I competence center al servizio dell'industria italiana
Prendono forma i competence center universitari previsi dal "pacchetto Calenda" per consentire alle industrie italiane di realizzare prodotti innovativi e al passo col 4.0. Potrebbero avere un ruolo fondamentale, e far decollare ricavi e redditività di alcuni. Ma come funzionano? E come potrebbero concretamente avvantaggiarsene i piccoli imprenditori?
Ne parliamo con Marco Taisch, docente al Politecnico di Milano

Imprese manifatturiere al bivio
Le realtà industriali italiane sono in grande parte di media e piccola dimensione. Come trovare le risorse per crescere e fare innovazione? Come reggere la concorrenza dei colossi internazionali? Alcuni hanno ceduto alle multinazionali, ottenendo accessi a capitali e rete commerciale. Altri hanno deciso di continuare da soli, puntando sulle alleanze.


Ne parliamo con Stijn Vriends, ceo di Faster, e con Giorgio Basile, ceo di Isagro. Faster, che è stata comprata dagli americani di Sun Hydraulics, è una azienda italiana che ha conquistato la leadership mondiale in un settore della meccanica delicato e ad alto valore aggiunto, come gli innesti idraulici. In trasmissione, parliamo anche delle sue fabbriche e dei nuovi progetti di intelligenza artificiale. Isagro, che ha puntato sull'indipendenza, è specializzata nel discovery e nella ricerca di agrofarmaci.
Ascolta l'intervista esclusiva per www.radio24.it

Cisco ed H-Farm fanno sposare le start-up con l'industria
H-Farm (incubatore di startup quotato in Borsa) e Cisco (leader mondiale nelle soluzioni tecnologiche per l'interconnessione) hanno varato un programma di collaborazione molto particolare per facilitare la digitalizzazione e l'innovazione nelle aziende manifatturiere. Si tratta di farle incontrare con start-up innovative più adatte a innovare il loro business, e di organizzare una collaborazione tale da produrre valore economico. Ne parliamo con Riccardo Donadon, ceo di H-Farm, e con Agostino Santoni, ceo di Cisco Italia. 

I segreti dei gemelli digitali
Uno degli aspetti più intriganti della fabbrica digitale è rappresentato dai gemelli digitali, copie perfette di ogni macchinario, prodotto finito e componente, che ne rappresentano le evoluzioni e si modificano continuamente. I gemelli digitali sono molto più che semplici copie, perché incorporano informazioni aggiornate costantemente, e che riguardano anche i clienti, o la vita del prodotto.
Ne parliamo con Guido Porro, di Dassault Systemes.

Il re-training 4.0 dei 40/50enni
Adesso che in fabbrica arrivano robot, digitale e intelligenza artificiale, che cosa succederà ad operai e dipendenti ultra quarantenni e abituati alle vecchie modalità? Tutti a casa? In Emilia - Romagna pensano che con la formazione si possa superare il problema, anche per gli ultra cinquantenni. In questa puntata parliamo dell ambizioso programma di retraining condotto da Bonfiglioli (multinazionale meccatronica del bolognese, oltre un miliardo di euro di ricavi) a beneficio di tutti gli operai del territorio, anche non dipendenti Bonfiglioli. In collaborazione con i sindacati e la Regione. In studio Sonia Bonfiglioli, presidente dell azienda; l'economista industriale Patrizio Bianchi e Giuseppe Cuoccio, operaio 51enne che ha partecipato al programma di re-training.

I segreti di Bayer e delle sue fabbriche
Lo sapete che l'Italia potrebbe presto superare la Germania in quanto a produzione manifatturiera? Merito soprattutto delle multinazionali, che hanno scelto di produrre in Italia per l'alta qualità del suo saper fare manifatturiero. Una di queste è la Bayer, che ha tre importanti stabilimenti in Lombardia. A Garbagnate, per esempio,
viene prodotta gran parte delle aspirine destinate al mercato cinese. In questa puntata raccontiamo le fabbriche della Bayer (che, tra l'altro, stanno migrando al 4.0 e assumendo specialisti in Big Data) e le strategie della multinazionale tedesca, alla vigilia dell'integrazione con Monsanto.
Ospite in studio Paolo Zanzi, responsabile innovazione della società.

Polti e la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende
Con la ceo Francesca Polti raccontiamo la storia, le strategie e le fabbriche di Polti spa, il noto marchio della Vaporella e di altri ingegnosi piccoli elettrodomestici basati sul vapore. L'azienda ha deciso di continuare a produrre quasi tutto in Italia. In Polti è stato recentemente firmato un accordo sindacale che vede il coinvolgimento dei lavoratori in importanti attività. L'occasione ci permette di affrontare, con l'economista industriale Riccardo Gallo, il tema del coinvolgimento dei lavoratori nella vita e nella gestione delle aziende, e magari anche nel capitale, citando anche i casi Alcoa e Mastrotto. Inoltre, leggiamo la lettera di un ascoltatore, 51enne esperto di informatica e Itc, che commenta la scorsa puntata, focalizzata sulla carenza di risorse specializzate in Ict, produzione, robotica. L'ascoltatore è emigrato in Germania sperando di far valere le sue competenze. Gli rispondono Riccardo Gallo e Francesca Polti.

I posti che mancano in Ict e meccatronica
Nei prossimi anni saranno disponibili decine di migliaia di posti di lavoro che richiedono competenze in ict, meccatronica, robotica, automazione, big data, software. Però in Italia mancano le competenze necessarie e il rischio è che non ci siano abbastanza persone per sfruttare queste opportunità. Per cogliere questa occasione, Esperis, l'accademia di alta formazione di Manpower, ha aperto una sede presso Kilometro Rosso, il parco tecnologico dedicato al manifatturiero in provincia di Bergamo, fondato e controllato da Alberto Bombassei. I corsi di Esperis presso Kilometro Rosso sono in collaborazione con le aziende, che forniscono i docenti. Tra i partner ci sono: Abb, Brembo, Dallara, Avanade, Hitachi, Hpe, Microsoft, Oracle.


Ne parliamo con Stefano Venturi (ceo di Hpe in Italia) e con Salvatore Majorana (direttore di Kilometro rosso). Con MaJorana raccontiamo anche le attività di Km Rosso, i principali progetti di ricerca e le opportunità offerte alle aziende manifatturiere.
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Un trattore fantascientifico
Cnh, leader mondiale nel mondo dei trattori e delle macchine agricole, ha avviato un progetto che permetterà non solo di interconnettere i trattori tra di loro e con la centrale operativa, ma di monitorare secondo per secondo tutto quello che succede sui campi agricoli, prendendo decisioni di conseguenza. Con l'ausilio dell'intelligenza artificiale. E tra i punti di arrivo c'è il trattore che si guida da solo.
Ne parliamo con Antonio Marzia, head of connected services di Cnh Industrial.
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Fornitori di intelligenza artificiale
Portare industry 4.0 nelle aziende. E' questa la mission di Orobix, società nata nel 2009 per fornire alle imprese manifatturiere l'ingegneria di sistemi basati su intelligenza artificiale.
Ne parliamo con Luca Antiga, CEO e cofondatore di Orobix Srl.
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La pelle robotica
Bosch sta per lanciare sul mercato un'innovazione importante nel mondo dell'automazione: la pelle robotica.
Si tratta di una sorta di tuta, dotata di sensori interconnessi, che consentirà agli automi di percepire la presenza
dell'essere umano anche a distanza (e non più soltanto quando lo toccano) e quindi di interagire meglio con lui.
Ne parliamo con Marino Crippa di Bosch, che racconta anche le altre innovazioni nel campo robotica e automazione che la multinazionale tedesca presenterà, anche alla prossima fiera Sps di Parma, il massimo evento di settore, che vede quasi 800 espositori.

La manifattura tra 4.0, Embraco ed Alcoa
La settimana che si chiude è densa di importanti notizie e indicatori per l'industria italiana. Il caso Embraco si avvicina a soluzione, con tre importanti offerte di acquisto e l'attivazione del fondo per evitare le delocalizzazioni. Vicina a soluzione anche la questione Alcoa, che potrebbe vedere l'intervento di Invitalia e, per la prima volta, la partecipazione dei lavoratori all'azionariato e al consiglio di amministrazione. Sono usciti anche dati importanti e positivi sul business italiano dell'Iot (valore di 3,7 miliardi, con una forte crescita, come rilevato dall'osservatorio del Politecnico di Milano) e delle macchine utensili (forte crescita in Italia e prospettive ancora migliori, come rilevato da Ernst & Young). Ne parliamo con l'economista industriale Patrizio Bianchi, che anticipa anche i contenuti del suo prossimo libro sul mondo del 4.0. Con Bianchi, rispondiamo anche ad alcune fra le tante lettere degli ascoltatori.
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La fabbrica di macchine da caffè
La Marzocco è una bottega artigianale che dal 1927 produce macchine da caffè per bar e ristoranti interamente realizzate a mano, allora come oggi. Recentemente è stata comprata da fondi e investitori privati, che l'hanno portata a crescere e internazionalizzarsi, con il fatturato che è salito da due a 140 milioni di euro.
Ne parliamo con l'amministratore delegato Guido Bernardinelli.

La fabbrica di startup manifatturiere
E-novia è una holding che incuba start-up innovative tutte caratterizzate da una forte componente produttiva. Una di queste, ha realizzato una testa robotica per uso industriale, una testa che - innestata su un robot di quelli normalmente in commercio - è in grado di dotarlo di vista, udito e capacità di apprendere dal linguaggio naturale degli umani invece che dalla programmazione software. Un altra ha realizzato un veicolo completamente autonomo per le consegne in qualunque punto di città e stabilimenti industriali.
Ne parliamo con l'amministratore delegato Vincenzo Russi.

Intelligenza artificiale tra manifattura e guida autonoma
L'intelligenza artificiale, abbinata alla digitalizzazione, consente agli impianti produttivi di avere flessibilità e produttività senza precedenti. Ma di che cosa parliamo davvero quando parliamo di intelligenza artificiale? Che cosa è davvero?
Ne discutiamo con Luca Beltrametti, direttore del dipartimento di Economia e ordinario di Microeconomia ed Economia politica all'Università di Genova e Alessandro Verri, docente di Informatica all'Università di Genova.
Viene anche affrontato il caso dell'auto autonoma Uber, guidata da Intelligenza Artificiale e, forse, responsabile dell'uccisione di una donna in bicicletta.
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I segreti di Wirphool ed Indesit
Con circa cinque miliardi di dollari di fatturato Emea, il colosso americano degli elettrodomestici Whirlpool è leader in Europa anche grazie alla recente acquisizione di Indesit e degli altri marchi della famiglia Merloni. Azienda fortemente basata sulla manifattura, in Italia ha 6 dei suoi 14 stabilimenti europei, e 6mila dei 22 mila dipendenti. Sta perseguendo una strategia basata su 4.0, Lean, e World Class Manufacturing. E lavora per un futuro nel quale tutti gli elettrodomestici saranno interconnessi. In questa puntata Davide Castiglioni (amministratore delegato Italia e responsabile di tutta la parte produttiva europea) racconta le strategie del gruppo e le prospettive per l'Italia, con l'obiettivo di aumentare la redditività, che per il momento è ancora bassa. E annuncia che l'obiettivo del piano industriale presentato al momento dell'acquisizione di Indesit (7 miliardi di dollari di fatturato 2019) sarà spostato in avanti.
Ascolta l'intervista a Davide Castiglioni, amministratore delegato Italia e responsabile di tutta la parte produttiva europea, contenuto speciale, per www.radio24.it

Tra industria della plastica e soldi per le imprese
Non ci sono solo i benefici fiscali dei due pacchetti Industria 4.0. Lo Stato prevede anche altre agevolazioni e contributi diretti per le aziende che investono, tra cui credito d'imposta per la ricerca e Legge Sabatini, che paga una parte degli interessi per l'acquisto a credito di macchinari produttivi. Tra l'altro, il plafond della Sabatini sta per esaurirsi: già assegnati 900 milioni dei 1300 previsti per il 2018. Raccontiamo anche la storia della Adler, azienda campana che produce interni in plastica per automobili e mezzi di trasporto, e che è arrivata fino a 1,5 miliardi di euro di ricavi, con esportazioni in tutto il mondo e l'obiettivo della storia.
Ospiti: Gianluca Girardi (Finint) e Paolo Scudieri (Adler).



Ascolta l'intervista a Gianluca Girardi (Finint) e Paolo Scudieri (Adler)., contenuto speciale, per www.radio24.it

Perdere quattrini con l'industria 4.0
Lo sapevate che dal 20 al 40% delle aziende italiane ha sprecato soldi con investimenti sbagliati in tecnologie? La perdita media si aggira attorno al mezzo milione di euro.
Molte di loro, prese dalla fretta di innovare o di sfruttare i benefici fiscali, non ha connesso i nuovi software e le nuove macchine a una nuova strategia o a un nuovo modello di business. Lo afferma una ricerca condotta a livello mondiale da Fujitsu.
Ne parliamo con Bruno Sirletti, numero uno di Fujitsu in Italia, e con il partner di Kpmg Andrea Bontempi.

Il magazzino robotizzato
Le polemiche sull'ipotetico braccialetto con cui Amazon potrebbe orientare (e controllare) i movimenti degli operai accendono i riflettori sul magazzino robotizzato, un sistema che nel mondo produttivo 4.0 diventerà universale. Il tema infatti è di garantire il just in time sempre, per poter assemblare in tempo reale prodotti personalizzati e diversi uno dall'altro. Come funziona veramente questo magazzino? Come sarà in futuro?
Ne parliamo con Ermanno Rondi, esperto di logistica robotizzata e amministratore delegato della Incas. Con lui rispondiamo anche alla lettera di un ascoltatore, che pone questioni molto importanti su innovazione e imprese italiane, possibilità di dare spazio ai giovani, meritocrazia. Una lettera molto dura, che merita risposta.



Ascolta l'intervista a Ermanno Rondi, esperto di logistica robotizzata e amministratore delegato della Incas, contenuto speciale, per www.radio24.it

Fabbrica dell'aerospazio, braccialetto di Amazon e angosce sull'innovazione
Ospite della puntata di oggi è Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio, società specializzata
nella progettazione e produzione di lanciatori e propulsori spaziali per satelliti. Ranzo racconta segreti e strategie di questa azienda quotata in Borsa che a Colleferro produce strumenti che non sono poi così diversi da quelli di SpaceX di Elon Musk.


Parliamo anche del brillante risultato della produzione industriale italiana, che nel 2017 è cresciuta del 3%. Iniziamo a lanciare il dibattito sul braccialetto elettronico di Amazon, che ha suscitato tanto clamore. Che cosa c'è dietro? Esiste davvero? E soprattutto: come funzionano veramente i magazzini automatizzati e robotizzati? E che ne pensano gli ascoltatori? Il magazzino di Amazon, infatti, è il paradigma del modo di lavorare 4.0, che comporta personalizzazione di massa e just in time. Ciò significa che le industrie dovranno moltiplicare magazzini da cui rifornirsi in tempo reale, con una vasta gamma di componenti e articoli vari.


Da questa settimana iniziamo a dare maggiore spazio possibile agli interventi degli ascoltatori, che ci scrivono numerosi. Iniziamo con la lettura, e le relative risposte, della lettera di un ascoltatore da Londra, che ci spiega perché, dal suo punto di vista, in Italia è così difficile innovare, a differenza della capitale inglese, dove si è trasferito. Alcune lettere verranno anche pubblicate, e troveranno risposta, sul sito di questa trasmissione.


Ascolta l'intervista a Giulio Ranzo, amministratore delegato Avio SpA, contenuto speciale, per www.radio24.it

Innovazione ed industria 4.0
Nel 2017 le aziende hanno compiuto investimenti importanti in beni strumentali, pari a quasi 80 miliardi. Larga parte di queste cifre sono dedicate a 4.0, innovazione e dintorni. Per il 2018, il Mise stima che verranno spesi altri 90 miliardi. Ma il 4.0 ancora non c'è: i veri effetti di questo sforzo si vedranno solo fra qualche anno. E comunque, senza modelli di business e strategie innovative, il rischio di fare fiasco è in agguato.
Ne parliamo con Riccardo Gallo, economista industriale, e con Luca Concone, manager ex MicKinsey e imprenditore di startup nel 4.0.



Ascolta l'intervista a Riccardo Gallo e Luca Concone, contenuto speciale, per www.radio24.it

I segreti di Siemens
Con il ceo italiano Federico Golla facciamo il punto su obiettivi e strategie della multinazionale tedesca, inventore di Industria 4.0 e fornitore di importanti tecnologie e know how.

L'industria del volo
Come cambia l'industria del volo anche con l'avvento di industry 4.0.
Ne parliamo con Riccardo Procacci, presidente e amministratore delegato di Avio Aero, la divisione di General Electric che si occupa di motori aeronautici.

Ma il 4.0 ancora non c'è...
Nel 2017 le industrie hanno ripreso a investire. Il Mise segnala 80 miliardi di investimenti fissi lordi in più rispetto all'anno precedente, con una previsione di 90 per il 2018. Merito degli incentivi fiscali del pacchetto Calenda e dell'economia mondiale che ha ripreso a tirare. E merito soprattutto di un nuovo clima che si è venuto a creare. Ma finora, il 4.0, nei fatti, ancora non c'è. Ci vorrà tempo, così come ce ne vorrà altro per aumentare la capacità produttiva.
Di tutto questo parliamo in trasmissione con Riccardo Gallo, economista industriale, che smonta una serie di luoghi comuni su ciò che sta accadendo.



Ascolta l'intervista a Riccardo Gallo, contenuto speciale, per www.radio24.it

Che cosa c'è dietro la ripresa industriale
Il 2017 si chiude con i migliori numeri della storia industriale ed economica recente, e il 2018 gode di previsioni ancora più rosee. Certo, bisognerà aspettare fino al 2021 per recuperare i livelli pre-crisi. Ma comunque, il miglioramento, nei numeri, appare. E allora? Come si spiega?
E' davvero tutto oro quello che luccica? E come mai la produttività del lavoro è ferma ai livelli del 2000?
E quando il 4.0 dispiegherà davvero i suoi effetti? E come faranno le imprese che non sono competitive?
Ne parliamo con Luca Beltrametti, direttore del dipartimento di economia dell'Università di Genova.

St Microelectronics tra auto intelligenti e IoT
St Microelectronics è un colosso manifatturiero italo-francese, specializzato nella produzione di microprocessori, con due importanti stabilimenti in Italia, ad Agrate e Catania. Recentemente, sta attuando una nuova strategia, focalizzata su automotive e Internet of Things.
Ne parliamo con il corporate vice president Matteo Lo Presti.

Arriva l'intelligenza artificiale nelle fabbriche
Nel mondo 4.0, fabbrica e data center saranno una cosa sola. Anzi, il data center funzionerà come una fabbrica. Ma per trovare un senso all'immensa quantità di dati generati dagli oggetti, sarà indispensabile l'intelligenza artificiale. Anche per questo, Abb (colosso dell'automazione industriale) e Hewlett Packard Enteprise (multinazionale americana, un tempo leader nell'It a 360 gradi e oggi specialista in server, gestione dati e sistemi di comunicazione) si sono alleate.
Di tutto questo parliamo con Stefano Venturi, amministratore delegato di Hpe per l'Italia.

L'avventurosa storia di Vibram, la fabbrica delle suole
Vibram è il marchio più noto nel made in Italy nel settore delle suole tecniche, sportive e per il lusso.
Aziende familiare, è nel 1935, a seguito di una escursione alpina finita con 5 morti, che ha generato nel fondatore, Vitale Bramani, il desiderio di creare suole che non lasciassero passare l'acqua.
Con il direttore generale Paolo Manuzzi parliamo di come funziona Vibram, come vengono fabbricate le sue suole e dove andrà l'azienda.

I segreti industriali di Elica
La marchigiana Elica, quotata a Piazza Affari, è leader mondiale nel settore delle cappe da cucina, che realizza a marco proprio ma anche per conto dei principali brand mondiali dell'elettrodomestico. Il presidente e maggior azionista, Francesco Casoli, ospite in studio, è un fan della world class manufacturing, ed è scettico verso alcuni aspetti dell'automazione e dell'Industry 4.0. Ed è convinto che si debba realizzare tutto internamente, delegando il minimo ai fornitori. Inoltre, racconta le sue strategie future e i progetti di diversificazione.

L'Europa e l'industria
Nei prossimi mesi, in sede europea, verranno prese decisioni cruciali per l'economia reale dei vari Paesi membri.
E ci sarà un piano Industria 4.0 a livello europeo, con importanti investimenti. Mentre ciò avviene, il sistema europeo si confronta con quello cinese sui temi del supercalcolo e dei Big Data. Ne parliamo con Patrizio Bianchi, economista industriale