Il cacciatore di libri


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Un’inviata virtuale in libreria per scoprire le ultime novità del mercato editoriale. In ogni puntata due interviste dal vivo a scrittrici e scrittori, italiani e stranieri, per parlare dei romanzi: dai personaggi ai temi, dalle trame ai retroscena della scrittura. Con uno stile informale Alessandra Tedesco racconta i romanzi e talvolta anche gli aspetti inediti degli autori. Un modo per orientarsi nella vasta produzione editoriale e scegliere il libro adatto a sé.


Autore: Radio 24
Ultimo episodio: 27/07/24 5:20
Aggiornamento: 27/07/24 11:10 (Aggiorna adesso)
Passione Crime

Puntata speciale del Cacciatore di libri Estate dedicata a gialli, thriller e noir, generi narrativi molto amati dai lettori italiani. Interviste a: Antonio Manzini, creatore del personaggio di Rocco Schiavone, ma non solo, e che in questo caso ci parla di "Tutti i particolari in cronaca" (Mondadori); Maurizio de Giovanni, autore poliedrico con diversi protagonisti seriali dal Commissario Ricciardi ai Bastardi di Pizzofalcone, da Sara Morozzi a Mina Settembre, e che qui racconta "Pioggia" (Einaudi); Massimo Carlotto con i suoi noir attraverso i quali passa sempre una critica sociale con "Trudy" (Einaudi);  Gabriella Genisi, che ha firmato dieci romanzi con Lolita Lobosco, diventata anche personaggio di una serie tv di successo, che compare solo in secondo piano nello spin off "Giochi di ruolo" (Marsilio). I consigli di lettura d'autore sono di Lorenza Ghinelli, autrice di romanzi neri come "Tracce dal silenzio" (Marsilio) e "La stirpe e il sangue" (Bompiani). 

"L'orizzonte della notte" di Gianrico Carofiglio

Torna l'avvocato Guido Guerrieri personaggio comparso per la prima volta nel 2002 in "Testimone inconsapevole". Nel nuovo romanzo, "L'orizzonte della notte" di Gianrico Carofiglio (Einaudi), Guerrieri si sta avvicinando ai 60 anni e vive con amarezza e malinconia il passare del tempo. Ha chiuso la relazione con Annapaola, investigatrice privata che aveva collaborato con lui, e sul fronte professionale si occupa del caso di una donna che ha ucciso l'ex fidanzato della sorella, sorella che qualche settimana prima si era tolta la vita probabilmente a causa di questa relazione diventata soffocante e violenta. Guerrieri si trova, dunque, in una fase critica della vita, inizia a sentirsi insicuro anche nel suo lavoro, le conversazioni con Mr Sacco (il sacco degli allenamenti di boxe) non sembrano bastare più e ha iniziato l'analisi con uno psicoterapeuta junghiano. Il romanzo è così un viaggio sia nelle tecniche processuali e nel funzionamento della giustizia, ma anche un viaggio nella testa di Guerrieri e nelle sue emozioni. 

"Il maestro dei sogni" di Marco De Franchi

Un thriller inquietante in cui ci sono il male, i serial killer e la malattia mentale. Parliamo di "Il maestro dei sogni" (Longanesi) di Marco De Franchi, già molto apprezzato con il suo esordio "La condanna dei viventi", un thriller in cui avevano un ruolo determinante i dipinti di Caravaggio. Nel nuovo romanzo tornano alcuni dei personaggi che erano già presenti nel precedente. Innanzitutto torna Valentina Medici, commissario dello SCO (Servizio Centrale Operativo) che era uscita distrutta nel corpo e nella mente dall'indagine precedente, tant'è che vuole abbandonare lo SCO, ma viene ingaggiata dall'Europol. Torna l'esperto di informatica Loris Manna e torna anche Fabio Costa, anche lui uscito con le ossa rotte dalla precedente indagine tanto che aveva abbandonato la Polizia. Dovranno indagare su una rete di serial killer.

"Il dolore non esiste"di Ilaria Bernardini

"Il dolore non esiste" è il titolo nel nuovo romanzo di Ilaria Bernardini (Mondadori), ma anche una delle frasi che il padre dell'autrice ripeteva spesso insieme all'espressione "i figli non si scelgono, amarsi solo perché siamo imparentati non ha senso". Il padre di Ilaria, Achille, è un uomo difficile da inquadrare. È un anaffettivo che per anni si rifiuta di parlare con la figlia e non le risponde neanche ai messaggi. E così la figlia Ilaria, pur sapendo sapendo di fargli cosa poco gradita, decide di scrivere di lui quasi per conoscerlo, forse nel tentativo disperato di poter avere un dialogo virtuale con lui. Un romanzo in cui l'autrice si pone domande sul suo rapporto con il padre, ma anche sul suo ruolo di madre.

"Cuore nero" di Silvia Avallone

Un romanzo su due esistenze danneggiate dal male: lei il male l'ha compiuto, lui l'ha subìto. Entrambi vivono nel senso di colpa e nella sensazione dolorosa di non avere diritto al desiderio e alla felicità, addirittura di non avere il diritto alla vita. Queste due esistenze sono al centro di "Cuore nero" (Rizzoli) di Silvia Avallone che, con la sua opera prima "Acciaio" diventata anche un film, era stata finalista al Premio Strega nel 2010. In questo nuovo romanzo la protagonista è Emilia che decide di andare a vivere in un minuscolo borgo di montagna abitato solo da due persone. Una di queste è Bruno, un uomo solitario, ferito da quel male che è stato costretto a subire. Emilia, invece, il male l'ha compiuto: quando era adolescente aveva commesso un reato per il quale aveva passato un periodo in carcere. 

"Tutto il bello che ci aspetta" di Lorenza Gentile e "Autobiogrammatica" di Tommaso Giartosio

Selene ha 34 anni e vive a Milano dove ha aperto un ristorante di cucina al vapore prossimo al fallimento, l'ultimo di una serie di fallimenti che Selene registra nella sua vita. In questo momento di crisi decide di fare una toccata e fuga nel luogo della sua infanzia felice: un ashram in Puglia dove aveva trascorso alcuni anni con i genitori e la sorella. Per una serie di vicessitudini il suo soggiorno pugliese si prolunga e questa sarà l'occasione per Selene per incontrare alcune persone del suo passato felice e riflettere sul futuro. Tutto questo accade nel romanzo "Tutto il bello che ci aspetta" (Feltrinelli) di Lorenza Gentile, autrice di libri come "Le piccole libertà" in cui raccontava la sua esperienza nella famosa libreria di Parigi Shakespeare&Co e "Le cose che ci salvano". 

Nella seconda parte parliamo di "Autobiogrammatica" di Tommaso Giartosio (minimum fax). "Sono nato nell'anno di Lessico famigliare", scrive Giartosio e questa coincidenza con la pubblicazione del libro di Natalia Ginzburg offre all'autore il pretesto per raccontare una parte della sua storia e di quella della sua famiglia attraverso l'uso delle parole, le parole che vengono ereditate dalla famiglia. Un padre ufficiale della Marina che non è taciturno ma le sue parole sembrano svanire; una madre che non ricorda neanche se si è diplomata, ma che è molto incisiva con il suo lessico nella famiglia. 

"La piscina" di Giacomo Papi e "A scuola non si muore" di Gaja Cenciarelli

"Nel primo congelatore c'erano i caprioli, nel secondo i cinghiali dei boschi intorno al castello, nel terzo i fagiani e gli uccelletti di passo cacciati da Klaus. Nel quarto c’era Klaus". Klaus Signori è un artista di fama mondiale che si è ritirato in un castello in Umbria. Avrebbe compiuto 80 anni qualche giorno dopo, ma il suo corpo viene ritrovato in un congelatore da una delle domestiche, Inès. Klaus è il personaggio intorno al quale gira il romanzo "La piscina" di Giacomo Papi (Feltrinelli), un mix di giallo e commedia, con tratti di ironia talvolta feroce. Klaus è il perno di questa narrazione, ma è anche il grande assente perché in realtà si tratta di un romanzo corale dove i personaggi sono i vari componenti della servitù del castello e poi i parenti di Klaus. Si tratta di un tradizionale giallo dalla camera chiusa: in  un piccolo contesto, in questo caso il castello, avviene un delitto e l'assassino va ricercato fra i presenti. In questo romanzo il giallo diventa anche il pretesto per accendere un faro sul conflitto di classe e sul ribaltamento dei ruoli perché i servi diventano padroni e viceversa.  

È sempre una commedia gialla, con la struttura del giallo dalla camera chiusa, "A scuola non si muore" di Gaja Cenciarelli (Marsilio). A essere ucciso è il vicepreside, Giuliano Colagrossi, trovato cadavere in un'aula con un colpo di pistola alla testa e le mani mozzate. A indagare c'è un'insegnante di inglese, Margherita Magnani, investigatrice suo malgrado. Si trova a indagare un po' perché lei è sospettata del delitto, un po' perchè è spinta dai suoi studenti e un po' perché vuole capire chi era realmente il vicepreside con il quale inizialmente aveva instaurato un bel rapporto di amicizia mentre negli ultimi tempi le si era rivoltato contro. Una commedia gialla che fa scoprire le dinamiche insegnanti-studenti, ma anche i rapporti fra gli insegnanti con le invidie e le gelosie. Tutto filtrato dagli occhi della protagonista, Margherita, una donna ansiosa, ipocondriaca, piena di insicurezzae e che ispira molta tenerezza.

"Domani, domani" di Francesca Giannone e "La regola di Nora" di Chiara Ingrosso

"Domani, domani" (Nord) è il nuovo romanzo di Francesca Giannone che aveva esordito con "La portalettere", libro italiano più venduto nel 2023 con oltre 400.000 copie. Se in quel caso si raccontava la storia della prima donna a diventare postina nel Salento degli anni  '30, in questo nuovo romanzo siamo sempre nel Salento ma a cavallo fra gli anni '50 e '60. Lorenzo e Agnese, fratello e sorella, sono gli eredi di un saponificio creato dal nonno, ma il padre dei due ragazzi decide di venderlo perché quello non è il suo sogno. I due ventenni vogliono assolutamente ritornare in possesso dell'azienda scegliendo però strade diverse: Lorenzo andrà via con l'idea di fare soldi e poi ricomprare l'attività, mentre Agnese decide di restare e lavorare per il nuovo proprietario, una scelta che incrina il rapporto con il fratello. Un romanzo sui sogni, su quelli realizzati e su quelli infranti. 

 Nella seconda parte parliamo di true crime, genere letterario in cui si racconta in modo narrativo un fatto di sangue realmente accaduto, creando un mix fra realtà e fantasia. Rientra in questa categoria "La regola di Nora" di Chiara Ingrosso (Sem). Il crimine reale è un duplice omicidio avvenuto il 21 settembre 2020 quando Daniele De Santis ed Eleonora Manta furono uccisi dall'ex coinquilino Antonio De Marco: 79 coltellate per quello che è passato alla cronaca come l'omicidio dei fidanzati di Lecce. Il personaggio di fiction è invece la protagonista, Nora Lopez, giornalista televisiva di cronaca nera.

"Lucy davanti al mare" di Elizabeth Strout e "Non farti fottere" di Lilli Gruber

L'epidemia di Covid che ha sconvolto il mondo nel 2020 è al centro del romanzo "Lucy davanti al mare" di Elizabeth Strout (Einaudi - traduz. Susanna Basso). La scrittrice americana, Premio Pulitzer 2009 per la raccolta di racconti "Olive Kitteridge", torna a raccontarci la vita di Lucy Barton, già protagonista di altri libri. Stavolta siamo nel 2020 e Lucy deve fare i conti come il resto del mondo con la pandemia. Il secondo marito è morto da un anno e il primo marito William le chiede di andare con lui in una casa nel Maine,  lasciare dunque New York per cercare di evitare il contagio. Questa insolita convivenza sarà l'occasione per Lucy per una serie di riflessioni sulla sua vita e sul suo passato. 

Nella seconda parte parliamo di "Non farti fottere" di Lilli Gruber (Rizzoli). La pornografia è un mercato che esiste da tempo ed è esplosa per quanto riguarda i film soprattutto negli anni '70. Negli ultimi tempi è cambiata a causa del web e dei social. E' sempre più bassa l'età di chi consapevolmente o meno si imbatte in immagini o in video pornografici. Su questi temi Lilli Gruber ha scritto il libro "Non farti fottere - Come il supermercato del porno on line ti ruba fantasia, desiderio e dati personali" (Rizzoli). Un libro che analizza il presente del mercato del porno e le ripercussioni sulla sessualità degli adulti, con un focus sulle conseguenze sull'educazione sessuale dei giovani.

"Legami" di Eshkol Nevo e "Trudy" di Massimo Carlotto

Le relazioni d'amore nel senso ampio del termine sono al centro della raccolta di racconti "Legami" di Eshkol Nevo, scrittore israeliano autore di romanzi come "La simmetria dei desideri" e "Tre piani" da cui Nanni Moretti aveva tratto un film. Anche in questa raccolta di venti racconti (Gramma - traduz. Raffaella Scardi) come capita spesso nelle opere di Nevo si parla di relazioni uomo-donna, genitori-figli, tradimenti e amicizia. Un elemento che spicca è il tempo: ci sono amici che non si vedono da tanti anni, c'è una donna che ha abbandonato il figlio a sei mesi e lo rivedede dopo quindici anni, c'è un uomo accanto al padre che sta per morire e che quindi non ha più tempo. In molti racconti si vede come il tempo ha inciso sulle vite dei personaggi. 

Nella seconda parte parliamo di "Trudy" (Einaudi), nuovo romanzo di Massimo Carlotto. In primo piano Gian Antonio Farina, ex commissario di polizia, a capo di un'agenzia privata che si occupa di sicurezza: è un personaggio scivoloso, ambiguo e determinato. I suoi soci lo chiamano "il grigio", per i dipendenti è "il dottore". Coordina varie attività di security fra cui il controllo di una donna, Ludovica Baroni, moglie di un noto commercialista scomparso da alcune settimane. Qualcuno ha interesse a controllarla per scoprire se il marito si rifarà vivo con lei.  Un romanzo in cui si mette a fuoco un intreccio fra politica, impresa e malaffare  e in cui i protagonisti si dividono fra veri manipolatori, sono freddi e calcolatori, e manipolatori dilettanti. 

"Fra il silenzio e il tuono" di Roberto Vecchioni e "Giochi di ruolo" di Gabriella Genisi

Giocare con le parole è un'arte che Roberto Vecchioni conosce molto bene, lo fa sia con i testi delle canzoni che con i libri. L'ultimo si intitola "Fra il silenzio il tuono" (Einaudi): una serie di lettere che Vecchioni ragazzo scrive a un ipotetico nonno raccontando le fasi salienti della propria vita (l'amicizia, l'amore, la passione per la cultura greca) e poi altre lettere scritte da un nonno ad alcuni personaggi reali o immaginari. Un modo per ricostruire la vita dell'autore e per esprimere il suo punto di vista sul mondo.

Nella seconda parte parliamo di "Giochi di ruolo" (Marsilio), nuovo romanzo di Gabriella Genisi autrice del personaggio di Lolita Lo Bosco diventata anche protagonista di una serie tv di successo. "Giochi di ruolo" è uno spin-off della serie con Lolita perché il protagonista è Giancarlo Caruso, ex amore di Lolita e ora commissario a Manfredonia, in provincia di Foggia. Deve indagare sulla morte di un uomo: il cadavere è stato trovato su una poltrona con un ago conficcato nel braccio e una boccetta di Fentanyl accanto. Overdose, suicidio o omicidio?  

"Pioggia" di Maurizio de Giovanni e "Invernale" di Dario Voltolini

Con i Bastardi di Pizzofalcone Maurizio de Giovanni indaga sulle piccole grandi miserie della contemporaneità: i poliziotti del commissariato napoletano sono tutte persone un po' ammaccate dalla vita, sono considerati reietti perché sono stati cacciati da varie strutture della Polizia per diverse ragioni e nonostante i successi subiscono i pregiudizi dei colleghi. Nel romanzo "Pioggia" (Einaudi) i Bastardi devono indagare sull'omicidio di un anziano avvocato, vedovo da anni e che ha interrotto i rapporti con il figlio. Unico abitante di una palazzina di tre piani, viene trovato cadavere e l'autopsia stabilisce che è stato strangolato e poi preso a calci. 

Nella seconda parte parliamo di "Invernale" di Dario Voltolini (La nave di Teseo). La malattia di un padre vista con gli occhi del figlio. Il padre Gino fa il macellaio e un giorno tagliando la carne si ferisce a un dito: da quel momento in poi inizia una sorta di parabola discendente. La malattia (che non ha nulla a che vedere con l'incidente), le cure a Parigi e il figlio che narra quanto accade, traccia un ritratto del padre, ma anche di un contesto dove il lavoro manuale ha una sua etica. 

"Aria di famiglia" di Alessandro Piperno e "L'ultimo mago" di Francesca Diotallevi

"Aria di famiglia" (Mondadori) è il nuovo romanzo di Alessandro Piperno, Premio Strega 2012 con "Inseparabili" e Campiello Opera Prima per "Con le peggiori intenzioni". Questo nuovo romanzo è in parte legato al precedente perché c'è lo stesso protagonista: Alessandro Sacerdoti. In "Di chi è la colpa" si narrava la storia della sua giovinezza (rimasto orfano era stato cresciuto da uno zio ricco ed eccentrico ), ora è un cinquantenne, scrittore e docente universitario, che attraversa una piccola crisi: ha perso interesse sia nell'insegnamento che nella scrittura. In questa fase accadono due episodi che scardinano la sua vita: da una parte viene accusato da alcune studentesse e da una collega di sessismo, dall'altra lui, che aveva scelto di non essere padre, si trova a occuparsi di un bambino di 8 anni figlio di una cugina, rimasto orfano. 

Nella seconda parte parliamo di "L'ultimo mago" (Neri Pozza) di Francesca Diotallevi, un mix di finzione e realtà come la scrittrice aveva già fatto nel romanzo "Dai tuoi occhi solamente" in cui si raccontava la storia della fotografa americana Vivian Maier. In questo caso si narra di Gustavo Rol, sensitivo, realmente vissuto a Torino fra il 1903 e il 1994. Il salotto in cui Rol manifestava le sue capacità ritenute da alcuni paranormali era frequentato da persone come Federico Fellini e l'avvocato Agnelli. La scrittrice sceglie di raccontare l'affascinante e controversa figura di Gustavo Rol attraverso personaggi di fiction, a partire da Nino che torna a Torino dopo essere stato prigioniero in India durante la Seconda Guerra mondiale. 

"La donna che fugge" di Alicia Giménez-Bartlett e "Aggiustare l'universo" di Raffaella Romagnolo

Petra Delicado è la protagonista seriale di diversi romanzi di Alicia Giménez-Bartlett, comparsa per la prima volta nel '96 in "Riti di morte". Ispettrice di polizia a Barcellona, Petra Delicado è una donna determinata, ironica, talvolta burbera, profondamente femminista e capace di battute fulminanti e feroci. Accanto a lei c'è sempre il vice ispettore Fermìn Garzòn, un uomo bonario e un po' conservatore. I loro simpatici battibecchi tornano nel romanzo "La donna che fugge" (Sellerio - traduz. Maria Nicola). Questa volta devono indagare sull'omicidio di un cuoco, accoltellato al cuore nel suo food track. Nello stesso tempo sia Petra che Fermìn hanno qualche problema con i rispettivi matrimoni. 

Nella seconda parte parliamo di "Aggiustare l'universo" di Raffaella Romagnolo (Mondadori). Anno scolastico 1945-46, il primo dopo la guerra. Gilla è una giovane maestra di Genova, sfollata per tre anni con i genitori in un piccolo paesino dove le viene affidata una quinta elementare con una ventina di bambine. Una di loro, Francesca, arriva dall'orfanatrofio, ha ottimi voti ma non parla. Il romanzo è costruito su più piani temporali: ci sono gli anni prima della guerra e in particolar modo il 1938 con l'avvento delle leggi razziali, c'è la guerra con i bombardamenti e poi appunto il primo anno post bellico. Gilla vorrebbe lasciarsi alle spalle il dolore della guerra, mentre la piccola Francesca vorrebbe tornare  al passato quando era in compagnia dei genitori e quando si chiamava ancora Ester Ester. Ester Sacerdoti.

Speciale Salone del libro

Puntata speciale del Cacciatore di libri realizzata al Salone del libro di Torino, 36esima edizione, la prima guidata dalla giornalista e scrittrice Annalena Benini che ci racconta la sua idea di Salone. Fra gli stranieri, ospite di punta Salman Rushdie, una vita sotto scorta per la fatwa dell'89 e poi l'accoltellamento nel 2022 raccontato nel libro "Knife - Coltello" (Mondadori). Lingua ospite in questa edizione, il tedesco e ne parliamo con Joachim Bernauer, direttore del Goethe Institut Italia. I dati dei mercato dei primi quattro mesi dell'anno, diffusi al Salone, vengono commentati da Giovanni Peresson, responsabile centro studi Aie e visto che sempre più spesso le classifiche vengono influenzate dai consigli dei BookToker abbiamo chiesto a Megi Bulla come funziona. Fra i trend degli ultimi anni ci sono anche i libri di cucina, non solo ricette ma libri di cultura gastronomica: ne parliamo con Chiara Cauda, direttrice Slow Food Editore. Infine uno sguardo agli audiolibri con Juan Baixeras, country manager Spagna e Italia di Audible.

"Dove la luce" di Carmen Pellegrino e guida al Salone del libro

Carmen Pellegrino è una scrittrice raffinata, narra storie diverse che sembrano però provenire dallo stesso nucleo tematico: c'è il legame con la terra, il tema della scomparsa con le assenze che diventano presenze, c'è l'importanza dei libri e della cultura greca. Temi presenti in romanzi come "Cade la terra" e "La felicità degli altri" e che tornano ora in "Dove la luce" (La nave di Teseo). Da una parte c'è la scomparsa dell'economista Federico Caffè, avvenuta realmente a metà aprile 1987, e dall'altra c'è la narratrice, donna di lettere e di cultura, che ricostruendo appunto le vicende del famoso economista si confronta con il padre che invece è un uomo del fare, legato alla terra. Sullo sfondo la storia dell'Italia degli anni '80 con alcuni episodi cruciali. Carmen Pellegrino decide di raccontarci Federico Caffè nella sua umanità attraverso l'incontro con un personaggio di fantasia, il senzatetto Milo. 

Nella seconda parte una guida al Salone del libro che si svolgerà a Torino dal 9 al 13 maggio.

"Molto molto tanto bene" di Caterina Bonvicini e "Il tempo degli imprevisti" di Helena Janeczek

Un romanzo emozionante che nasce dall'esperienza personale dell'autrice. In "Molto molto tanto bene" (Einaudi) Caterina Bonvicini racconta la sua esperienza a bordo delle navi delle Ong che salvano migranti in mare e in particolare narra l'incontro speciale con una bambina, il suo gemello e la madre dei piccoli. La scrittrice decide di accogliere prima la madre Chantal e la piccola Amy che ha solo cinque anni e mezzo. Poi si attiva per far arrivare in Italia anche il gemellino di Amy, rimasto inizialmente in Libia con un'amica della madre. Ma spesso chi scappa dal proprio paese, in questo caso la Costa d'Avorio, si fida  delle persone sbagliate e quindi il piccolo riuscirà ad arrivare in Italia non attraverso un corridoio umanitario protetto, ma facendo la traversata del Mediterraneo. Sembra una storia a lieto fine, ma nella vita le cose sono spesso più complicate e Caterina Bonvicini ha avuto la grande capacità di restituirci in questo romanzo tutta la complessità, le contraddizioni e le emozioni che possono caratterizzare una storia come questa.

Nella seconda parte parliamo di "Il tempo degli imprevisti" (Guanda) di Helena Janeczek, vincitrice del Premio Strega 2018 con "La ragazza con la Leica". Il Novecento narrato attraverso quattro racconti in cui i protagonisti sono uomini e donne realmente esistiti e che l'autrice sceglie di fotografare in un determinato momento storico che diventa quasi un momento simbolico. A incarnare lo spirito degli inizi del secolo c'è la storia di Abigaille Zanetta, maestra che arriva a Milano nel 1906, aderisce al socialismo, si batte per i diritti degli operai e delle donne e finirà in carcere. Gli anni '20  vengono rappresentati dal dottor K, ossia Franz Kafka, che si trova a Merano e pensa di essere spiato. Subito dopo ci troviamo a Venezia dove la figlia del poeta Ezra Pound viene seguita da un ragazzino con il quale era cresciuta. Infine arriviamo al 1937, alla vigilia delle leggi razziali: a Trieste c'è il giovane Alberto, ossia Albert Hirschman, destinato a diventare un grande economista. 

"Il cuore è uno zingaro" di Luca Bianchini e "La storia se ne frega dell'onore" di Gian Arturo Ferrari

"Il cuore è uno zingaro" (Mondadori) è il nuovo romanzo di Luca Bianchini, famoso per "Io che amo solo te", diventato anche un film di successo. Dopo "Le mogli hanno sempre ragione" un'altra commedia gialla con protagonista il maresciallo Gino Clemente che stavolta da Polignano, in Puglia, è stato trasferito, suo malgrado, a Bressanone in Alto Adige e insieme alla moglie Felicetta cerca di inserirsi nel nuovo contesto. La tranquilla vita di Bressanone viene sconvolta dall'omicidio di Gabriel Manero, nome d'arte di un uomo originario del luogo che aveva avuto grande successo come cantante come un solo brano nel 1983 e poi aveva proseguito la carriera in Colombia. Il maresciallo deve indagare e attraverso il suo sguardo il lettore conosce più a fondo una galleria di personaggi narrati da Bianchini con leggerezza e ironia, giocando sui clichè. 

Nella seconda parte un giallo ambientato negli anni Trenta durante il fascismo: "La storia se ne frega dell'onore" di Gian Arturo Ferrari (Marsilio). Da una parte c'è l'omicidio di un commissario che aveva creato una rete di informatori molto efficiente e soprattutto riservatissima. Dall'altra parte, invece, la morte misteriosa del direttore editoriale di una casa editrice, Luigi Bassetti, che è stato investito da un tram e che era in possesso di un manoscritto misterioso. Gian Arturo Ferrari è stato a lungo a capo di Mondadori libri, prima come direttore generale poi come vicepresidente, e dopo i saggi e il romanzo di formazione "Ragazzo italiano" ha deciso di darsi al giallo scrivendo, appunto, un bibliomistery, ossia un noir ambientato nel mondo dei libri. 

"Il fuoco che ti porti dentro" di Antonio Franchini e "Il suo odore dopo la pioggia" di Cédric Sapin-Defour

"Benchè da molti sia considerata una bella donna, mia madre puzza". Questo è l'incipit caustico e anche spiazzante del romanzo "Il fuoco che ti porti dentro" di Antonio Franchini (Marsilio). L'autore decide di raccontare la madre Angela che sembra essere nata per essere personaggio. Una donna urticante, contraddittoria, sempre in guerra con il mondo che, si legge nel romanzo, "ha bisogno di odiare come di respirare". Una donna narrata dal figlio con ironia feroce: "Sono andato via per non vederla più".  Un romanzo duro che alterna, però, tragedia e commedia. 

Il legame intenso fra un uomo e il suo cane è al centro del romanzo "Il suo odore dopo la pioggia" di Cédric Sapin-Defour (Salani - traduz. Francesco Bruno), che in Francia ha avuto grande successo. La storia autobiografica dell'autore e dei dieci anni passati in compagnia di un bovaro bernese. Tutto inizia nel 2003 quando Cédric legge sul giornale che c'è una cucciolata di dodici bovari bernesi a disposizione. Nonostante abbia sofferto in passato per la morte di un altro cane, lo scrittore decide di andare all'allevamento e qui avviene l'incontro quasi magico con il cucciolo, destinato a diventare un vero e proprio compagno di vita. 

"Io sono Marie Curie" di Sara Rattaro e "Mio padre avrà la vita eterna - Ma mia madre non ci crede" di Paolo Valoppi

Maria Sklodowska è stata una delle poche persone al mondo ad aver ricevuto due premi Nobel, uno per la fisica l'altro per la chimica. Il suo nome forse dirà poco perché lei era soprattutto conosciuta con il nome da sposata e naturalizzata francese Marie Curie. La sua incredibile storia viene raccontata nel romanzo "Io sono Marie Curie" di Sara Rattaro (Sperling&Kupfer), una storia divisa fra successi professionali (le sue attività di ricerca, la scoperta del polonio e del radio, gli studi sulla radioattività) e vita privata ossia il rapporto intenso con il marito Pierre Curie, che era un rapporto sentimentale ma anche un connubio professionale. Tanti i successi di Marie Curie in una società, quella a cavallo fra Ottocento e Novecento, che non riconosceva un ruolo alle donne soprattutto nel campo della ricerca scientifica e che ha cercato sempre di osteggiarla.

Paolo ha sette anni e vive con una mamma atea e un padre testimone di Geova che vuole assolutamente dargli un'educazione religiosa: gli fa leggere i libri, gli parla della fine del mondo imminente, lo porta alle adunanze. Paolo cresce così fra il desiderio di assecondare il padre e non deluderlo e la volontà, nello stesso tempo, di non ferire la madre che è da sempre caustica con la fede del marito. Questa storia vera viene raccontata con grande leggerezza e ironia, senza però mancare di rispetto a chi crede, nel romanzo "Mio padre avrà la vita eterna, ma mia madre non ci crede" (Feltrinelli) opera prima di Paolo Valoppi. Il protagonista è, dunque, l'autore stesso prima bambino poi adolescente che vive appunto diviso fra i genitori che sono veramente agli antipodi quanto a visione del mondo. 

"L'orizzonte della notte" di Gianrico Carofiglio e consigli di lettura

Torna l'avvocato Guido Guerrieri personaggio comparso per la prima volta nel 2002 in "Testimone inconsapevole". Nel nuovo romanzo, "L'orizzonte della notte" di Gianrico Carofiglio (Einaudi), Guerrieri si sta avvicinando ai 60 anni e vive con amarezza e malinconia il passare del tempo. Ha chiuso la relazione con Annapaola, investigatrice privata che aveva collaborato con lui, e sul fronte professionale si occupa del caso di una donna che ha ucciso l'ex fidanzato della sorella, sorella che qualche settimana prima si era tolta la vita probabilmente a causa di questa relazione diventata soffocante e violenta. Guerrieri si trova, dunque, in una fase critica della vita, inizia a sentirsi insicuro anche nel suo lavoro, le conversazioni con Mr Sacco (il sacco degli allenamenti di boxe) non sembrano bastare più e ha iniziato l'analisi con uno psicoterapeuta junghiano. Il romanzo è così un viaggio sia nelle tecniche processuali e nel funzionamento della giustizia, ma anche un viaggio nella testa di Guerrieri e nelle sue emozioni. 


Nella seconda parte, la periodica rubrica dedicata ai consigli di lettura per tutti i gusti.

"Rosy" di Alessandra Carati e "Fili d'ombra" di Christian Guay-Poliquin

Chi è Rosa Bazzi, la donna condannata all'ergastolo per la strage di Erba insieme al marito Olindo Romano? A questa domanda prova a rispondere il romanzo "Rosy" (Mondadori) scritto da Alessandra Carati, autrice fra l'altro di "E poi saremo salvi", finalista al Premio Strega nel 2022. La scrittrice ha incontrato Rosa Bazzi in carcere per circa un anno ed è venuto fuori un romanzo che tratteggia tutte le contraddizioni di questa donna che è stata condannata (primo e secondo grado e Cassazione) insieme al marito per aver ucciso quattro persone l'11 dicembre del 2006. Emerge il ritratto di una donna che aveva un rapporto simbiotico con il marito, ne era quasi succube, una donna che mescola nel suo racconto realtà e finzione, parla in modo bizzarro, una personalità dipendente dalla necessità di essere riconosciuta e di compiacere le persone alle quali lei riconosce un ruolo importante. Un romanzo complesso, scritto dopo le conversazioni con Rosa Bazzi e dopo aver studiato gli atti processuali.  

Nella seconda parte parliamo di "Fili d'ombra" (Marsilio - traduz. Francesco Bruno) di Christian Guay-Poliquin, considerato uno degli autori più promettenti della narrativa canadese. Un blackout di enormi proporzioni costringe le persone ad abbandonare le città e a rifugiarsi nelle foreste. Un uomo vuole raggiungere i suoi familiari in un capanno di caccia e naturalmente deve farlo a piedi attraversando i boschi. Qui incontra un ragazzino di 12 anni, Olio, con il quale si verrà a creare un rapporto speciale, simile a quello fra un padre e un figlio (in questo si ispira a "La strada" di Cormac Mc Carthy, considerato il punto di riferimento dei romanzi post apocalittici contemporaneai). In "Fili d'ombra" la descrizione dei paesaggi e della natura è preponderante e l'autore ha voluto porre l'accento sulle conseguenze sociali di un trauma.

"Chi dice chi tace" di Chiara Valerio e "Il dolore non esiste" di Ilaria Bernardini

Una storia di fascinazione e, forse, d'amore viene raccontata in "Chi dice chi tace" di Chiara Valerio (Sellerio). Siamo Scauri (provincia di Latina) all'inizio degli anni '90. La vita del paese viene turbata dalla morte di Vittoria, una sessantenne che si era trasferita là vent'anni prima insieme a una donna più giovane. Alcuni avevano pensato fossero madre e figlia, in realtà le due donne erano compagne. Eppure, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questo non era stato oggetto di pettegolezzo o, peggio, di discriminazione. Tutti erano rimasti affascinati da Vittoria, questa donna di poche parole che arrivava da Roma, "distante ma curiosa" viene definita nel romanzo "accogliente ma riservata". A essere turbata per la morte di Vittoria è soprattutto Lea, la voce narrante, che vuole vederci chiaro sulle cause del decesso (Vittoria è annegata nella vasca da bagno). Inizia così un'indagine nel passato di Vittoria rendendosi conto che non la conosceva affatto, ma porta avanti soprattutto un'indagine su sé stessa e sul desiderio.  

Nella seconda parte parliamo di "Il dolore non esiste", titolo del nuovo romanzo di Ilaria Bernardini (Mondadori), ma anche una delle frasi che suo padre ripeteva spesso insieme all'espressione "i figli non si scelgono, amarsi solo perché siamo imparentati non ha senso". Il padre di Ilaria, Achille, è un uomo difficile da inquadrare. È un anaffettivo che per anni si rifiuta di parlare con la figlia e non le risponde neanche ai messaggi. E così la figlia Ilaria, pur sapendo sapendo di fargli cosa poco gradita, decide di scrivere di lui quasi per conoscerlo, forse nel tentativo disperato di poter avere un dialogo virtuale con lui. Un romanzo in cui l'autrice si pone domande sul suo rapporto con il padre, ma anche sul suo ruolo di madre. 

"Piccoli miracoli e altri tradimenti" di Valeria Parrella e "Psicopompo" di Amelie Nothomb

Valeria Parrella, che aveva esordito nel 2003 con la raccolta di racconti "Mosca più balena" (Premio Campiello Opera Prima), torna periodicamente alla narrazione breve e lo fa anche in "Piccoli miracoli e altri tradimenti" (Feltrinelli), una raccolta di dodici racconti. Protagoniste sono spesso le donne: donne imprigionate nel proprio ruolo di madre o in altri ruoli a loro assegnati dalla società, donne che hanno rinunciato ai propri sogni, ma anche donne piene di passione che vivono il sesso con intensità così come i tradimenti. 

Un romanzo sulla vita e sulla morte, con l'idea che il confine fra vita e morte possa non essere così definito come sembra. Un romanzo su un'ossessione, quella dell'autrice per gli uccelli e il loro volo, un'ossessione che però non indica un'aspirazione alla libertà come si potrebbe pensare, ma racchiude qualcosa di più complesso. Un romanzo, infine, sull'amore per la scrittura. Parliamo di "Psicopompo" (Voland - traduz. Federica Di Lella), trentaduesimo romanzo di Amelie Nothomb, scrittrice belga nata in Giappone. Lo psicopompo è colui che accompagna l'anima dei morti nel loro viaggio e in molte culture è rappresentato proprio dagli uccelli. 

"Pesci piccoli" di Alessandro Robecchi e "Gli occhi di Monna Lisa" di Thomas Schlesser

Torna Carlo Monterossi, autore tv che si diletta nelle indagini aiutando gli investigatori privati Oscar Falcone e Agatina Cirielli. Il nuovo romanzo di Alessandro Robecchi "Pesci piccoli" (Sellerio) è stavolta completamente incentrato su Monterossi, mentre i sovrintendenti di polizia Ghezzi e Carella restano un po' sullo sfondo. Carlo Monterossi, che disprezza la tv del dolore che lui stesso ha contribuito a creare, indaga insieme alla Sistemi Integrati su uno strano furto di soldi e documenti avvenuto in un'impresa che progetta e costruisce grandi opere e che però non vuole coinvolgere la polizia. Il ladro, però, abbandona la refurtiva sulle scale degli uffici e qui viene trovata da Teresa, una delle donne delle pulizie che decide di impossessarsene.

Nella seconda parte parliamo di "Gli occhi di Monna Lisa" dello storico dell'arte francese Thomas Schlesser (Longanesi - traduz. Federica Merati). Racconta la storia di Lisa, 10 anni, che perde la vista per un'ora e i medici non capiscono il perché. Le vengono prescritte alcune sedute dallo psichiatra, ma il nonno, invece di portarla dal medico, decide di accompagnare la nipote ogni mercoledì pomeriggio in un museo per contemplare un'opera d'arte, una sola alla settimana. Una sorta di apprendistato sulla vita attraverso le opere d'arte per la bambina. Ma anche il nonno, attraverso lo sguardo schietto della nipote, trarrà importanti insegnamenti.

"Cuore nero" di Silvia Avallone e "Il delitto della montagna" di Chicca Maralfa

Un romanzo su due esistenze danneggiate dal male: lei il male l'ha compiuto, lui l'ha subìto. Entrambi vivono nel senso di colpa e nella sensazione dolorosa di non avere diritto al desiderio e alla felicità, addirittura di non avere il diritto alla vita. Queste due esistenze sono al centro di "Cuore nero" (Rizzoli) di Silvia Avallone che, con la sua opera prima "Acciaio" diventata anche un film, era stata finalista al Premio Strega nel 2010. In questo nuovo romanzo la protagonista è Emilia che decide di andare a vivere in un minuscolo borgo di montagna abitato solo da due persone. Una di queste è Bruno, un uomo solitario, ferito da quel male che è stato costretto a subire. Emilia, invece, il male l'ha compiuto: quando era adolescente aveva commesso un reato per il quale aveva passato un periodo in carcere. 

Nella seconda parte parliamo di "Il delitto della montagna", un giallo di Chicca Maralfa (Newton Compton Editori) in cui torna per la seconda volta il luogotenente dei Carabinieri Gaetano Ravidà, detto Ninni. Ravidà ha lasciato Bari dopo la fine del suo matrimonio e si è trasferito in Veneto, ad Asiago, dove comanda la locale stazione dei Carabinieri. Mentre si sta occupando di crimini ambientali, si trova a indagare su alcuni omicidi, a iniziare da quello di un uomo ucciso alcuni anni prima e il cui cadavere mummificato viene ritrovato in una cava di marmo.

"Tutti i particolari in cronaca" di Antonio Manzini

A volte Antonio Manzini si prende una pausa dal suo personaggio seriale, Rocco Schiavone, e scrive altro. Come nel caso di "Tutti i particolari in cronaca" (Il Giallo Mondadori). Da una parte c'è un uomo, Carlo Cappai, che lavora da circa trent'anni nell'archivio del Tribunale penale: è un uomo chiuso, solitario, che sembra non avere affetti ma che in realtà cova molta rabbia. Vive in simbiosi con i faldoni dell'archivio tanto che per lui quei faldoni "parlano". Carlo Cappai è un uomo ossessionato dai casi in cui l'imputato è stato "assolto per non aver commesso il fatto", ma per lui c'è il forte dubbio di una magistratura influenzata dal potere. Dall'altro lato, proprio come seconda narrazione alternata alla precedente, ci sono le vicende di un giornalista, Walter Andretti, alle prime armi con la cronaca nera (si era sempre occupato di sport) che deve scrivere di alcuni omicidi. 

In questa intervista Antonio Manzini ci parla del romanzo, ma anche del suo senso di giustizia e, inevitabilmente, di Rocco Schiavone. "Mi piacerebbe scrivere un romanzo con Schiavone in cui però non c'è il morto" - racconta Manzini che poi aggiunge: "Non so quanto andrò avanti con Rocco Schiavone". 

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