Nessun luogo è lontano


Tags (categorie): Politica
[ Aggiungi la tua categoria (tag) ]

Storie, notizie, analisi, per raccontare ogni giorno tutto ciò che accade fuori dai confini italiani. Fatti apparentemente lontani che ci riguardano sempre di più, quotidianamente. Dopo un anno di reportage, Giampaolo Musumeci posa lo zaino, accende il microfono e accoglie reporter, fotografi, analisti, i più autorevoli a livello internazionale.


Autore: Radio 24
Ultimo episodio: 17/01/25 18:00
Aggiornamento: 20/01/25 9:10 (Aggiorna adesso)
Ucraina-Regno Unito: il Patto dei 100 anni

Il 16 gennaio il premier britannico, durante la sua prima visita in Ucraina, ha firmato un accordo per approfondire i legami di sicurezza e rafforzare le relazioni con il Paese in guerra. Nella capitale ucraina anche il ministro della Difesa italiana, Guido Crosetto. Intanto, dal fronte giunge la notizia che le forze di Kyiv perdono terreno nel Kursk. Ne parliamo con Davide Maria De Luca, collabora con Il Post e Il Domani, e con Tiziana Prezzo, corrispondente di Sky Tg24 a Londra, autrice di "Il regno fragile. Le difficoltà della Corona, gli effetti della Brexit, la svolta laburista " (People).

La tregua e il futuro del vicino Oriente

Dopo le parole trionfanti di Donald Trump ("Un accordo epico, realizzabile solo grazie alla mia vittoria"), il premier Netanyahu ha riferito che Hamas sta rinnegando parte dell’accordo per la tregua. Il governo israeliano ha quindi rinviato la riunione per discuterne i termini. Ne parliamo con Pejman Abdolmohammadi, professore di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all’Università di Trento, Mario Del Pero, professore di Storia internazionale a Sciences Po, Eleonora Colpo, infermiera di Emergency a Gaza, e con Brian Katulis, Senior Fellow del Middle East Institute.

Geopolitica dei Social Media

Mentre si paventa la possibilità che Elon Musk, già proprietario di X, possa acquisire le attività americane del social cinese TikTok, Mark Zuckerberg comincia ad implementare le nuove modifiche a Facebook che avvicinerebbero il mezzo alla visione "più democratica" di Donald Trump e del suo entourage. Ne parliamo con Alessandro Aresu, autore di "Geopolitica dell’Intelligenza Artificiale" (Feltrinelli), e con Simone Pieranni, giornalista esperto di Cina, autore di  "2100 - Come sarà l’Asia, come saremo noi" (Mondadori).

Israele-Hamas: conto alla rovescia per la tregua

Siamo davvero finalmente vicini a un cessate il fuoco tra Israele e Hamas? E quali saranno i termini? Ne abbiamo parlato con Paola Caridi, giornalista, autrice di “Il Gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi” (Feltrinelli), Eleonora Colpo, infermiera di Emergency nella Striscia di Gaza, e con Kobi Michael, analista del Misgav Institute for National Security and Zionist Strategy di Gerusalemme.

Fuoco a Los Angeles, è scontro politico

Il bilancio delle vittime degli incendi a Los Angeles sale a ventiquattro e il ritorno di venti forti fa temere l'insorgere di nuovi roghi. Ma il fuoco ha fatto innalzare anche il livello dello scontro politico, tra rimpalli di responsabilità e accuse che acuiscono l'antagonismo tra democratici e repubblicani. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24Ore a New York, e con Patrick Bamonte, professore di Tecnica delle Costruzioni al Politecnico di Milano.

Musk ospita e sostiene Alice Weidel di AfD

Mentre l'Europa fa i primi passi dopo l'elezione di Donald Trump ribadendo il suo sostegno all'Ucraina e accogliendo, a Roma, il presidente Zelensky, Elon Musk ospita su X la candidata cancelliera e leader di AfD Alice Weidel. Come interpretare quest'ultima mossa dell'imprenditore alla luce dei rapporti tra gli Usa e l'Europa? Siamo davanti alla massima espressione della libertà di espressione o davanti all'ennesimo tentativo di interferenza nei processi che sono alla base della democrazia? Ne parliamo con Arturo Varvelli, direttore della sede romana dello European Council On Foreign Relations.

Il caso Sala: la diplomazia di arresti e ostaggi

Il giorno dopo la liberazione di Cecilia Sala: quali sono le attività diplomatiche e di intelligence che hanno condotto a risolvere il caso internazionale? E che cosa succede ai prigionieri ancora detenuti a Evin? 

Intanto il Libano elegge un nuovo presidente: cosa succederà con una guerra congelata, ma formalmente ancora in corso? Ne parliamo con Riccardo Sessa, presidente della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale, già ambasciatore d’Italia a Belgrado, Teheran, Pechino e alla Nato, e con Giuseppe Dentice, analista dell’Osservatorio Mediterraneo dell’Istituto di Studi politici S. Pio V.

Le parole di fuoco di Donald Trump

Durante una conferenza stampa a Mar-a-Lago, il presidente Donald Trump ha ribadito il suo interesse per il Canale di Panama e la Groenlandia: due territori che non fanno parte degli Stati Uniti ma molto appetibili per il presidente che ha alluso ad una visione politica minacciosa e imperialista. Ne parliamo con Mario Del Pero, professore di Storia internazionale a Sciences Po, esperto di politica estera statunitense. 

Satelliti: Starlink o Iris, il dubbio amletico

"Di sicuro l'Italia farà parte del progetto Iris2", ha affermato oggi un portavoce della Commissione Europea dopo le indiscrezioni di Bloomberg in merito all'accordo tra l'Italia e SpaceX di Elon Musk per le telecomunicazioni e i servizi internet con banda ultralarga. Il caso italiano fa riflettere sul ruolo dei privati nella fornitura di infrastrutture strategiche agli stati. Ne parliamo con Emilio Cozzi, autore di “Geopolitica dello Spazio. Storia, economia e futuro di un nuovo continente” (Il Saggiatore).

2024, l’anno della geopolitica impazzita

"Il mondo sembra essere un po' impazzito di recente". Lo ha detto il 7 dicembre Donald Trump, prima dell'incontro con Emmanuel Macron all'Eliseo. E in effetti il 2024 ha visto snodarsi una sequela di eventi "straordinari" che hanno sovvertito l'ordine internazionale. Li ripercorriamo con Paolo Negri, presidente del Comitato Scientifico dell'ISPI. 

François Bayrou è il nuovo premier francese

Nella mattinata di oggi, il Presidente della Repubblica di Francia, Emmanuel Macron, ha nominato François Bayrou quale Primo Ministro, dopo le dimissioni di Michel Barnier. Ne parliamo con Veronica Gennari, corrispondente freelance da Parigi e con Michele Marchi, Professore di Storia contemporanea all’Università di Bologna.

Siria, il ruolo della Turchia

Dal 27 novembre scorso, la marcia dei ribelli in Siria prosegue senza sosta. “Dopo Idlib, Hama e Homs ovviamente l’obiettivo sarà Damasco. Ci auguriamo che questa avanzata in Siria continui senza incidenti o problemi”. Parole da decifrare quelle di Erdogan, pronunciate nella mattina del 6 dicembre durante una conferenza stampa. Ne parliamo con Francesco Petronella, giornalista per Ispi, Murat Cinar, giornalista turco, autore di “11 Storie di Resistenza, 11 anni di Turchia” (Edizioni EBS), e con Omer Ozkizilcik, analista, scrive per Atlantic Council.

Siria, i ribelli sfidano Bashar al Assad

I ribelli jihadisti sono entrati ad Aleppo. Non succedeva dal 2016 che il gruppo Hayat Tahrir al Sham (HTS) controllasse la capitale del Nord del Paese. Cerchiamo di capire come potrebbe evolvere la situazione con Francesco Petronella di Ispi, Haian Dukhan, ricercatore in Politica e Relazioni Internazionali alla Teeside University, e con Bilgehan Ozturk, analista di Seta, think tank turco con sede ad Ankara.

I mandati di arresto, le parole di Putin

Il mandato di arresto della Corte penale internazionale per Benjamin Netanyahu, Yoav Gallant e Mohammed Deif, comandante militare di Hamas, ha causato delle spaccature tra i sostenitori di Israele. Per alcuni si tratta di una decisione ingiusta e inaccettabile, addirittura paragonabile all'Affaire Dreyfus; per altri il provvedimento è ingiusto ma deve essere rispettato. Ne parliamo con Paola Caridi, autrice di "Hamas. Dalla resistenza al regime” (Feltrinelli), e con Nello Del Gatto, nostro collaboratore a Gerusalemme.

Vladimir Putin è apparso inflessibile ieri sera durante il suo discorso alla nazione. "L'uso dell'Ucraina di armi di altri Paesi ci autorizza a colpire questi Paesi" - ha detto il presidente russo, definendo il conflitto ormai "di portata globale". Ne parliamo con Eleonora Tafuro di Ispi e con Abbas Gallyamov, ex speechwriter di Vladimir Putin.

Geopolitica del Mare: le strategie marittime di Russia e Cina

Il 70% della superficie della Terra è coperta da acqua e sul mare si sviluppa la gran parte delle attività produttive proprie dell’uomo: i trasporti lungo le linee di comunicazione marittime, il flusso di petrolio e gas, l’attività di pesca, lo sfruttamento delle risorse energetiche e minerarie al di sotto dei fondali marini sono solo alcuni esempi. Dal Mediterraneo all'Indo-Pacifico, portiamo alcuni esempi di strategia geopolitica fondata sui mari. Ne parliamo con Giuliano Noci, professore in Ingegneria Economico-Gestionale e prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano, Antonio Leandro, professore di Diritto del Mare all’Università di Bari, e con Alessio Patalano, professore di War & Strategy in East Asia al Dipartimento di War Studies del King’s College di Londra.

La conferenza stampa annuale di Vladimir Putin

Settantasei domande in quattro ore e mezza. Vladimir Putin anche quest'anno ha tenuto la sua conferenza stampa in diretta tv, per tutti i cittadini. Il tema centrale è stato il conflitto in Ucraina. Putin ha detto che respingerà le truppe ucraine nel Kursk pur non volendo indicare un fronte temporale in cui questo accadrà. Ha poi dichiarato di essere disposto ad aprire le negoziazioni che - si sa - implicano il compromesso. Ne parliamo con Antonella Scott, giornalista del Sole 24Ore esperta di Russia.

Balcani Occidentali e sfere d'influenza

Da Tbilisi a Strasburgo per lanciare un grido d’aiuto. È quello che ha fatto la presidente georgiana uscente Salomé Zourabichvili (nella foto), che si è appellata agli eurodeputati riuniti in sessione plenaria per perorare la causa delle opposizioni al partito di governo, Sogno georgiano, mentre nel piccolo Paese caucasico continuano le proteste di piazza e non accenna a disinnescarsi lo scontro istituzionale tra i vertici dello Stato. Ne parliamo con Luna De Bartolo, giornalista freelance che vive a Tbilisi.

I leader dell'UE e dei Balcani occidentali si riuniscono oggi a Bruxelles. Tra i temi sul tavolo, il rafforzamento del piano di crescita per la regione, la cooperazione nella gestione della migrazione, nella lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. Facciamo il punto con Beda Romano, corrispondente de Il Sole24Ore da Bruxelles e con Giorgio Fruscione, ricercatore e analista di ISPI. Infine un focus sulla Serbia con Vuk Vuksanovic, analista, ricercatore al Belgrade Center for security policy, ha scritto “Serbia’s balancing act between Russia and the West”.

Mosca, ucciso alto ufficiale russo

Il generale russo Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle Forze armate, è stato ucciso in un attentato a Mosca, insieme al suo assistente. L'attentato, rivendicato da Kiev, è segnale della presenza di falle nella sicurezza interna russa. Ne parliamo con Eleonora Tafuro, analista e ricercatrice di Ispi, esperta di Russia.

Germania, prove tecniche di fiducia e sfiducia

Alle 13 il cancelliere Olaf Scholz è entrato nel Parlamento tedesco per mettere fine al proprio governo. Con un discorso durato 25 minuti ha chiesto la fiducia ma, paradossalmente, come prevede la legge, ha chiesto di essere «sfiduciato» in termini tecnici, in modo che siano gli elettori a decidere il futuro del Paese. Ne parliamo con Daniel Mosseri, giornalista freelance a Berlino.

Siria intrappolata tra prigioni, geografia e Islam politico

Hayat Tahrir al Sham: parla un combattente ai nostri microfoni
Quali sono le motivazioni dietro l'arruolamento nel jihad in Siria? Morteza Pajwok lo ha chiesto a Omar Badakhshani, cittadino afghano membro del gruppo Hayat Tahrir al Sham. 

La Siria oggi risulta intrappolata tra una posizione geografica nevralgica nello scacchiere Medio Orientale e la sfida lanciata dall'Islam politico. Ne parliamo con Maria Luisa Fantappiè, responsabile del programma Mediterraneo, Medio Oriente e Africa dell'Istituto Affari Internazionali, e Pejman Abdolmohammadi, docente di storia e istituzioni del Medio Oriente all'Università di Trento. 

Siria-Europa: la grande crisi dal 2011 e la grande miopia del vecchio continente

Atmosfera sospesa a Damasco tra speranze e attesa per il futuro esecutivo, esecuzioni sommarie e prime vendette. Facciamo il punto con Francesco Petronella, giornalista di Ispi, esperto di Medio Oriente.

Negli ultimi giorni, l'esercito israeliano ha attraversato il confine che divide Israele dalle Alture del Golan, una zona cuscinetto smilitarizzata all'interno della Siria, per stabilire quella che il ministro della Difesa Israel Katz ha definito "un'area difensiva priva di armi e minacce terroristiche". L'analisi di Boaz Shapira, ricercatore del centro studi "Alma", organizzazione israeliana specializzata sui temi della sicurezza del confine settentrionale.

Per il Consiglio d’Europa, “la sospensione del trattamento delle richieste di asilo e l’annuncio di piani per il rimpatrio forzato da parte di diversi stati europei sollevano urgenti interrogativi sulle condotte dei paesi e sulla loro conformità con gli obblighi internazionali, in materia di rifugiati e diritti umani, in particolare con il principio di non respingimento”. Ne parliamo con Arturo Varvelli, direttore della sede romana dell'European Council on Foreign Relations.

Netanyahu a processo per corruzione

Mentre le Forze di Difesa Israeliane occupano il versante siriano del Golan, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si presenta in tribunale per il processo che dovrà accertare le accuse di corruzione a suo carico. Ne parliamo con Nello Del Gatto, nostro collaboratore a Gerusalemme. 

Siria, la caduta di Damasco

Nella notte tra sabato e domenica 8 dicembre i ribelli hanno preso il controllo di Damasco. Bashar al-Assad è fuggito in Russia e i ribelli hanno annunciato la sua caduta in un video trasmesso dalla tv pubblica siriana. Cosa accadrà ora in Siria e quale impatto avrà sul resto del Medio Oriente? Lo chiediamo ad Andrea Nicastro, giornalista del Corriere della Sera ora a Damasco, Aziz Ali, capo missione di Terre Des Hommes Italia in Siria, Valeria Orsolano, responsabile Avsi in Siria, Silvia Carenzi, esperta di gruppi armati e movimenti islamisti in Siria, e a Pejman Abdolmohammadi, professore di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all’Università di Trento.

Siria nel caos, anatomia di una ribellione

La caduta di Hama potrebbe essere l'inizio della fine del regime di Bashar al-Assad. In tredici anni di guerra civile, la città che era sempre rimasta sotto il controllo governativo è stata presa dai ribelli sunniti. Ne parliamo con Silvia Carenzi, ricercatrice Ispi e Scuola Normale di Pisa.

Francia, verso la sfiducia del governo Barnier

Nessun passo indietro da parte del Rassemblement national e del Nouveau Front Populaire. Dopo la presentazione delle mozioni di sfiducia, in serata ci saranno dunque le votazioni che decreteranno il destino del governo guidato da Michel Barnier. Ne parliamo con Michele Marchi, professore di Storia contemporanea all’Università di Bologna, esperto di politica francese.

Corea del Sud, il presidente dichiara la legge marziale

È caos a Seoul, dopo che il presidente Yoon Suk-yeol ha dichiarato la legge marziale in un discorso televisivo. La dinamica degli eventi che ha portato alla decisione non è ancora chiara, nel frattempo, scene caotiche e scontri si sono registrati di fronte al parlamento dopo che la polizia ha impedito ai parlamentari di entrare nell'edificio dell'Assemblea nazionale. Ne parliamo con Giulia Pompili, giornalista de Il Foglio ora a Seoul.

Nel frattempo la piazza di Tblisi è in rivolta per la decisione del governo di interrompere le trattative per l'ingresso nell'Unione europea. Ci colleghiamo con Luna De Bartolo, giornalista freelance a Tblisi.

Rivoluzione siriana reloaded

Mentre in Libano sembra scricchiolare il cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah, si è all’improvviso riacceso lo scontro militare all’interno della Siria. Dopo la presa di Aleppo, fin dove si spingeranno i ribelli? Ne parliamo con Lorenzo Trombetta, senior analyst per Ansa e Limes, e con Andrea Sparro, responsabile di WE WORLD per la Siria.

Corte Penale Internazionale, Parigi fa un passo indietro

Il ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot ha dichiarato che la Francia difende il diritto internazionale e coopera con la Corte Penale Internazionale ma allo stesso tempo rispetta il diritto all'immunità di cui gode un capo di stato come Benjamin Netanyahu. La posizione francese ha destato scalpore mentre il Paese sta affrontando un momento difficile dal punto di vista della politica interna. Ne parliamo con Chiara Ragni, professoressa di Diritto penale internazionale all’Università Statale di Milano, e con Danilo Ceccarelli, nostro collaboratore a Parigi.

Israele Hezbollah: è tregua, ma per quanto?

La tregua in Libano è entrata in vigore alle 3 ora italiana. "Quanto durerà dipende da cosa succederà sul terreno: se Hezbollah si riarmerà, noi attaccheremo. In accordo con gli Stati Uniti, manteniamo una completa libertà militare", ha detto il premier israeliano. Poi l'intervento di Biden: "Hezbollah non attaccherà". Ne parliamo con Valeria Rando, giornalista freelance a Beirut, e Filippo Dionigi, Senior Lecturer in Relazioni Internazionali all’Università di Bristol.

Sati di guerra: Sahel

Potere centrale debole o assente, risorse minerarie che attirano gli appetiti stranieri, rivalità tra tribù, traffici illeciti, spinte jihadiste. Sono gli ingredienti che accomunano gli stati della fascia saheliana, una delle zone dell'Africa più fragili e instabili. Ne parliamo con Francesco Strazzari, professore ordinario di relazioni internazionali, Scuola Universitaria Superiore Sant'Anna di Pisa, Thomas Hofnung, caporedattore esteri del giornale "La Croix", e con Emanuela Del Re, rappresentante speciale dell’Unione europea per il Sahel. 

I commenti sono chiusi.