Fiabe Classiche e Moderne


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Fiabe dalla letteratura classica, moderna e contemporanea.
Autore: Fiabe dalla letteratura classica, moderna e contemporanea.
Ultimo episodio: 16/03/24 8:37
Aggiornamento: 29/03/24 7:05 (Aggiorna adesso)
Il gatto con gli stivali. Una fiaba di Charles Perrault
C'era una volta un vecchio mugnaio povero che aveva tre figli. Oramai sentiva vicina la fine e volle dividere le sue poche cose tra i figli.
Al primo figlio, che si chiamava Cresponzio lasciò il mulino; al secondo figlio, che si chiamava Anacleto, lasciò un asino; e al terzo, che si chiamava Filippo lasciò il gatto peloso.?
Cresponzio ed Anacleto erano comunque felici:
- Io con il mio mulino e tu con il tuo asino faremo società e diventeremo ricchi!
Filippo, rimase solo e guardando il suo peloso gatto gli disse:
- lo so che sei un gatto buono e ti voglio bene. Ma se vuoi un consiglio cercati un altro padrone perché io non so proprio come sfamarti. Continue reading
Le due regine. Fiaba
Scritta e messa in voce da Gaetano Marino Continue reading
I due mercanti, una fiaba di Lev Tolstoj
Un mercante povero si mise in viaggio e diede tutta la sua mercanzia di ferro in custodia a un mercante ricco. Quando torno?, si reco? dal mercante ricco e gli chiese la restituzione delle sue ferramenta.
Il mercante aveva venduto tutto e, per cavarsela in qualche modo, disse:
- Al tuo ferro e? accaduta una disgrazia.
- Che cosa?
- Io l'avevo riposto nel granaio. La? dentro c'e? un esercito di topi che
l'hanno tutto rosicchiato. Li ho visti io stesso rosicchiarlo. Se non credi, vieni a vedere.
Continue reading
I tre desideri del taglialegna. Una fiaba di Charles Perrault
C'era una volta un taglialegna di nome Crisponzio, che era stanco della vita — cosi? almeno diceva — e aveva una grande voglia di andarsene all’altro mondo. Da quando era nato, a sentir lui, il cielo spietato non aveva mai voluto esaudire uno solo dei suoi desideri.
Un giorno, mentre si trovava nel bosco, e si lamentava sempre più della sua vita, gli comparve Zeus, con in mano un fulmine. Figurarsi la paura del povero tagialegna!
- Oh Zeus, dio onnipotente, io non voglio niente, niente! - Gridò il taglialegna spaventato, gettandosi a terra. - Nulla desidero, per carità, non colpirmi con i tuoi fulmini, non incenerirmi, qui siamo tutti felici! [...] Continue reading
Una storia fantastica dai fratelli Grimm.
voglio raccontarvi una storia fantastica
che vi sembrerà davvero una storia
ho visto due polli in arrosto di mare
volare e crepitare nel sale di fuoco
volavano rapidi e svelti come le dune
con le pance rivolte dal cielo futuro
spargevano ali sulle schiene
che guardano giù
[...] Continue reading
La principessa incantata. Una favola di Ludwig Bechstein.
C'era una volta un povero calzolaio che aveva due figlioli: il maggiore si chiamava Almerigo ed era cattivo e prepotente; l'altro si chiamava Giovanni e aveva un carattere buono e mite. Il padre, chissà perché, aveva scambiato la prepotenza di Almerigo per coraggio, mentre la la bontà di Giovanni gli sembrava soltanto stupidità. Perciò stimava moltisso Almerigo, mentre si vergognava di Giovanni. [...] Continue reading
Il gigante egoista. Una fiaba di Oscar Wilde
Tutti i bambini, appena usciti di scuola, correvano a giocare in quel giardino.
Era un giardino immenso con un castello al centro dove si ergeva una torre altissima. Si diceva che il padrone di tutto fosse un terribile e feroce Gigante. Un Gigante che aveva fama d’essere un grande Egoista. I bambini però amavano quel giardino da sempre e, non avendo mai visto il Gigante, vi correvano dentro per giocare. Forse è per questo motivo che in quel giardino pareva ci fosse sempre la bella stagione. Ma un giorno il Gigante Egoista tornò. Continue reading
Huang e il Genio del Tuono. Una fiaba dalla Cina
In un antico villaggio della Cina, nella provincia della città di Nanchino, viveva un ragazzo buono e generoso, il suo nome era Huang. Gli abitanti del villaggio lo conoscevano bene e tutti ammiravano il suo altruismo. Ma queste lodi non facevano piacere a Huang, perché egli era modesto e riservato, e come spesso accade a chi fa del bene senza trarne vantaggio per se, Huang offriva la sua generosità desiderando che nessuno lo venisse a sapere; [...] Continue reading
Sapo Pipa Kururù, figlio del sole. Una fiaba dall’Amazzonia. Di Gaetano Marino
Tra quelle fitte e rigogliose foreste, dove animali di innumerevoli specie e fiumi sinuosi che sembrano non avere fine, la grande e immensa Amazzonia racconta fiabe e leggende di straordinaria bellezza. Guerrieri che si trasformano in pesci o tigri, delfini rosa che incantano donne e bambini, sirene di acqua dolce e addirittura un dio implacabile che protegge la foresta pluviale. Ebbene, noi, in questa fiaba racconteremo di un animaletto; un piccolo essere comparso molto molto tempo fa; quando ancora il tempo non aveva tempo. Quando ancora l’uomo non c’era. [...] Continue reading
Felice è il principe, e la rondine devota. Una fiaba di Oscar Wilde
E la statua del Principe Felice stava lassù, in cima alla città. Stava ben piantata sopra una colonna di marmo bianca, tutta ricoperta d’oro zecchino. Aveva due zaffiri luminosi al posto degli occhi, e sull’impugnatura della spada, proprio al centro, luccicava un grande rubino prezioso.
Tutta la città ammirava il Principe Felice, persino i viaggiatori restavano abbagliati dal suo splendore. [...] Continue reading
Il Mostro Pelosissimo. Dalla fiaba di Henriette Bischonnier – Pef
[…] Aveva una bocca molto grande, due occhietti azzorrognoli e due braccia lunghissime e sottili che uscivano dalle orecchie, con le quali catturava facilmente i topi. Aveva peli dappertutto: sul naso, sui piedi, sulla schiena, sui denti, sugli occhi, e anche in altri posti. Il suo sogno era mangiare degli esseri umani. […] Continue reading
Bella e la Bestia. Una fiaba di Charles Perrault
In un tempo lontanissimo c'era una volta una città abitata quasi esclusivamente da mercanti. Quando dai porti vicini e lontani giungevano le navi cariche di merci era una festa per tutti. Uomini, donne, bambini si vestivano con gli abiti più belli, si ornavano con gioielli e ghirlande di fiori e si radunavano in piazza.
Nel centro della città, una grande casa si distingueva dalle altre; qui viveva un ricco mercante con la sua unica figlia Bella, una fanciulla semplice e buona. Sul suo bellissimo viso splendevano due occhi chiari e dolci, sull'ampia fronte cadevano riccioli bruni, il suo corpicino era snello e flessuoso. Fu perciò soprannominata da piccola «la bella bambina». E Bella fu il suo nome anche quando divenne più grande. Continue reading
Storia dello zio Tontolone, orco e stregone. Una fiaba dalla tradizione popolare
C'era una volta in un villaggio una buona madre, che aveva una cara figliuola di nome Isotta. Era il tempo di carnevale, e tutte le famigliuole del villaggio sentivano una gran voglia di Zeppolona. Molti si chiederanno cosa fosse la Zeppolona. Beh, come dice il nome stesso, la Zeppolona è una zeppola che si lascia a lievitare più di tutte le altre, perciò, quando si frigge, si fa tanto tanto grande. [...] Continue reading
La storia di Hok Lee e dei nani. Una fiaba cinese
C'era una volta in una piccola città della Cina un uomo che si chiamava Hok Lee. Egli era un grande lavoratore. Insieme al suo lavoro egli si occupava con molto gudizio della casa, dato che non aveva una moglie. I vicini stimavano Hok Lee: "Che uomo serio!" dicevano, "lavora tanto anche quando sta in casa sua, e non si riposa mai." Ma l’apparenza ingannava tutti. Perché Hok Lee anche se lavorava tutto il giorno, la notte, quando tutti stavano a riposare, egli se ne andava in giro con una banda di criminali a scassinare le case dei ricchi signori, insomma, faceva il ladro. [...] Continue reading
Il lucertolone, una fiaba di José Saramago
La storia è di fate. Non che esse appaiano (né io l’ho affermato), ma che altro potrebbe essere la storia del lucertolone sbucato allo Chiado? Sì, è comparso un lucertolone allo Chiado. Grande e verde, un ramarro imponente, con degli occhi che sembravano di nero cristallo, il corpo flessuoso coperto di squame, la coda lunga e agile, le zampe rapide. Si è piazzato in mezzo alla strada, con la bocca semiaperta, sparando la lingua bifida, mentre la pelle bianca e fine del collo pulsava ritmicamente. [...] Continue reading
Storia del cavallo incantato. Una fiaba araba
Durante la festa del Novruz, il capodanno che si celebra in tutta La Persia nel periodo della primavera, dopo che i piu? abili e i piu? ingegnosi del paese ebbero offerto al re e a tutta la corte il divertimento dei loro spettacoli, un Indiano si presento? al cospetto del sovrano spingendo un cavallo riccamente bardato e imitato con tanta arte che, vedendolo, lo si sarebbe in un primo momento scambiato per vero. L'Indiano si inchino? davanti al trono e, rialzandosi, disse:
Sire, sebbene io mi presenti per ultimo a Vostra Maesta?, posso tuttavia assicurarvi che non avete visto nulla di cosi? meraviglioso ne? di cosi? sorprendente come il cavallo che vi sto mostrando. [...] Continue reading
La strega e la sorella del sole. Una fiaba di Aleksandr Nikolaevic Afanas’ev
Vivevano un tempo, in un lontano reame, uno zar e una zarina che avevano un figlio, Ivan, muto dalla nascita. Aveva dodici anni quando un giorno andò nella stalla dal suo stalliere preferito. Questo stalliere gli raccontava sempre le fiabe e anche quella volta il principe Ivan era andato da lui per sentirne una, ma udì ben altro. - Principe Ivan! ­ disse lo stalliere - Tua madre darà presto alla luce una figlia, che sarà una terribile strega e divorerà padre, madre e tutti i sudditi. Perciò va, chiedi a tuo padre il suo cavallo migliore, come se volessi cavalcare un po', e vattene via di qui se vuoi salvarli da tanta sciagura. Continue reading
Le due fate, una fiaba di Charles Perrault
C'era una volta una mamma vedova che aveva due figliuole.
La maggiore, che si chiamava Cecilia, era la sua figlia naturale. La fanciulla le somigliava in tutto e chi vedeva lei, vedeva sua madre, tale e quale. Tutte e due erano antipatiche e così gonfie di superbia, che nessuno le voleva avvicinare. Viverci insieme poi, era impossibile.
La più giovane invece, che si chiamava Francesca, era la sua figliastra, a cui era purtroppo morto il babbo, ed era dolce, bella e buona di cuore
E naturalmente, poiché ogni simile ama il suo simile, quella matrigna maligna andava pazza per la figliuola sua; mentre per quell'altra figliastra un'avversione e una ripugnanza spaventevole. La faceva mangiare in cucina, e tutte le fatiche e i servizi di casa toccavano a lei.
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Il villaggio dei passeri. Una fiaba dall’Indonesia
Tolau era un giovane serio e affettuoso che viveva con i vecchi genitori in un piccolo villaggio. Egli lavorava con grande volontà la sua piantagione di riso, che era famosa nei dintorni per l'abbondanza e l'ottima qualità del suo raccolto. Il giovane era diventato quasi ricco con i frutti del suo lavoro.
Quando raggiunse l'età di prendere moglie, Tolau la cercò tra tutte le ragazze del villaggio, ma nessuna destò il suo interesse. Il giovane allora decise di andare con la madre in giro nei dintorni alla ricerca di una sposa, mentre il padre restava al villaggio per badare alla piantagione.
I due si misero in viaggio. I Continue reading
Il pescatore e la sua anima. Una fiaba di Oscar Wilde
Tutte le sere quel giovane Pescatore usciva in mare per gettare le sue reti.
Una sera trovò nella rete una piccola Sirena addormentata.
Era bellissima. Il giovane Pescatore la tirò a sé, tenendola bene fra le braccia.
Subito la bella sirena supplicò:
-Oh pescatore, giovane pescatore. Ti prego, liberami, e lasciami andare. Mio padre è un re vecchio e solo, e io sono l'unica sua figlia.
- Va bene, bella Sirena, ti libererò, ma prima devi promettermi che ogni notte verrai a cantare da me, perché i pesci amano ascoltare il canto delle sirene, e così le mie reti saranno piene.
Rispose il giovane pescatore Continue reading
Baba Jaga e la piccola Ania. Una fiaba dalla Russia
Baba-Jaga è un personaggio della mitologia slava, in particolare di quella russa, e la figura immaginaria di un personaggio fiabesco. Mostruosa vecchietta che possiede oggetti incantati ed è dotata di poteri magici In una serie di fiabe viene paragonata ad una strega, una incantatrice. Continue reading
Il sale, il bene più prezioso dell’oro. Una fiaba di di Božena N?mcová
C’era una volta un re che aveva tre figlie che gli erano più care della vita stessa. Quando il suo capo si fece bianco come la neve e le forze cominciarono a venirgli meno, un pensiero gli tornava spesso alla mente: quale delle figlie sarebbe divenuta regina dopo la sua morte. Infine decise che avrebbe regnato quella che più lo amava. Continue reading
Cavolo Bellafoglia e la Farfalla Vanitosa. Da una fiaba di Apuleio
Era una splendida mattina di primavera. Il sole abbracciava ogni cosa con i suoi raggi, donando così il nuovo sorriso al mondo. E nel mondo ci stava pure quel giardino. Un magnifico giardino profumato, popolato di nuova vita e adornato di infiniti fiori e variopinti colori. In quel giardino, come dappertutto, ogni cosa si addolciva nella luce tiepida del giorno, sino a confondersi con l’orizzonte. Continue reading
La bella principessa dai capelli d’oro. Una fiaba di Marie-Catherine, Baronessa d’Aulnoy
Già in buona parte nota al pubblico dell'alta società francese di fine Seicento per la pubblicazioni di alcuni racconti, Marie-Catherine, baronessa d'Aulnoy, per prima proseguì la grande tradizione del Cabinet des Fées inaugurata da Perrault. La sua vita non fu facile; fu anzi colstellata di dispiaceri e infelicità, tuttavia, con i suoi 4 volumi di fiabe, madame fu senz'altro una dei successori più prolifici, e forse la maggiore in assoluto come numero di racconti prodotti. Le sue fiabe sanno mescolare sapientemente elementi tipici del dramma teatrale, ma anche allegria, ricchezza e fine ricercatezza di particolari e linguaggio, uniti anche a realismo e crudezza. Continue reading
Il mondo salvato dai bambini ai tempi del Corona Virus. Una fiaba moderna
Una mattina del mese di marzo, quando ancora la primavera si annunciava timida timida, i bambini scoprirono che non sarebbero dovuti andare a scuola per qualche settimana.
Come tutti i bambini erano molto contenti: immaginavano lunghe pedalate in bicicletta, corse al parco, tanto tempo libero per giocare, e soprattutto, lunghe lunghe dormite al mattino.
Papà e mamma spiegarono invece che non si trattava di una vacanza: sarebbero dovuti rimanere a casa, a casa, e avrebbero dovuto rispettare regole molto rigide che riguardavano la loro salute! Continue reading
Prezzemolina. Una fiaba di Giambattista Basile
Le storie fantastiche di Giambattista Basile
Un scrittore italiano nato a Giugliano in Campania, scrittore di fiabe indimenticabili. In una struttura tradizionalmente letteraria s'innesta la materia popolare e fantastica, narrata con maestria di stile e di parola. Piena di metafore, e straordinarie invenzioni di storie che donano leggerezza, maraviglia e allegria a chi ascolta. Continue reading
Il velo fatato, una fiaba giapponese
C'era una volta un pescatore che viveva da solo in una capanna, e stava vicino al mare. La sua vita scorreva lenta e monotona, ma egli non se ne lamentava e il suo animo era sereno e soddisfatto.
Un giorno, come al solito, s'era recato con la sua barca in un bellissimo posto dove, oltre a una ricca pesca, poteva deliziare il suo sguardo ammirando le strane sculture delle rocce e i colori cangianti del cielo e del mare che si mescolavano formando un'unica tinta all'orizzonte.
Ad un tratto un intenso e soave profumo colpì le sue narici. Cercò di capire quale potesse essere l'origine del misterioso aroma, ma non vi riuscì. Incuriosito, seguì la scia del profumo e si diresse remando con vigore verso la spiaggia. Giunse ai margini del bosco che costeggiava la riva, scese dalla barca e s'incamminò lungo un sentiero, sempre alla ricerca della fonte odorosa.
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Enrichetto dal ciuffetto. Una fiaba di Charles Perrault
C’era una volta una regina che desiderava tanto avere un figlio. Perciò quando si accorse di aspettare un bambino le sembrò di toccare il cielo con un dito.
Quale non fu la sua delusione quando il principino nacque: era un bambino così brutto, ma così brutto, che la povera regina non riusciva a darsi pace! Il bimbo era nato con un ciuffettino di capelli che stava dritto in cima alla testa e per questo era chiamato Enrichetto dal ciuffo. [...] Continue reading
Il bimbo che fu rapito dalle fate. Una fiaba celtica.
C'era una volta una giovane madre che pensava, come spesso succede, che il suo bambino fosse tanto bello da non esserci al mondo altri bimbetti più belli. E se ne vantava per tutto il pese, con tutti e in ogni momento. In molti le ripetevano che questa sua presunzione non poteva far altro che recarle danno e sventure.
"Perché non dovrei farlo sapere a tutti?" diceva la giovane made.
"La verità è che non si è mai visto un bimbo bello come il mio."
"Non sai che cosa potrebbe succedere" borbottavano i compaesani scuotendo il capo. "Stai attenta o te ne pentirai." [...] Continue reading
La donna che riuscì a mettere nel sacco i folletti. Una fiaba Celtica
C'era una volta una fornaia così brava nel suo mestiere che tutto ciò che usciva dal suo forno era di una bontà straordinaria.
Sfornava focacce d'avena che erano leggerissime, come il miglio, o il grano, talmente soffici e gustose da non aver nulla da temere al confronto con i migliori dolci d’altri pasticceri del paese, persino gli dei avrebbero lodato il suo lavoro.
La sua fama era conosciuta non solo nel paese in cui viveva, ma anche nelle sette contee vicine: chiunque nel giro di molte miglia dava una festa non mancava di acquistarle qualche dolce prelibato, e anche le famiglie più ricche e conosciute della regione si recavano nella sua bottega per ordinare focacce e pasticcini. [...] Continue reading
Gatta Cenerentola. Una fiaba di Giambattista Basile
Una volta c’era un principe vedovo assai stimato in tutto il regno di Bertolla. Questi aveva un figlia tanto amata di nome Zezolla, e l’adorava a tal punto da non avere altri sguardi né pensieri per nessuno. Quando la fanciulla ebbe l’età adatta, decise di affidare la figlia amata ad una maestra di cucito: Carmusina, chiamava, assai conosciuta in tutto il regno per la sua esperienza e bravura nell’arte del ricamo, del cucito, del punto e croce, punto in aria, punto di sotto, di sopra e chissà dove. Sapeva anche essere maestra grande nel confezionare orli, frange e… [...] Continue reading
Il riccio e la capretta, una fiaba di Lucia Becchere
La bellissima capretta Cassiopea viveva in un cortile al centro del paese. Dall’alba al tramonto si inerpicava sulle colline d’intorno alla ricerca di tenere foglie e giovani virgulti in compagnia di altre caprette. Cassiopea era fra tutte la più bella ma anche la più triste perché di notte nessuno le teneva compagnia e le coccole della sua padrona non bastavano alla sua solitudine. Una notte la dolce Cassiopea sognò prati rigogliosi e verdi colline, il vento diffondeva melodie, il cielo era coperto di stelle, la luna si specchiava sul mare e la capretta si sentì immensamente felice. Ad un tratto avvertì una presenza e si svegliò. Con grande sorpresa vide accanto a se un riccio che strofinava il musetto appuntito contro la sue zampette. […] Continue reading
Pelle d’Asino. Una fiaba di Charles Perrault. *dai 10 anni
C'era una volta un re che aveva una moglie dai capelli d'oro e così bella che sulla terra non ce n'era un'altra come lei. Accadde un giorno che la regina si ammalò e, accorgendosi di morire, chiamò il re e gli disse:
- Mi devi promettere che, se riprenderai moglie, sposerai solo una donna che sia bella come me e che abbia i capelli d'oro come i miei. [...]
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Barbablù. Una fiaba di Charles Perrault. * dai 10 anni
C'era una volta un uomo che aveva case bellissime in città e in campagna, vasellame d'oro e d'argento, suppellettili ricamate e berline tutte d'oro; ma, per sua disgrazia, quest'uomo aveva la barba blu e ciò lo rendeva così brutto e spaventoso che non c'era ragazza o maritata la quale, vedendolo, non fuggisse per la paura.
Una sua vicina, dama molto distinta, aveva due figliole belle come il sole. Egli ne chiese una in matrimonio, lasciando alla madre la scelta di quella che avesse voluto dargli. Ma nessuna delle due ne voleva sapere, e se lo rimandavano l'una all'altra, non potendo risolversi a sposare un uomo il quale avesse la barba blu. Un'altra cosa poi a loro non andava proprio a genio: era ch'egli aveva già sposato parecchie donne, e nessuno sapeva che fine avessero fatto. [...]
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L’albero dei sogni d’oro. Una fiaba moderna di Lucio Cadeddu
Nel castello di MelaGodo, nel lontano Regno di Echissene, un tempo viveva un giovane principe: ricco, crudele e molto annoiato. Passava le sue giornate a mangiare ogni prelibatezza e a divertirsi con gli spettacoli di giullari ed acrobati. Ogni mese, nel giorno 27, puntuale come un agente delle tasse, si divertiva a fare uno scherzo ad un abitante del villaggio, scelto a caso dalle sue guardie di palazzo. Lo scherzo che lo divertiva di più era proporre indovinelli, impossibili, e per risolverli costringeva i malcapitati a star svegli per notti intere. Un giorno le guardie del principe portarono a palazzo una donna, vecchia e brutta, che pareva una strega. [...] Continue reading
La fiaba di Simone, il sognatore. Una fiaba di Antonella Orunesu.
[...] Tra i tanti ricordi di quel tempo ce ne sta uno, che ogni volta che ci penso il cuore mi balla dall’emozione. Fu quando l'insegnante di francese, Madam Serault, Antonella di nome, aveva portato a scuola un buffo coso, che pareva un pupazzo: si chiamava Gaston. Era molto carino! Aveva i capelli gialli, di lana spettinata, un viso paonazzo e rubicondo, due occhi accesi, con un piccolo naso nero a palla, dai contorni violetto, e la bocca dall'espressione sempre scema e sorridente. Credo che gli mancasse pure un dente davanti, o forse due. [...] Continue reading
L’asinello Fortunello. Una fiaba
Quando l’asinello Ciucco ciucco bello arrivò alla fattoria, piangeva come una cascata. Comare oca, nel vederlo in quello stato, gli corse subito incontro. «Oh, poverino, oh, poverino oh… oh… oh…» gli disse preoccupata «ma cosa ti è successo, asinello, che piangi così tanto?» Ciucco bello bello, tra un singhiozzo e l’altro, le rivelò di aver combinato propRio un guaio, grosso! Comare oca, che non stava zitta nemmeno a legarle il becco, appena vide le amiche non riuscì a trattenersi, e raccontò quel che aveva sentito. [...] Continue reading
Lo sgabello magico. Una fiaba Celtica
Ai confini di una verde e desolata brughiera del nord, viveva, in un paesello una bella ragazza. Fin da quando aveva sedici anni i ragazzi delle città vicine avevano mostrato uno speciale interesse per quella fanciulla: così minuta, così leggera e amabile e dalle labbra rosse come i frutti maturi del corbezzolo selvatico. I suoi occhi grandi scintillavano di un azzurro profondo, mentre i capelli scuri le ricadevano a boccoli sul collo slanciato. Le figlie dei vicini la guardavano passare con l'invidia negli occhi. Lei sapeva bene di essere bella. Tutti i ragazzi le mostravano ammirazione. Con il passare del tempo, però, la bella ragazza divenne sempre più vanitosa e insoddisfatta. [...] Continue reading
La volpe affamata e il gallo. Una fiaba
Un bel giorno una volpe affamata entrò in un villaggio alla ricerca di cibo.
Guarda di qui, guarda di là, d’un tratto vide un gallo, ahnf ahnf ahnf… bello grassoccio, appollaiato su un albero. La volpe affamata sentì il suo stomaco lamentarsi e con l’acquolina in bocca, ahnf anfh anh guardando in su verso l’animale, disse:
“Buongiorno, signor Pollo, ops… signor Gallo! Ma che belle piume che si porta addosso. Cosa fa di bello solo soletto, appollaiato sul ramo di quest’albero? Mi dica meraviglioso gallo, non ha sentito per caso le ultime notizie?” Il gallo, fermo e ben appollaiato sul ramo dell’albero, guardò verso il basso e rispose: “Buongiorno, signora Volpe! Io sto qui, appollaiato su quest’albero, per vedere cosa succede vicino e lontano e a grande distanza! Ma, orsù, mi dica, signora Volpe, quali sono le notizie di cui lei parla?” [...] Continue reading
Piccoli dei, tra burle e mostruosi puzzoni. Una fiaba di Nicol Bertocci
Tanto tempo fa, non si sa quanto, né quando, lassù, nell’Olimpo degli dei, giocavano fra loro tanti piccoli dèi. Come tanti cuccioli essi erano birichini e burloni.
Tra i tanti, Ares, che sarebbe diventato poi il dio della guerra, sin da piccino si dimostrò il più malandrino e dispettoso di tutti. Tant’è che si divertiva a tramare nell’Olimpo, parecchi piccoli inganni; che diventavano poi brutti litigi tra i suoi fratellini e le sue sorelline. [...] Continue reading
La Mamma del Sole. Una fiaba di Francesca Branca
C’era una volta una bambina che un giorno, dopo pranzo, uscì di casa proprio nel momento più caldo e afoso. Era d’estate e tante volte la sua mamma le aveva raccomandato di stare al riparo in quelle ore - “ La mamma del sole, si aggira per le strade e porta via i bambini !” - le diceva. Ma lei, di nascosto, varcò la porta e si diresse verso un campo lì vicino. A un certo punto la sua ombra divenne lunga lunga e poi si allargò e si ingigantì, tanto che il sole scomparve. Sentì un forte capogiro e svenne. Quando si riprese non ricordava più dove abitava e aveva dimenticato il suo nome e tutte le parole. Continue reading
Armandone, il vecchio Lupone. Una fiaba
Un vecchio Lupone che si chiamava Armandone, decise un giorno di scendere dalla sua tana, alla fattoria situata ai margini del bosco, per salutare alcuni amici che non
vedeva da tanto tanto tempo. E siccome era sempre stato buono, Armandone, pensò che l’avrebbero ospitato più che volentieri; perciò, giunto alla fattorie, suonò la campanella, anche se era un po’ tardi. “Din, don”! «Chi è a quest'ora?» chiese il lombrico avvicinandosi al cancello. «Sono Armandone, il Lupone, il vecchio Lupone. Puoi farmi entrare per favore?» «Il Lupone Armandone?» ripeté il lombrico spalancando gli occhi. «Scusami tanto, ma non posso proprio aprirti se prima non chiedo il permesso; puoi aspettarmi un minutino? Vado e torno.» [...] Continue reading
Il poeta, l’usignolo e la rosa rossa. Una fiaba di Oscar Wilde
"Ha detto che ballerà con me se le porto rose rosse" esclamò il giovane Studente, "ma in tutto il mio giardino non c'è nemmeno una rosa rossa".
Dal suo nido nel folto della Quercia l'Usignolo lo sentì e guardò attraverso le foglie e si stupì. "Nemmeno una rosa rossa nel mio giardino!" ripeté e i suoi begli occhi si riempirono di lacrime. "Oh! Da che misere cose dipende la felicità! Ho letto tutto quello che i saggi hanno scritto, e possiedo ogni segreto della Filosofia; ma ora, poiché mi manca una rosa rossa, la mia vita è rovinata." "Ecco, dunque, un vero innamorato!" disse l'Usignolo. [...] Continue reading

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