erba! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio […]
Prima puntata dello speciale dedicato all’importante Nettuno Photo Festival 2013! Fotobar con il nostro ascoltatore Francesco sulle ultime novità e tanti ospiti, tra cui Tea Giobbio e Maurizio Galimberti!
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In Questa Puntata
Fotobar:
In questa puntata abbiamo parlato di:
Nikon introduce un filtro passa basso a cristalli liquidi, la gara per la nitidezza on demand è iniziata!
E’ la fine per le mirrorless?
Le interviste:
Ospiti speciali della puntata che non hanno bisogno di presentazione: Tea Giobbio e Maurizio Galimberti!
Ascolteremo anche le parole dell’organizzatrice del festival Lisa Bernardini
Gli altri ospiti, fotoamatori e professionisti:
- Alberto Placidoli
- Gaia Recchia
- Iago
- Marina Segatori
- Silvia Lombardo
- Francesco Oggianu
- Giulio Caliano
- Ilaria Di Giustili
- Michele Berti
- Raimondo Luberti
- Rocchetta Pantaleo
Fotobar con Silvio e Federico sulle ultime novità! Il programma del Nettuno Photo Festival con gli appuntamenti più importanti, il workshop di ottobre su Lightroom 5! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando […]
Fotobar con il nostro amico Andrea Cabas Vidani di Fotocomefare sulle ultime novità! Continua la serie di grandi ospiti dal Nettuno Photo Festival, oggi abbiamo con noi il fotografo giornalista Silvio de Pecher! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes […]
Fotobar con il nostro amico Mirko Bonfanti sulle ultime novità, e su qualcosa di più antico… Continua la serie di grandi ospiti dal Nettuno Photo Festival, oggi abbiamo con noi un fotografo che non ha bisogno di presentazioni: Tony Gentile! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio […]
Continuiamo lo speciale ispirato dal corso di cucina e fotografia organizzato da Eataly, con la seconda puntata come sempre molto gustosa… Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player […]
Dopo il bellissimo corso di cucina e fotografia organizzato da Eataly, al quale hanno partecipato le nostre Manuela e Ludovica, vi proponiamo la prima puntata di interviste ai fotografi, al cuoco ed al giornalista enogastronomico protagonisti del workshop! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate […]
Fotobar con Silvio e Federico sulle ultime novità. L’ospite di oggi è un fotografo matrimonialista giovane ed innovativo: Francesco Rossi! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui […]
Fotobar classico con Silvio e Federico! Iniziamo la serie di interviste pre Nettuno Photo Festival, ospite di oggi il direttore della storica rivista Reflex Giulio Forti Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast […]
Fotobar con un nuovo ospite, Mirko Bonfanti, fotografo e socio sostenitore di Discorsi Fotografici! Continua la serie di interviste alle brave fotografe italiane, questa volta saremo insieme ad Elena Givone ed alla sua grande sensibilità umana ed artistica. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate […]
Come ogni anno, ecco la puntata più attesa dagli appassionati di fotografia, due ore di interviste agli standisti del Photoshow, alle persone intervenute e le nostre personali considerazioni sull’evento. Special guest Maurizio Natali, creatore del seguitissimo blog Saggiamente ! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui […]
In attesa del podcast Speciale Photoshow 2013 ascoltiamo le parole della brava fotografa Caterina Sansone, italiana all’estero con esperienza importante e una sensibilità unica. Nel fotobar parleremo col nostro amico Paolo delle ultime novità! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può […]
Tornano le grandi interviste di Discorsi Fotografici! Oggi abbiamo l’onore di ospitare un vero maestro internazionale nel campo della fotografia, Gianpaolo Barbieri, che ha rivoluzionato la fotografia di moda e non solo. Nel fotobar parleremo col nostro amico Cristiano delle ultime novità! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite […]
Oggi ospitiamo un nostro “collega” gestore di un blog di fotografia famoso e un po’ differente dalla massa: Fotocomefare. Alberto Cabas Vidani sarà con noi al fotobar, anche per discutere delle ultime novità! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes […]
In attesa delle prossime interviste, non potevamo non parlare di ciò che è stato presentato al CES ed introdurvi alla recensione dello Zeiss Distagon 15mm f/ 2.8 provato per noi da Paolo! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi […]
Continua il podcast “in famiglia” per le feste natalizie, questa volta avremo con noi Pasquale, che già abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare per le sue conoscenze in ambito industriale e di marketing nel mondo della fotografia. Parleremo di ciò che, forse, ci aspetta nel 2013 e dei buoni propositi fotografici per l’anno […]
Puntata speciale natalizia tutta in “famiglia”. Discuteremo infatti nel fotobar con i nostri soci Cristiano, Paolo e Davide, che già avete avuto modo di conoscere e di apprezzare. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio […]
Nella puntata che segna il secondo anno di Podcast parleremo di concorsi, gadget fotografici e curiosità. Oggi ospiti speciali le Sorelle Lumière! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i […]
Presentiamo la nuova puntata del podcast, si parla della nuova reflex Nikon, di altre novità e avremo ospite il giornalista-fotografo de La Stampa Mauro Villone Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando […]
Presentiamo la nuova puntata del podcast, con alcune novità, riflessioni ed uno speciale dedicato all’importanza delle scuole fotografiche con il nostro partner Alessandro Della Savia di DS Visuals! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio […]
Tutte le più importanti novità dell’ultima settimana e l’intervista alla fotografa Tiziana Pannunzio! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto per ascoltare la puntata in formato […]
Tutte le più importanti novità del Photokina raccontate dal nostro amico Pasquale, un professionista del settore che ha partecipato a questo importante evento. E le interviste di oggi sono 4 gioielli di fotografi più che famosi e di esperti di immagine… Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il […]
Di ritorno dal Nettuno Photo Festival con un ricco bottino di interviste ai grandi fotografi e ai tanti partecipanti alla collettiva Photogem. In questa puntata potremo godere di molte parole spese da grandi artisti nel mondo della fotografia, ma parleremo anche di altre novità in attesa del Photokina! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi […]
Il prossimo Photokina porterà tante novità, vediamo insieme quali sono ed ascoltiamo l’intervista al fotografo viaggiatore Luciano Bovina! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto per […]
Come annunciato da qualche mese, Discorsi Fotografici sarà partner dell’Associazione Occhio dell’Arte nello svolgimento del Nettuno Photo Festival. Il nostro contributo consisterà nell’intervistare tutti i grandi nomi che interverranno nei giorni del Festival, e siccome di grandi fotografi o personaggi importanti del mondo della fotografia ce ne saranno molti, abbiamo deciso di intervistarne qualcuno negli […]
Torna il podcast audio di Discorsi Fotografici, nel Fotobar si parlerà di obiettivi tuttofare ed altre novità. Ospite della puntata Alessia Armenise che ci spiegherà come realizzare e raccogliere i fondi per i vostri progetti fotografici con Ulule! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate […]
Torna il podcast audio di Discorsi Fotografici, un bel Fotobar in quattro e l’intervista alla fotografa Serena Biagini!! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto per […]
Torna il podcast audio di Discorsi Fotografici, un piccolo Fotobar e l’intervista al fotografo di F1 Flavio Mazzi!! Inoltre non perdete la possibilità di vincere un Color Checker Passport! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed […]
Il podcast audio di Discorsi Fotografici torna alla grande, con due grandi concorsi, un omaggio per tutti gli ascoltatori e l’intervista a Settimio Benedusi! Fino al 31 Maggio il famoso sito di e-learning fotografico Teacher-in-a-box regala ai nostri ascoltatori un abbonamento di 24 ore consecutive valido per tutti i corsi da loro pubblicati. Si […]
Pubblichiamo oggi la seconda puntata del nostro Podcast speciale interamente dedicato al Photoshow 2012. Sentiremo le interviste ai maggiori produttori nel mondo della fotografia e a voi fotografi intervenuti! Tutte le novità del momento e qualche scoop… Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui […]
Pubblichiamo oggi la prima puntata del nostro Podcast speciale interamente dedicato al Photoshow 2012. Sentiremo le interviste ai maggiori produttori nel mondo della fotografia e a voi fotografi intervenuti! Tutte le novità del momento e qualche scoop… Restate in ascolto per la prossima puntata..! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e […]
Pubblichiamo oggi la nuova puntata del nostro Podcast audio, ospite dell’intervista il fotografo matrimonialista Oreste Pipolo, che ha fatto la storia del genere in Italia! Nel fotobar varie discussioni fra Silvio, Federico e Paolo. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes […]
Pubblichiamo oggi la nuova puntata del nostro Podcast audio, ospite dell’intervista il Professor Giorgio Stockel, docente di Percezione e Comunicazione Visiva dell’Università La Sapienza, nonché fotografo di architettura! Nel fotobar varie discussioni fra Silvio, Federico ed Andrea. Facciamo le nostre vive congratulazioni all’utente Twitter lgig70 che si è aggiudicato il libro di Michael Freeman […]
Pubblichiamo oggi la nuova puntata del nostro Podcast audio, ospite dell’intervista con Giuseppe Andretta, Adobe Certified Instructor, Photoshop CS5 & Apple Distinguished Professional, nonché testimonial X-Rite! Il fotobar avrà nuovamente come ospite il nostro amico Paolo Rossi. Non perdete l’occasione di vincere un libro di Michael Freeman! Cliccate qui per i dettagli… è completamente gratuito! […]
Pubblichiamo oggi la nuova puntata del nostro Podcast audio, ospite dell’intervista il fotografo romano Fabio Massimo Fioravanti! Continuiamo a parlare di fotografia di viaggio con il nostro ospite nel fotobar Dario de Cristofaro, di cui abbiamo apprezzato il reportage su Cuba. Non perdete l’occasione di vincere un libro di Michael Freeman! Cliccate qui per […]
Pubblichiamo oggi la puntata natalizia del nostro Podcast audio, ospite d’eccezione il fotografo romano Alex Mezzenga! E per regalo… un nuovo concorso con in palio un libro di Michael Freeman!! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed […]
Torna il podcast di Discorsi Fotografici! Questa volta intervisteremo il fotografo glamour Stefano Nobile, che ci parlerà di quanta passione c’è dietro i suoi scatti ed insieme a Cristiano parleremo di alcuni miti da sfatare e delle ultime novità! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui […]
Torna il grande appuntamento mensile con il Fotobar e le interviste di Discorsi Fotografici, in questa puntata incontreremo il grande fotografo Andrea Pistolesi ed un nuovo amico nel Fotobar! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del […]
La nuova puntata del podcast flash! News, mostre, libri e spazio per le vostre domande! Discorsi Fotografici vi accompagnerà, settimana dopo settimana, nello sconfinato ed affascinante mondo della fotografia, con lo stesso stile di sempre! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse […]
La nuova puntata del podcast flash! News, mostre, workshops e spazio per le vostre domande! Discorsi Fotografici vi accompagnerà, settimana dopo settimana, nello sconfinato ed affascinante mondo della fotografia, con lo stesso stile di sempre! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse […]
Torna il grande appuntamento mensile con il Fotobar e le interviste di Discorsi Fotografici, in più… il video che mostra l’estrazione del vincitore del nostro primo concorso. Congratulazioni vivissime a Daniele, che si è aggiudicato il libro “Fotoelaborazione: creatività e tecnica” e sarà ospite di questo fotobar! E a proposito di concorsi… oggi intervistiamo Alessandro […]
La nuova puntata del podcast flash! News, mostre, e spazio per le vostre domande! Discorsi Fotografici vi accompagnerà, settimana dopo settimana, nello sconfinato ed affascinante mondo della fotografia, con lo stesso stile di sempre! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes […]
Da oggi, e ogni settimana, un nuovo episodio del Podcast Flash! Parleremo di News, mostre, curiosità e ci sarà spazio per le vostre domande! Discorsi Fotografici vi accompagnerà, settimana dopo settimana, nello sconfinato ed affascinante mondo della fotografia, con lo stesso stile di sempre! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito […]
Discorsi Fotografici compie un anno! Per festeggiare, quest’anno grandi novità! Un podcast settimanale, e tante nuove sorprese… E non dimenticate il nostro concorso!!! Cliccate qui per tutto il (breve) regolamento. Ricordiamo che sono gli ultimi giorni… Affrettatevi!!!! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi […]
Pubblichiamo oggi la decima puntata del nostro Podcast audio, sentiremo l’interessante intervista al fotografo canadese/ belga Guy Gagnon! Un lungo Fotobar con nuovi e vecchi amici accompagnerà le vostre giornate estive… E non dimenticate il nostro concorso!!! Cliccate qui per tutto il (breve) regolamento. Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite […]
Pubblichiamo oggi la nona puntata del nostro Podcast audio, come ospite avremo il fotografo romano Claudio Corrivetti! Al Fotobar ancora un nuovo amico: Francesco Boni… senza dimenticare il primo concorso a premi di Discorsi Fotografici! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse […]
Pubblichiamo oggi l’ottava puntata del nostro Podcast audio, ospiti d’eccezione i fotografi del National Geographic Robert Caputo e Cary Wolinsky! Al Fotobar un nuovo ospite: Andrea Biagianti…e il primo concorso a premi di Discorsi Fotografici! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse […]
Pubblichiamo oggi la settima puntata del nostro Podcast audio, dove conosceremo la carriera fotografica di Massimo Siragusa, e nuovi interessanti argomenti nel fotobar! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i […]
Pubblichiamo oggi la puntata speciale del nostro Podcast audio dedicata al Photoshow di Milano! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i player qui sotto per ascoltare la puntata in formato […]
Pubblichiamo oggi la sesta puntata del nostro Podcast audio, dove conosceremo la carriera fotografica di Lucia Baldini e nuovi interessanti argomenti nel fotobar! Siamo raggiungibili da iTunes, per abbonarsi in modo facile e gratuito tramite il servizio Apple cliccate qui Chi non avesse iTunes può abbonarsi al feed audio del podcast cliccando qui Cliccate i […]
Pubblichiamo oggi la quinta puntata del nostro Podcast audio, con Paolo Cantarella, un Fotobar su CP+, vetrini e HDR e il grande fotografo del National Geographic Michael Yamashita!
La quarta puntata del Podcast vi porterà nel mondo del fotografo Guido Dacomo, dalla fotografia analogica alla digitale attraverso i suoi scatti e parole. Nel fotobar: Terrorismo sui forum, la borsa fotografica, da Jpg a RAW e la nuova compatta Nikon con obiettivo f/ 1.8
La puntata natalizia del Podcast regala ai nostri ascoltatori un Fotobar interessantissimo e due interviste d’eccezione: Denis Curti, direttore dell’agenzia Contrasto e il grande fotografo inglese Michael Freeman!
Pubblichiamo oggi la seconda puntata del nostro Podcast audio, ricca di interviste e news, continuando a fare di Discorsi Fotografici un vero luogo di discussione!
In Questa Puntata
Senza Frontiere, i grandi fotografi internazionali intervistati da Discorsi Fotografici
Questa puntata vede come ospite il grande fotografo americano Scott Bourne, esperto naturalista ed insegnante, divulgatore ed ispiratore di tanti fotografi in tutto il mondo. Ascoltate cosa ci ha detto nella nostra intervista in esclusiva!
Fotobar, news & rumors fotografici:
- Quale reflex per iniziare?
- I nuovi extender Canon
- Il flash SB-700 Nikon
- Il “finto” divieto di fotografare con una reflex in Kuwait e riflessioni sulla sicurezza
La camera oscura di… L’intervista
Abbiamo l’onore di avere come ospite il grande Alessandro Sentieri, fotografo paesaggista e curatore del forum ufficiale Nital. Ascoltate quanto è bello svegliarsi di mattina presto ed aspettare l’alba con una reflex in mano circondato da altri amici fotografi.
Discorsi Fotografici è lieta di presentare il primo Podcast. News, rumors, domande, intervista. Da oggi è possibile seguire Discorsi Fotografici anche comodamente dal vostro lettore mp3 o iPod.
Inauguriamo con piacere questa nuova funzione che è anche il cuore e la novità del nostro sito; infatti un podcast audio dedicato esclusivamente alla fotografia è una rarità in Italia!
In Questa Puntata
Fotobar, news & rumors fotografici:
- Nikon D800
- Canon passa al medio formato?
- Lo specchio translucido di Sony
4 Risposte a 4 domande, la posta del lettore:
- Luminosità in fase di stampa
- Il telecomando migliore
- I filtri GND
- E’ ancora presto per passare alla Full Frame?
La camera oscura di… L’intervista
Questo mese abbiamo l’onore di avere come ospite la bravissima artista/ fotografa Giovanna Griffo, ascoltate l’intervista in cui si parla di quanta arte ci può essere dietro uno scatto se per un attimo ci si dimentica della tecnica e dell’attrezzatura e si comincia a vivere la fotografia.













