Voci d'impresa
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Passano la vita a costruire un sogno, ognuno ha la sua storia. Grandi e piccoli imprenditori, aziende del nord e del sud, new business e tradizione, si raccontano in "Voci d'Impresa, vite e storie dietro l'azienda" e in "Voci di piccola impresa, idee anticrisi". La trasmissione Voci d'Impresa dedica puntate monografiche alla storia di un imprenditore, della sua famiglia e della sua azienda, per raccontare come è nata e si è sviluppata l'idea imprenditoriale, quali sono stati i momenti difficili ed i momenti buoni, come la vita dell'azienda si è intrecciata con la vita delle persone che l'hanno creata. In Voci di Piccola Impresa gli imprenditori a più voci spiegano come hanno fatto, nonostante la crisi, a trasformare le idee innovative in progetti e fatturato, da soli o aiutati da incubatori, università, camere di commercio, business angels. Ascoltarli vale mille astuzie: istruzioni per l'uso, suggerimenti e dritte da imitare per chi vuole sviluppare un proprio sogno di impresa perché diventi realtà ma non sa proprio da dove partire e come iniziare. E come farcela!
Autore: Radio 24
Ultimo episodio: 14/12/25 14:30
Aggiornamento: 21/12/25 12:10 (Aggiorna adesso)
Questa è la storia di uno scatolificio che nel tempo diventa molto di più: un'azienda che progetta e produce soluzioni di imballo performanti ed eco-compatibili: prodotti e macchinari.
È la storia di "Grifal" e della famiglia Gritti, una trama di vita e di lavoro tipica di una terra, la bergamasca, e dell'epoca in cui tutto iniziò: la fine degli Anni Sessanta, tempo di grandi trasformazioni per quello spicchio di Lombardia. A raccontarcela da Cologno al Serio, quartier generale dell'azienda, è il ceo, Fabio Gritti.
Una storia di artigianato intrecciata al design e all'architettura: è quella di Pedrali, azienda che produce sedie, tavoli, complementi d'arredo e lampade per il contract e la casa. Tutto nasce nel 1963 in provincia di Brescia, quando Mario Pedrali fonda un laboratorio che produce collezioni di sedute per esterni in ferro battuto. Da subito attento alle collaborazioni con architetti e designer per valorizzare la qualità dei prodotti, inizia a realizzare arredi per alberghi e ristoranti di lusso. Col tempo le produzioni si ampliano anche come materiali, includendo legno, materie plastiche, metallo e imbottiti. Resta il legame col design e quel desiderio di portare la bellezza nel luoghi in cui viviamo e nei luoghi che tutti possono vedere: da qui l'attenzione all'inclusività e ai progetti sociali. A guidarci in questo racconto, tra moda, artigianato e tradizione, è Monica Pedrali, figlia del fondatore Mario, che oggi guida l'azienda assieme al fratello Giuseppe.
Descrizione per il sito: A Fiorano, in provincia di Modena, inizia nel 1964 l'avventura di un'azienda che, nel cuore del distretto ceramico italiano, si è evoluta attraverso tre generazioni. Quella che nasce come Ceramica Artistica Artigiana grazie a un genio degli smalti ed ex carabiniere reale, David Pifferi, che realizzò anche la pavimentazione del villaggio olimpico di Roma nel 1960, si è sviluppata poi come Nuovocorso e Artistica, con la prima che si occupa di grandi lastre ceramiche e la seconda di lastre più piccole. A guidarci nel racconto è David Pifferi, nipote del fondatore e oggi presidente di Nuovocorso e vicepresidEnte di Artistica.
Descrizione per il sito: Una storia che intreccia quella vera, con la S maiuscola, e che parte da lontano: la Rivolta Carmignani, fondata in provincia di Monza nel 1867, da oltre 150 anni produce biancheria, tovaglie e lenzuola per la casa, per alberghi e per ristoranti di lusso. Un tempo fornitrice delle case delle grandi monarchie europee e di storici transatlantici oltre che dei primi grand hotel, l'azienda ha attraversato la crisi del '29, le due guerre mondiali e ogni epoca fino ad oggi mantenendo intatta la qualità e l'abilità sartoriale, in Italia e nel mondo. Ci guida in questo lungo viaggio Matteo Rivolta, Ceo della Rivolta Carmignani che rappresenta la quinta generazione, in continuità con il trisnonno Leopoldo che a fine '800 da allevatore di bachi da seta decise di dedicarsi alla tessitura.
Da officina meccanica aperta nel 1885 a Busto Arsizio per riparare macchinari tessili, ad azienda che esporta in tutto il mondo impianti per gomma, plastica e tessuto-non-tessuto. La storia della Comerio Ercole attraversa 140 anni di trasformazioni economiche e tecnologiche. Riccardo Comerio, attuale presidente e quarta generazione, racconta come l'azienda sia riuscita a reinventarsi mantenendo la produzione 100% Made in Italy.
Una storia che inizia con una rivendita di vino e di cappelli di paglia a Schiavon, vicino Bassano del Grappa in Veneto. Da quella piccola realtà, grazie a un'intuizione del proprietario GioBatta Poli, si arriva nel 1898 alla creazione di Poli Distillerie che produce diversi tipi di grappa, distillati e liquori. Oggi l'azienda è gestita dalla quarta generazione: Jacopo, Barbara e Andrea Poli. È Jacopo Poli, titolare della distilleria di famiglia, a raccontarci la storia fin dalle origini. Una storia che mette insieme tradizione (ancora oggi si distilla con lo stesso alambicco dell'epoca, uno dei più antichi ancora in funzione) e innovazione (strumenti all'avanguardia). Una storia che ha visto momenti di svolta, ma anche momenti complicati come la nevicata nel 1985 che fece crollare il tetto: per dieci anni la distilleria ha lavorato a cielo aperto. Oggi Poli Distillerie è un'azienda con un fatturato di circa 19 milioni di euro e una produzione di 500mila bottiglie all'anno, nella quale l'export rappresenta una quota importante. Ed è possibile conoscere la storia della distilleria e della grappa grazie a due musei a ingresso gratuito creati dalla famiglia Poli, così come è possibile vedere gli alambicchi in funzione anche durante il periodo della vendemmia e della distillazione.
La tradizione della ceramica artistica toscana unita alla funzionalità del distretto ceramico di Sassuolo: sono questi i punti cardinali di Industrie Bitossi, azienda che oggi si occupa di materie prime per l'industria ceramica ed elementi di macinazione in allumina. Nata a Montelupo, vicino a Firenze, nel 1921, grazie a Guido Bitossi, l'impresa si è poi sviluppata e internazionalizzata grazie a Vittoriano Bitossi. Loriano Bocini, che rappresenta la terza generazione, ci guida nel racconto di questa storia, che affonda le sue radici nel Rinascimento fiorentino, passa dal distretto ceramico modenese e arriva oggi in 19 paesi nel mondo, portando sensibilità artistica e un contributo estetico al mondo ceramico.
L'avventura imprenditoriale della famiglia Monsurrò sbocciò alla fine della guerra. C'era un paese da ricostruire, occorrevano energia e speranza. E in quell'atmosfera a Torre Annunziata, prese forma "Coelmo", azienda oggi specializzata nella produzione di gruppi elettrogeni da utilizzare in vari settori, dall'industria alla nautica. Marco Monsurrò, nipote del fondatore e attuale amministratore delegato, ripercorre questa lunga storia.
Dalla Versilia ai mari di tutto il mondo. È l'avventura imprenditoriale di "Gianneschi Pumps and Blowers" che a Camaiore (Lucca) produce pompe e ventilatori per imbarcazioni, in particolare per i super yacht. La storia inizia alla fine degli anni Sessanta a Viareggio grazie ad alcune intuizioni del fondatore, Luigi Gianneschi. E oggi prosegue attraverso i figli Cristiano e Alessandro. È quest'ultimo a ripercorrere questa trama di vita, di lavoro e di famiglia.
Fondata nel 1975 a Cuneo, Nord Ovest S.p.A. è attiva nel panorama della logistica nazionale e internazionale. Con una storia di oltre 50 anni, si è evoluta da agenzia doganale familiare a fornitore integrato di servizi logistici e doganali. Oggi Nord Ovest conta 125 collaboratori e una rete di 5 sedi operative, oltre alla sede tradizionale di Cuneo, il magazzino strategico di Mondovì, le sedi operative di Genova e Vado Ligure e quella di Grugliasco. Così Valentina Mellano, ceo di Nord Ovest e terza generazione della famiglia, racconta gli albori e il messaggio del fondatore, Francesco Mellano.
Nel cuore del distretto ceramico italiano Carlo Salvarani fonda, nel 1968, la Gresmalt, gruppo specializzato nella produzione e distribuzione di prodotti ceramici per l’edilizia. Oggi l’attività è guidata dai figli, che hanno gestito il passaggio generazionale, creato una governance stabile, internazionalizzato l’impresa e superato la crisi del 2008. Perché ogni difficoltà è vissuta come sfida per cambiare e migliorarsi, come la decarbonizzazione che ha portato a un rinnovamento dei formati e del design, nel segno della sostenibilità e della qualità del prodotto. Ci guida a conoscere la storia di questa famiglia e di questa azienda Alessandra Salvarani, figlia del fondatore e vicepresidente e AD della Gresmalt.
La passione degli inglesi per il Marsala alla fine dell’Ottocento ha fatto la fortuna e la ricchezza della provincia di Trapani. Le cantine Pellegrino in oltre 140 anni di storia hanno saputo diversificarsi producendo anche i vini da tavola e il passito di Pantelleria, ma mantenendo sempre forte il legame con il territorio e lo sguardo alto al commercio nazionale e internazionale. Il presidente Benedetto Renda (nella foto di Walter Parrinello) racconta l'evoluzione dell'azienda e le sfide del mercato globale della cantina di famiglia.
L’avventura imprenditoriale sbocciò alla fine degli Anni Trenta per caso e per una necessità: come utilizzare il latte invenduto. Così la latteria di quartiere si trasformò in una gelateria e oggi è un’industria. E’ la storia di Tonitto azienda genovese che produce gelato e lo vende in tutto il mondo. A ripercorrerla, partendo dall’intuizione del nonno, è Luca Dovo che, insieme al fratello Massimiliano, è al timone dell’azienda.
È la storia di un imprenditore, Elvio Salvagni, e di un marchio, Valleverde, che in mezzo mondo vuol dire scarpe made in Italy. A suo modo è anche la storia di un territorio, quello attorno a Fusignano (Ravenna), da sempre considerato uno dei punti cardinali della nostra industria calzaturiera. In questa puntata Elvio Silvagni ripercorre la sua avventura imprenditoriale (tra sfide, intuizioni vincenti e difficoltà affrontate) e traccia le prospettive per il settore.
Da piccola impresa familiare friulana a gruppo internazionale quotato in Borsa: la straordinaria evoluzione di ICOP, fondata nel 1920 dall'ingegnere Alvise Petrucco a Cividale del Friuli.
Un secolo di innovazioni tecnologiche, dai primi ponti in cemento armato precompresso, alla specializzazione nei pali per le fondazioni, agli avanzati sistemi di microtunnel, passando attraverso crisi superate con coraggio e visione strategica. Piero Petrucco, CEO e vice presidente, racconta l'evoluzione di un'azienda familiare diventata un player internazionale.
Quattro famiglie e quattro generazioni dedicate alla lavorazione e commercializzazione dei bovini. Centro Carni Company è uno dei principali operatori del settore in Italia: 110 tonnellate di carne lavorate al giorno e un fatturato di 173 milioni di euro nel 2024 con export in 24 Paesi. La storia inizia nel territorio di Tombolo, in provincia di Padova, dove già alla fine dell'Ottocento le famiglie Beghetto e Pilotto lavoravano nel settore dell'allevamento e del commercio di bestiame.
Nella foto Nicola Pilotto Dir. Amm. finanza e controllo di gestione
Dai trattamenti galvanici per gli occhiali con un occhio particolare alla verniciatura, agli accessori per la pelletteria passando per le sfilate dell’haute couture internazionale. Sono vari gli ambiti produttivi di “Galvalux”, azienda con sede a Pieve di Cadore, in provincia di Belluno, terra di montagna e di vocazione imprenditoriale. Diversificazione e innovazione, dunque sono gli elementi alla base di questa avventura imprenditoriale. A ripercorrere questa storia di impresa, famiglia e lavoro è Francesco De Polo, vice presidente di Galvalux.
Fondata nel 1890 in un piccolo bar di Via Pietro Micca a Torino, Costadoro rappresenta una delle storie imprenditoriali esemplari del settore caffè italiano. La svolta arriva nel 1977 quando tre famiglie decidono di unire le proprie torrefazioni.
Giulio Trombetta, presidente e amministratore delegato dell'azienda, ripercorre l'evoluzione da realtà regionale a player internazionale presente in oltre 40 paesi, con il 60% della produzione destinata all'export. Un percorso di crescita che ha attraversato diverse crisi, dalla pandemia del 2020 alle attuali turbolenze sui mercati delle materie prime.
L'azienda ha chiuso il 2024 con un fatturato di 22 milioni di euro e proiezioni di crescita del 20% per il 2025. Nel 2023 ha ottenuto la certificazione B Corporation, contando oggi oltre 130 dipendenti e una produzione di 1,4 milioni di chilogrammi di caffè tostato all’anno.
Questa storia parte da Milano all'inizio degli Anni '70: l'imprenditore Luigi Buzzi, durante un consiglio d'amministrazione, lancia una proposta e si sente dire la frase "Lo faccia lei". Detto fatto: si licenzia dall'azienda nella quale lavorava e si trasferisce in Valcamonica, nel Bresciano, dove nel 1973 fonda la Trafilix, poi diventata gruppo Lucefin dopo una serie di acquisizioni e fusioni. Si tratta di un gruppo siderurgico specializzato nella produzione e distribuzione di acciai lavorati a freddo e a caldo. Un gruppo che trova la sua svolta nella distribuzione capillare dei prodotti e nell'espansione prima in Europa poi nel mondo. A guidarci nel racconto di questa storia è Giorgio Buzzi, figlio del fondatore e attuale presidente dell'azienda, che ha gestito il passaggio generazionale.
Questa storia inizia nel 1971 a Ospitaletto, in provincia di Brescia, quando Aldo Artioli, un chimico industriale destinato poi a essere ricordato come uno dei padri della siderurgia italiana, fonda la Aso Acciai speciali. Prende così il via l'attività di un'azienda che poi diventa Asonext nel 2020, in coincidenza con una strategia di espansione internazionale e innovazione tecnologica. A portare avanti questa tradizione, e a guidarci nel racconto, è Paola Artioli, figlia del fondatore, che decise a soli 8 anni di voler portare avanti questa eredità raccogliendo una sfida, dopo aver sentito dire che, avendo avendo solo figlie femmine, l'attività di Aldo era destinata a finire.
Dall’idea sboccia una multinazionale. È la trama imprenditoriale della famiglia Marchesini. L’omonimo gruppo (con sede a Pianoro, nel bolognese) oggi progetta e costruisce macchine e linee personalizzate per il confezionamento di prodotti farmaceutici e cosmetici. E non solo per quello. I clienti (tutti grandi gruppi) sono in tutto il mondo: l’export sfiora il 90% dell’attività. A raccontare questa storia è l’attuale presidente Maurizio Marchesini, figlio del fondatore dell’azienda, Massimo Marchesini.
L’origine di questa storia di vita e di impresa risale all’immediato dopoguerra. Sin dall’inizio Capardoni (a Milano e poi nell’hinterland) si è specializzata nel packaging cosmetico e nel tempo ha ampliato la gamma dei prodotti e dei servizi offerti: packaging completi per make-up, skincare, profumeria, home fragrances e cosmesi. Oggi l’azienda è diventata gruppo e, dopo una recente fusione, ha ulteriormente allargato il raggio d’azione. Il presidente, Stefano Meazza, ripercorre questa lunga storia.
Aprire il frigorifero e trovare insalate già lavate e tagliate, zuppe fresche pronte da scaldare, burger vegetali pronti da cuocere. Oggi questi prodotti fanno parte della nostra quotidianità, ma quarant'anni fa erano una vera rivoluzione nel modo di consumare le verdure. Dietro molti di questi prodotti c'è un nome, Zerbinati, un'azienda che oggi fattura 48 milioni di euro e dà lavoro a 220 persone. Per capire come si arriva a questi numeri dobbiamo andare indietro, tornare al 1970, quando in un piccolo paese della provincia di Alessandria, Borgo San Martino, Ferdinando Zerbinati fonda a quella che sarebbe diventata una delle più importanti aziende italiane nel settore delle verdure fresche pronte al consumo e di piatti pronti freschi, che ha saputo crescere ed espandersi anticipando con successo i più moderni trend di consumo. Una storia che parte da un territorio vocato alla produzione di ortaggi. Ce la racconta Simone Zerbinati, amministratore delegato del gruppo.
Partire da zero, e da un granaio di famiglia nella campagna bresciana, per arrivare a un'azienda presente in 20 paesi del mondo e con oltre 1300 dipendenti. Questa è la storia di Angelo Baronchelli, che ci guida alla scoperta dell'azienda da lui fondata nel 1981, il gruppo AB. L'azienda, di cui fanno parte anche la moglie e i figli, sviluppa innovazione al servizio dellenergia ed è punto di riferimento nel settore della cogenerazione. A ispirare colui che ancora oggi ne è il presidente sono sempre state le origini: un uomo di campagna, infatti, ha sempre un piano B ed è sempre capace di far fronte ai cambiamenti perché, come ama ricordare, in campagna quando cambia il tempo tu devi saper cambiare i tuoi programmi. Il gruppo AB ha prima colto le necessità del mercato, imparando che ai clienti non servono solo prodotti ma anche servizi, poi si è aperto all'internazionalizzazione che oggi è la caratteristica più importante dell'azienda.
Un viaggio nel tempo attraverso quasi cento anni di industria italiana. La storia del Gruppo Tampieri di Faenza inizia nel 1928 con la lavorazione dei semi d'uva. Oggi l'azienda romagnola è leader nella produzione di oli alimentari, produce energia da fonti rinnovabili, opera nella depurazione delle acque e nel settore biomedicale. Un percorso di crescita in varie direzioni con due costante: il legame con il territorio e l’attenzione alla sostenibilità.
Faenza, nel secolo scorso come oggi, è un importante centro importante di produzione vitivinicola. E la storia di quest’azienda nasce da uno scarto di lavorazione, i semi dell’uva, e dall’intuizione di Alfredo Tampieri di farli diventare un prodotto nuovo. Lo racconta Andrea Tampieri, terza generazione della famiglia e oggi presidente del gruppo.
Un'azienda nata prima dell'Unità d'Italia e una tradizione familiare che l'ha resa moderna e capace di affrontare le sfide legate alla tecnologia e alla sostenibilità. Le fonderie Guido Glisenti, che in origine realizzavano armi per gli eserciti, oggi producono ghisa sferoidale per componenti usati nei settori delle macchine agricole, dell’automotive, dei veicoli commerciali e dell’eolico: dalla famiglia Glisenti che le hanno create nel lontanissimo 1859, in provincia di Brescia, alla famiglia Dalla Bona che nel 1980 ne hanno raccolto l'eredità in un momento di crisi, questa impresa mantiene il legame con la tradizione e la capacità di guardare al futuro. A guidarci in questo lungo viaggio è la terza generazione della famiglia proprietaria, rappresentata da Giovanni Dalla Bona.
Da Arezzo, la storia di un’azienda che a, a suo modo, racconta la storia di un’arte, quella orafa, e di un distretto. È la trama di vita, di lavoro della famiglia Squarcialupi e di “Unoaerre”. L’azienda si appresta a festeggiare i primi 100 anni di vita: fu fondata infatti nel 1926 trasformando un’attività artigianale in attività industriale. A ripercorrere questa storia è Maria Cristina Squarcialupi attuale presidente dell’azienda aretina.
Le volte di una chiesa sconsacrata e in disuso, unita alla determinazione, alla spinta e alla caparbietà dell’Italia che vuole risorgere dalle ceneri del secondo dopoguerra. Sono questi gli elementi che fanno da cornice alla nascita di Streparava, azienda di riferimento nel settore dell’automotive, che oggi produce telai e componenti powertrain per moto, automobili, autobus, veicoli industriali e commerciali. Ma tutto è partito da una piccola azienda a Cologne, in provincia di Brescia, che si occupava di produrre viti e bulloni conto terzi. A guidarci alla scoperta di questa realtà è Paolo Streparava, Ceo del gruppo.
Nel 1946 a Bassano del Grappa Domenico Alessi sfidò le incertezze del momento e guardò al futuro con ottimismo: iniziò a produrre catene. Da quel momento prese il via l’avventura imprenditoriale della sua famiglia, giunta alla quarta generazione. Da bottega artigianale ad azienda fino a diventare industria, “Alessi Domenico” oggi esporta il 98% della sua produzione, catene in oro e argento. Alice Alessi, alla guida dell’azienda insieme ai fratelli Filippo e Tobia, ripercorre questa lunga trama di vita e di lavoro.













