I lavori del futuro


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Come sarà il lavoro del futuro? Dove si troverà? Come ci si prepara? La tecnologia cambia, l’organizzazione delle aziende e del sistema economico cambia, cambia la società e cambiano i valori. Quindi cambia anche il lavoro. Ma in che modo lo possiamo immaginare? In questo podcast, Luca De Biase riporta i dati, le interviste, i saggi e gli studi che servono a chi cerca le risposte.
Autore: Il Sole 24 Ore
Ultimo episodio: 20/02/20 17:26
Aggiornamento: 28/03/24 7:05 (Aggiorna adesso)
Si può digitalizzare una fabbrica?
Monica Poggio, Ceo di Bayer in Italia, racconta l’esperienza dello stabilimento di Garbagnate in cui è stata sperimentata la digitalizzazione di manifacturing. In questa puntata del podcast, Luca De Biase affronta il tema dell’innovazione nelle fabbriche e come i dati possono essere utilizzati nella produzione, soprattutto nei laboratori relativi alla qualità.
La questione di genere
Marta Dassù, direttrice di Aspenia, esplora il senso degli stereotipi che frenano una piena partecipazione della popolazione femminile al mondo del lavoro e limitano la soddisfazione economica e sociale delle donne che lavorano. Con una particolare attenzione a ciò che frena le donne nella scelta di percorsi di carriera tecnici e scientifici, ma anche al potenziale ritorno delle qualità umanistiche in un mondo del lavoro che richiederà necessariamente più specializzazione e allo stesso tempo più collaborazione.
Si può imparare e lavorare in Italia
Il rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, parla del futuro e di come il sistema formativo si sta per adeguare la dinamica culturale all’accelerazione tecnologica. Osserva come la specializzazione tecnica vada accompagnata da una visione del mondo attenta al bene comune. E per questo è convinto che il futuro sarà scritto anche a partire dalla cultura e dalla capacità innovativa che si sta sviluppando in Italia.
Chi si impegna per mestiere alla sostenibilità
L’emergenza climatica influenza ogni scenario sul futuro, mentre la polarizzazione sociale e il disallineamento culturale contribuiscono a rendere l’avvenire un posto molto problematico nel quale lavorare. Questi argomenti sono parte integrante dell’agenda 2030 dell’Onu che si occupa di coordinare gli sforzi dell’umanità per accelerare l’innovazione necessaria a costruire un modo di vivere sostenibile. L’agenda rinnova il senso della parola innovazione e può fare emergere mestieri nuovi. Ce ne parla Enrico Giovannini, ex ministro del lavoro e portavoce dell’Alleanza per lo sviluppo sostenibile.
L’intelligenza artificiale al di là dell’hype
Che cos’è davvero l’intelligenza artificiale e quali sono le professionalità emergenti legate ad essa? A queste domande risponde Viviana D’Alto che in STMicroelectronics si occupa di ricerca sull’AI e sulle sue applicazioni. “Ad oggi – spiega Viviana D’Alto – l’intelligenza artificiale si trova nella sua terza fase, che si è aperta con una domanda: perché dobbiamo inviare i dati che vengono registrati dai sensori all’hedge o al cloud per poter essere elaborati? Quindi si stanno studiando soluzioni meno complesse”. Questa è la nuova frontiera, che apre anche nuovi scenari lavorativi.
La sfida della scuola del futuro
Come e quanto deve cambiare la scuola italiana per preparare ai lavori del futuro? In questa puntata del podcast, Luca De Biase ne parla con Francesco Profumo, ex Rettore del Politecnico di Torino ed ex ministro dell'Istruzione.
Come trovare il proprio "potere magico" sul lavoro
Dopo aver affrontato diversi temi legati ai lavori del futuro, in questa puntata del suo podcast Luca De Biase dialoga con la coach Patrizia Boglione, esperta di creative personal branding, su come farsi trovare pronti dai lavori del futuro e come trovare il proprio talento per eccellere nel proprio settore. "Il mondo sta cambiando a nostro favore - spiega Boglione -, stiamo entrando nell'era dell'immaginazione, anche grazie alla tecnologia che crea nuove professioni". E' stato calcolato che il 65% dei bambini che oggi frequenta la scuola elementare negli Stati Uniti farà un lavoro che oggi non esiste ancora.
Le macchine sostituiranno i lavoratori?
In questa puntata del podcast Luca De Biase dialoga con Stefano Scarpetta, economista Ocse, sul futuro del mercato del lavoro. “Se guardiamo ai dati – spiega Scarpetta – ad oggi non c’è evidenza di un rischio disoccupazione dovuto alla tecnologia”. In realtà, però, non si può negare che negli ultimi anni alcuni settori abbiano perso posti di lavoro, come il settore manifatturiero. Allo stesso tempo, settori come quello dei servizi hanno visto una grande crescita. Negli Stati Uniti, dove l'uso dei robot sta crescendo, il loro costo orario si aggira tra i 10 e i 20 dollari, il che sfata un mito di risparmio.
Come si diventa data scientist
Il trattamento dei dati dipende anche da forme di intelligenza artificiale. Per questo il mondo dei big data è sempre più importante e riguarda tutti i settori (bancario, scolastico, economico, sociale, sanitario, sportivo). Per formare data scientist competenti diverse università in Italia organizzano master. “In un anno – racconta Pino Pedreschi dell’Università di Pisa in questa puntata del podcast condotto da Luca De Biase – si diventa data scientist provenendo da lauree e background diversi”. La scommessa è vinta: tutti gli ex studenti hanno trovato un lavoro in questo settore.
Come la società sta imparando a imparare in modo nuovo
La società sta cercando di adattarsi a un mondo che cambia rapidamente, anche dal punto di vista lavorativo: la tecnologia rende obsoleti alcuni lavori, che nei prossimi anni (ma in realtà già adesso) stanno cambiando faccia. In questa puntata del podcast, Luca De Biase parla con Stefano Morigi, filosofo della scienza, di come la società sta imparando a imparare in modo nuovo.
La tecnologia renderà obsoleti alcuni lavori?
La tecnologia renderà obsoleti alcuni lavori? È la domanda da cui parte la quarta puntata del podcast dedicato ai lavori del futuro. Per dare una risposta, Luca De Biase ne parla con Alfonso Fuggetta, amministratore delegato del Cefriel, il centro di eccellenza per l'innovazione, la ricerca e la formazione nel settore dell'Information & Communication Technology nato dal Politecnico di Milano. “È indubbio che certi lavori spariranno – spiega Fuggetta - per certi versi è un bene che accada”.
L’intelligenza artificiale nella gestione delle risorse umane
L’intelligenza artificiale può essere utilizzata nelle gestione delle risorse umane? Sì. In questa puntata del suo podcast, Luca De Biase spiega quali vantaggi porta. Al momento l’applicazione dell’intelligenza artificiale nelle aziende si concentra su tre attività: creazione di chatbot che rispondano automaticamente alle domande dei collaboratori, raccogliere feedback e analizzare gli stati d’animo degli impiegati, ricerche sui fenomeni emergenti sulle offerte di lavoro.
Il caso di "Cogito", il software che comprende i testi
L'intelligenza artificiale sostituirà i lavoratori? O li aiuterà a svolgere alcuni compiti? In questa puntata del podcast di Luca De Biase si parla del software "Cogito" messo a punto dalla Expert System: un software capace di di comprendere i testi e di classificarli.
L'intelligenza artificiale e il caso Translated
In questo podcast si parla del lavoro del futuro. Il che significa anche cercare di immaginare le conseguenze delle novità tecnologiche che modificano il modo di lavorare. E in questa puntata parliamo dell’intelligenza artificiale. È una tecnologia che preoccupa perché si sviluppa a una velocità straordinaria, perché non è chiarissimo come funzioni e come arrivi alle sue decisioni e, soprattutto, perché qualcuno la pensa come un sostituto degli umani.

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